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Modello Prestativo

Sport Individuale e doppio

Arrampicata sportiva

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Autore: Elisabetta Piacenza

Data di immissione del modello: 29/05/2021

Tipologia di sport:

    • Individuale e doppio

    • Non situazionale

    • Tecnico-combinatorio

Ambiente:

    • Indoor

    • Stagione: annuale

    • Superficie di gara: parete

    • Artificiale

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica: scarpette arrampicata, magnesite (liquida e/o in polvere).

    • Strumentazione di protezione obbligatoria: imbragatura, corda, gri-gri, moschettone, e un compagno/tecnico che assicura.

Obiettivo:

    • L'obiettivo delle gare è arrivare quanto più in alto di una via di arrampicata mettendoci il minor tempo possibile.

    • Il tempo medio di una salita è circa 6 minuti.

    • Gli atleti si sfidano su una stessa via e vince l'atleta che arriva al Top o più in alto nel minor tempo.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 4. L'arrampicata è uno sport che richiede un ottimo sviluppo della forza massima, della forza resistente e a tratti esplosiva, quindi un buon livello di preparazione fisica è indispensabile

    • Coordinativa: 5. Le componente di coordinazione intra ed intermuscolare sono indispensabili in arrampicata, in quanto i movimenti per essere economici ed efficaci richiedono un buon dosaggio della forza e coordinazione dei gesti.

    • Intellettiva: 5. L' impegno intellettivo è elevato in quanto la via viene visionata dall'atleta solo al momento della salita (prima tutti gli atleti vengono tenuti in isolamento). Il tempo a disposizione per figurarsi le sequenze di movimenti per arrivare al Top è molto ridotto, quindi è indispensabile aver interiorizzato a livello mentale gli schemi motori, ed essere in grado di trovare rapidamente nuove soluzioni qualora le aspettative non corrispondessero alla realtà in parete.

Inizio pratica agonistica (età):

    • Categoria U10

Inizio pratica professionistica:

    • Categoria U20

Sport Promozionale/Olimpico:

    • Rientrerà tra le discipline di interesse olimpico a partire dalle Olimpiadi di Tokio 2020 sotto forma di combinata olimpica, con risultati che comprendono la somma delle tre discipline di arrampicata quali lead, speed e boulder. Resta la riserva di riproporla come disciplina per le prossime Olimpiadi.

Demografia:

  • A livello di genere vi è una diffusione abbastanza omogenea tra maschi e femmine.

Frequenza gare:

    • Campionati italiani giovanili regionali (qualifica e finali).

    • Coppa Italia (normodotati e paraclimb) e Campionato Italiano Assoluto (normodotati e paraclimb) si disputano in primavera con gare a cadenza mensile.

    • Coppa del Mondo e Campionato Mondiale si svolgono in estate con gare mensili.

Record mondiale:

    • Non esiste per questa disciplina, l'unica disciplina dell'arrampicata sportiva concepita per il record è la Speed.

Somatotipo:

    • Considerato l'impatto del peso specifico del soggetto in questa disciplina, il somatotipo dominante è l'ectomorfo, con masse muscolari ridotte ma con elevati livelli di forza sia muscolare che tendinea.

    • Anche il mesomorfo è compatibile con questo sport, soprattutto quando il volume muscolare maggiore si accompagna ad alti livelli di forza senza inficiare la resistenza (per maggior accumulo di lattato).

Morfotipo:

    • L'altezza media dei maschi è circa 175 cm e delle femmine 164.

    • Il peso medio si aggira intorno ai 66 kg per gli uomini e i 54 kg per le donne.

Distanza della prestazione:

    • Le vie di arrampicata della competizione sono circa 15/25 metri di altezza.

Durata:

    • 5'-6' a disposizione per terminare ogni salita.

Frequenza cardiaca:

    • 70%-80%Fcmax. L'aumento della frequenza cardiaca avviene a causa dell’azione esercitata dai grossi gruppi muscolari per vincere la gravità durante la salita.

