Ski Cross
Autore: Riccardo Grecchi
Data di immissione del modello: 25/05/2021
Tipologia di sport:
Individuale
Situazionale
Estremo
Con mezzo: sci
Ambiente:
Outdoor
Stagione invernale
Superficie di gara: il percorso ha una lunghezza che deve essere tra gli 800-1300 (mt) e contiene una serie di ostacoli. Il percorso è lo stesso per uomini e donne. Composto:
50% di curve di varie dimensioni e velocità tra i singoli ostacoli
25% di traverse, gobbe e tornanti
25% di salti (alti da 1 a 4 metri) ed atterraggi
Dislivello pista da 140 a 260 metri
Utilizzo porte da snowboard per tracciatura
Cancello di partenza ad apertura automatica all'inizio della gara
Naturale
Materiali:
Strumentazione specifica tecnica:
Sci da GS con punta morbida, nessuno regolamento FIS (federazione internazionale sci) sulla lunghezza o sul taglio laterale
Piastre (spessore max) 50 mm
Scarpone (l'altezza max) 45mm
Vestiario ski cross: le tute da gara devono essere di due pezzi, pantaloni e giacca separate. Non consentite tute da velocità (a pezzo unico)
Maschera
Guanti
Bastoni
Protezioni per le braccia
Strumentazione di protezione obbligatoria:
Casco obbligatorio, con certificazione FIS RH2013 con certificazione (EN 1077 - classe Ae ASTM 2040)
Paraschiena obbligatorio
Immagine 1: casco da sci, con certificazione FIS
Immagine 2: Paraschiena
Obiettivo:
Tempo e sconfitta dell’avversario: gli sciatori effettuano una prova di qualifica cronometrata per stabilire i primi 32 qualificati per le batterie di finale. Chi effettuerà il miglior tempo in qualifica avrà sempre il diritto di scelta del pettorale colorato per la posizione migliore nel gate di partenza. Ogni batteria sarà composta da 4 concorrenti ai quali verrà assegnato il pettorale in base al tempo di qualifica. Posizione e colore del pettorale:
Prima scelta pettorale ROSSO
Seconda scelta pettorale VERDE
Terza scelta pettorale BLU
Quarta scelta pettorale GIALLO
I primi due di ogni batteria si qualificheranno al turno successivo, accedendo alle batterie di semifinale e finali.
Il 3°- 4° classificati delle semifinali gareggeranno alla Small Final per le posizioni dal 5° all'8° posto.
Il 1°- 2° di ogni semifinale gareggeranno alla Big Final per le posizioni dal 1° al 4° posto.
Punteggio: al termine di ogni gara sono assegnati punti ai primi 30 classificati: 100 punti al 1° classificato, 80 al 2°, 60 al 3°, fino ad arrivare al 30° che prende 1 punto. A fine anno i punteggi ottenuti permettono di decretare il vincitore della coppa del mondo.
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale: 3
Coordinativa: 5
Intellettiva: 5
Inizio pratica agonistica (età):
La pratica dello ski cross inizia:
U14 - Children
U16 - Children
U18 - Aspiranti
U21 - Juniores
>21 - Seniores
Inizio pratica professionistica: l'inizio del professionismo nello ski cross avviene nella categoria U21 ed è legato sopratutto al raggiungimento dei risultati durante la stagione, permettono l'ingresso in un gruppo militare e di conseguenza ottenimento di sponsorizzazioni.
Sport Olimpico:
La disciplina dello Ski Cross è stata inserita come sport olimpico dall'edizione dei XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver nel 2010.
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica, diffusione geografica:
Lo Ski Cross è una disciplina che viene riconosciuta dalla FIS sotto la categoria di Freestyle & Freeski.
Praticato nei paesi Alpini (Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Slovenia), sui Pirenei (Spagna, Andorra) e nei paesi Nordici (Svezia, Finlandia, Norvegia) questi per quanto riguarda l'Europa. Nel Nord America (Stati Uniti e Canada), in Sud America (Argentina e Cile), praticato anche in (Australia e Nuova Zelanda).
La pratica agonistica ed in particolare il circuito World Cup si svolge:
Europa
Russia
Stati Uniti
Canada
Essendo una disciplina nata da pochi anni, si sta ancora diffondendo. I concorrenti provengono principalmente dalla disciplina dello sci alpino.
Frequenza gare:
Ogni anno si svolge la Coppa del Mondo con circa 14 appuntamenti tra Europa, Stati Uniti, Canada e Russia.
Ogni 2 anni ci sono i Campionati Mondiali
Ogni 4 anni ci sono l'Olimpiadi
Presente un circuito di Coppa Europa e Nord Americano con circa 14 appuntamenti ciascuno.
Record mondiale:
Non esiste un vero e proprio record, ci sono delle classifiche finali che decretano il vincitore della Coppa del Mondo.
