200 metri piani

Modello Prestativo

Sport Individuale

Atletica leggera

200 metri piani


Autore: Isabella Cutuli

Data di immissione del modello: 15/04/2021

Tipologia di sport:

    • Individuale

    • Non situazionale

Ambiente:

    • Indoor: la pista è di 200 metri

    • Outdoor: la pista è di 400 metri

    • Stagione: annuale

    • Superficie di gara: Tartan (ogni pista ha un colore diverso che varia dal rosso, al giallo, al blu, al nero e all'azzurro)

    • Artificiale

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica:

      • Scarpe chiodate

      • Abbigliamento della società sportiva

    • Strumentazione di protezione obbligatoria:

      • Blocchi di partenza

Obiettivo:

      • Tempo: con cronometro manuale o elettrico

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5

    • Coordinativa: 3

    • Intellettiva: 2

Inizio pratica agonistica (età):

    • Dai 6-8 anni inizio dell’attività in forma ludica, perché il bambino non può sostenere carichi e sforzi prolungati.

    • Categorie:

      • Esordienti (EM/EF) 6-11 anni

      • Ragazzi (RM/RF) 12-13 anni

      • Cadetti (CM/CF) 14-15 anni

      • Allievi (AM/AF) 16-17 anni

      • Juniores (JM/JF) 18-19 anni

      • Promesse (PM/PF) 20-22 anni

      • Seniores (SM/SF) 23 anni ed oltre

      • SM/SF 35-39 anni, fino a SM/SF 95-100 anni

Inizio pratica professionistica:

    • A partire dalle categorie CM/CF e AM/AF, gli atleti si specializzano in un disciplina e vengono riconosciuti come “atleti di interesse nazionale”, in quanto sono in possesso di minimi necessari per le qualificazioni. Inoltre, questi atleti, possono partecipare ai concorsi per essere arruolati nei Gruppi Sportivi Militari, sia per gli atleti maggiorenni e sia per gli atleti minorenni, da quel momento vengono riconosciuti come atleti professionisti in quanto sono stipendiati (www.fidal.it).

Sport Olimpico:

    • L'Atletica Leggera trova le sue origini nell'antica Grecia e venne inserita nei Giochi Olimpici nel 1896 e da allora fece parte del programma olimpico. Nello specifico, i 200 metri piani, sono considerati una gara di velocità sia maschile che femminile e vennero inseriti nei Giochi Olimpici del 1900 e dal 1948 per quanto riguarda le donne.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • World Athletics si è impegnata a creare un sistema di classifiche globale in cui gli atleti ottengono punti in base a una combinazione di risultato e luogo a seconda del livello della competizione in cui viene raggiunto il risultato. Essa elabora più di 1.000.000 di risultati da oltre 10.000 competizioni in tutto il mondo che confluiranno nella classifica mondiale. A livello globale, ciò significa che in una data settimana ci sono più di 70.000 atleti, che vanno dall'élite al livello del club da tutte e quattro le curve del mondo, che hanno un punteggio di classifica valido nei 46 gruppi di eventi di atletica leggera. Il Consiglio della Word Athletics è composta da 214 federazioni;

    • La disciplina è praticata in tutto il mondo sia a livello maschile che a livello femminile;

    • Quadro numero atleti tesserati in Italia - TessAtl2019.pdf (fidal.it).

Frequenza gare:

    • Da Gennaio a febbraio ci sono le gare Indoor, da maggio fino ad ottobre ci sono le gare Outdoor (quasi ogni weekend ci sono gare). Durante l'anno sono disputati i Campionati Nazionali sia di categoria che Assoluti;

    • A livello Internazionale sono disputati i Campionati Mondiali ogni 2 anni, i Campionati Europei ogni 2 anni e le Olimpiadi ogni 4 anni.

Record mondiale:

    • Uomini: 19"19 (vento -0,3), Usain Bolt, 20 agosto 2009 a Berlino

    • Donne: 21"34 (vento +1,3), Florence Griffith-Joyner, 29 settembre 1988 a Seul

Somatotipo:

    • Ectomorfo

    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • Altezza media:

        • Donne 1,68

        • Uomini 1,89

    • Peso medio:

        • Donne 57.4 ± 5.6 kg

        • Uomini 79.3 ± 4.7 kg

Distanza della prestazione:

    • 200 m

Durata:

    • Uomini: da 19"19 (WR) a 20"60 (minimo A per i Campionai Italiani Assoluti)

    • Donne: da 21"34 (WR) a 24"60 (minimo A per i Campionati Italiani Assoluti)

Frequenza cardiaca:

    • Fc media: tra 60 e 80 bpm

    • Fc min: tra 30 e 40 bpm

    • Fc max: tra 90 e 180 bpm

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Anaerobico alattacido

    • Anaerobico lattacido

Alimentazione e idratazione:

  • Gli atleti di sprint, oltre alla ricerca dello sviluppo dell'ipertrofia muscolare, devono ottimizzare la capacità di generare potenza muscolare esplosiva. Anche il rapporto potenza / peso e la produzione di energia anaerobica sono dei fattori determinanti nell'allenamento del velocita. Oggi, in letteratura, ci sono pochi dati sulle abitudini alimentari dei velocisti.

  • Le linee guida consigliano un apporto di carboidrati compreso tra 3-6g x kg/die in modo da assicurare una disponibilità di carboidrati ottimale durante l'allenamento, invece per il fabbisogno di proteina, dovrebbe essere quasi il doppio rispetto alle raccomandazioni fornite alla popolazione generale. I velocisti dovrebbero consumare dei pasti contenenti 0,4 g/ kg di proteine. Anche se le competizioni sono di brevissima durata, l'alimentazione gioca un ruolo chiave per ottimizzare la performance sportiva degli atleti.

  • Inoltre, è molto importante, tenere sotto controllo l'idratazione del corpo, specialmente in un atleta professionista, cercando di non incorrere alla disidratazione dell'organismo sia in allenamento che in gara, anche se per un velocista il livello di idratazione non modifica il risultato della performance.

  • Nello sprint, alcuni integratori possono aiutare gli atleti sia in allenamento che nella gara, infatti il loro utilizzo dovrebbe essere prima provato in allenamento e, solo successivamente, una volta confermata la tolleranza, si possono utilizzare all'interno di una gara.

Nella tabella 1 troviamo le principali funzioni e distribuzioni negli alimenti.

Tabella 1. Micronutrienti e macronutrienti: principali funzioni e distribuzioni negli alimenti - Tratta da: M. Spattini, 2016


Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:

      • Forza (massima, resistente e veloce)

      • Velocità

      • Resistenza alla rapidità

    • Capacità coordinative:

      • Capacità di controllo del movimento: controllo il movimento secondo lo scopo previsto, in modo tale da farlo corrispondere al programma d’azione;

      • Capacità di accoppiamento dei movimenti: azione sincronizzata e coordinata delle braccia che si bilanciano nella corsa;

      • Capacità di equilibrio: capacità che ci permette, attraverso aggiustamenti riflessi, automatizzati o volontari, di mantenere una posizione statica (fase di volo e appoggio);

      • Capacità di ritmo: capacità che ci consente di organizzare le sequenze e le successioni nella corsa;

      • Capacità di reazione: capacità che ci consente, dato uno stimolo (lo sparo), di reagire ad esso il più velocemente possibile (partenza dai blocchi).

Abilità motorie:

    • Partenza dai blocchi (figura 1)

    • Accelerazione

    • Corsa in curva (specialmente nelle gare Indoor, dove comporta alcune modificazioni all'azione di corsa normale)

    • Fase lanciata

    • Mantenimento della velocità massima e gesto tecnico

Fig.1 Fasi partenza dai blocchi- Tratta da: casa editrice d'Anna, 2014

Schemi motori:

  • Corsa in piano

Piani di lavoro:

  • Piano sagittale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Condizionale: inizio il riscaldamento per alzare la temperatura corporea e attivare i muscoli (6-7 minuti di corsa leggera);

    • Coordinativo: prima parte del riscaldamento in cui vado a svolgere le andature tecniche come ad esempio lo skip, la calciata dietro e molte altre;

    • Mobilitá: nella seconda fase di riscaldamento generale in cui attiviamo nello specifico le articolazioni del gesto tecnico di gara;

    • Flessibilitá: nella seconda fase di riscaldamento generale in cui attiviamo nello specifico i muscoli del gesto specifico di gara;

    • Tecnico (gesto specifico): fase finale del riscaldamento dove vado a svolgere degli allunghi, delle accelerazioni e delle partenze dai blocchi.

