200 metri farfalla

Modello Prestativo

Sport individuale

Nuoto

200 m Farfalla Maschili - Vasca 50 m


Autore: Bruno Carelli

Data di immissione del modello: 08/06/2021

Tipologia di sport:

    • Individuale/a squadre: il programma Olimpico del Nuoto è costituito da 14 gare individuali (50 m, 100 m, 200 m, 400 m, 800 m, 1500 m Stile Libero; 100 m, 200 m Farfalla; 100 m, 200 m Dorso; 100 m, 200 m Rana; 200 m, 400 m Misti) e 4 gare a staffetta (4x100 m, 4x200 m Stile Libero; 4x100 m Mista; 4x100 m Misti Mixed).

    • Non situazionale

    • Antico: il nuoto fu praticato nell'antichità, presso i Greci, ma ancor di più presso i Romani, che ne diedero un sensibile impulso, anche attraverso la costruzione di piscine. Si hanno testimonianze di gare in epoca Medioevale. Nel 1820 comincia ad affermarsi il nuoto agonistico in senso più moderno. Il nuoto è presente fin dalle prime Olimpiadi moderne di Atene del 1896.

Ambiente:

    • Indoor/outdoor: nel Regolamento F.I.N.A. non esistono discriminanti per campi gara indoor piuttosto che outdoor, infatti ne esistono di entrambe le tipologie.

    • Stagione: Tutto l'anno, con maggiore importanza al periodo estivo, soprattutto per quanto riguarda le gare in Vasca da 50 m.

    • Superficie di gara: Vasca Olimpionica da 50 m, Vasca da 25 m. Profondità minima 1,00 m (2,00 m se dedicata ai Giochi Olimpici), massima 6,00 m; profondità minima lato blocchi di partenza 1,35 m (2,00 m se dedicata ai Giochi Olimpici). Corsie di larghezza minima 2,5 m, con due spazi di almeno 0,20 m tra prima e ultima corsia e il bordo. Per i Giochi Olimpici la vasca deve essere composta da 8 corsie, per Campionati del Mondo 10. In un campo gara sono presenti anche: separatori di corsia, pedane di partenza (blocchi), indicatori di virata (bandierine) per il Dorso a 5,00 m dai bordi e corda di falsa partenza (contro-start). Per il sistema di cronometraggio vengono utilizzati pannelli di contatto sul bordo di arrivo.

    • Artificiale

Figura 1: pianta e sezioni di una vasca olimpica da 50 m

Materiali:

    • Costume da gara: i costumi maschili non deve estendersi oltre l'ombelico e le ginocchia; i costumi femminili non devono coprire il collo o estendersi oltre le spalle e le ginocchia.

    • Cuffia

    • Occhialini

L'attrezzatura da gara è anche normata dal Regolamento Tecnico ai punti:

    • NU 10.8 Ai concorrenti non è concesso di utilizzare alcun dispositivo costume da gara in grado di incrementare, in competizione, la sua velocità, galleggiabilità o resistenza (come guanti palmati, pinne, alette, palette manuali, sostanze adesive, ecc.). [...] Qualsiasi forma di nastro adesivo o di bendaggio (tape) sul corpo non autorizzata dal F.I.N.A. Sport Medicine Commitee è consentito solo in ottemperanza delle disposizioni Federali in materia.

    • NU 12.8 I Primati del Mondo possono essere stabiliti solo da nuotatori e nuotatrici che indossano costumi approvati dalla F.I.N.A.

Figura 2: costume gara uomo
Figura 3: costume gara donna
Figura 4: cuffia
Figura 5: occhialini

Obiettivo:

    • Tempo

    • Classifica

Nelle gare organizzate su più turni (batterie e finali, o addirittura, in gare internazionali, batterie, semifinali e finali) la classifica finale viene stilata in base ai tempi nuotati solo nel turno di finale. Quindi un miglior tempo in valore assoluto nella competizione non garantisce la vittoria della stessa (per esempio un Record del Mondo nuotato nelle batterie di un Campionato Mondiale non è sufficiente a sancirne la vittoria).

