Sport tradizionale valdostano
Autore: Jeil Peaquin
Data di immissione del modello: 08/09/2021
Tipologia di sport:
Individuale/a squadre
Situazionale
Di precisione
Acrobatico
Folkloristico
Tecnico-combinatorio
Combinato
Con mezzo
Di intelletto
Ambiente:
Outdoor
Stagione primaverile e autunnale
Superficie di gara
Naturale
Il campo di gioco è un vero e proprio prato (privo di ostacoli), tracciato dalla squadra ospitante, che deve avere una lunghezza minima di 135 metri. Esso ha la forma di un trapezio isoscele ribaltato, privo della base maggio delimitato sui lati con segnalatori (dette bandierine) distanti 12 metri l'uno dall'altro.
Materiali:
Strumentazione specifica tecnica
La pertica (“la percia”) è un bastone in legno verde lungo 5 m conficcato nel terreno con l'aiuto di massi e sostenuta da un cavalletto. Dista dalla punta al suolo da 1,60 a 1,80 m e ha un diametro da 5,5 cm a un massimo di 10 cm. Inoltre su di essa viene intagliato un piccolo ripiano (“la posa”) con due linee entro cui lo tsan deve rimanere liberamente posato. Essa deve essere posizionata e scelta dalla squadra ospitante che deve averne di riserva poiché, in caso di rottura, deve essere sostituita in un tempo non superiore ai 18 minuti, pena perdita della partita a 2000 metri a 0. Durante una semifinale o finale, invece, viene sorteggiata la squadra che deve posizionarla e all'altra viene fatto scegliere con quale fase iniziare.
La pallina (“lo tsan”) porta il nome del gioco stesso, è in legno di bosso, ha un diametro di 4 cm, pesa dai 30 e 35 grammi e ha una zona piatta per conferirle maggiore stabilità sulla pertica. Può essere inoltre verniciata di nero o bianco e il colore utilizzato viene scelto dal giocatore a seconda della preferenza e in base alla visibilità. Grazie alla sua leggerezza e alla spinta fornita può raggiungere velocità elevate fino a superare i 200 km/h secondo una traiettoria insidiosa e imprevedibile. Se lo tsan ad alte velocità colpisce un giocatore può fare del male e, visti gli incidenti passati, in campo durante la ricezione viene utilizzato un casco da hockey per preservare la testa e il viso (obbligatorio nelle due prima fila e consigliabile nelle altre).
Il bastone (“il baquet”) è un bastone di legno lungo anche 150 cm con una mazza di 20 cm circa all'estremità di varia forma e spessore. Il giocatore, per l'azione di battuta, lo sceglie in base alle proprie preferenze, fra i tanti a disposizione.
La racchetta (“il pelon”) è un parallelepipedo in legno di dimensioni variabili (mediamente 40x10x4 cm). Viene usato in campo dai ricettori per arrestare il volo dello tsan dell'avversario.
La paletta è più lunga e più sottile del “pelon” e termina con un manico che permette alle dita del giocatore una presa più sicura. Essa viene utilizzata nell'ultima fase di gioco per concretizzare le buone in metri ricevendo lo tsan alzato e, dopo due tocchi, al terzo lo si lancia il più lontano possibile per effettuare una distanza in metri che verrà misurata con l'ausilio di un metro a rotella.
Strumentazione di protezione obbligatoria
Casco da hockey
Pantaloni imbottiti
Conchiglia
Scarpe con tacchetti
Parastinchi
Obiettivo:
Misura
Ogni partita è giocata da due squadre di 13/14 giocatori ogniuna (12 titolari + 1/2 riserve), un fischio dell'arbitro decreta l'inizio e le due squadre devono disporsi una alla pertica per la "tsachà" e l'altra nel campo. La squadra ospite ha la facoltà di scegliere di stare in battuta o in campo, mentre in campo neutro (durante gli spareggi, semifinali e finali) si ricorre al sorteggio.
Da qui hanno inizio le fasi di gioco dello tsan:
La battuta o "tsachà"consiste nel colpire con il baquet lo tsan posato sulla pertica entro 45 secondi di tempo e cercare di mandarlo nel campo dove gli avversari lo dovrebbero colpire con il pelon in mano o in volo dopo averlo lanciato.
La “dama” è il primo lancio del battitore, presente solamente nella prima battuta. Essa va contata solo nel caso sia positiva per il battitore, cioè “bounna” in quanto lo tsan è caduto all'interno campo senza essere intercettato; in caso contrario la dama rimarrà un semplice lancio di prova. Dopo questo primo lancio, il battitore continua fino a quando lo tsan non è intercettato da uno dei riceventi in campo. Il tiratore, inoltre, verrà eliminato anche nel caso in cui tiri per tre volte di seguito o quattro totali lo tsan al di fuori dei limiti del campo da gioco.