Tipologia di lavoro:

    • La tipologia di lavoro è aciclica in quanto si compone di una sequenza di movimenti non stereotipati che devono essere concatenati tra loro per risultare il più economici e fluidi possibili.

Sistema energetico coinvolto:

    • Il sistema energetico principale è l'anaerobico lattacido. Durante le salite, soprattutto in caso di forte strapiombo o tetto, questo sistema supporta la sequenza di contrazioni concentriche e di contrazioni isomentriche (muscoli flessori delle dita della mano e la muscolatura posturale-stabilizzatrice). L'aumento della frequenza cardiaca avviene a causa dell’azione esercitata dai grossi gruppi muscolari per vincere la gravità.

    • In misura minore interviene il sistema aerobico durante le fasi di recupero attivo.

Alimentazione e idratazione:

    • L'apporto nutrizionale di un arrampicatore prevede oltre ad un buon apporto di carboidrati, anche una quota proteica significativamente maggiore rispetto agli sport di endurance, per compensare al depauperamento muscolare al quale induce questa disciplina.

    • Le perdite idro-saline sono moderate, escludendo la pratica in ambienti caldi in cui evidentemente la sudorazione sarà aumentata. Come in altri sport in cui il peso è un fattore rilevante per la prestazione, anche nell'arrampicata una forma di doping si esplicita attraverso l'uso di diuretici mettendo a forte rischio la salute degli atleti.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali: principalmente la forza nella sua componente massimale, resistente, e a tratti esplosiva.

    • Capacità coordinative: a livello generale le capacità di adattamento, trasformazione e controllo motorio, e in ambito speciale la capacità di combinazione, equilibrio, orientamento, anticipazione, fantasia motoria, ritmizzazione, differenziazione dinamica (modulazione della forza), differenziazione spazio-temporale.

    • Mobilità articolare: ha un ruolo essenziale in questa specialità e va allenata costantemente.

Abilità motorie:

    • Le abilità richieste da questo sport sono molteplici. A livello marco, troviamola la capacità di gestire la forza espressa su ogni singolo movimento che non deve essere massima se non è necessario. A livello micro, questa abilità si traduce nella capacità di valorizzare il più possibile le prese (in base alla loro forma), utilizzando nel modo migliore gli appoggi per i piedi e ricercando la maggior stabilità possibile. Il vantaggio di riuscire a scaricare il più possibile del proprio peso sui piedi e sulle gambe, è quello di sgravare le braccia da una parte di carico.

Schemi motori:

    • Arrampicare

    • Saltare (spesso gli itinerari di gara all'aumentare della difficoltà prevedono movimenti dinamici per raggiungere le prese o veri e propri lanci che richiedono salti)

    • Afferrare (coordinazione oculo-manuale nell'afferrare prese in lancio/salto con il surplus di energia inerziale che questa condizione prevede)

Piani di lavoro:

    • Piano frontale

    • Piano sagittale

    • Piano trasverso

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Coordinativo: può essere svolto su attrezzatura di base non specifica come sbarra o spalliera attraverso esercizi combinati come ad esempio l'esecuzione di un burpees e durante il salto si afferra la sbarra associando una trazione; oppure ci si può avvalere dello stesso pannello.

    • Condizionale: può prevedere l'utilizzo di strumenti specifici per l'arrampicata come il Trave o il Pan Gullich, oppure non specifici come sbarra, trx (di grande efficacia per l'attivazione del core), o anelli (molto utili per il riscaldamento di tutta la cuffia dei rotatori che viene molto sollecitata durante la scalata).