Principali muscoli coinvolti (classificazione discendente):

    • Agonisti:

      • Grande gluteo

      • Quadricipite femorale

      • Bicipite femorale

      • Tibiale anteriore

      • Gastrocnemio

      • Soleo

    • Sinergici:

      • Retto dell'addome

      • Adduttori ed abduttori dell'anca

      • Semitendinoso

      • Semimembranoso

    • Fissatori:

      • Obliqui dell'addome

      • Gran dorsale

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Femoro-tibiale

    • Femoro-rotulea

    • Coxo-femorale

    • Tibio-tarsica

Gesti tecnici di base:

  • Corsa, tecnica di corsa con andature varie.

  • Nella figura sotto è raffigurata la fase di corsa dell'arto inferiore destro, indicato con il colore rosso. Viene evidenziata in rosso il momento di impatto del piede al suolo, durante il quale l'arto accumula energia, restituendola nel momento della spinta. Migliore è l'elasticità dell'arto e minore sarà la fatica dell'atleta.

Fig.2 Fase di corsa - Tratta da: Betti G., 2001

Aspetti usuranti:

    • Con la massima spinta vengono sollecitate maggiormente le articolazioni del ginocchio e della caviglia.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

Lo sport agonistico è una attività che possiede molti rischi, questo perché ci obbliga a richiedere il massimo al nostro sistema di movimento e può portare i nostri apparati al massimo dell'esasperazione pur di poter ottenere la prestazione voluta. Gli infortuni più frequenti nei velocisti sono:

      • Lesioni muscolari della coscia (agli hamstring)

      • Tendinopatia calcaneare (Tendine d'Achille)

Test specifici:

    • Sprint partenza dai blocchi

    • Test di velocità sui 60, 80, 100 e 150 metri

    • Test di Bosco:

        • Squat jump (SJ)

        • Counter movement jump (CMJ)

        • Drop jump (DJ)

Video-regolamento:

Regola 162 - La partenza: nelle gare fino a 400 metri compresi (incluse le prime frazioni nelle Staffette) è obbligatoria la partenza a terra e l'uso dei blocchi di partenza. Prima della gara il Giudice di partenza comunica la batteria e la corsia dove l'atleta dovrà correre. Appena l'atleta dovrà partire, si sistemerà dietro il blocco nella sua corsia e subito dopo il comando "Ai vostri posti" si potrà posizionare su esso. Al comando "Pronti" l'atleta deve alzarsi immediatamente, sino alla sua posizione finale di partenza, mantenendo le mani dietro la linea di partenza e i piedi sui blocchi. Dopo che il Giudice di partenza ha accertato che tutti gli atleti sono fermi nella posizione di "Pronti", sarà possibile sparare il colpo di pistola per iniziare la gara. Inoltre, se un atleta parte prima dello sparo della pistola, viene dichiarata la "Falsa partenza". Al fine della gara, il tempo viene comunicato dopo qualche munito.

Nei video sottostanti abbiamo i due Record Mondiali maschile che femminile sui 200 metri.

Bibliografia:


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European Athletics


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FIDAL - Federazione Italiana Di Atletica Leggera
Fisiosportpavona.it
Jurgen Weineck "anatomia sportiva- principi di anatomia funzionale dello sport" Calzatti e Mariucci, Perugia , 2004
La partenza dai blocchi: analisi tecnica e biomeccanica (fidal.it)
Marino, Sebastiani, 2017. « Atletica Leggera. Manuale per l'allenamento educativo».
Massimo Spattini, 2016. "Alimentazione e integrazione: per lo sport e la performance fisica".
Più che sportivo - le basi della scienza motoria (loescher.it)
Quagliarotti, Claudio, Vincenzo De Luca, Antonio La Torre, e Maria Francesca Piacentini. 2014. «Differenze ed analogie nelle gare degli ostacoli alti - Studio statistico sui top atleti degli ultimi 50 anni».
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www.worldathletics.org