Classe 470
Autore: Federico Aondio
Data di immissione del modello: 25/05/2021
Tipologia di sport:
A coppie: l'equipaggio è formato da due membri per imbarcazione
Situazionale: può variare a seconda delle condizioni atmosferiche
Antico
Con mezzo: utilizzo dell'imbarcazione
Ambiente:
Outdoor
Stagione: estiva
Superficie di gara: acqua salata (mari, oceani), acqua dolce (laghi naturali, artificiali)
Naturale/artificiale
Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3
Materiali:
Strumentazione specifica tecnica: L'imbarcazione (Fig. 1) ha uno scafo lungo 4,70 m (da cui prende il nome), largo 1,68 m per un peso di 116 kg.
La randa (9,12 m quadrati) è tenuta dall'albero (verticale) e dal boma (orizzontale). Strumenti che regolano la randa sono: la scotta, il vang e il cunningham.
Il fiocco (3,58 m quadrati) è tenuto dall'albero anteriormente rispetto la randa. Anch'esso è regolato dalla scotta del fiocco.
Lo spinnaker (13 m quadrati) è una vela aggiuntiva utilizzata esclusivamente per alcune andature portanti (con il vento che arriva da dietro o di fianco), si posiziona a prua con l'utilizzo di un tangone (Fig. 2).
Il trapezio (Fig. 3) è uno strumento che serve per permettere al prodiere di attaccarsi all'albero ed estendersi in posizione eretta sul bordo della barca per fare da contrappeso.
La deriva è un'appendice simile ad un'ala che permette stabilità allo scafo e impedisce la traslazione della barca in direzioni diverse dalla rotta (scarrocciamento).
Il timone è lo strumento che guida la direzione della barca.
I velisti sono muniti di cappellino, occhiali da sole e a seconda del clima giacche contro l'aria, mute per proteggersi dal freddo, guanti e scarpette antiscivolo.
Strumentazione di protezione obbligatoria: l'unico strumento obbligatorio è il salvagente, per favorire il galleggiamento in caso del ribaltamento della barca (scuffia) frequente per le derive come il 470.
Obiettivo:
Tempo: La regata viene vinta dall'imbarcazione che passa il traguardo con la prua davanti a quella degli altri.
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale: 3
Coordinativa: 4
Intellettiva: 4
Inizio pratica agonistica (età):
14/15 anni
Inizio pratica professionistica:
>16 anni
Sport Olimpico:
Sport Olimpico dal 1976 alle Olimpiadi di Montreal per quanto riguarda il maschile, mentre dal 1988 a Seul per quanto riguarda anche il femminile.
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
La FIV è la Federazione Italiana Vela, o Federvela, che conta 112706 tesserati di 735 Circoli Velici affiliati e comprende 515 Scuole Vela (dati del 2014). Praticato sia da uomini che da donne (esiste la classe mista, un uomo e una donna) è diffuso maggiormente nelle zone limitrofe al mare dove risiedono la maggior parte dei Circoli Velici.
Spesso campionati italiani, europei e del mondo vengono svolti sul lago di Garda, considerato da molti "il paradiso del velista", dovuto al forte e costante vento a causa della forma ad imbuto del lago italiano.
Frequenza gare:
Come ogni sport Olimpico, le gare Olimpiche sono ogni 4 anni. Ogni anno si disputa il campionato italiano e vari trofei interni alla nazione. Vengono organizzati ogni anno anche i campionati europei e mondiali.
Record mondiale (se esistente):
Non essendo uno sport a tempo, non esiste alcun record mondiale.
Somatotipo:
Ectomorfo
Endomorfo
Mesomorfo
Morfotipo:
Altezza media: il velista del 470 deve essere abbastanza alto per poter permettere alla barca di stare in equilibrio e avere una maggiore velocità, ma allo stesso tempo deve essere agile quindi l'altezza media oscilla tra i 170-183 cm (maschi e femmine).
Peso medio: come per l'altezza anche il peso non è troppo influente sulla prestazione, in caso di poco vento essere troppo pesanti potrebbe rallentare la barca, mentre essere troppo leggeri potrebbe impedire di gestire la barca con molto vento. Il peso medio del velista oscilla tra i 65-85 kg (maschi e femmine).
Distanza della prestazione:
Il campo di regata varia a seconda delle condizioni metereologiche e dalla direzione del vento. Durante la regata stessa le boe possono essere spostate in corso. La regata consiste nel percorrere più volte un percorso segnalato da due boe posizionate a forma di bastone (una davanti all'altra) con una distanza tra di esse che può variare dai 1200 ai 1800 metri. Il primo "bordo" si raggiunge all'arrivo della prima boa dalla linea di partenza. Il secondo "bordo" si ottiene quando dalla boa superata si torna a quella di partenza e così via. Il bastone delle due boe viene messo sempre parallelo alla direzione del vento, il primo "bordo" è sempre controvento mentre l'ultimo è sempre a favore di vento.
