mountain bike

enduro

Modello Prestativo

Sport Individuale

mountain bike

Enduro


Autore: Umberto Biestro

Data di immissione del modello: 17/06/2020

Tipologia di sport:

    • Individuale
    • Non situazionale
    • Estremo (rischio/attività condizionale)
Definizione di sport estremo secondo la Dott.ssa Rhonda Cohen, 2012: “Un'attività competitiva (di confronto o auto-valutativa) entro la quale il partecipante è sottoposto a sfide fisiche e mentali inusuali come l'adattamento alla velocità, all'altezza, alla profondità o alle forze naturali e dove una rapida e precisa elaborazione percettiva-cognitiva può essere richiesta per un esito positivo del risultato dell'attività.”
    • Con mezzo: le competizioni con la bici da enduro rientrano tra le discipline Gravity di cui fa parte anche la specialità del Downhill. La bicicletta è molto versatile, ha una leggerezza e una geometria simile alle MTB All mountain, con un peso di 14-15 kg, caratterizzato da particolari prestazioni in discesa. Questo tipo di mezzo è dotato di un telaio full suspended, quindi con ammortizzazione anteriore e posteriore, con un'escursione 150-170 mm posteriore e 160-180 mm anteriore. Per quanto riguarda il diametro ruote ci sono varie e libere possibilità: 26”, 27,5” e 29”. I materiali di costruzione dei telai sono prevalentemente l’alluminio o i compositi con fibra di carbonio (stessa cosa per la maggior parte dei componenti come cerchi, manubri ecc). Le biciclette da Enduro, così come per tutte le discipline MTB, sono in costante aggiornamento: come obiettivo primario c’è sicuramente la necessità di agevolare il biker con mezzi sempre più performanti e leggeri.

Ambiente:

    • Outdoor
    • Stagione: Primaverile/Estiva/Autunnale
    • Superficie di gara: Il percorso di una gara di Enduro deve essere prevalentemente sterrato e risaltare l’aspetto tecnico della guida della Mountain Bike. Le prove speciali (PS) devono essere articolate prevalentemente in discesa, spesso su terreno naturale non lavorato dalla mano dell'uomo. Variano da sentieri brevi e intensi a più lunghe ed estreme prove fisiche, richiedendo a volte anche 15 minuti per gli atleti più veloci.
    • Naturale

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica: nelle Gare di Enduro, ogni concorrente deve essere, durante la gara, completamente autosufficiente provvedendo da se anche a eventuali riparazioni e/o sostituzioni di componenti del proprio mezzo (esempio, cambio camera d'aria). Ogni concorrente non può avere assistenza esterna per tutta la durata della gara ad eccezione dell’area paddock dove i concorrenti transitano all’inizio e fine di ogni giro e ogni squadra può predisporre per l’assistenza ai propri concorrenti; inoltre ogni concorrente si assume le proprie responsabilità e non può sottrarsi dal soccorrere altri partecipanti in caso di necessità.
    • Strumentazione di protezione obbligatoria: è obbligatorio, durante le PS, l’uso del casco con mentoniera, specifico per la pratica dell’Enduro e regolarmente in commercio. Il casco dovrà essere provvisto di visiera/frontino. E’ proibito l’uso di casco che consenta il mento scoperto. E’ consentito l’uso di casco più leggero tipo XCO durante i trasferimenti. Sono inoltre obbligatorie protezioni per le ginocchia, schiena, con prodotti regolarmente commercializzati per l’uso specifico, guanti a dita lunghe e maglia con manica lunga o corta indossata sopra le protezioni (ad eccezione del neck support e della protezione a guscio).

Obiettivo:

    • Tempo: La classifica di gara sarà ricavata dalla somma dei tempi di percorrenza del concorrente nelle PS sommati, agli anticipi o ritardi, al Controllo Orario (C.O.). I trasferimenti da una PS all’altra non saranno cronometrati, tuttavia saranno fissati tempi imposti, in base alla lunghezza e difficoltà della gara, entro i quali ogni concorrente dovrà transitare; inoltre verrà imposto un tempo massimo di ritardo, previsto dal Regolamento Speciale di Corsa che sarà imposto dal Collegio di Giuria e comunicato in segreteria prima della partenza, trascorso il quale il concorrente sarà automaticamente escluso dalla gara.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 4
    • Coordinativa: 5
    • Intellettiva: 3

Inizio pratica agonistica (età):

    • Esordienti, 13 anni

Inizio pratica professionistica:

    • Elite o Under-23

Sport non Olimpico:

