combinata alpina

Modello Prestativo

Sport di scivolamento

Sci alpino

Combinata Alpina


Autore: Samuele Giannone

Data di immissione del modello: 25/05/2021

Tipologia di sport:

    • Individuale

    • Situazionale

Ambiente:

    • Outdoor

    • Stagione invernale

    • Superficie di gara: il manto nevoso delle piste da sci viene solitamente trattato per ottenere una superficie più dura. Le piste in cui si effettuano le gare devono essere omologate dalla federazione. I dislivelli: per la discesa libera il dislivello della pista deve essere compreso tra gli 800 m e i 1100 m (Coppa del mondo e Olimpiadi). Nello slalom i dislivelli in Coppa del mondo maschile sono 180-220 m mentre per le donne 140-220 m. Nello slalom c'è anche un numero definito di cambi di direzione che deve rimanere all'interno del 30/35% del dislivello con un errore concesso di +/- 3 cambi di direzione. La distanza tra i cambi di direzione è compresa tra i 6-13 m.

    • Naturale

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica: la disciplina prevede due manche su due discipline tecniche differenti, per la discesa libera la misura dello sci è di 218 cm (+/- 5 cm) per gli uomini e 210 (+/- 5 cm) per le donne. Per lo slalom speciale la misura per le donne è di 155 cm mentre per gli uomini 165 cm. Altre attrezzature utilizzate sono: scarponi, bastoni curvi per la discesa libera e dritti (con paramani) per lo slalom e guanti.

    • Strumentazione di protezione obbligatoria:

  • Discesa libera: casco con omologazione (FIS RH 2013), tutina da gara con ABS (sistema di gonfiaggio che si attiva con l'impatto) e para-schiena.

  • Slalom speciale: il casco prevede una omologazione classe B con possibilità di orecchie non rigide, di solito si utilizza una mentoniera per proteggere da contatti fortuiti col palo o in alternativa il paradenti. L'uso del para-schiena è consigliato ma non obbligatorio.

Obiettivo:

    • La disciplina prevede l'esecuzione di due manche, una di discesa libera e una di slalom speciale (nell'ordine), la somma dei tempi proclama la classifica finale. Dopo la prima manche (discesa libera) per stilare l'ordine di partenza della seconda si usa la classifica dei tempi parziali ( prima manche) e si invertono i primi 30, così che il primo parta trentesimo e viceversa, finiti i primi 30 la gara continua per tutti i classificati della discesa libera a differenza delle discipline tecniche (slalom speciale e slalom gigante) dove partecipano alla seconda manche solo i primi 30 classificati.

    • Per stilare la classifica di coppa del mondo e quindi l'assegnazione della coppa del mondo di specialità, si usano i punti di coppa del mondo ovvero: 100 punti al primo 80 al secondo 60 al terzo e si continua così fino al trentesimo che guadagna 1 punto.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 4

    • Coordinativa: 4

    • Intellettiva: 4

Inizio pratica agonistica (età):

    • L'inserimento della combinata nel calendario gare inizia con la categoria Ragazzi (U14) sia ai campionati regionali che nazionali. La gara è composta da una manche di Super gigante e una di Slalom speciale.

Inizio pratica professionistica:

    • La FISI (federazione italiana sport invernali) è affiliata al CONI ma fa parte delle federazioni che al proprio interno non riconoscono il professionismo. Vi è comunque la possibilità dalla categoria giovani (over 16) la possibilità di entrare sia nelle squadre nazionali che nei gruppi sportivi

Sport olimpico:

    • La combinata è diventata una disciplina olimpica dalle olimpiadi di Garmisch del 1936, fu inserito invece nel calendario della Coppa del mondo a partire dalle stagione 1974/1975.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Secondo l'ultimo rapporto del CONI (2017) in Italia la Fisi conta circa 73541 tesserati, lo sci alpino ne conta circa l'85%. Le società affiliate sono 1148. Ogni regione ha il proprio comitato rappresentativo che organizza e regola le attività all'interno della regione (discipline, numero di gare ecc.) e la partecipazione dei propri rappresentanti alle competizioni nazionali. In Europa e nel mondo lo sci alpino e notevolmente diffuso gli stati più rappresentati a livello Olimpico sono: Italia, Francia, Austria, Svizzera, Canada, Russia, Norvegia, Svezia, Germania, Slovenia e Croazia.

Frequenza gare:

    • La combinata è la disciplina con meno gare nel calendario di Coppa del mondo, infatti ci sono solo due eventi, nelle stagioni in cui ci sono Mondiali o Olimpiadi c'è un evento aggiuntivo appartenente a quella competizione.

Record mondiale:

  • Nella storia della combinata alpina non ci sono atleti specializzati, tra i più vincenti ci sono Marc Girardelli, Pirmin Zurbriggen e Phil Mahre tutti a quota 11 successi. Negli ultimi anni i vincitori di questo evento arrivano dalle discipline tecniche, infatti ai mondiali di Cortina 2021 tutti e 3 i primi classificati sono specialisti di slalom speciale o slalom gigante. Nella stagione 2019/2020 i vincitori della coppa del mondo di combinata sono Alexis Pinturault per gli uomini e Federica Brignone per le donne.

Somatotipo:

    • Endomorfo

    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • Altezza media:

        • Uomini: 183 cm

        • Donne: 166 cm

    • Peso medio:

        • Uomini: 87 Kg

        • Donne: 70 Kg

Distanza della prestazione:

  • Discesa libera: 3499 +/- 501 m

  • Slalom speciale: I dislivelli in Coppa del mondo maschile sono 180-220 m mentre per le donne 140-220 m. I di cambi di direzione devono essere il 30/35% del dislivello con un errore concesso di +/- 3 cambi di direzione. La distanza tra i cambi di direzione è compresa tra i 6-13 m per le porte normali mentre per i cambi di ritmo 4-6 m. La lunghezza della pista è di circa 575 m.

Queste sono le distanze delle due discipline separate. Alle olimpiadi di Pyeongchang del 2018 lo slalom della combinata maschile era di 521 m rispetto ai 575 m dello slalom speciale, mentre la lunghezza della discesa (combinata) era di 2050 m rispetto ai 2965 delle discesa libera. Per le donne si sono osservate distanze minori solo nello slalom speciale nella manche di discesa libera la pista era uguale.

Durata:

    • Slalom speciale: la durata media di una manche di slalom speciale è di 45-55'' con un numero di cambi di direzione compreso tra i 55 e i 75. Negli ultimi anni le manche di slalom, nella combinata, sono state rese meno intense allungando la distanza tra i cambi di direzione, permettendo anche ai discesisti di esprimersi al meglio.

    • Discesa libera: la durata media di questa disciplina è di 1,10-1,40 minuti, anche se molte discese arrivano facilmente ai 2'.

Frequenza cardiaca:

  • FC media: 175 bpm

  • FC max: 191 bpm

La frequenza cardiaca si alza velocemente e tende a rimare su livelli vicini al massimale per tutta la durata della competizione.

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico che richiede un alta capacità di coordinazione combinata con espressioni di forza concentrica ed eccentrica e di rapidità.

Sistema energetico coinvolto:

    • Il sistema energetico maggiormente coinvolto è l'anaerobico lattacido, infatti l'intensità e la durata delle competizioni richiede un elevata capacità di reiterare il lavoro anche durante l'accumulo di lattato. In una manche la produzione di lattato ematico è di circa 12-17 millimoli, essa può variare in base al tipo di pendio, di neve e di tracciatura. Il Vo2 max è tra i 55-60 ml/Kg/mm.

Alimentazione e idratazione:

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:

      • Forza: utile a resistere alla forza centrifuga e centripeta che si crea nell'arco di curva, sia in eccentrica che in concentrica.

      • Velocità: utile specialmente agli slalomisti che effettuano movimenti rapidi per passare da una curva all'altra.

      • Resistenza: alla forza per riuscire a ripetere il movimento senza perdere di intensità per tutto l'arco di gara.

    • Capacità coordinative:

      • Equilibrio

      • Differenziazione

      • Reazione

      • Adattamento

      • Trasformazione

      • Combinazione e accoppiamento motorio

Abilità motorie:

    • Propriocezione

    • Scivolamento

    • Tecnica specifica

Schemi motori:

    • Camminare

    • Correre

    • Saltare

    • Rotolare

    • Lanciare / afferrare

Piani di lavoro:

    • Piano frontale

    • Piano trasversale

    • Piano sagittale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Coordinativo

    • Condizionale: post-activation potentiation.

    • Tecnico (gesto specifico): serie di curve partendo da esercizi base per richiamare a movimenti fondamentali fino alla manche di riscaldamento, di breve durata.