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5

    • Coordinativa: 3

    • Intellettiva: 2

Inizio pratica agonistica (età):

    • 10 anni maschi, 9 anni femmine

Inizio pratica professionistica:

    • Il nuoto non è considerato uno sport professionistico. Tuttavia esistono due diversi tipi di inquadramento per essere remunerati per lo svolgimento dell'attività agonistica. Il primo riguarda l'ammissione nei gruppi sportivi di Forze Armate, Forze di Polizia o Vigli del Fuoco. L'età minima di reclutamento è di 17 anni, come indicato nella legge del 4 novembre 2010, n. 183, art. 28. In alternativa le varie società sportive possono remunerare le prestazioni sportive degli atleti. Per entrambi i casi sono consentiti contratti di sponsorizzazioni legati alla propria immagine. Esistono anche dei premi gara sia a livello nazionale che internazionale secondo tabelle normate dal C.I.O. e dal C.O.N.I. Negli ultimi anni è nato il primo circuito internazionale (ISL - International Swimming League) a gestione privata con premi finanziati da sponsor parallelamente ai circuiti di gare organizzate e gestite dalla F.I.N.A.

Figura 6: estratto del regolamento tecnico 2020-21 con definizione delle categorie

Sport Olimpico:

    • Il nuoto è uno Sport Olimpico fin dalla prima edizione dei Giochi del 1896 (Atene).

    • La prima presenza delle donne nel programma Olimpico del nuoto risale all'edizione del 1912 (Stoccolma).

    • Le gare a Farfalla vennero introdotte per la prima volta in un programma ufficiale ai Campionati Continentali del 1954 (Torino), separandosi ufficialmente dalla Rana con l'identificazione di regole proprie.

    • Il programma completo della Farfalla, compresa quindi la gara dei 200 m, fu introdotto nel programma Olimpico a partire dall'edizione del 1956 (Melbourne).

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • 209 federazioni nazionali affiliate alla F.I.N.A. (dato aggiornato a gennaio 2018).

    • 1316 società affiliate alla F.I.N. (dato aggiornato a giugno 2020), di cui il 42% (559) radicate al Nord, 32% (421) nel Centro e 26% (336) al Sud Italia.

    • 190840 tesserati in Italia (dato aggiornato a giugno 2020), di cui il 41% (77844) sono atleti propaganda, il 31% atleti agonisti (60074), il 10% (18844) atleti master, il 12% (23323) tecnici, il 4% (8215) dirigenti, l'1% (2540) Ufficiali Gara.

    • La stima più recente parla di 5.000.000 di italiani che praticano gli sport collegati alla F.I.N.

Frequenza gare

    • Competizioni Internazionali di carattere Assoluto, in vasca da 50 m, organizzate dal C.I.O., dalla F.I.N.A. e dalla L.E.N.:

      • Giochi Olimpici (a cadenza quadriennale)

      • Campionati del Mondo (a cadenza biennale, mai concomitanti coi Giochi Olimpici)

      • Campionati Europei (a cadenza biennale, mai concomitanti con i Campionati del Mondo, ma concomitanti, ad edizioni alterne, coi Giochi Olimpici)

    • Competizioni Nazionali di carattere Assoluto, in vasca da 50 m, organizzate dalla F.I.N.:

      • Campionato Italiano Invernale Open (cadenza annuale)

      • Campionato Italiano Assoluto Primaverile (cadenza annuale)

      • Internazionali d'Italia - Trofeo Internazionale "Sette Colli" (cadenza annuale)

      • Campionato Italiano di Categoria Estivi (cadenza annuale)

    • Competizioni Nazionali di carattere Assoluto, in vasca da 25 m, organizzate dalla F.I.N.:

      • Campionato Nazionale a Squadre - "Coppa Caduti di Brema", fase regionale (a cadenza annuale)

      • Campionato Nazionale a Squadre - "Coppa Caduti di Brema", finali - Serie A1 e A2 (a cadenza annuale)

    • Competizioni Internazionali di carattere Assoluto, in vasca da 25 m, organizzate dal C.I.O., dalla F.I.N.A. e dalla L.E.N.:

      • Coppa del Mondo (cadenza annuale)

      • Campionati Mondiali di Nuoto (cadenza biennale, mai concomitante con i Campionati Europei in vasca da 25 m)

      • Campionati Europei di Nuoto (cadenza biennale, mai concomitanti con i Campionati Mondiali in vasca da 25 m)

    • Competizioni Internazionali di carattere Giovanile, in vasca da 50 m, organizzate dal C.I.O., dalla F.I.N.A. e dalla L.E.N.:

      • Giochi Olimpici Giovanili (a cadenza quadriennale)

      • Mondiali Juniores (a cadenza biennale)

      • Europei Juniores (a cadenza annuale)

    • Competizioni Nazionali di carattere Giovanile, in vasca da 25 m, organizzate dalla F.I.N.:

      • Criteria Nazionali Giovanili (a cadenza annuale)

      • Campionato Nazionale a Squadre - Categoria Ragazzi (a cadenza annuale)

    • Competizioni Nazionali di carattere Giovanile, in vasca da 50 m, organizzate dalla F.I.N.:

      • Campionato Italiano di Categoria (cadenza annuale)

    • I.S.L. (International Swimming League), lega professionistica di nuoto, extra-C.I.O., che organizza ogni anno un trofeo su più giornate di gara, a squadre, in vasca da 25 m, su invito, per i migliori nuotatori del mondo.

    • Una stagione agonistica è anche corredata da gare di passaggio, a carattere federale o extra-federale, regionali o nazionali, come le varie Manifestazioni Regionali, i Meeting e i Campionati Regionali Invernali, in vasca da 25 m, e i Campionati Regionali Estivi, in vasca da 50 m.

Record mondiale:

    • 01:50.73 - Kristof Milak (HUN), 18th F.I.N.A. World Championship 2019 (Gwangju - Korea), 24/07/2019

Somatotipo:

    • Mesomorfo

    • Ectomorfo

Morfotipo:

    • L'altezza media dei 10 più veloci nuotatori alle ultime Olimpiadi di Rio 2016 era di 184.5 ± 7.3 cm.

    • Il peso medio dei 10 più veloci nuotatori alle ultime Olimpiadi di Rio 2016 era di 80.0 ± 5.4 cm.

Figura 7: estratto dell'articolo "The age, height, and body mass of Olympic swimmers: A 50-year review and update"

Distanza della prestazione:

    • 200 metri, 4 vasche olimpioniche da 50 metri

Durata:

    • Della competizione: nel nuoto non esiste un limite minimo di percorrenza, oltre al quale, per esempio, si viene squalificati. Tuttavia il C.I.O. stabilisce dei criteri di selezione per partecipare alle gare, che in seguito si andranno ad aggiungere ai criteri di selezione delle singole nazioni. Se prendiamo ad esempio il caso specifico dei 200 m Farfalla alle prossime Olimpiadi di Tokyo vediamo come il tempo di qualificazione per il C.I.O. è di 01:56.48. Per la F.I.N., invece, è di 01:54.3 (il centesimo non è esplicitato in quanto sono valide tutte le prestazione al di sotto di 01:54.40).
      In una finale Mondiale il tempo di percorrenza si aggira intorno a 1:55.00.

Frequenza cardiaca:

    • Fc max media rilevata 174 bpm

    • Fc media alla Soglia Anaerobica 163.1 bpm

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: il sistema energetico prevalentemente coinvolto è quello Anaerobico Lattacido, parlando di una prestazione massimale che si esprime, per l'elité mondiale, in meno di 2 minuti. I livello di lattato ematico sono di 14.0 ± 1.7 mmol⋅L¯¹ .

Alimentazione e idratazione:

    • Dispendio calorico: le esigenze energetiche di un nuotatore rispecchiano principalmente il suo volume di allenamento, oltre che le situazioni di gara. Valori di riferimento per l'assunzione di energia sono di 3600-4800 kcal/giorno per uomini adulti.

    • Media litri persi: il decremento della massa corporea, dovuto alla perdita di fluidi durante gli allenamenti, si aggiri intorno allo 0.9% della massa corporea totale prima dell'allenamento.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali: resistenza di breve durata (dai 45 secondi ai 2 minuti).

    • Capacità coordinative: reazione a uno stimolo semplice; differenziazione; ritmizzazione.

Abilità motorie:

    • Tecniche, rivolte alla diminuzione del drag (resistenze a cui va incontro un corpo in acqua).

    • Tattiche, legate all'organizzazione delle energie.

    • Psicologiche, come la concentrazione su sé stessi, l'equilibrio di fronte a un imprevisto strategico, la grinta, l'autonomia, l'autostima, l'autoefficacia...

Schemi motori:

  • Saltare

  • Rotolarsi

Tolto il saltare, utile nel tuffo e similare nelle spinte dal muro, e il rotolarsi, da cui le virate nello Stile Libero, nel Dorso e nei cambi direzione Dorso-Rana nelle gare dei Misti, le unità primarie del movimento umano rivestono una minima utilità ai fini della locomozione acquatica: le abilità motorie acquatiche devono essere apprese, e se ne possiede tante quante se ne apprendono.

Piani di lavoro:

  • Piano Sagittale: movimento ondulatorio del corpo; fasi della bracciata: appoggio/presa, trazione, spinta, recupero; movimenti delle gambe: spinta e recupero (su questo piano notiamo la profondità dei movimenti).

  • Piano Frontale: fasi della bracciata: appoggio/presa, trazione, spinta; movimenti delle gambe: spinta e recupero (su questo piano notiamo le traiettorie laterali dei movimenti).

  • Piano Trasverso: movimento ondulatorio del corpo; traiettoria bracciata.

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Coordinativo + Mobilità: gli allenamento in acqua sono preceduti da una attivazione "a secco" comprendente gesti coordinativi generici ed esercizi di mobilità.

    • Tecnico (gesto specifico): la prima parte di allenamento in acqua è composto da esercitazioni tecniche, sia generali (su tutti gli stili) che specifiche.

    • Condizionale: l'attivazione specifica precede la parte centrale dell'allenamento.

    • Flessibilità: esercizi di stretching fuori dall'acqua seguono il defaticamento post parte centrale dell'allenamento in acqua.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti:

      • Passata Subacquea:

        • Tricipite Brachiale

        • Bicipite Brachiale

        • Grande Pettorale

        • Dentato Anteriore

        • Recupero:

        • Deltoide (Anteriore, Medio, Laterale, Posteriore)

        • Grande e Piccolo Romboide

        • Sottospinato

        • Grande e Piccolo Rotondo

        • Sopraspinato

        • Trapezio

        • Grande Dorsale

        • Erettori Spinali

      • Movimento Ondulatorio del Corpo:

        • Retto dell'Addome

        • Retto del Femore

      • Movimenti Gambe:

        • Retto del Femore

        • Vasto (Mediale, Intermedio, Laterale)

        • Grande Psoas; Grande e Medio Gluteo

        • Tibiale (Anteriore e Posteriore)

        • Peroneo (Lungo e Breve)

    • Sinergici:

      • Passata Subacquea:

        • Piccolo Pettorale

        • Deltoide Anteriore

        • Anconeo

        • Brachiale

        • Flessori di Polso e Dita

        • Tricipite Brachiale

        • Dentato Anteriore

        • Recupero:

        • Sopraspinato

        • Trapezio

        • Sottospinato

        • Grande e Piccolo Rotondo

        • Deltoide (Anteriore, Medio, Posteriore)

        • Sottoscapolare

        • Grande e Piccolo Romboide

        • Bicipite Brachiale

        • Brachiale

        • Tricipite Brachiale

        • Deltoide Posteriore

        • Grande Gluteo

        • Bicipite Femorale

        • Semitendinoso

        • Semimembranoso

      • Movimento Ondulatorio del Corpo:

        • Obliqui Esterni e Interni

        • Trasverso

        • Dentato Anteriore

        • Retto del Femore

        • Ileopsoas

      • Movimenti Gambe:

        • Bicipite Femorale

        • Semitendinoso

        • Semimembranoso

        • Adduttore (Grande, Lungo, Breve)

        • Pettineo

        • Sartorio

        • Gracile

        • Gastrocnemio

        • Soleo

        • Trasverso dell'Addome

        • Obliquo (Esterno e Interno)