Classifica della Coppa del Mondo maschile 2020-2021:
Howden Reece (Canada) al primo posto
Lenherr Jonas (Svizzera) al secondo posto
Midol Bastien (Francia) al terzo posto
Classifica della Coppa del Mondo femminile 2020-2021:
Smith Fanny (Svizzera) al primo posto
Barone Alizee (Francia) al secondo posto
Marielle Thompson (Canada) al terzo posto
Somatotipo:
Endomorfo
Mesomorfo
Morfotipo:
Altezza media: uomo 180.5 (cm), donna 165.1 (cm)
Peso medio: uomo 85 (Kg), donna 65 (kg)
Distanza della prestazione:
Esistono dei valori di riferimento stabiliti dalla Fis che dovranno essere rispettati per ogni competizione e sono gli stessi per uomini e donne.
Max./Min. (m):
Dislivello min. da 140 (mt) a max. 260 (mt)
Lunghezza percorso da 800-1300 (mt)
Durata della prestazione:
Una gara di Ski Cross consiste in una sola discesa che poi permetterà se vincente di accedere al turno successivo ed effettuare altre manche di gara.
La durata della prestazione è in media di 60 secondi, essa può variare in base alla lunghezza e gli ostacoli del percorso.
Frequenza cardiaca:
La frequenza cardiaca rilevata nello Ski Cross non si dissocia molto da quella dello sci alpino. Ci saranno alcune differenze visto che l'atleta deve cercare di arrivare prima dei sui avversari cercando di superare gli ostacoli più velocemente possibile.
Fc media: 174 bpm
Fc in partenza: intorno al 70% Fc max
Durante la discesa la Fc aumenta gradualmente fino a raggiungere intensità sub massimali.
Immagine 3: la partenza nello ski cross
Immagine 4: situazione di gara durante un salto
Tipologia di lavoro:
Lo Ski Cross è uno sport con numerose variabili che possono essere dovute alla morfologia della pista, alla tipologia di neve e al tempo. Sono richieste capacità come destrezza, impegno muscolare, attività metabolica di tipo anaerobico misto, equilibrio, capacità strategica nell'interpretare l'andamento della gara.
Sistema energetico coinvolto:
Lo Ski Cross coinvolge maggiormente il sistema energetico anaerobico lattacido. La gara richiede la capacità di reiterare sforzi di intensità alta per circa 60 secondi e di sostenere situazione di gara estreme. Una run di gara produce da 12 a 15-17 millimoli di acido lattico ematico.
Alimentazione e idratazione:
Capacità motorie:
Capacità condizionali: sono definite capacità organico muscolari ed hanno bisogno dei processi metabolici di trasformazione dell'energia disponibile nel corpo umano per il effettuare il lavoro muscolare. sono suddivise in tre differenti tipologie:
Forza: capacità neuromuscolare di vincere una resistenza esterna o di opporsi ad essa con impegno muscolare (massimo, veloce, resistente). Lo sciatore a seconda del momento della curva utilizzerà una forza massima e resistente per contrastare le altre forze fisiche e inerziali che percepisce su di esso. Utilizza una forza esplosiva per creare propulsione e carico per l'inizio della curva successiva.
Resistenza: capacità di resistere a lungo ad un lavoro che impegna più gruppi muscolari e che prevede un grosso coinvolgimento dell'apparato cardiocircolatorio e respiratorio. Fondamentale per ripetere durante le giornate di allenamento più giri e poter migliorare la performance.
Velocità: capacità di eseguire azioni motorie nel minor tempo possibile. Ad esempio Ad esempio, effettuare cambi di direzione repentini, per schivare un avversario o effettuare curve il più velocemente possibile.
Capacità coordinative: essendo una disciplina che richiede un elevato utilizzo di questa capacità, possono essere suddivise in:
Generali:
Capacità di controllo motorio
Capacità di adattamento
Speciali:
Capacità di equilibrio
Capacità di destrezza
Capacità di anticipazione motoria
Capacità di orientamento spazio-temporale
Capacità di differenziazione motoria
Capacità di combinazione motoria
Fantasia motoria
Capacità di reazione
Abilità motorie:
Con abilità sportive fondamentali si intente l'insieme dei movimenti, gesti e attività, eseguiti all'unisono permette l'esecuzione di un gesto tecnico di un determinato esercizio sportivo o attività. Per quanto riguarda lo Ski Cross sono:
Scivolamento
Propriocezione: gestione della presa di spigolo (inclinazione dello sci rispetto al terreno)
Modulazione della forza: espressa dalla muscolatura dell'arto inferiore sulla pianta del piede rispetto a quello controlaterale. Il dosaggio della forza durante una discesa non è uguale in entrambi gli arti inferiori: durante una curva, lo sci esterno (quello che si troverà verso valle) riceverà una pressione maggiore. Gestendo queste pressioni potrò avere delle traiettorie ottimali e una padronanza del mezzo migliore.