    • Sport non Olimpico: Nel 1996, in occasione dei Giochi della XXVI Olimpiade, la specialità della Mountain Bike denominata cross country, fu aggiunta agli eventi dei Giochi olimpici estivi. L’XC è l’unica specialità della Mountain Bike ad essere entrata nel programma delle olimpiadi.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Non ci sono dati riguardanti la specialità dell’enduro, ma nel campo della attività sportiva, la bicicletta rientra nella top 5 delle discipline più praticate con l’8,2% dei 23.600.000 milioni di italiani che ‘esercitano’ sport con continuità, poco meno di 2 milioni di ciclisti italiani. Scendendo nell’analisi della community italiana del pedale si conferma che il mondo del ciclismo ha ancora una forte matrice maschile (con l’82% di uomini) e un territorio di riferimento nel nord Italia con il 61% di tutti i praticanti, anche se vi è una quota rilevante al sud, isole comprese, con il 30% di affezionati ciclisti. Analizzando i dati della Federazione Ciclistica Italiana, che nel 2020 ha registrato 59.852 tesserati, notiamo che il 38,3 % ha scelto la mountain bike come propria disciplina di riferimento, mentre resta prevalente l’utilizzo della bici da strada, per il 54%. Tuttavia, questa visione “federale” non coincide con un mercato che da alcune stagioni sta andando verso una direzione off-road e che vede la mountain bike imporsi nel suo utilizzo: secondo dati Eurac Research riferiti a destinazioni turistiche nell’arco alpino, i praticanti di mountain bike sono 18,7 milioni contro i 15,7 milioni che scelgono la bici da strada.
    • Di seguito nel grafico FCI sono riportate il numero di società affiliate per regione, in Italia nel 2020.

Frequenza gare:

    • Il calendario italiano è impegnativo e denso di competizioni, da marzo fino ad ottobre con una frequenza di 2/3 gare al mese, che si svolgono nei weekend tra giornate di prove e giornata di gara che solitamente coincide con la domenica. All'interno dell'intero calendario sottolineo la presenza di alcuni campionati denominati circuiti (come per esempio Superenduro o 4Enduro) che prevedono prove nazionali e regionali.
    • A livello mondiale dal 2012 è nato L’Enduro World Series, creato con l’obiettivo di unire la comunità dell’enduro mondiale. L’ Enduro World Series collega i più grandi eventi e biker al mondo, con i più spettacolari percorsi. L’Ews prevede il riconoscimento di un numero limitato di team ufficiali, che vedono gareggiare i loro atleti in famose location mondiali. Solitamente le tappe sono una decina, periodo da marzo a settembre, disputate nei weekend; per il 2021 il calendario prevede 8 tappe.

Record mondiale:

  • Il team che in classifica globale EWS 2019 ha raccolto il punteggio più alto in assoluto è il Canyon Collective, con 7760 pt.
  • Di seguito sono elencati i tre migliori tre piloti leader a livello mondiale in tutte le Enduro World Series 2020, classificati in base al numero di punti che sono stati assegnati in tutte le gare disputate durante la stagione:
    • Maschile: Dillon Santos 350 pt., Edward Masters 325 pt., Cody Kelley 270 pt.
    • Femminile: Kate Weatherly 300 pt., Shelly Flood 200 pt., Rae Morrison 195 pt.

Somatotipo:

    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • Donne:
      • Altezza 166 ± 7.4 cm
      • Peso 62± 5.2 Kg
    • Uomini:
      • Altezza 175 ± 8 cm
      • Peso 75± 7.5 Kg

Distanza della prestazione:

    • Le gare hanno un dislivello medio di 1500 metri (anche oltre in caso di gare alpine con ausilio di impianti di risalita) ed una somma totale dei tempi di percorrenza delle PS minimo di 20 minuti. Per le categorie giovanili ridotto a 2/3 PS, massimo 90 minuti pedalati, trasferimenti compresi, su una giornata di gara.

Durata:

    • Le gare possono durare da 3-4 ore fino a due giorni su terreni estremamente vari, con distanze indicative dai 20 ai 60 km totali, su dislivelli positivi dagli 800 ai 2500 metri e oltre. Il numero delle prove speciali generalmente va da 3 a 6, la durata dai 3 ai 15 minuti ciascuna, per un totale che spazia dai 15 minuti ai 45/60 minuti totali di gara (a seconda del livello delle competizioni).

Frequenza cardiaca:

    • Nella giornata di gara identifichiamo sicuramente due fasi ben distinte:
      • Fase di discesa (PS): in questa fase solitamente si raggiungono alti valori di frequenza cardiaca anche sopra soglia anaerobica poichè si effettua al massimo delle possibilità, ed inoltre gioca un ruolo fondamentale l'adrenalina
      • Fase di risalita: ritornando ad utilizzare in meccanismo aerobico, siamo intorno a valori tipici del fondo medio

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: Nella disciplina dell’enduro, che si pone a metà fra il cross country e il downhill, come non mai possiamo notare l’utilizzo di un sistema energetico misto, che comprende tutti i meccanismi energetici: Aerobico prevalentemente nelle fasi di risalita ed Anaerobico (lattacido ed alattacido) utilizzato spesso nelle fasi di discesa (PS).
    • Potenza media espressa: è di difficile rilevazione significativa, poichè in discesa si alternano molti momenti non pedalati a momenti pedalati.

