400 metri piani

maschili

Modello Prestativo

Sport Individuale

atletica leggera

400 metri piani maschili


Autore: Riccardo Rutto

Data di immissione del modello: 26/05/2020

Tipologia di sport:

    • Individuale
    • Non situazionale

Ambiente:

    • Outdoor e Indoor
    • Stagione:
      • Outdoor: primavera, estate
      • Indoor: tutto l'anno
    • Superficie di gara: Tartan

Materiali:

    • Scarpe appositamente dotate di chiodi sull'area di appoggio, per aumentare la presa
    • Tuta aderente
    • Blocco di partenza

Obiettivo:

    • Tempo: Percorrere la distanza di 400 m nel minor tempo possibile

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5
    • Coordinativa: 3
    • Intellettiva: 1

Inizio pratica agonistica:

    • L’età formale di inizio dell’agonismo è confermata, come in passato, a 12 anni ( e pertanto dalla categoria ragazzi). Tale età (12 anni), è riferita all’anno “solare” ; ciò vuol dire che il requisito non è strettamente e/o assolutamente anagrafico. Pertanto, tutti i nati gareggianti in un determinato anno come ragazzi che rientrano in tale definizione, anche se nati negli ultimi mesi dell’anno in questione, e che pertanto non hanno ancora compiuto anagraficamente i 12 anni.

Inizio pratica professionistica:

    • Dai 17 anni, tramite Concorso, si ha la possibilità di entrare in un Corpo Militare dello Stato se si hanno risultati agonistici almeno di livello nazionale certificati dal CONI.

Sport Olimpico:

    • I 400 metri piani maschili (Outdoor) fanno parte del programma Olimpico sin dalla prima edizione dei Giochi del 1896. Le donne han cominciato a gareggiare dall'edizione dei Giochi di Tokyo del 1964.

Demografia (Italia):

    • Non vi è un dato specifico del numero di praticanti di questa specialità. La FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) conta al 31/12/2018 un numero di atleti pari a 221654. La pratica dell'Atletica Leggera è maggiormente diffusa nel Nord Italia.
    • Demografia Italia praticanti per Regione

Frequenza gare:

    • Annuale. Le più importanti sono gli Assoluti Nazionali, Europei, Mondiali e Giochi Olimpici

Record mondiale:

    • Outdoor: Wayde van Niekerk 43"03 (Rio de Janeiro, 14/08/2016)
    • Indoor: Kerron Clement 44"57 (Fayetteville, 14/04/2005)

Somatotipo:

    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • Altezza media: 1,80 m
    • Peso medio: 80 kg

Distanza della prestazione:

    • 400 metri

Durata:

    • Dai 43" ai 50" circa

Frequenza cardiaca:

    • Dato non disponibile nello specifico. Dato l’impegno fisiologico di tipo massimale e la durata inferiore al minuto, i meccanismi energetici che supportano le gare dei 400 m sono prevalentemente quelli anaerobici (Dal Monte 1999), con un intervento di piccola entità del metabolismo aerobico (secondo Fox intorno al 5% dell’energia totale richiesta)

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Anaerobico lattacido
    • Potenza lattacida media espressa (ml/kg/min): dai 59,42 a 82,74

Alimentazione e idratazione:

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:
      • Forza
      • Velocità
      • Resistenza alla velocità
    • Capacità coordinative:
      • Corsa (coordinazione gambe - braccia)

Abilità motorie:

    • Corsa in curva (in particolare nella categoria Indoor)

Schemi motori:

    • Corsa in piano

Piani di lavoro:

    • Piano sagittale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Tecnico (gesto specifico)
    • Mobilità
    • Flessibilità

Principali muscoli coinvolti (classificazione discendente):

    • Agonisti:
      • Glutei
      • Quadricipiti femorali
      • Bicipiti femorali
      • Ischiocrurali
      • Semimembranoso
      • Semitendinoso
    • Sinergici:
      • Tricipite surale
      • Soleo
    • Fissatori:
      • Gran dorsale
      • Retto dell'addome
      • Obliqui
      • Quadrato dei lombi

Principali articolazioni coinvolte (classificazione discendente):

    • Gleno - omerale
    • Coxo - femorale
    • Ginocchio
    • Tibio-tarsica

Gesti tecnici di base:

    • Andature tecniche
    • Corsa

Aspetti usuranti:

    • Continue sollecitazioni all'articolazione coxo-femorale, del ginocchio e della caviglia

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Tendinopatie (femoro-rotulea, tendine d'Achille)
    • Fascite plantare
    • Distorsioni tibio-tarsiche
    • Stiramenti o strappi del Bicipite femorale e del polpaccio

Test specifici:

    • Ripetute su varie distanze (150m, 200m, 300m) da inserire nella programmazione annuale in maniera mirata a seconda del periodo.
    • Jump Squat
    • Vertical Jump

Video-regolamento:

Bibliografia:


Arcelli, Riboli A., Lattato ematico e potenza lattacida nei 400 metri, Researchgate, January 2013
Clement DB et al., A survey of overuse running injuries, The Physician and Sportsmedicine, 2016
Irving R et al., Demographic characteristics of world class Jamaican sprinters, The Scientific World Journal, 2013
IAAF - International Association of Athletics Federations
FIDAL - Federazione Italiana di Atletica Leggera
Lysholm J, Injuries in runners, The American Journal of Sports Medicine, 1987
Tenforde AS et al., Foot and ankle injuries in runners, Physical Medicine and Rehabilitation Clinics of North America, 2016
Wikipedia