A livello di squadra, la fase di battuta si conclude quando tutti i 12 giocatori hanno tirato a turno.
Una volta alternatisi tutti i componenti di una squadra al lancio, tocca ai componenti dell'altra squadra lanciare, mentre gli altri ricevono.
Il servizio o “servià” corrisponde al momento in cui un giocatore lancia tante volte lo tsan verso l'alto, quante sono “le buone” fatte da ogni avversario.
Il giocatore addetto al servizio si porta in un cerchio distante 18 m dalla pertica e, con una mano o con l'ausilio di una fionda, lancia la pallina verso l'alto in modo tale che questa ricada all'interno di un altro cerchio (con raggio di 8 m) intorno alla pertica dove il giocatore avversario è pronto a ribatterlo. Il lancio, per essere valido, deve rimanere in volo per almeno 4 secondi.
Nel caso in cui l'alzatore lanci lo tsan all'avversario al di fuori della circonferenza per 4 volte consecutive, verranno tolti 40 metri di penalità alla propria squadra nel conteggio finale.
I giocatori, che erano precedentemente alla “tsachà”, rispondono al servizio con la palettata (“la paletà”). Il giocatore effettua tante “paletà” quante sono state le buone realizzate in battuta.
La palettata o “paletà” è la fase finale del gioco in cui si decreta il vincitore della partita.
Il giocatore deve colpire lo tsan lanciato dall'avversario in modo che esso vada a cadere il più lontano possibile dalla “percia”. Esso può essere colpito dalla paletta non più di tre volte. La misura ottenuta è stabilita considerando la distanza tra il punto in cui lo tsan si è arrestato dopo il tiro e il piede della “pertse” con nastri metrici. Se esso ricade al di fuori delle linee delimitanti il campo, per regolamento conta come soli 20 metri (anche se la distanza sarebbe maggiore).
La squadra che a fine partita ha totalizzato almeno 40m in più degli avversari è decretata vincitrice, altrimenti si chiude in pareggio. In partite di finale o di spareggio, però, questa regola non vale poiché vince la squadra che ha realizzato anche solo un metro in più dell'altra.
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale: 4
Coordinativa: 5
Intellettiva: 4
Inizio pratica agonistica:
Questo sport inizia ad essere praticato all'età di 5/6 anni nelle squadre juniores.
Inizio pratica professionistica:
Dai 14 anni è possibile accedere al campionato di serie C, dai 15 alla serie B e dai 16 anni al massimo campionati di serie A.
Sport non Olimpico:
Questo sport non è comforme ai requisiti della carta olimpica, ma dalla stagione primaverile del 2021 lo tsan è diventato sport di interesse nazionale.
Demografia:
Il suo nome deriva dal termine in diletto valdostano "tsan" (con tutte le sue varianti) che significa campo o prato, dato che vi si gocava nei campi e negli alpeggi nei periodi in cui non c'era il bestiame. Esso, appunto per l'esigenza di ampio spazio, non è praticato in tutta la regione, ma solo nei comuni della media Valle, tra Montjovet e Aosta, in Val d'Ayas e Valtournenche. I giocatori in totale sono circa 1000 in tutta la Valle d'Aosta e lo sport viene praticato da uomini, donne e bambini.
Frequenza gare:
Nell'arco dell'anno vengono disputati i due campionati: uno primaverile e uno autunnale.
Il campionato primaverile dura da marzo a circa metà giugno ed è composto da partite di andata e di ritorno in quanto tutte le squadre del girone si incontrano due volte. Il campionato autunnale è invece più corto e si disputa nei mesi di settembre ed ottobre con sole partite di andata.
In base ai punteggi viene poi stilata una classifica secondo cui si decidono per ogni categoria due squadre che accederanno alla semifinale e successivamente alla finale.
Durante la stagione di gioco le domenihe sono dedicate alle partite maschili, mentre quelle femminili e juniores si disputano il sabato.
Record mondiale:
Somatotipo:
Ectomorfo
Endomorfo
Mesomorfo
Nello tsan non vi è un fisico specifico in quanto tutti e tre i somatotipi sono inclusi nel gioco. Nelle prime due file del campo vi è una prevalenza di atleti endomorfi, nella fila successiva invece la tipologia di fisico più ricorrente è quella mesomorfa e nell'ultima (ossia quella più lontana dalla pertica) si ritrovano atleti soprattutto ectomorfi.