        • Erettori Spinali

        • Flessore Lungo delle Dita

        • Peroneo Terzo

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Articolazioni del Ginocchio

    • Articolazioni della Caviglia

    • Articolazioni della Spalla

    • Articolazioni del Gomito

Gesti tecnici di base:

La nuotata a Farfalla nasce dall'evoluzione della nuotata a Rana. È uno stile simultaneo, per cui le braccia vanno recuperate insieme ed effettuano la passata in subacquea contemporaneamente.
L'avanzamento avviene in posizione orizzontale prona. La propulsione data da un movimento ondulatorio di tutto il corpo, che nasce da uno sforzo congiunto di braccia e gambe. La testa guida l'ondulazione.

    • Bracciata:

      • Presa: le mani entrano in acqua alla larghezza delle spalle ed il più lontano possibile. Sott'acqua le braccia si allungano ancora fino ad estendersi quasi completamente. Per "prendere acqua" la mano e l'avambraccio vengono leggermente flessi.

      • Trazione: con una chiara posizione del gomito verso l'alto, viene effettuata la trazione verso basso-dietro. Verso la fine della fase di trazione, all'altezza delle spalle, viene effettuata una trazione delle braccia verso l'interno, in direzione della linea mediana del corpo. La mano supera il gomito. Si frena così il movimento verso il basso del busto e si genera inoltre una azione propulsiva.

      • Spinta: spinta energica e accelerata delle braccia, effettuata a lato delle cosce (verso alto-dietro), con passaggio diretto alla fase aerea.

      • Recupero: si portano entrambe le braccia in avanti, passando al di fuori dell'acqua, per ricominciare la fase di Presa. Più questa azione è veloce e meno viene influenzato negativamente l'assetto del corpo.

    • Gambata: il colpo di gambe deve essere simultaneo, parte dal tronco e si diffonde attraverso la coscia, il ginocchio e la gamba fino all'articolazione del piede. Nella battuta di gambe verso il basso le cosce vengono spinte attivamente verso la superficie dell'acqua. I piedi sono allungati, sciolti e volti all'interno (il collo del piede spinge l'acqua). I piedi restano rilassati anche nel movimento attivo di spinta verso l'alto.

    • Coordinazione e Respirazione: la coordinazione braccia-gambe è fluida. Si eseguono due colpi di gambe per ciascun ciclo di bracciata. Una battuta di gambe avviene alla fine della fase di spinta, l'altra quando si immergono le braccia. I due colpi di gambe non sono uguali: uno è più potente e ampio, l'altro meno. L'inspirazione avviene durante la fase di spinta, sollevando leggermente la testa. L'inspirazione, attraverso la bocca, è rapida e profonda, mentre si espira da bocca e naso durante la fase di immersione del capo.

    • Partenza: il tuffo di partenza è prevalentemente definito "track-start": il piede avanti si aggrappa al bordo anteriore del blocco, mentre il piede dietro è poggiato sulla aletta. Le mani sono aggrappate al bordo anteriore del blocco. Al segnale acustico si effettua un tuffo verso avanti-basso.

    • Subacquea: nella farfalla la parte superiore del corpo è stabile: mani sovrapposte, braccia tese, testa incastrata tra di esse. Le gambe effettuano dei colpi a farfalla. Per regolamento il capo deve rompere la superficie dell'acqua entro e non oltre i 15 m. La fase di subacquea viene effettuata dopo la partenza e dopo ciascuna virata.

    • Virata: nella virata il nuotatore deve toccare la parete con entrambe le mani contemporaneamente (senza possibilità di aggrapparsi), la mano dalla parte dalla quale si vuole ruotare deve staccarsi dalla parete. Nel frattempo le gambe vengono raccolte, portando i piedi alla parete. Successivamente le mani si riuniscono avanti. A seguito le gambe effettuano una spinta verso avanti-basso, col corpo che si posiziona sul petto.

    • Arrivo: il muro deve essere toccato in maniera simultanea da entrambe le mani.

