crack climbing

Modello Prestativo

Sport Individuale

Arrampicata

Crack Climbing


Autore: Andrea Quaglia

Data di immissione del modello: 22/08/2021

Tipologia di sport:

    • Individuale

    • Non situazionale

    • Estremo

Ambiente:

    • Originariamente Outdoor, negli ultimi anni lo sviluppo dei materiali ha portato alla costruzione di strutture specifiche indoor per l'allenamento

    • Stagione: annuale

    • Superficie di gara: Parete di roccia/artificiale

    • Naturale/artificiale

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica: magnesite, scarpette arrampicata, guanti da fessura

    • Strumentazione di protezione obbligatoria: corda dinamica, imbrago, rinvii, casco, protezioni veloci (friend, nut, cordini), dispositivo frenante ( GriGri, Reverso, Birdie ecc) e moschettoni ed infine compagno di cordata

Obiettivo:

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale 5: L'arrampicata in fessura (crack climbing) mantiene gli aspetti dell'arrampicata sportiva, una buona preparazione fisica è necessaria per la performance; è necessaria una buona dose di forza massimale, resistenza alla forza ed esplosività ed infine un giusto equilibrio fra rigidità e lassità dei tendini (sono essi infatti a trasmettere la forza)

    • Coordinativa 5: Per ottenere una prestazione ottimale è necessario essere efficienti ed efficaci, bisogna possedere quindi una buona coordinazione inter ed intramuscolare per rendere i movimenti fluidi ed "economici" energeticamente

    • Intellettiva 4: L'impegno intellettivo risulta variabile a seconda di determinati fattori intrinseci ed estrinseci fra cui: la difficoltà della via, la possibilità e la distanza con cui si possono piazzare le protezioni veloci(friend, nut e cordini)

Inizio pratica agonistica (età):

Inizio pratica professionistica:

Sport non Olimpico

    • Tuttavia l'arrampicata sportiva è diventata sport olimpico recentemente, Tokyo 2020 è stata la prima apparizione di questo sport con un formato che combinava le tre discipline ovvero Lead, Boulder e Speed.

Demografia:

  • A livello demografico risulta essere uno sport con una diffusione simile fra donne e uomini. La disciplina del crack climbing è più di nicchia rispetto ad altre dell'arrampicata perchè richiede una preparazione tecnica maggiore ed una tempra mentale notevole. La diffusione geografica della disciplina è strettamente collegata rispetto alla presenta di spot adatti alla pratica, alcuni esempi possono essere Indian Creek (Utah), la Valle Orco, Cadarese.

Frequenza gare:

    • Non è presente un circuito di gare ufficiale poiché è una specialità praticata maggiormente in ambiente naturale, tuttavia sono organizzati molti raduni con competizioni amatoriali in tutto il mondo.

Record mondiale

    • Non esiste un record mondiale poiché è difficile categorizzare una salita di questo tipo. Tuttavia le ascensioni più difficili sono Cobra Crack, Century Crack, Greenspit e Recovery Drink

Somatotipo:

    • Ectomorfo

    • Mesomorfo

Sono questi due somatotipi quelli dominanti poichè nell'arrampicata si combatte sempre la gravità ed il fattore peso è molto impattante. L'atleta ideale risulta esser compatto, con grande capacità di espressione di forza muscolare e tendinea.

Morfotipo:

    • Altezza media: 165 cm per le donne ed 174 cm per gli uomini

    • Peso medio: 53 kg per le donne e 63 kg per gli uomini

Distanza della prestazione:

    • Da circa 10 metri fino a 50 metri

Durata:

    • La durata della scalata ovviamente dipende dalla lunghezza della linea da scalare, durata che varia da pochi minuti fino a quasi 60 minuti.

Frequenza cardiaca:

    • Fc media 70 %

    • Fc min 50%

    • Fc max 85%

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico: ogni gesto è differente durante la salita del problema, differenti prensioni, lanci, compressioni, bloccaggi.

