LOTTA

STILE LIBERO

Modello Prestativo

Sport da combattimento

LOTTA

Stile Libero


Autore: Federico Aimar

Data di immissione del modello: 17/06/2020

Tipologia di sport:

    • Individuale
    • Situazionale
    • Acrobatico
    • Da combattimento
    • Da contatto

Ambiente:

    • Indoor
    • Stagione: tutto l'anno
    • Superficie di gara: materassina; l'area di gara è un cerchio di 9 m di diametro situato al centro di un quadrato di 12 m x 12 m. All'interno del cerchio vi é un'area denominata "zona di passività" dello spessore di 1 metro che indica ai lottatori che sta per finire l'area di combattimento. Lo spazio attorno al cerchio è chiamato "area di protezione".
    • Artificiale
Figura 1. Area di combattimento

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica:
      • Costume da lotta: deve essere in materiale liscio senza nessun bordo ruvido, in modo da consentire le prese all'avversario senza causare irritazione. Il costume deve avere tre bande di 7 cm di altezza di colore blu o rosso, in modo da identificare velocemente l'atleta (due bande sulle gambe ed una sul dorso). Sul dorso devono essere indicati: cognome del lottatore e nazionalità.
      • Scarpette: leggere e alte in modo da fasciare la caviglia.
    • Strumentazione di protezione obbligatoria:
      • Non esistono strumenti di protezione obbligatoria. Gli atleti possono utilizzare alcune protezioni (paraorecchie, fasciature, ecc...) a patto che non costituiscano pericolo per l'avversario.
Figura 2. Costume da lotta.

Obiettivo:

    • Punteggio: a seconda del tipo di azione eseguita l'arbitro assegna un punteggio che varia da 1 a 5 punti.
      • 1 punto: al lottatore che porta il proprio avversario sulla zona di protezione con un piede interamente fuori (in posizione in piedi) senza eseguire un’azione tecnica.
      • 2 punti: al lottatore che completa la sua azione portando il suo avversario in posizione prona o posizione laterale con tre punti di contatto (non in pericolo); al lottatore che effettua un rotolamento a terra.
      • 4 punti: al lottatore che esegue un’azione in piedi e che porta il suo avversario in posizione di messa in pericolo (si considera che un lottatore si trovi in posizione di "pericolo" quando la sua linea del dorso verticalmente o parallelamente al tappeto forma un angolo inferiore a 90° e quando resiste con la parte superiore del corpo per non essere "atterrato") con una proiezione continua e fluida.
      • 5 punti: assegnati a tutte le azioni eseguite dalla posizione in piedi, con grande ampiezza che portano il lottatore attaccato in posizione di pericolo diretto ed immediato.
    • Sconfitta dell’avversario: avviene direttamente con l'atterramento (quando il lottatore attaccato è mantenuto dal suo avversario con le due spalle contro il tappeto per un periodo sufficiente da permettere all'Arbitro di constatare il controllo della schienata) oppure per manifesta superiorità tecnica (10 punti di differenza tra i due atleti). In caso di parità di punti tecnici, il vincitore sarà determinato considerando successivamente il maggior valore delle prese, il minor numero di avvertimenti e il o gli ultimo/i punto/i tecnico/i guadagnato/i.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5
    • Coordinativa: 5
    • Intellettiva: 4

Inizio pratica agonistica (età):

    • L'attività agonistica inizia a 14 anni nella categoria Esordienti. Possibilità di iniziare a 13 anni con certificato medico e consenso dei genitori.

Inizio pratica professionistica:

    • Coincide con l'ingresso nei gruppi sportivi militari.

Sport Olimpico

    • Sport Olimpico da Saint Louis 1904 solamente per le categorie -57, -65, -74, -86, -97, -125.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • La lotta libera è uno sport solamente maschile; la lotta femminile ha le stesse regole ma è classificata come uno sport a sé stante. É difficile stimare il numero di praticanti in quanto a livello mondiale la lotta libera è accorpata ad altri sport in diverse federazioni. In Italia la lotta libera è controllata dalla FIJLKAM, a cui sono affiliate 167 società. A livello mondiale esistono 176 federazioni nazionali di Lotta Olimpica. Le Nazioni in cui la lotta libera è più popolare sono Stati Uniti, Russia, Giappone e Paesi dell'est Europa.

Frequenza gare:

    • Presenza di gare tutti i mesi, con uno o due eventi principali durante l'anno (Olimpiadi, campionati mondiali, campionati continentali). Campionati del Mondo e Campionati Europei sono svolti con cadenza annuale. A seconda del livello gli atleti scelgono i tornei a cui è più utile partecipare.

Record

  • L'atleta italiano più titolato di sempre è Frank Chamizo.
    • Olimpiadi: 1 bronzo
    • Mondiali: 2 ori, 1 argento
    • Europei: 4 ori, 1 bronzo

Primo atleta europeo a vincere tre campionati continentali in tre categorie di peso diverse.

