FIA Hill Climb Masters
Autore: Dario Calabrese
Data di immissione del modello: 22/05/2024
Foto di shaun Bexley su Unsplash
Tipologia di sport:
individuale
estremo
con motori
Ambiente:
Outdoor
Stagione: Estiva
Superficie: asfalto (la maggior parte sono strade statali)
Artificiale
Materiali:
strumentazione specifica tecnica: vetture conformi alla normativa FIA vigente
strumentazione di protezione obbligatoria: casco omologato FIA, collare hans, abbigliamento ignifugo
Obiettivo:
Tempo: la classifica seguirà l’ordine crescente dei tempi impiegati, a partire dal minore. Nelle gare in due sessioni di gara (gara 1 e gara 2) la classifica finale sarà compilata sommando i tempi ottenuti e i risultati nelle classifiche di ciascuna delle due sessioni di gara (gara 1 e gara 2).
Punteggio: vince il campionato chi totalizza più punti in una stagione. I punti vengono assegnati vincendo i vari eventi e sono assegnati ai primi 10 classificati con questo criterio: 20-15-12-10-8-6-4-3-2-1
Esistono due tipi di classifiche: gruppo e classe
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale 5
Coordinativa 5
Intellettiva 5
Inizio pratica agonistica (età):
18
Inizio pratica professionistica:
≃25 in possesso di licenza sportiva
Sport non Olimpico:
Le competizioni di velocità in salita non sono conformi ad uno dei requisiti della carta olimpica: competere a parità di condizioni.
Demografia:
Praticato maggiormente dai maschi, diffuso nei paesi europei.
Frequenza gare:
≃ 1 gara ogni due settimane
Record mondiale:
Simone Faggioli 11 titoli europei, 17 titoli italiani
Somatotipo:
ectomorfo
mesomorfo
Morfotipo:
altezza media: 170/180 cm
peso medio: 70/80 kg
Distanza della prestazione:
Pendenza totale media: minimo 4%
Lunghezza minima del percorso: 4 km
Lunghezza minima delle gare: 8 km. Se la lunghezza del percorso è uguale o superiore a 4 km ed inferiore a 8 km la gara dovrà svolgersi su due sessioni di gara.
Lunghezza massima del percorso: 18 km;
Pendenza media parziale della somma dei tratti a pendenza inferiore a 2,5% o a pendenza negativa rispetto alla lunghezza totale del percorso: massimo 10%.
Durata:
Le gare titolate si svolgono su tre giorni
La prestazione: bisogna completare il tracciato nel minor tempo possibile
Frequenza cardiaca:
89% FcMax post gara
Tipologia di lavoro:
Aciclico
Sistema energetico coinvolto:
Dominante: Aerobico
Alimentazione e idratazione:
media litri persi: 3% della massa corporea
Capacità motorie:
Rapidità arti superiori per controllare meglio lo sterzo
Coordinazione occhio-mano-piede per delineare una linea immaginaria di traiettoria
Velocità di reazione per la partenza, per affrontare eventuali imprevisti e cambi di traiettoria
Abilità motorie:
Gestione dello stress: i piloti portano spesso il veicolo al loro limite fisico
Schemi motori e piani di lavoro:
Piano frontale: sterzo del volante
Piano sagittale: pressione sui pedali
Piano longitudinale: rotazione del capo per previsione della linea immaginaria di traiettoria
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:
Principali muscoli coinvolti:
Agonisti:
Deltoide
Bicipite brachiale
Muscoli dell’avambraccio
Tricipite brachiale
Gran pettorale
Trapezio
Gran dorsale
Quadricipite femorale
Bicipite femorale
Tricipite surale
Tibiale anteriore
Sinergici:
Piccolo pettorale
Elevatore della scapola
Grande gluteo
Soleo
Cuffia dei rotatori
Fissatori:
Retto dell’addome
Obliquo
Trasverso
Quadrato dei lombi
Principali articolazioni coinvolte:
Cervicale
Spalla
Gomito
Polso
Ginocchio
Caviglia
Gesti tecnici di base:
Aspetti usuranti:
Regione cervicale
Spalla
Regione lombare
Infortuni più frequenti:
Lividi (soprattutto arti inferiori)
Traumi cranici
Distorsione del collo
Test specifici:
Bibliografia:
Carlson, L. A., Lawrence, M. A., & Kenefick, R. W. (2018). Hydration Status and Thermoregulatory Responses in Drivers During Competitive Racing. Journal of strength and conditioning research, 32(7), 2061–2065. https://doi.org/10.1519/JSC.0000000000002268
van Leeuwen, P. M., de Groot, S., Happee, R., & de Winter, J. C. F. (2017). Differences between racing and non-racing drivers: A simulator study using eye-tracking. PloS one, 12(11), e0186871. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0186871
Backman, J., Häkkinen, K., Ylinen, J., Häkkinen, A., & Kyröläinen, H. (2005). Neuromuscular performance characteristics of open-wheel and rally drivers. Journal of strength and conditioning research, 19(4), 777–784. https://doi.org/10.1519/R-16544.1
Koutras, C., Buecking, B., Jaeger, M., Ruchholtz, S., & Heep, H. (2014). Musculoskeletal injuries in auto racing: a retrospective study of 137 drivers. The Physician and sportsmedicine, 42(4), 80–86. https://doi.org/10.3810/psm.2014.11.2094
Minoyama, O., & Tsuchida, H. (2004). Injuries in professional motor car racing drivers at a racing circuit between 1996 and 2000. British journal of sports medicine, 38(5), 613–616. https://doi.org/10.1136/bjsm.2003.007674
Sitografia:
Automobile Club d’Italia (ACI): https://www.acisport.it/it/acisport/2-7-in-salita-auto-moderne/5/2024/40
Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA): https://www.fia.com/regulation/category/740