muay thay

Modello Prestativo

Sport di combattimento

muay thai


Autore: Alessandro Minio

Data di immissione del modello: 01/02/2022

Tipologia di sport:

    • Individuale

    • Situazionale

    • Di precisione

    • Estremo

    • Acrobatico

    • Folkloristico

    • Antico

    • Da combattimento

    • Da contatto

    • Tecnico-combinatorio

    • Combinato

    • Di intelletto

Ambiente:

    • Indoor/outdoor

    • Superficie di gara: Gli incontri vengono disputati su un ring, un quadrato circondato lungo tutto il perimetro da quattro corde tese tra quattro pali equidistanti. La superficie è perfettamente piana, di legno duro, ricoperto da feltro o da materiale plastico e da un telo teso fino alle estremità dei bordi. Il diametro delle corde varia da un minimo di 3 cm ad un massimo di 5 cm. La corda più bassa dista dal tappeto di combattimento 50 centimetri, mentre la più alta 130 centimetri. Le corde sono orizzontali e sullo stesso piano, sono avvolte per intero di stoffa liscia o di materiale equivalente. I pali sono imbottiti sulla sommità e in tutta la parte che sovrasta la corda superiore del quadrato, possono essere di metallo o in altra lega. Il ring misura tra i 4.9 metri e i 6.1 metri per ogni lato, la misura varia in base al regolamento della federazione. Il tappeto che ricopre il pavimento deve essere esteso oltre le corde, non meno di 50 centimetri. Il materiale di tale tappeto è di tela o di materiale gommato antiscivolo e posato in modo tale da non costituire ostacolo o impedimento ai movimenti degli atleti durante lo svolgimento dei combattimenti. Il ring deve essere sollevato da terra per non più di 130 centimetri e dovrà essere provvisto di due scalette laterali per l'accesso degli atleti.

Materiali:

  • Strumentazione specifica tecnica :

  • Guantoni da allenamento e sparring (10-12-14-16-18-20 OZ)

  • Paradenti

  • Conchiglia

  • Paratibie

  • Caschetto

  • Fasce

  • Cavigliere

  • Ginocchiere

  • Gomitiere

  • Strumentazione di protezione obbligatoria per i match dilettantistici:

  • Guantoni da 10 OZ

  • Paratibie

  • Conchiglia

  • Caschetto

  • Gomitiere

  • Corpetto (per gli under 16)

  • Para seno (per le donne)

  • Fasce

  • Cavigliere (opzionali)

  • Strumentazione di protezione obbligatoria per i match professionistici:

  • Guantoni da 10 OZ

  • Conchiglia

  • Para seno (per le donne)

  • Bendaggi (sotto i guanti)

  • Cavigliere (opzionali)

Obiettivo:

Punteggio:

  • Ai punti: entrambi gli atleti concludono il match.

          • Sconfitta dell’avversario:

  • K.O.

  • K.O.T.: decisione dell'arbitro il quale ritiene uno dei due contendenti non in grado di proseguire l'incontro (3 conteggi in 1 round o 4 in tutto il match).

      • Abbandono: getto della spugna da parte dell'angolo o volontà da parte dell'atleta d' interrompere il combattimento.

      • Intervento medico: sospensione decretata dal Medico.

      • Squalifica: se uno dei due atleti viene squalificato per azione scorretta, la vittoria va all'avversario.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5

    • Coordinativa: 5

    • Intellettiva: 5

Inizio pratica agonistica:

    • 16 anni

Inizio pratica professionistica:

    • 19 anni

Sport promozionale:

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Originario della Thailandia, è lo sport tradizionale, viene iniziato a praticare all'età di 4 anni a scopo ludico, diffuso a livello internazionale, la pratica in occidente inizia mediamente in età più avanzata 10/12/14/16 anni, equivalente per entrambi i generi.

Frequenza gare:

    • Dipendente dall'atleta e dalle eventuali fratture o infortuni incorsi, in occidente orientativamente da dilettante ogni mese, da professionista ogni 2/3 mesi, in oriente possono venire organizzati incontri a distanza solo di alcune settimane.

Record mondiale:

    • Non esiste un record mondiale a causa delle molteplici federazioni esistenti, ognuna con un proprio regolamento ed eventuale titolo.