    • Tecnico (gesto specifico): l'esecuzione di esercizi tecnici specifici prima dell'allenamento vero e proprio necessita di strumenti sui quali è possibile replicare fedelmente (o a vote esasperando per creare un sovra-stimolo neuronale) ciò che poi avverrà in parete. Gli attrezzi principali deputati a questo scopo sono il System Wall e il Moon Board. Si tratta in entrambi i casi di due pannelli, meno inclinato il primo e più inclinato il secondo (circa 45°), sui quali sono montati sia "appigli" (per le mani) che appoggi (per i piedi) in modo da poter eseguire esercizi tecnici ma senza la distrazione dei moschettonaggi grazie all'altezza ridotta e al materasso posizionato sotto.

    • Mobilità: fondamentale è il riscaldamento delle articolazioni coxo-femorali e scapolo-omerali attraverso esercizi specifici di mobilità e circonduzioni dinamiche di gambe e braccia o allungamento statico sfruttando il massimo ROM articolare.

Principali muscoli coinvolti (classificazione discendente):

    • Agonisti:

      • Gran dorsale

      • Deltoide

      • Cuffia dei rotatori

      • Grande rotondo

      • Bicipite brachiale

      • Brachioradiale

      • Brachiale

      • Tricipite brachiale (raramente)

      • Trapezio

      • Obliquo interno ed esterno

      • Ileo-psoas

      • Quadricipite femorale

      • Bicipite femorale

      • Tricipite surale

      • Grande gluteo

    • Sinergici:

      • Piccolo pettorale

      • Romboidi

      • Coracobrachiale

      • Brachioradiale

      • Medio-gluteo

      • Piccolo-gluteo

      • Sartorio

      • Adduttori

      • Semi-tendinoso

      • Semi-membranoso

    • Fissatori:

      • Retto dell'addome

      • Trasverso dell'addome

      • Lunghissimo del dorso

      • Quadrato dei lombi

Principali articolazioni coinvolte (classificazione discendente):

    • Articolazione scapolo-omerale

    • Articolazione del gomito

    • Articolazione del polso

    • Articolazioni carpo-metacarpali

    • Articolazioni metacarpo-falangee

    • Articolazione dell'anca

    • Articolazione del ginocchio

    • Articolazione della caviglia

Gesti tecnici di base:

    • Progressione fondamentale (con due appoggi; con bilanciamento; con spaccata; con sfalsata; sostituzione di base; sostituzione mista, accoppiamento dei piedi, Dulfer).

    • Progressione a triangolo (con bilanciamento, con 2 passi; con bilanciamento con 4 passi; a vertice fisso; con bilanciamento interno; con bilanciamento esterno; passaggio misto; oscillazione ad arco; sostituzione inversa e di gomito; Dulfer rovescia o evoluta).

    • Progressione laterale (destra e sinistra; con accoppiamento; eretta o con caricamento; alternata).

    • Progressione con tallonaggio lancio; oscillazione a pendolo; passaggio di Poppins)

Aspetti usuranti:

    • I distretti anatomici maggiormente sollecitati e di conseguenza più soggetti ad usura sono: la cuffia dei rotatori e tutti i tendini ad essa connessi a seguito di conflitto subacromiale; le capsule delle articolazioni interfalangee prossimali e distali della mano; la pianta e le dita del piede, che sottoposta ad una posizione estremamente arcuata la pianta, e costrette in calzature molto strette e corte le dita, perdono i naturali rapporti fisiologici stimolando il valgismo dell'alluce oltre a svariate tipologie di calli ossei.

Infortuni più frequenti (in termini di rilevanza):

    • Infortuni a mano e dita. Sono i più comuni e frequenti e possono coinvolgere i tendini flessori profondi e superficiali delle dita (con tendiniti e tenosinoviti) oppure le pulegge (con rotture parziali o totali). Queste casistiche avvengono spesso a seguito della prensione di piccole prese in posizione a dita arcuate.