Somatotipo:

    • Endomorfo
    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • Altezza media: l'altezza varia a seconda delle categorie. Alcuni studi indicano un'altezza media di 176.4±10.4 cm; tuttavia questa cifra è altamente dipendente dal campione di riferimento.
    • Peso medio: il peso degli atleti cambia a seconda della categoria e del periodo dell'anno. Vi è generalmente un calo del peso durante il periodo competitivo ed un incremento ponderale fuori dalle competizioni. Le categorie esistenti sono: -57 kg, -61 kg, -64 kg, -70 kg, -74 kg, -79 kg, -86 kg, -92 kg, -97 kg, -125 kg.

Distanza della prestazione:

    • Non applicabile

Durata:

    • Della competizione: un singolo incontro è composto da 2 round di 3 minuti effettivi intervallati da 30'' di pausa. L'atterramento interrompe immediatamente l'incontro. La gara è composta da più incontri e può durare un'intera giornata, a seconda del livello della competizione.
    • Dell’azione: in media durante un incontro le azioni si suddividono in 37.2 ± 9.8 secondi di lavoro e 13.8 ± 6 secondi di recupero. Rapporto 3:1 tra lavoro e recupero.

Frequenza cardiaca:

    • Fc media: 175 ± 11 bpm
    • Fc min: /
    • Fc max: > 190 bpm

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: Aerobico anaerobico misto
    • Nello specifico:
      • Anaerobico lattacido: permette di produrre azioni efficaci per tutta la durata dell'incontro. Produzione di lattato accentuata dalla grande presenza di contrazioni isometriche prolungate. Valori massimi di lattato dopo un incontro: 17.4 ± 1.2 mmol/l.
      • Anaerobico alattacido: determina la potenza di attacco.
      • Aerobico: consente un recupero efficace tra un incontro e l'altro e nelle brevi pause dell'incontro. VO2 max media degli atleti: tra 50.1 ± 6.3 ml/kg/min e 59.8 ± 8.6 ml/kg/min.

Alimentazione e idratazione:

    • La lotta libera è uno sport caratterizzato dal calo peso, ovvero una pratica tramite cui molti atleti (tra il 60% e il 90% del totale) perdono più del 5% del proprio peso in un breve periodo (5/10 giorni).
    • Dispendio calorico: fortemente dipendente dalla durata degli incontri. É possibile nutrirsi tra un incontro e l'altro.
    • Media litri persi: il peso perso durante il calo peso consiste per la maggior parte in liquidi che vengono reintegrati subito dopo le procedure di peso e tra un incontro e il successivo.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:
      • Forza: influenza tutte le altre capacità citate.
      • Forza isometrica: utilizzata in tutte le fasi statiche dell'incontro per imporre la propria posizione.
      • Forza resistente: importante per portare a termine azioni con alta espressione di forza anche dopo diversi minuti dall'inizio dell'incontro.
      • Forza rapida: applicare la maggior forza possibile nel minor tempo possibile è fondamentale per effettuare tecniche efficaci.
      • Rapidità: capacità utilizzata per muovere rapidamente i segmenti corporei in diverse situazioni del combattimento (prese, lotta a terra...)
      • Resistenza
    • Capacità coordinative:
      • Reazione
      • Equilibrio
      • Anticipazione
      • Orientamento
      • Fantasia motoria
      • Combinazione

Abilità motorie:

    • Timing
    • Acrobatica
    • Comprensione dei movimenti dell'avversario

Schemi motori:

Oltre agli schemi motori della tecnica specifica, nella lotta libera si possono individuare i seguenti schemi motori di base:

    • Afferrare
    • Camminare
    • Strisciare
    • Rotolare

Piani di lavoro:

    • Piano sagittale
    • Piano frontale
    • Piano trasverso

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • In allenamento (in ordine):
      • Flessibilità
      • Mobilità: da svolgere dopo la flessibilità in quanto presuppone una maggiore attivazione muscolare.
      • Coordinativo: da svolgere in condizioni di freschezza. Utilizzati spesso elementi acrobatici.
      • Tecnico (gesto specifico): attivazione del pattern motorio in condizioni di freschezza.
      • Condizionale: utile per attivare i metabolismi energetici richiesti. Può essere svolto a fine riscaldamento in quanto non richiede massimi livelli di precisione ( a differenza dell'attivazione tecnica e coordinativa).
    • In gara:

Il riscaldamento pre gara varia da atleta ad atleta ma esistono dei metodi utilizzati dalla maggior parte degli atleti:

      • Breve esercizio aerobico: per innalzare la temperatura corporea.
      • Attivazione di alcuni muscoli fondamentali: utile a migliorare la biomeccanica del gesto.
      • Tecnica in condizioni di freschezza: per attivare il pattern motorio.
      • Situazioni specifiche di gara (tattica): utili per focalizzarsi su momenti chiave dell'incontro.
      • Tecnica ad intensità crescente: attivazione dei diversi sistemi energetici.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