Aspetti usuranti:

    • Si stima che il braccio di un nuotatore compia movimenti intrarotatori, al massimo della loro escursione di movimento della spalla, circa 2 milioni di volte l'anno, con annessi movimenti di adduzione della stessa. Anche la posizione del gomito sotto l'acqua, nel movimento di trazione, nel reiterarsi delle bracciate, diventa un aspetto usurante. Ai cicli di bracciata si accompagnano 2 movimenti di gambe, dei calci ad arto teso, in flessione plantare. Continui movimenti di virata e una cattiva posizione del capo e del corpo in acqua comportano infiammazioni lombari a posizioni scoliotiche.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • L'uso eccessivo, prolungato e ripetuto della spalla ne fa l'aspetto più usurante e causa di lesioni e infiammazioni, principalmente al muscolo Sovraspinato, al suo tendine e ai tendini del Bicipite. I movimenti di adduzione sono anche causa di Borsiti Subacromiali, Stiramento del Romboide e di Tendiniti. La posizione del gomito "alto" nella fase di trazione della bracciata predispone il nuotatore a forti sollecitazioni che possono sovraccaricare il tendine mediale e causare l'infiammazione dell'estensore radiale breve del carpo e dell'aponeurosi dell'estensore comune all'epicondilo laterale. La lesione più comune associata ai movimenti delle gambe è l'infiammazione dei tendini estensori del Retinacolo. Movimenti ripetuti di virata e cattiva postura durante l'avanzamento in acqua sono cause di Lombalgia, Spondilolisi, Spondilolistesi e la Sindrome di Sheuermann. I fattori di rischio aumentano con l'aumentare della fatica, pertanto un buon gesto tecnico è il primo e principale atto di prevenzione che un nuotatore può fare.

Test specifici:

    • Test dei 2000 m per valutare la velocità in soglia anaerobica (aspecifico, viene svolto nuotando a stile libero)

    • Test ematici nelle andature incrementali (5x300 m) per la valutazione del lattato, della frequenza cardiaca, della frequenza e ampiezza di bracciata (aspecifico)

    • Test 6x50 m a velocità costante (ritorno dei 100 m) per la valutazione biomeccanica della nuotata (frequenza e ampiezza della bracciata)

    • Riprese video per analisi biomeccanica di aspetti fondamentali (tuffo, virata e arrivo) e nuotata.

    • Teste del 4K in vasca ergometrica

Video-regolamento:

Estratto del Regolamento Tecnico del Nuoto 2017-2021

    • NU 4 LA PARTENZA

      • NU 4.1 La partenza nelle gare di Stile libero, Rana, Farfalla e Misti Individuali, avviene con un tuffo. Al fischio lungo (NU 2.1.5) del Giudice Arbitro i concorrenti devono salire sul blocco di partenza. Al comando del Giudice di Partenza, "a posto" (in Inglese: Take your marks), devono assumere immediatamente una posizione di partenza con almeno un piede sul bordo frontale del blocco. La posizione delle mani non è rilevante. Quando tutti i concorrenti sono fermi, il Giudice di Partenza deve dare il segnale di partenza.

      • NU 4.4 Ogni nuotatore che parta prima che il segnale di partenza sia stato dato, deve essere squalificato. Se il segnale è emesso prima che la squalifica sia dichiarata, la competizione deve continuare e il nuotatore o i nuotatori devono essere squalificati al termine della competizione. Se la squalifica è dichiarata prima dell’emissione del segnale, questo non deve essere dato e i nuotatori rimasti devono essere riconvocati. In questo caso il Giudice Arbitro ripete la procedura di partenza dal fischio lungo (il secondo per la partenza a dorso), procedendo come previsto alla norma

      • NU 2.1.5 (NC 4.4.A). NC 4.4.A Ogni nuotatore che, assunta la posizione di partenza, non sia immobile al momento dell’emissione del segnale deve essere squalificato per “falsa partenza”. In caso di squalifica, in presenza di reclamo o di ricorso alla Commissione d’Appello sul campo, per la verifica deve essere utilizzato, quando disponibile, il sistema di videoregistrazione federale collegato all’impianto di cronometraggio.