    • Mobilità: esercizi di mobilità attiva con la possibilità di utilizzo di elastici

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti:

      • Gluteo

      • Adduttori

      • Semitendinoso

      • Semimembranoso

      • Bicipite femorale

      • Quadricipite

      • Tibiale anteriore

    • Fissatori:

      • Retto dell'addome

      • Erettori spinali

      • Obliquo esterno

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

  • Colonna vertebrale

    • Sacro-iliaca

    • Coxo-femorale

    • Ginocchio: femoro-tibiale e femoro-rotulea

    • Tibio-tarsica

Gesti tecnici di base:

  • Cambio degli spigoli: passaggio dagli spigoli interni della curva precedente a quelli della successiva.

  • Presa di spigolo: è l'angolo che si forma tra l'asse trasversale dello gli e il pendio.

  • Angolazione: insieme di movimenti che ha come fine la presa degli spigoli.

  • Indirizzamento: è la risultante della somma dei quattro movimenti fondamentali più l'angolazione che determina la direzione della nuova traiettoria di curva.

  • Scorrevolezza: capacità di ridurre al minimo gli attriti tra lo sci e la neve.

La tecnica dello sci alpino si basa su 4 movimenti fondamentali:

  • Inclinazioni: riguardano l'inclinazione dei segmenti corporei alla sinistra e destra del piano frontale. Variano in base alla velocità, al pendio, al tipo di curva, al livello dell'atleta e alla sua morfologia.

  • Rotazioni e torsioni: movimenti che avvengono sul piano trasversale.

  • Antero/posteriore: spostamento del copro sul piano sagittale, servono ad assecondare le variazioni di pendenza del terreno.

  • Alto/basso: è lo spostamento del baricentro sull'asse longitudinale, è dato dall'apertura delle articolazioni di caviglia, ginocchio e bacino. Aiuta ad aumentare e diminuire il carico sugli sci.

Aspetti usuranti:

    • Carichi eccessivi durante le curve

    • Atterraggio da salti

    • Torsioni

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Il distretto anatomico più colpito è quello del ginocchio. Il legamento crociato anteriore è quello più soggetto ad infortuni, a differenza di altri sport non ci sono grandi differenza di tasso di lesioni tra i sessi. La maggior parte degli infortuni avviene in gara.

    • Sono frequenti anche le lombalgie ricorrenti o croniche. la flessione in avanti e laterale, unite a forze di reazione al suolo elevate genera grandi forze sul disco intervertebrale accelerandone l'usura.

    • Trauma cranico.

    • Frattura tibia che può essere combinata anche a quella del perone.

    • Frattura piatto tibiale.

Test specifici:

    • 90'' box jump

    • Test di Bosco

    • 400 m piani

    • Test Vo2 max

Bibliografia:


"Acute Effects of an Ergometer-Based Dryland Alpine Skiing Specific High Intensity Interval Training" Thomas Stöggl, Josef Kröll, Roland Helmberger, Maria Cudrigh, and Erich Müller 2018
"Alpine Ski Racing Injuries" Mitchell C. Tarka, MD, Annabelle Davey, BS, Geordie C. Lonza, BA, Casey M. O’Brien, BA, John P. Delaney, MD, and Nathan K. Endres, 2019
"Characterization of Course and Terrain and Their Effect on Skier Speed in World Cup Alpine Ski Racing" Matthias Gilgien, Philip Crivelli, Jörg Spörri, Josef Kröll, and Erich Müller 2015
Fis: International competition rules (ICR) 20/21
"Il modello prestativo dello sci alpino" Cotelli 2008
"Muscle activity in wedge, parallel, and giant slalom skiing" Hintermeister, Robert A.; O'Connor, Dennis D.; Lange, Gregory W.; Dillman, Charles J.; Steadman, J. Richard 1996
"Recent Kinematic and Kinetic Advances in Olympic Alpine Skiing: Pyeongchang and Beyond" Matej Supej and H.-C. Holmberg 2019
"Seasonal Variation of V˙O2max and the V˙O2-Work Rate Relationship in Elite Alpine Skiers Gross" Micah A.; Breil, Fabio A; Lehmann, Andrea D.; Hoppeler, Hans; Vogt, Michael 2009
"Validation of the alpine skiing 90 seconds box jump field test and prediction of power output" Pierre-Marc Ferland , Vincent D Carey , Alain S Comtois 2021