Alimentazione e idratazione:

    • Dispendio calorico: una giornata di gara porta un atleta a bruciare dalle 1500 in base alla durata e al numero di PS. In un programma alimentare di un atleta è fondamentale che i giorni che precedono una gara richiedono una corretta alimentazione: un adeguato apporto di carboidrati andrà rifornire in modo completo tutte le riserve di glicogeno, muscolare ed epatico, che rappresentano i serbatoi energetici della prestazione di gara. Occorre mantenere un equilibrio tra i macronutrienti: proteine, grassi, e carboidrati.
    • Media litri persi: si puo arrivare ad un perdita media di 2 l/h. l'integrazione è fondamentale, basti pensare che a una perdita del 2% dei liquidi corporei può conseguire un calo della prestazione anche del 20%. Per l’integrazione idrica risulta indispensabile fare affidamento ai rifornimenti posti sul percorso.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:
      • Forza: importanti componenti neuromuscolari li ritroviamo impiegati nelle partenze, nei rilanci e in quei gesti tecnici tipici della specialità. Ciò è dovuto principalmente alle caratteristiche dei tracciati prevalentemente sterrati con fondo sconnesso, dove non è possibile un'azione di pedalata continua e lineare, e sono dunque presenti numerose accelerazioni da diverse velocità in pianura/discesa/salita con vari rapporti.
      • Resistenza: capacità metabolica fondamentale per sostenere una prestazione di questo tipo, distinguiamo resistenza di breve durata, di media durata e di lunga durata.
    • Capacità coordinative:
      • Generali:
        • Apprendimento motorio
        • Controllo motorio
        • Adattamento motorio
      • Speciali:
        • Combinazione
        • Equilibrio
        • Reazione
        • Orientamento
        • Anticipazione
        • Differenziazione spazio-tempo
        • Differenziazione dinamica
        • Ritmizzazione

Abilità motorie:

    • Fattori legati al gesto della pedalata:
    • Posizione in sella funzionale
    • Gestione della fatica e dello stress
    • Capacità di cadere nel "modo corretto"

Schemi motori:

    • Non possiamo considerare la pedalata come uno schema motorio di base

Piani di lavoro:

    • Il movimento degli arti inferiori nel ciclismo è definibile come cinematicamente vincolato: si realizza prevalentemente sul piano sagittale ed è guidato e imposto dalla traiettoria circolare del pedale.

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Mobilità
    • Condizionale

Principali muscoli coinvolti:

    • Agonisti:
      • Grande gluteo
      • Quadricipite femorale (vasto laterale, vasto mediale, vasto intermedio, retto del femore)
      • Tibiale anteriore
      • Soleo
      • Gastrocnemio mediale e laterale
    • Sinergici:
      • Medio gluteo
      • Bicipite femorale
      • Semitendinoso
      • Semimembranoso
      • Sartorio
      • Gracile
      • Pettineo
      • Piccolo adduttore
    • Fissatori:
      • Erettori della colonna (spinale, lunghissimo, ileocostale)
      • Retto dell'addome
      • Trasverso dell'addome
      • Ileopsoas
      • Quadrato dei lombi

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

Nella pedalata le principali articolazioni coinvolte sono:

    • Caviglia:
      • Tibio-tarsica
      • Tibio-peroneale distale
    • Ginocchio:
      • Femoro-rotulea e femoro-tibiale
    • Anca:
      • Coxo-femorale

Gesti tecnici di base:

    • Primarie:
      • Frenata
      • Curva
      • Pedalata
      • Equilibrio in bicicletta
    • Secondarie:
      • Abilità manuali (cambio/borraccia)
      • Salto

Aspetti usuranti:

    • Gli aspetti usuranti del ciclista derivano dalla posizione mantenuta in sella, che altera in primis le curve fisiologiche della colonna vertebrale. Ciò porta sicuramente ad avere dolori in determinate posizioni. In particolare gli aspetti più usuranti sono nella parte inferiore del corpo partendo dalla caviglia, ginocchio e anca. Evidenziamo un grande coinvolgimento nella zona lombare e in quella cervicale dovuta al posizionamento sulla bicicletta, che protratte possono portare a dolori cervicali e low back pain.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Traumi provocati da cadute:
      • Distorsione (caviglia, polso, ginocchio)
      • Lussazione (spalla, dita della mano)
      • Fratture (clavicola, tibia e perone, tarsi e metatarsi, radio, falangi)
      • Contusioni
      • Stiramenti e strappi (muscoli della coscia, in particolare bicipite femorale)
    • Infortuni da overuse:
      • Sindrome femoro rotulea e tibiale mediale
      • Tendinite del quadricipite
      • Fratture da stress

Test specifici:

    • Test incrementale: consente di individuare potenza di picco (W max) e la Fc max.
    • Test potenza/cadenza.
    • Test di Wingate: consente di analizzare la capacità anerobico-lattacida del soggetto.
    • Valutazione biomeccanica della pedalata e della posizione in sella.

Bibliografia:


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www.federciclismo.it
www.uci.org