Somatotipo:

    • Nella Muay Thai, essendo uno sport da combattimento con suddivisione degli atleti per classi di peso, è importante avere un ottima composizione corporea. Gli atleti d'élite di entrambi i sessi hanno mostrato bassi valori di grasso corporeo, mediamente dal 6,1% al 11,4%. Risulta difficile identificare un somatotipo, tuttavia uno studio ha evidenziato che la maggior parte degli atleti professionisti hanno un profilo più vicino alle caratteristiche mesomorfiche.

Morfotipo:

    • Altezza media: varia in base alla categoria di peso ma anche all'interno di una stessa categoria i morfotipi possono essere molto differenti.

    • Peso medio: Le categorie di peso con più atleti sono quelle comprese tra i 70 kg e gli 80 kg in occidente e tra i 60 kg e i 70 kg in oriente.

Distanza della prestazione:


Durata:

    • 3 round da 2 minuti per i dilettanti con 1 minuto di intervallo tra i round

    • 3/5 round da 3 minuti per i professionisti con 1 minuto di intervallo tra i round

Frequenza cardiaca:

    • Fc media: 166.23 ± 3.13 bpm

    • Fc min: 141.11 ± 3.02 bpm

    • Fc max: 182.12 ± 4.34 bpm

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico

Sistema energetico coinvolto:

La Muay thai è uno sport dinamico, intermittente e ad alta intensità e coinvolge entrambi i sistemi energetici sia quello anaerobico che quello aerobico.

    • Sistema anaerobico: fornisce energia per attacchi brevi e intensi di massima potenza per una durata variabile dai 5 secondi ai 15 secondi circa

    • Sistema aerobico: ottimizza i processi di recupero dopo le fasi d'attacco e fornisce energia così da poter ripetere gli attacchi con la stessa forza e velocità durante tutta la durata del match

Alimentazione e idratazione:

    • Nella Muay Thai come in molti sport da combattimento gli atleti sono classificati in base alla loro massa corporea in modo tale da rendere i combattimenti più equi in termini di peso. Tuttavia, molti atleti professionisti riducono la loro massa corporea, nel tentativo di avvantaggiarsi, inserendosi in una categoria di peso più leggera rispetto alla propria. Nonostante si conoscano gli effetti negativi della rapida perdita di peso sullo stato di salute, quasi tutti gli atleti di Muay thai effettuano il taglio del peso.

Si consiglierebbe per una riduzione del danno psicofisica:

      • Graduale perdita di peso.

      • Gli atleti dovrebbero mirare a massimizzare la perdita di grasso corporeo e minimizzare la perdita muscolare e la disidratazione.

      • Gli atleti non devono seguire diete a basso contenuto di carboidrati ma essere in grado di ridurli e assumerli in maniera graduale e non di sera.

      • Dopo aver effettuato la pesata prima del match per gli atleti è consigliato di assumere grandi quantità di carboidrati, liquidi ed integratori come la creatina.

Alcuni atleti dopo l'integrazione post pesata riescono ad arrivare a pesare fino a 10 kg di più.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:

      • Forza

      • Resistenza

      • Velocità

      • Elasticità

      • Flessibilità

    • Capacità coordinative generali:

      • Capacità di adattamento e trasformazione del movimento

      • Capacità di controllo motorio

      • Capacità di apprendimento motorio

    • Capacità Coordinative Speciali: sono componenti elementari delle capacità coordinative generali, dalle quali sono dipendenti.

      • Destrezza

      • Combinazione motoria

      • Capacità di orientamento

      • Capacità di ritmo

      • Capacità ideo-motoria

      • Capacità di anticipazione motoria

      • Capacità di fantasia motoria

      • Capacità di equilibrio

Abilità motorie:

    • Le abilità motorie nella Muay thai sono l'insieme di azioni e di movimenti specifici della disciplina che, attraverso la ripetizione del gesto, vengono apprese in modo stabile, tanto da essere ripetute in modo automatico (movimenti di attacco, parate, deviazioni, schivate, blocchi e spostamenti).

      • I movimenti di attacco: pugni, calci, ginocchiate e gomitate .