Sistema energetico coinvolto:

    • Vista la varietà dello sforzo richiesto in base alle caratteristiche singole del percorso è difficile individuare il sistema energetico dominante, tuttavia secondo gli ultimi studi la prestazione indoor coinvolge maggiormente il sistema anaerobico alattacido ed il sistema aerobico. Il primo sistema fornisce energia rapida per movimenti brevi e intensi - della durata massima di 12 secondi -come una sezione di boulder difficile o movimenti muscolari massimali. Il sistema aerobico invece entra in funzione dopo circa due minuti dopo l'inizio dello sforzo ed esso è fondamentale per la cosiddetta rigenerazione delle energie. La letteratura scientifica sottolinea l'importanza di un approccio ad "intervalli" durante una scalata al proprio limite, infatti è necessario evitare di superare la soglia anaerobica e nel caso di superamento accelerare la propria progressione per giungere il più velocemente possibile ad una sezione più facile del percorso. Solo sotto la soglia anaerobica il corpo può permettersi di diminuire la concentrazione di lattato nel sangue ed un conseguente riaccumulo di energia.

Alimentazione e idratazione:

  • Circa 2 ore prima della pratica dell'attività è consigliabile idratarsi bene e mantenere un livello di idratazione adeguato per tutta l'attività, successivamente(30 minuti prima dell'attività) assumere un mix di carboidrati per ottimizzare lo stoccaggio di essi. La quantità delle assunzioni dipende molto dalle condizioni ambientali e meteo.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali: le capacità condizionali necessarie variano rispetto alla disciplina, per il crack climbing la forza e la resistenza(forza resistente, resistenza alla forza) sono le due capacità preponderanti

    • Capacità coordinative: è fondamentale un buon livello di controllo motorio che permetta una giusta modulazione di forza e la capacità di combinazione di più schemi motori

Abilità motorie:

    • Data a complessità del movimento sono richieste molte abilità motorie, le più importanti sono la capacità di gestire la forza e quindi l'energia, in un'ottica più generale di efficienza.

Schemi motori:

    • Afferrare

    • Arrampicare

    • Saltare

Piani di lavoro:

    • Sagittale

    • Frontale

    • Trasverso

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Coordinativo: Esecuzioni di esercizi propedeutici alla scalata (come trazioni) tramite l'utilizzo di spalliere, sbarre, scalette( volte a riprodurre la gestualità da applicare in parete senza ancora una specificità estrema).

    • Condizionale: Svolgimento di esercizi a corpo libero (come sospensioni in isometria con diversi atteggiamenti corporei) che vadano a replicare i gradi muscolari ed articolari presenti nella scalata tramite sbarre, anelli, trx e successivamente tramite attrezzi specifici come il Trave oppure il Pan Gullich. Particolare attenzione sarà rivolta al riscaldamento dei distretti muscolari maggiormente coinvolti come spalle, dita e caviglie.

    • Tecnico (gesto specifico): In questa parte del riscaldamento verranno utilizzate strutture che permettono di replicare fedelmente il gesto tecnico applicato in parete, da strutture dell'arrampicata classica come System Wall e Moon Board fino a nuovi attrezzi come il Crack Trainer(ovvero prese artificiale di legno o poliuretano che simulano fessure in cui scalare).

    • Mobilità: la mobilità è importante per ampliare il range di movimento in parete dell'atleta, viene posta particolare attenzione verso le articolazioni radio-ulnari, gleno-omerali e quella femoro-rotulea.

    • Flessibilità: Questa parte normalmente viene eseguita durante sedute specifiche oppure a fine allenamento.

Principali muscoli coinvolti (classificazione discendente):

Agonisti

    • Flessori delle dita, della mano e dell'avambraccio

    • Supinatore

    • Brachioradiale

    • Bicipite brachiale

    • Deltoide

    • Cuffia dei rotatori

    • Grande pettorale

    • Trapezio

    • Gran dorsale

    • Gran rotondo

    • Quadricipite femorale

    • Grande gluteo

    • Gastrocnemio

    • Soleo

    • Obliquo esterno ed interno

Sinergici

    • Romboidi

    • Piccolo pettorale

    • Sartorio

    • Tricipite brachiale

    • Adduttori

    • Semi tendinoso e semi membranoso

    • Piccolo e medio gluteo

Fissatori

  • Retto dell'addome

  • Quadrato dei lombi

  • Trasverso dell'addome

  • Lunghissimo del dorso

Principali articolazioni coinvolte (classificazione discendente):

    • Metacarpo-falangee

    • Carpo-metacarpale

    • Scapolo-omerale

    • Radio-ulnare

    • Omero-radiale

    • Omero-ulnare

    • Coxo-femorale

    • Femoro-rotulea

Gesti tecnici di base:

    • L'arrampicata in fessura possiede tutti quegli aspetti tecnici presenti nell'arrampicata tradizionale di cui fanno parte: progressione fondamentale a triangolo, il bilanciamento esterno ed interno, il cambio mano, il cambio piede, il caricamento laterale, il tallonaggio, la lolotte, il crochet ecc.