Movimenti di inclinazione laterale sul piano frontale: si parla di assi corporei, nello specifico spalle-bacino, bacino-ginocchia e ginocchia-piedi.
Movimenti di rotazione sul piano trasversale: per una buona gestione delle inerzie rotazionali che lo sciatore incontrerà durante l'esecuzione di una curva.
Movimenti in senso antero-posteriore sul piano sagittale: per la ricerca della centralità del proprio baricentro corporeo rispetto al mezzo.
Schemi motori:
I più correlati alla pratica dello sci alpino sono:
Camminare
Correre
Saltare
Strisciare
Rotolare
Atterrare
Piani di lavoro:
Piano frontale
Piano sagittale
Piano trasversale
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:
Coordinativo
Mobilità
Tecnico: curve in campo libero
Condizionale
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente):
Agonisti
Tibiale anteriore: flessione dorsale, supinazione e rotazione del piede.
Quadricipite: estensore del ginocchio e flessore del'anca.
Bicipite femorale: estensore dell'anca, flessore del ginocchio, rotatore esterno del ginocchio a gamba flessa.
Muscolo semimembranoso e semitendinoso: estensore dell'anca, flessore del ginocchio e rotatore interno della gamba.
Muscoli adduttori: adduzione dell'anca.
Gluteo: estensore e rotatore esterno dell'articolazione dell'anca. Funzione sia d'abduttore che come adduttore.
Muscolo retto dell'addome: entrambi i lati partecipano alla flessione del busto in avanti.
Muscolo obliquo interno e sterno dell'addome: flessione delle coste sul bacino, rotazione del tronco dal lato opposto della contrazione
Muscolo trasverso dell'addome
Muscolo quadrato dei lombi: flessori laterali della colonna
Sinergici:
Muscoli della coscia: quadricipite, bicipite femorale, semimembranoso, semitendinoso e gluteo
Muscoli della regione addominale
Fissatori:
Muscoli della regione addominale
Muscoli erettori spinali
Muscoli della cuffia dei rotatori e deltoide
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):
Caviglia
Ginocchia
Anca
Gesti tecnici di base:
Movimenti antero-posteriore sul piano sagittale: lo sciatore durante la discesa arretra il suo baricentro per via delle inerzie sagittali che subisce, dovrà essere bravo nel saperle contrastare. L'arretramento del baricentro porterà ad un minor controllo degli sci e di conseguenza una linea della curva non corretta. Contrastando queste inerzie, con l'utilizzo della muscolatura cercherà una migliore centralità de baricentro e la perpendicolarità dell'asse longitudinale rispetto al piano di appoggio.
Movimenti alto-basso sul piano frontale: permette allo sciatore di aprire l'angolo (ginocchio-anca), così da poter iniziare la curva e decidere la traiettoria da effettuare. Inoltre, fondamentale nelle situazioni di arrivo dopo un salto, in quanto ci permette di reagire alla compressione nell'atterraggio.
Movimenti di rotazione sul piano trasversale: nello sci alpino la rotazione del tronco dello sciatore è in senso opposto alla direzione di curva, in sinergia con le inclinazioni laterali per la gestione delle inerzie rotazionali permettendo così una distribuzione del carico più corretta.
Inclinazioni laterali sul piano frontale: determinano la presa di spigolo, consentendo una gestione delle inerzie rotazioni che lo sciatore subirà durante la discesa.
Distribuzione del carico: lo sciatore deve essere in grado di distribuire il carico derivato dalla somma delle forze che agiscono su di esso. Una corretta distribuzione permetterà la realizzazione di traiettoria di curva ottimali.
Mantenimento della centralità: le forze applicate al baricentro dello sciatore devono ricade entro il perimetro della base d'appoggio. Permettendo così un controllo maggiore degli sci.
Cambio di direzione: variazione della traiettoria degli sci dovuto al cambio degli spigoli.
Angolazione: i movimenti di tutti gli assi corporei che determina la resa di spigolo
Aspetti usuranti:
Traumi: dovuti ad una caduta, impatto con l'avversario. Possono essere di tipo diretto (trauma cranico) o indiretto (frattura).
Lesioni da stress ripetitivo
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
Lesioni a livello del ginocchio: la più interessata negli infortuni dello sciatore. Le lesioni legamentose sono quelle più frequenti (legamento crociato anteriore).
Rottura del menisco
Frattura del piatto tibiale
Frattura della clavicola
Trauma cranico
Lesioni della colonna vertebrale
Test specifici:
Test di Cooper
400 metri piani
Test destrezza 45"
Simulazione alla pressa con stimolazione elettrica (Isokinetic dynamometer, leg press o leg extension)
Valutazione forza esplosiva arti inferiori su pedana di forza Kistler
Test di Bosco
Test per la potenza anaerobica 30" - 60" (Wingate Test)
Composizione corporea
Video-regolamento:
Bibliografia:
Sitografia: