bosco drop jump test


Test sportivo

Test di Forza Reattiva degli arti inferiori

Bosco drop jump test


Autore: Emanuele Bleve

Data di immissione del test: 01/07/2020

Tipologia di test:

    • Test utilizzato per la valutazione della Forza reattiva degli arti inferiori. Rientra all'interno della batteria di test di Bosco.

Storia del test:

    • Carmelo Bosco è stato un importante fisiologo sportivo italiano. Ha lavorato per molti anni in Finlandia come ricercatore presso il laboratorio di Biologia dello Sport all'Università di Jyvaskyla e come direttore del laboratorio di Biomeccanica e Fisiologa dello Sport a Kuortane. Ha pubblicato oltre 200 pubblicazioni scientifiche, coprendo una vasta area inerente all'esercizio fisico e la fisiologia della prestazione. Le sue principali aree di studio erano la meccanica muscolare, la misurazione della potenza meccanica, gli ormoni e il lavoro sulle vibrazioni come metodo di allenamento. Dai suoi studi sulla meccanica muscolare e sugli effetti del pre-stiramento nei primi anni '80 ha avuto origine la batteria di test noti come "Test di Bosco" utilizzati oggi in tutto il mondo. Utilizzando il risultato di questi studi, ha sviluppato il sistema ErgoJump, un innovativo sistema non invasivo per la misurazione della potenza e del lavoro muscolare. Seguirono poi i sistemi Ergo-Power e Muscle-Lab. Mentre continuava a insegnare in Finlandia, Bosco divenne professore ordinario all'Università Semmelweis di Budapest, dove collaborò con Atko Viru negli studi sugli ormoni e sull'esercizio fisico. Il suo ultimo argomento di ricerca è stato sulla vibrazione, che alla fine ha portato all'uso della stimolazione meccanica neuromuscolare (NEMES) per migliorare la forma fisica e la salute.

Strumentazione richiesta:

    • Per poter effettuare questa tipologia di test è necessaria una strumentazione particolare: il Bosco ErgoJump System (Byomedic, S.C.P., Barcellona, Spagna) che misura il tempo di volo durante il salto verticale. Questo apparecchio è costituito da un timer digitale collegato da un cavo a due barre a infrarossi. Il timer viene attivato dai piedi del soggetto al momento del rilascio dalla piattaforma e si interrompe nel momento in cui avviene nuovamente il contatto al termine della fase di discesa. Vari calcoli vengono eseguiti sui dati registrati e attraverso i loro risultati è possibile ottenere indici correlati alla forza muscolare.
    • Un altro tipo di strumento utile per effettuare questo test è la Pedana di Bosco, introdotta proprio dal professore Carmelo Bosco, che consiste in un tappetino fornito di sensori che hanno la funzione di interruttore on-off, collegato ad un timer azionato dal soggetto che salta. Questo sistema rappresenta un grosso svantaggio: l'angolo che hanno le gambe durante la fase di atterraggio può influenzare il punteggio ( il sistema laser sopperisce a questo problema).
    • Inoltre, è necessario disporre di 5 box (plinto) di altezze differenti, nello specifico 20 cm, 40 cm, 60 cm, 80 cm e 100 cm.

Pre-test:

    • Spiegare le procedure del test al soggetto;
    • Effettuare lo screening dei rischi per la salute e ottenere il consenso informato;
    • Preparare moduli e registrare informazioni di base come età, altezza, peso corporeo, genere e le condizioni del test;
    • Controllare e calibrare il tempo di sincronizzazione del tappetino;
    • Il soggetto deve eseguire un adeguato riscaldamento prima di eseguire il test. Riscaldamento standardizzato composto da tapis roulant con una velocità che va da 6 a 10 km/h (per un tempo di 5 minuti), seguito da stretching dinamico dei muscoli degli arti inferiori ed infine una sequenza di salti verticali submassimali con delle pause tra un salto e l'altro (per un tempo di 5 minuti).

Procedura di svolgimento:

    • Il test viene eseguito da 5 altezze di partenza standardizzate ( 20 cm, 40 cm, 60 cm, 80 cm e 100 cm). L'atleta si trova in posizione eretta sul box, adiacente al tappeto di cronometraggio. Le mani sono posizionate sui fianchi e rimangono per tutta la durata del test. L'atleta scende in caduta dal box andando ad atterrare sul tappetino. Quindi, appena avviene il contatto tra piedi e suolo, effettua immediatamente un salto verticale massimale. Il tempo di contatto col terreno deve essere ridotto al minimo. La tecnica di salto è molto simile a quella del Countermovement Jump, dovuto alla rapida successione delle fasi di stiramento e accorciamento. Durante l'azione di piegamento il busto deve rimanere il più eretto possibile per evitare una possibile influenza sulla prestazione degli arti inferiori. Sia la fase di stacco da terra che di atterraggio devono essere eseguite con entrambi i piedi. La prova viene ripetuta, sino al termine del test che ha una durata di 60 secondi. Vengono registrati i punteggi migliori di almeno tre tentativi.

Varianti:

    • Squat Jump test
    • Squat Jump test con carico
    • Countermovement Jump Test

Risultato:

    • il tempo rilevato dal tappetino indicherà il dato del tempo in aria nella fase di salto ed è possibile ricavare l'altezza del salto. L'altezza può essere calcolata utilizzando la seguente formula (se il calcolo non viene eseguito automaticamente dal sistema utilizzato):

Altezza di salto= 4,9 x (0,5 x Tempo) ^ 2

Vantaggi:

  • La strumentazione utilizzata fornisce dati molto precisi;
  • L'esecuzione del test permette di testare un movimento che più si avvicina al gesto sport specifico, maggiormente per quanto riguarda gli sport di squadra.

Svantaggi:

    • Test che richiede atleti in possesso di un buon grado di forza degli arti inferiori, poiché le forze applicate su di essi sono molto più elevate rispetto ad un test di salto verticale standard;
    • La difficoltà nel reperire box di dimensioni standard porta l'operatore a dover apportare delle piccole modifiche;
    • Cadute da altezze oltre i 60 cm, con successivi salti massimali, sono ritenute inopportune a causa dello stress apportato sulle strutture anatomiche dell'anca.

Considerazioni:

    • L'istruzione principale durante il test deve essere "eseguire il tempo di volo massimo combinato con il tempo di contatto più breve per eseguire un salto rapido";
    • Il soggetto può trarre beneficio dalla pratica e dovrebbe essere incoraggiato verbalmente a dare il meglio di sé ogni volta.

Video:

Bibliografia:

Ground reaction forces associated with an effective elementary school based jumping intervention, British Journal of Sports Medicine, H. McKay et al (2005)
The effect of drop jump starting height and contact time on power, work performed, and moment of force, Journal of Strength and Conditioning Research, Mark Walsh (2004)
Does plyometric training improve vertical jump height? A meta-analytical review, British journal of sports medicine, Goran Markovic.
Plyometric jumping performances of male and female gymnasts from different heights, Journal of Strength and Conditioning Research, Michel Marina (2012)