I distretti muscolari in cui gli atleti percepiscono il massimo sforzo durante il combattimento sono: avambraccio (53,3%), deltoide (17,4 %), bicipite (12%). Nelle azioni della lotta vengono coinvolte spesso intere catene cinetiche. Nella classificazione proposta i muscoli sono intesi come agonisti se svolgono un ruolo centrale in almeno un'azione della lotta, sinergici se coadiuvano il movimento in almeno un'azione e stabilizzatori se intervengono nel mantenimento della posizione o se attraverso la loro azione permettono la trasmissione di forze tra segmenti corporei. I muscoli inseriti in più categorie sono fondamentali in diverse azioni.

    • Agonisti:
      • Deltoide
      • Grande pettorale
      • Gran dorsale
      • Bicipiti
      • Flessori delle dita
      • Obliqui
      • Glutei
      • Quadricipite
      • Ischiocrurali
      • Tricipite della sura
    • Sinergici:
      • Tricipiti
      • Retto dell'addome
      • Obliqui
      • Erettori spinali
    • Stabilizzatori:
      • Trapezio
      • Sternocleidomastoideo
      • Romboidei
      • Muscoli delle cuffia dei rotatori
      • Retto dell'addome
      • Obliqui
      • Quadrato dei lombi
Figura 3. Esempio di tecnica in cui viene attivata tutta la catena cinetica posteriore. Fonte: Cervical muscle strength measurement in two groups of elite Greco-Roman and free style wrestlers and a group of non-athletic subjects.

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Spalla
    • Gomito
    • Polso
    • Rachide
    • Coxo femorale
    • Ginocchio
    • Caviglia

Gesti tecnici di base:

    • Guardia: può essere frontale, destra o sinistra. Nella lotta libera attraverso la guardia si proteggono le gambe tenendole il più distante possibile dall’avversario.
    • Presa: serve per preparare un attacco e per mettere l'avversario in difficoltà.
    • Attacco: eseguito per portare a terra l’avversario. Esistono molte tecniche di attacco. Le tecniche vengono modificate ed adattate pesantemente dagli atleti, che a seconda della scuola di riferimento sembrano quasi praticare stili diversi.
    • Difesa: utile per bloccare l’attacco dell’avversario. Alta componente eccentrica e isometrica.
    • Difesa preventiva: una difesa attuata prima che l’avversario porti un attacco o una presa pericolosa, in modo da evitare una condizione sfavorevole.
    • Contrattacco: viene sfruttato l’attacco dell’avversario per iniziare una tecnica offensiva, generalmente avviene dopo una difesa.
    • Lotta a terra: obiettivo di far rotolare l’avversario o di portarlo in posizione di pericolo.

Aspetti usuranti:

    • Sovraccarico articolare: la lotta, essendo uno sport altamente situazionale, obbliga i lottatori ad eseguire movimenti che spesso non rispettano la corretta biomeccanica del gesto. Questo comportamento ripetuto nel tempo può portare a lesioni da sovraccarico.
    • Otoematoma: le continue contusioni alle orecchie causate dal contatto con avversario o materassina causano una rottura della cartilagine che produce edema ed ematoma. Questo causa le classiche "orecchie a cavolfiore" dei lottatori.
    • Il calo peso praticato per anni può portare a squilibri nutritivi e idee sbagliate di corretta alimentazione. Inoltre è stato dimostrato che la pratica del calo peso aumenta il rischio di contrarre infezioni delle vie aeree superiori.
    • Le continue cadute sono attutite dalla materassina ma a lungo andare possono creare problemi diffusi nei distretti interessati dal contatto con il suolo.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Testa e collo: 8.9%
    • Arti superiori: 27.2%. Il distretto con più infortuni è la spalla (10%).
    • Tronco: 23.6%. I distretti con più infortuni sono colonna lombare (11%) e colonna dorsale (6.5%).
    • Arti inferiori: 39.5%. I distretti con più infortuni sono ginocchio (11%) e caviglia (8%)

In gara gli infortuni più frequenti sono generalmente lacerazioni e contusioni (oltre il 50%) causate da contatto diretto. Durante le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 gli infortuni sono stati suddivisi in questo modo:

    • Infortuni leggeri: 54.5%
    • Infortuni moderati: 27.3%
    • Infortuni gravi: 18.2%

Test specifici:

Non esistono test creati appositamente per la lotta libera. Tuttavia vengono spesso utilizzati alcuni test per indagare le principali capacità motorie utilizzate in questo sport:

    • Bear hug test: indaga la forza isometrica della parte superiore del corpo.
    • Wingate test: utilizzato per valutare la potenza anaerobica.
    • Handgrip test: utilizzato per valutare la forza di presa delle mani.

Video-regolamento:

Bibliografia:


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