    • NU 8 NUOTATA A FARFALLA

      • NU 8.1 Dall’inizio della prima bracciata, dopo la partenza e dopo ogni virata, il corpo deve essere tenuto sul petto. Non è permesso ruotare sul dorso in nessun momento ad eccezione che nella virata dove, dopo avere toccato la parete è permessa qualsiasi rotazione a condizione che il corpo, nel momento in cui si stacca dalla parete sia tornato sul petto.

      • NU 8.2 Le braccia devono essere portate contemporaneamente, in avanti sopra il livello dell'acqua e 15 indietro sotto il livello dell’acqua, per tutta la competizione, secondo la norma NU 8.5.

      • NU 8.3 Tutti i movimenti in su e in giù delle gambe devono essere simultanei. Gambe e piedi non devono necessariamente essere allo stesso livello, ma non sono consentiti movimenti alternati delle une o degli altri. Il movimento del calcio a rana non è permesso.

      • NU 8.4 Ad ogni virata e all’arrivo si deve toccare con entrambe le mani separate e simultaneamente sopra, sotto o al livello dell'acqua.

      • NU 8.5 Dopo la partenza e dopo ogni virata, è consentito al nuotatore effettuare uno o più colpi di gambe ed una singola trazione subacquea delle braccia, che deve portarlo alla superficie. Al concorrente è permesso restare in completa immersione per una distanza non superiore a 15 metri, dopo la partenza e dopo ogni virata. Da quel punto, la testa deve avere rotto la superficie. Il concorrente deve rimanere in superficie fino alla successiva virata o all’arrivo.

    • NU 10 LA GARA

      • NU 10.1 Tutte le gare individuali devono essere ritenute come eventi separati, dei settori maschile e femminile.

      • NU 10.2 Un/una concorrente che nuoti il percorso di gara da solo/a deve coprire l'intera distanza per classificarsi.

      • NU 10.3 Un/una concorrente deve rimanere e terminare la competizione nella stessa corsia in cui è partito/a.

      • NU 10.4 In qualsiasi gara un/una concorrente, nell’effettuare la virata, deve prendere contatto fisico con la parete terminale della vasca o del percorso. La virata deve essere effettuata dalla parete e non è permesso spingersi o slanciarsi dal fondo vasca.

      • NU 10.6 Non è permesso tirarsi alla corda o ai galleggianti di delimitazione della corsia.

      • NU 10.7 Ostacolare un altro concorrente nuotando attraverso una corsia diversa dalla propria o interporsi in altro modo, comporta la squalifica. Nel caso di infrazione intenzionale il Giudice Arbitro deve deferire il fatto ai Competenti Organi Federali.

      • NU 10.8 Ai concorrenti non è permesso di utilizzare alcun dispositivo costume da gara in grado di incrementare, in competizione, la sua velocità, galleggiabilità o resistenza (come guanti palmati, pinne, alette, palette manuali, sostanze adesive, ecc.). Sono ammessi gli occhialini. Qualsiasi forma di nastro adesivo o di bendaggio (tape) sul corpo non autorizzata dal F.I.N.A. Sport Medicine Committee è consentita solo in ottemperanza delle disposizioni Federali in materia.

      • NI 10.8.A Non è ammesso alcun dispositivo od adesivo che faciliti l’aderenza di alcuna parte del corpo al blocco od alla parete di partenza.

      • SW 10.9 Qualsiasi concorrente che, mentre si sta svolgendo una competizione alla quale non sia iscritto, entri in acqua prima che tutti i nuotatori impegnati abbiano terminato la prova, sarà squalificato dalla sua prossima gara nella manifestazione.

      • NU 10.15 Se un’infrazione compromette la possibilità ad altri concorrenti di ottenere esiti positivi dalla propria competizione, il Giudice Arbitro ha facoltà di consentirgli di gareggiare in una batteria o turno di semifinale successivi. Se l’infrazione si verifica in una finale, il Giudice Arbitro può disporne la ripetizione, con tutti i concorrenti (NI 10.15.A). NI 10.15.A Qualora non fosse possibile inserire il concorrente che deve ripetere la competizione in una batteria o turno di semifinale successivi, dovrà essere previsto una batteria o turno supplementare.

      • NU 10.16 Non è permesso utilizzare un regolatore di andatura, né impiegare altri strumenti o sistemi miranti a tale scopo.

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