      • Le parate: consistono nel far scaricare l'energia del colpo su una parte protetta o particolarmente resistente.

      • Le deviazioni: consistono nel ridirigere la forza del colpo al di fuori del bersaglio.

      • Le schivate: consistono nello spostare la parte attaccata, con o senza spostamenti di gambe.

      • I blocchi: movimenti specifici che mirano al controllo degli arti per lo più inferiori o del corpo dell'avversario prima che il colpo venga completato.

      • Spostamenti: un atleta di Muay thai è in grado di lottare sfruttando la totalità delle distanze di combattimento che, fondamentalmente, sono tre

  1. La lunga distanza (in cui si usano colpi di piede, di tibia, pugni).

  2. La media distanza (in cui si usano pugni, ginocchia e i calci).

  3. La corta distanza (in cui si usano ginocchia e gomiti).

Schemi motori:

    • Camminare, spostandosi in avanti, indietro e sugli assi

    • Afferrare

    • Clinch

    • Proiettare

Piani di lavoro:

    • Piano sagittale

    • Piano frontale

    • Piano trasversale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • La fase preparatoria, che dura dai 25-30 minuti per gli atleti evoluti, ha come obiettivo quello di predisporre al meglio l'atleta, fisicamente e psicologicamente, al vero e proprio allenamento.

La fase preparatoria si può suddividere in due parti:

      • Fase preparatoria generale: dedicata all'incremento dell'attività cardiaca e respiratoria.

      • Fase preparatoria specifica: finalizzata all'attivazione del sistema nervoso centrale (prettamente neuro-muscolare).

La preparazione organico-muscolare si può attuare con degli esercizi a corpo libero, eseguiti in maniera blanda con FC tra 100 e 150 bpm, ad esempio:

    • Saltelli sul posto abbinati a esercizi per gli arti superiori.

    • Esercizi coordinativi.

    • Esercizi per la mobilità articolare

    • Corsa.

    • Corda.

    • Figure allo specchio (vuoto o shadow boxing).

La preparazione neuro-muscolare invece è strettamente legata alla fase centrale dell'allenamento. Lo scopo è quello di preparare il sistema nervoso a quel tipo di coordinazione, tecnica, ritmo, eseguito naturalmente con intensità inferiore alla soglia allenante. Questi esercizi hanno il compito di preparare e non di affaticare l'organismo. Ad esempio:

    • In un allenamento tecnico l'atleta potrà effettuare delle riprese ai focus (detti anche guanti da maestro), ai pao o allo specchio.

    • In una seduta di potenziamento, improntato allo sviluppo della forza.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti:

      • Deltoide

      • Trapezio

      • Tricipite brachiale

      • Bicipite brachiale

      • Brachioradiale

      • Gran pettorale

      • Retto dell’addome

      • Obliquo esterno dell'addome

      • Obliquo interno dell’addome

      • Trasverso dell’addome

      • Quadrato dei lombi

      • Grande gluteo

      • Ischio crurali

      • Quadricipite femorale

      • Tricipite della sura

      • Tibiale anteriore

    • Sinergici:

      • Muscoli della cuffia dei rotatori

      • Piccolo pettorale

      • Gran dentato

      • Gran dorsale

    • Fissatori:

      • Deltoide

      • Trapezio

      • Flessori del braccio

      • Retto dell’addome

      • Quadrato dei lombi

Principali articolazioni coinvolte (classificazione discendente):

    • Articolazione sterno-clavicolare

    • Articolazione acromio-clavicolare

    • Articolazione gleno-omerale o scapolo-omerale

    • Articolazioni del gomito:

      • Articolazione omero-ulnare

      • Articolazione omero-radiale

      • Articolazione radio-ulnare prossimale

    • Articolazione radio-carpica

    • Articolazione coxo-femorale

    • Articolazione femoro-tibiale e femoro-patellare

    • Articolazione tibio-tarsica

Gesti tecnici di base:

    • Tecniche con arti superiori:

      • Diretti: sono colpi lineari portati al volto (principalmente verso naso e mento) ed al corpo (verso il plesso solare) con entrambi gli arti.