Durata:
Della competizione: la durata, come la lunghezza della competizione, dipende dalle condizioni atmosferiche. Una media dai 40 minuti ai 90 minuti.
Frequenza cardiaca:
Fc media: 80/90 bpm
Fc min: 70 bpm
Fc max: 140/160 bpm
Vento, onda, corrente, umidità, temperatura dell’acqua e dell’aria, distanza del campo di regata dalla sistemazione degli atleti a terra, sole, pioggia. Da tutto ciò si evince che nella Vela, rispetto ad altre specialità sportive praticate in una condizione stabile come accade in una palestra o in un campo di atletica, è più difficile individuare i carichi di lavoro interni ed esterni, quindi anche la frequenza cardiaca varia molto da regata a regata e tra timoniere e prodiere.
Tipologia di lavoro:
Aciclico
Sistema energetico coinvolto:
Lo sport della vela è un'attività svolta per il 90 con il sistema energetico aerobico per il 10 per cento anaerobico. Le esigenze metaboliche e cardiorespiratorie della navigazione in deriva dipendono principalmente dalle condizioni del vento e dall'onda.
Alimentazione e idratazione:
Dispendio calorico: essendo uno sport situazionale con condizioni sempre variabili, è difficile stimare il dispendio di calorie.
Media litri persi: anche l'idratazione varia molto a seconda delle condizioni climatiche, maggiore dispersione di acqua e sali minerali nelle regate più impegnative nella stagione estiva sotto il sole.
Capacità motorie:
Capacità condizionali:
Forza (maggiormente forza resistente)
Resistenza
Velocità (rapidità)
Capacità coordinative:
Adattamento
Apprendimento motorio
Anticipazione
Combinazione
Differenzazione spazio/tempo
Equilibrio
Orientamento
Abilità motorie:
Open skills
Schemi motori:
Afferrare
Atterrare
Camminare
Lanciare
Saltare
Piani di lavoro:
Frontale
Sagittale
Trasverso
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:
Mobilità (10 min): a secco (fuori dall'acqua) con rotazioni, circonduzioni, aperture chiusure degli arti superiori ed inferiori
Condizionale (10 min): a secco utilizzando scaletta diversi tipi di skip e andature
Tecnico (10 min): in acqua sull'imbarcazione
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):
L'azione maggiormente svolta da un velista 470 è quella dello sbilanciamento:
Agonisti:
Retto dell'addome
Trasverso
Obliquo interno
Obliquo esterno
Retto femorale
Sinergici:
Tensore della fascia lata
Ileopsoas
Gracile
Sartorio
Pettineo
Adduttore lungo
Adduttore breve
Tibiale anteriore
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):
Coxofemorale
Lombosacrale
Femoro-tibiale
Tibiotarsica
Gesti tecnici di base:
Timoniere:
Cazzare: tirare la scotta (corda del
Orzare: ruotare la barca in modo che la prua si avvicini alla direzione da cui viene il vento
Poggiare: ruotare la barca in modo che la prua si allontani dal vento
Sbilanciamento: posizione semi-isometrica con le spalle verso il vento per equilibrare la barca ed evitare un ribaltamento di essa
Cazzare: tirare la scotta (corda della vela) per avvicinare il boma rispetto lo scafo
Lascare: lasciare la scotta (corda della vela) per allontanare il boma rispetto lo scafo
Virare: spostare il timone in modo da permettere alla barca di cambiare direzione, con la prua verso il vento
Strambare: spostare il timone in modo da permettere alla barca di cambiare direzione, con la poppa verso il vento
Prodiere:
Trapezio: grazie all'imbragatura specifica si aggancia a un cavo che dall'albero arriva allo scafo, permettendo una maggiore escursione del prodiere e quindi un maggiore contrappeso a contrastare la forza del vento
Cazzare: tirare la scotta (corda del fiocco) per avvicinare il boma rispetto lo scafo
Lascare: lasciare la scotta (corda del fiocco) per allontanare il boma rispetto lo scafo
Issare spinnaker: in coordinamento con il timoniere, per le andature portanti (vento a favore) ha il compito di infilare il tangone nella prua e inserire la terza vela cioè lo spinnaker
Aspetti usuranti:
Tirare le scotte può usurare il palmo delle mani e i polpastrelli
Esposizione prolungata al sole e al vento
Schizzi di acqua ghiacciata (stagione invernale/primaverile) possono causare otite
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
Ferite dita del piede
Contusioni caviglia
Ginocchio molto stressato dalla posizione di sbilanciamento
Lo sbilanciamento accentua cifosi dorsale e anteposizione delle spalle, causando problemi alla colonna vertebrale
Lacerazione ai gomiti
Test specifici:
Simulatore di regata
Video-regolamento:
Bibliografia