    • Infortuni alla cuffia dei rotatori causati da uno squilibrio muscolare a favore dei muscoli intrarotatori (gran dorsale, grande rotondo e gran pettorale). Se non adeguatamente compensato con un rinforzo dei muscoli extrarotatori, si va incontro ad un'anteposizione dell'omero che a lungo andare può creare sofferenza ai tendini della cuffia rimanendo compressi al suo interno. In casi estremi si può anche assistere ad un distaccamento del capo lungo del bicipite. I movimenti che maggiormente sollecitano questa zona sono le cosiddette 'spallate' e gli 'incroci'.

    • Infortuni al gomito con episodi di epicondilite ( dovuta da un'infiammazione del tendine dei muscoli estensori delle dita, deputati alla stabilizzazione del polso durante la prensione) e di epitrocleite (con infiammazione dei tendini dei muscoli flessori superficiali delle dita a seguito di contrazioni e stiramenti intensi o lavori pliometrici)

    • Infortuni al ginocchio a seguito di movimenti di torsione non fisiologici come nel caso dell'incastro di piede o della lolotte.

    • Infortuni alla caviglia con distorsione di 4 stati a seconda della gravità del danno.

Test specifici:

    • Test massimali in sospensione per valutare la forza isometrica dei tendini delle dita con diverse prensioni; test massimali su movimenti concentrici di trazione; test per valutare la forza di prensione con l'ausilio di un dinamometro (es. hand grip strenght test).

Video-regolamento:

    • Regolamento

A livello internazionale l'I.F.S.C. (International Federation of Sport Climbing), riconosciuta dal C.I.O. (Comitato Internazionale Olimpico), coordina le varie Federazioni Nazionali e l'attività agonistica internazionale. In Italia l'Arrampicata sportiva è diretta dalla F.A.S.I. (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana), fondata nel 1987 e riconosciuta dal C.O.N.I. nel 1990 come disciplina associata.

Il regolamento prevede uno specifico punteggio in base alla specialità (difficoltà, velocità, boulder). Le regole dell'arrampicata sportiva olimpica implicano che vengano ponderati i risultati della singola specialità. Le gare di Arrampicata Sportiva si svolgono su strutture artificiali, tramite il posizionamento di elementi mobili utilizzati dai concorrenti in maniera efficace per la progressione, e sono definiti prese, appoggi e volumi. Con il posizionamento dei rinvii, si predispongono dei percorsi o vie appositamente sviluppati per lo svolgimento delle competizioni.

In questa disciplina gli atleti arrampicano sui tracciati predisposti che si sviluppano in altezza, moschettonando i punti di protezione; il punto più alto raggiunto determina il posizionamento del concorrente in classifica . Ad ogni presa viene assegnato un punteggio progressivo e ha 2 valori: “controllata” se viene impugnata; “utilizzata” se dopo averla impugnata si inizia un movimento che però non permette di raggiungere la presa successiva. Il massimo punteggio si ha nell’arrivare con entrambe le mani all’ultima presa: il “top”.

I moschettonaggi sono tutti obbligatori, devono essere fatti prima di superare il rinvio con il ginocchio e non si possono saltare. Gli atleti prima della competizione vengono tenuti in isolamento per non essere agevolati nella salita vedendo arrampicare i compagni sugli itinerari di gara. Non possono avere contatti con l'esterno. Al momento della competizione hanno a disposizione 40 secondi per visionare la via e figurarsi i movimenti per salirla; hanno anche la possibilità di toccare le prime prese della partenza senza staccare i piedi da terra. In caso di pareggio la discriminante diventa il tempo impiegato dagli atleti per arrivare alla stessa presa.

Bibliografia:


Corso istruttore 1°livello FASI; 2017
Bagnoli R. "Allenamento per arrampicata e bouldering" 2011.
Lamberti A. "Jolly Power" 2018.
Caruso P. "L'arte di arrampicare su Roccia e Ghiaccio" 2002.
Giampietro M. "L'alimentazione per l'esercizio fisico e lo sport" 2005.
Weineck J. "L'allenamento ottimale" 2009.
D'Isep R., Gollin M. "Fitness e muscolazione" 2002.
Regolamento FASI 2020.
Regolamento IFSC