Morfotipo:
Altezza media: 1,80 m
Peso medio: 80 kg
Distanza della prestazione:
Durata:
La partita inizia solitamente alle 13:00 e termina quando una volta finite tutte le fasi di gioco. Non vi è un limite di tempo, infatti in alcuni casi le partite non vengono concluse a causa della scarsa visibilità serale. Dunque la durata varia dalle due/tre ore fino a superare le otto ore di gioco.
Frequenza cardiaca:
Fc media: 90-110 bpm
Fc min: 60-80 bpm
Fc max: 150-160 bpm
Tipologia di lavoro:
Aciclico
Sistema energetico coinvolto:
A seconda delle fasi di gioco i sistemi dominanti sono quello anaerobico-alattacido e anaerobico-lattacido.
Alimentazione e idratazione:
Dispendio calorico: 600-800 kcal
Media litri persi: 0.5-1 L
Capacità motorie:
Capacità condizionali
Forza
Resistenza
Velocità
Mobilità articolare
Capacità coordinative
Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti
Capacità di equilibrio
Capacità di adattamento
Capacità di orientamento spazio-temporale
Capacità di reazione
Fantasia motoria
Capacità di anticipazione
Destrezza fine
Abilità motorie:
Tsachà, paletà e servià.
Schemi motori:
Piani di lavoro:
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:
Coordinativo
Condizionale
Tecnico (gesto specifico)
Mobilità
Flessibilità
Durante il pre-gara vi è un warm up aspecifico seguito poi da una fase specifica dei gesti tecnici.
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):
Agonisti
Tibiale anteriore
Soleo
Gastrocnemio
Quadricipite femorale
Bicipite femorale
Grande gluteo
Adduttore lungo
Grande aduttore
Obliquo esterno dell'addome
Gran dorsale
Gran pettorale
Deltoide
Trapezio
Bicipite brachiale
Tricipite brachiale
Sinergici
Peroniero lungo
Semitendinoso
Semimembranoso
Medio gluteo
Sartorio
Gracile
Pettineo
Piccolo aduttore
Obliquo interno dell'addome
Piccolo pettorale
Dentato anteriore
Grande rotondo
Piccolo rotondo
Piccolo romboide
Grande romboide
Sovraspinato
Infraspinato
Sottoscapolare
Brachiale
Brachioradiale
Pronatore rotondo
Fissatori
Ileopsoas
Trasverso dell'addome
Retto dell'addome
Erettori della colonna (spinale, lunghissimo, ileocostace)
Quadrato dei lombi
Flessori e estensori del polso
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente):
Caviglia
Tibio-tarsica
Tibio-peronale distale
Ginocchio
Femoro-rotulea
Femoro-tibiale
Anca
Coxo-femorale
Colonna vertebrale
Intervertebrali
Zigapofisarie
Atlanto epistrofeica e atlanto-occipitale
Cingolo scapolare
Sterno-clavicolare
Acromio-clavicolare
Gleno-omerale
Gomito
Omero-ulnare
Omero-radiale
Radio-ulnare prossimale
Polso
Radio-ulnare distale
Radio carpica
Gesti tecnici di base:
Aspetti usuranti:
Nel gesto tecnico della servià si può andare incontro alla comparsa di tendiniti e borsiti a livello dell'articolazione omero-radio-ulnare, sintomatologia del conflitto sub-acromiale della spalla, lombalgie e patologie inerenti alla colonna vertebrale e dei muscoli del core.
Gesto aciclico che prevede il raggiungimento di angoli articolari molto ampi e significative accelerazioni che producono forze di tipo centrifugo importanti in particolare sull'articolazione gleno-omerale.
Rotazioni ripetute lungo l'asse longitudinale che pongono uno stress importante a livello della colonna.
Rotazione dei condili femorali sul piatto tibiale a ginocchio parzialmente flesso.
Trasmissione delle vibrazioni generate dall'impatto con la pallina su mano, polso e gomito, che possono portare a infortuni da usura e fenomeni infiammatori.
Infortuni più frequenti:
Impatto dello tsan e del pelonsulla superficie corporea che può portare ad escoriazioni e fratture ossee
Traumi da caduta al suolo a testa, spalla, anca, ginocchio e caviglia
Lesioni a tendini ed articolazioni del ginocchio
Traumi lombari
Trauma cranico
Cecità
Castrazione
Test specifici:
Video-regolamento:
Bibliografia:
Hèlène Certan: 4 SPORTS pour un peupleRivista di studi e testimonianza sui giochi sport e cultura dei popoli: lo joà e les omo (N 2 del 1985 / N 13 del 1996)Panathlon international: sport tipici regionaliRegolamento ufficiale tsan