    • Questa disciplina si differenzia invece per la presenza di determinate tecniche per progredire in fessura tramite l'incastro di dita, mani e piedi; questa particolare tecnica prende il nome di jamming e viene applicata diversamente in base alla larghezza della fessura. L'obiettivo di questa tecnica è quello di ricavare la superficie di contatto maggiore possibile fra roccia e pelle, successivamente tramite movimenti dell'arto (per esempio la prono-supinazione) riempire efficacemente lo spazio per sfruttare l'attrito fra le due superfici. Il jamming ( o incastro) si suddivide in due tipi: quello passivo che sfrutta semplicemente l'incastro di una parte del corpo in una parte della roccia e comporta un dispendio di energia minimo, quello attivo invece è creato da una serie di movimenti come rotazioni e torsioni (e nello specifico espansioni) che sviluppano forze e attriti permettendo la progressione.

    • Una peculiarità della progressione in fessura è il dover anticipare il movimento di piedi a quello delle mani, capita sovente - in determinate condizioni ovvero la scalata off-width in fessure molto ampie - di ritrovarsi a testa in giù, tali movenze richiedono una propriocezione del corpo ed una tenuta addominale notevole.

    • Vengono spesso usati guanti di protezione o abbondante nastro per proteggere le mani/dita da incastrare in fessura, la percezione e la gestione del dolore gioca un ruolo fondamentale nella pratica di questa disciplina.

Aspetti usuranti:

    • Ripetitività dei gesti tecnici fra cui eccessiva prono-supinazione dei polsi

    • Incastri di dita, mani e piedi nella roccia

    • Usura delle pulegge, dei tendini - dovuta al lavoro in perenne flessione - e delle capsule delle mani

    • Calzature strette che non rispettano i normali rapporti fisiologici

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Sublussazioni e lussazioni spalle

    • Lesioni di vario grado a tendini legamenti e pulegge delle mani

    • Epicondilite ed epitrocleite

    • Lesioni ai legamenti ed ai menischi delle ginocchia

    • Distorsioni alle caviglie durante i foot jam

    • Abrasioni e tagli dovuti alla durezza della roccia

    • Fratture dovute ad incastri mal riusciti

Test specifici:

    • Oltre il test specifico della sospensione isometrica "ad incastro" si utilizzano tutti quei test appartenenti all'arrampicata sportiva ovvero: sospensioni isometriche massimali, trazioni concentriche con o senza sovraccarico, capacità di progressione al Pan Gullich, ripetizioni di boulder "benchmark" al Moon Board ed infine l'hand grip test

Video-regolamento:

Bibliografia:


Bertuzzi RC, Franchini E, Kokubun E, Kiss MA. Energy system contributions in indoor rock climbing. Eur J Appl Physiol. 2007 Oct
E..J. Horst, "Training For Climbing, the definitive guide to improve your climbing performance", 2003.
Pete Whittaker"Crack Climbing, The definitive guide";, 2019.
Bagnoli R. "Allenamento per arrampicata e bouldering" 2011.
Paolo Caruso, "Progressione su roccia",, CNGAI, 21/05/1998
Kevin G. Shea, Owen F. Shea, Roy A. Meals, Manual demands and consequences of rock climbing, The Journal of Hand Surgery, Volume 17, Issue 2, 1992,Pages 200-205.
Peter J. L. Jebson & Curtis M. Steyers (1997) Hand Injuries in Rock Climbing, The Physician and Sportsmedicine, 25:5, 54-63.
Stanković, Daniel, et al. "The nutrition of rock climbers." XVI International Scientific Conference. FIS Communications. 2013.