      • Ganci: sono colpi circolari scagliati a braccio flesso (circa 90 gradi), che seguono una traiettoria quasi parallela al terreno: possono essere portati col braccio arretrato o avanzato e diretti al volto (mento, tempie, mascella, mastoide) ed al corpo (fegato, milza, costole fluttuanti).

      • Montanti: sono colpi semicircolari a braccio flesso, portati secondo una traiettoria perpendicolare al terreno, dal basso verso l'alto. I bersagli sono il volto (mento e naso) ed il corpo (plesso solare, fegato, costole fluttuanti).

      • Gomitate: sono colpi semicircolari a braccio flesso, portati secondo una traiettoria parallela o perpendicolare al terreno, sia ascendenti che discendenti. I bersagli sono il volto (mento, tempie, mascella, mastoide) e la parte frontale della testa.

    • Tecniche con arti inferiori :

      • Calci frontali o Front Kicks: la gamba viene caricata, portando il ginocchio verso la spalla corrispondente, prima di essere lanciata in avanti. I bersagli di questo calcio sono praticamente distribuiti su tutto il corpo.

      • Calci circolari alle gambe o Low Kicks.

      • Calci circolari al corpo o Middle kicks.

      • Calci circolari alla testa o High kicks.

      • Calci girati: calci effettuati compiendo una rotazione di quasi 360°, colpendo con la pianta del piede o il tallone.

      • Ginocchiate: il busto si sbilancia leggermente all'indietro. L'anca si protende in avanti con un'angolazione di 45 gradi rispetto all'asse del corpo. Il piede d'appoggio ruota leggermente con il tallone verso l'avversario senza mai toccare terra, fino a tecnica eseguita

Aspetti usuranti:

    • Periodi di allenamento intensi e prolungati ogni settimana e lunghe carriere di Muay thai potrebbero aumentare il rischio di sviluppare problemi ai piedi e alle caviglie, deformità delle dita dei piedi e traumi cranici. Atleti con una lunga carriera o con capacità difensive limitate che hanno ripetutamente subito colpi pesanti o diversi knock-out sono esposti a maggior rischio di sviluppare lesioni cerebrali, incoscienza e anomalie neurologiche, principalmente ipopituitarismo.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Frattura/contusione del naso

    • Frattura/contusione delle ossa facciali

    • Frattura/contusione delle costole

    • Frattura/contusione delle mani

    • Frattura/contusione del piede

    • Frattura/contusione della tibia

Test specifici:

    • Test di Conconi: utile test da campo, in grado di valutare la potenza aerobica di un atleta, o più esattamente il valore di soglia anaerobica. Può aiutare a scegliere i ritmi di gara e di allenamento più proficui e permette di valutare le modificazioni indotte dall'allenamento stesso. Il test si basa sul legame esistente fra la prestazione e il consumo di ossigeno.

    • Test di Cooper: fornisce un'indicazione pertinente e oggettiva sul grado di preparazione fisica dell'atleta, verificando i livelli di potenza aerobica e la capacità di sopportare la fatica per un tempo prolungato, attraverso una prova di corsa.

    • Indice di recupero immediato (IRI): questo test valuta le capacità dell'atleta di riportare le proprie attività funzionali nella norma dopo lo sforzo.

    • Test di Bosco: misura la forza degli arti inferiori, nonché la percentuale di fibre muscolari a contrazione rapida (FT), attraverso l'esecuzione di un salto verticale. le prove standard sono:

      • Squat jump o salto con partenza da fermo.

      • Squat jump con sollevamento di carichi variabili.

      • Counter movement jump o salto con contromovimento.

      • Drop jump o salto pliometrico.

    • Test sul massimale: determinare la massima forza esprimibile è fondamentale per una corretta programmazione dell'allenamento.

    • Resistenza lattacida: Il test può essere eseguito al sacco o sui guanti da maestro e consiste nel portare serie di colpi senza soluzione di continuità con la massima rapidità. Bisogna effettuare più prove con un recupero incompleto, per poter valutare anche la capacità di recupero del lattato, oltre alla capacità di tolleranza nella singola serie. La valutazione della prova si esegue sulla base dei colpi portati a segno sul bersaglio, con esecuzione tecnica il più possibile corretta.

Video-regolamento:

Bibliografia:


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