THAIBOXE

Modello Prestativo

Sport da combattimento

Thaiboxe


Autore: Paolo Fiorio

Data di immissione del modello: 23/05/2019

Tipologia di sport:

    • Individuale
    • Situazionale
    • Di precisione
    • Estremo (rischio)
    • Da giudizio estetico
    • Da combattimento
    • Da contatto
    • Tecnico-combinatorio
    • Combinato
    • Di intelletto

Ambiente:

    • Ring: Gli incontri si svolgono su un ring, un quadrato chiuso da quattro corde tese tra quattro pali equidistanti. La superficie è perfettamente piana, di legno duro, ricoperto da feltro o da materiale plastico e da un telo teso fino alle estremità dei bordi. Il diametro delle corde non può essere minore di 2,5 centimetri. La corda più bassa dista dal tappeto di combattimento 50 centimetri, mentre la più alta 130 centimetri. Le corde sono orizzontali e sullo stesso piano. Le corde sono avvolte per intero di stoffa liscia o di materiale equivalente. I pali sono imbottiti sulla sommità e in tutta la parte che sovrasta la corda superiore del quadrato. I pali possono essere di metallo o in altra lega. Il ring non deve misurare meno di 5 metri di lato. Il tappeto che ricopre il pavimento deve essere esteso oltre le corde, non meno di 50 centimetri. Il materiale di tale tappeto è di tela o di materiale gommato antiscivolo e posato in modo tale da non costituire ostacolo o impedimento ai movimenti degli atleti durante lo svolgimento dei combattimenti. Il ring deve essere sollevato da terra per non più di 130 centimetri e dovrà essere provvisto di due scalette laterali per l'accesso degli atleti.

Materiali:

    • Strumentazione specifica:
      • Per l'allenamento:
        • Guantoni di varie misure (12,14,16,18,20 OZ)
        • Paratibie
        • Conchiglia
        • Caschetto
        • Paradenti
        • Fasce
        • Cavigliere
        • Ginocchiere
        • Gomitiere
      • Strumentazione di protezione obbligatoria per il match dei dilettanti:
        • Guantoni da 10 OZ
        • Paratibie
        • Conchiglia
        • Caschetto
      • Strumentazione di protezione obbligatoria per il match dei professionisti:
        • Guantoni
        • Conchiglia

Obiettivo:

    • Vittoria o ai punti o per ko; ci sono 2 tipi di ko: il primo per impossibilità di continuare a causa della momentanea perdita di conoscenza, l' altro si chiama ko tecnico che è la impossibilità di continuare a causa di tagli o traumi; per i professionisti c'è la possibilità di arrivare ad un massimo di 3 conteggi in un match dopodichè verrà decretata la vittoria per somma di conteggi.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5
    • Coordinativa: 5
    • Intellettiva: 5

Inizio pratica agonistica (età):

    • 16 anni si comincia come dilettante

Inizio pratica professionistica:

    • 19 anni come professionista senza protezioni

Sport non Olimpico

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Originario della Thailandia, sport madre nel suo paese, viene iniziato a praticare all'età di 4 anni come gioco A livello europeo è molto seguito ma l'età è piu avanzata 12/14/16, sia maschi che femmine.

Frequenza gare:

    • Dipende molto dal singolo e dalle eventuali fratture o danni incorse, orientativamente da dilettante ogni mese da professionista ogni 2/3 mesi

Record mondiale (se esistente):

Somatotipo:

    • Essendo uno sport di varie categorie di peso non è possibile definirne un modello corporeo

Morfotipo:

    • Sport di varie categorie di peso non è possibile definirne un modello corporeo

Distanza della prestazione:

Durata:

    • 3 round da 2 minuti per i dilettanti
    • 3 round da 3 minuti per i professionisti

Frequenza cardiaca:

    • Fc media: 166.23 ± 3.13 bpm
    • Fc min: 141.11 ± 3.02 bpm
    • Fc max: 182.12 ± 4.34 bpm

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico

Sistema energetico coinvolto:

La Thaiboxe è uno sport dinamico, intermittente e ad alta intensità. I sistemi energetici coinvolti sono sia quello anaerobico che quello aerobico.

    • Sistema anaerobico: fornisce energia per attacchi brevi e intensi di massima potenza
    • Sistema aerobico: contribuisce a ripetere gli attacchi con la stessa forza e velocità durante tutta la durata del match

Alimentazione e idratazione:

    • Nella Thaiboxe gli atleti sono classificati in base alla loro massa corporea in modo tale che i combattimenti siano più equi in termini di peso. Tuttavia, molti atleti riducono la loro massa corporea, nel tentativo di avvantaggiarsi, prendendo parte ad una categoria di peso più leggera; questo avviene in particolare a livello professionistico . Nonostante si conoscano gli effetti negativi della rapida perdita di peso sullo stato di salute, quasi tutti gli atleti professionistici di Thaiboxe effettuano il taglio del peso. Si consiglierebbe per una riduzione del danno psicofisica:
      • 1) Graduale perdita di peso.
      • 2) Gli atleti dovrebbero mirare a massimizzare la perdita di grasso corporeo e minimizzare la perdita muscolare e la disidratazione.
      • 3) Gli atleti non devono seguire diete a basso contenuto di carboidrati ma essere in grado di ridurli e assumerli in maniera graduale e non di sera.

Capacità motorie:

    • Forza: capacità di vincere una resistenza, grazie alla contrazione muscolare.
    • Resistenza: capacità di resistere alla fatica per un tempo più o meno lungo.
    • Velocità: capacità di eseguire azioni motorie in un tempo minimo, senza produzione di affaticamento. Questa dipende da diversi fattori: dalla percentuale di fibre muscolari a contrazione rapida (FT), dalla frequenza degli stimoli nervosi inviati ai muscoli, dalla coordinazione, dall'automazione del gesto motorio e dal grado di contrazione-decontrazione tra muscoli agonisti e antagonisti. La velocità di un atleta può essere scissa in due fasi: quella di reazione e quella di azione. La rapidità di reazione riguarda la fase in cui si ha la percezione dello stimolo esterno da parte dei recettori, l'elaborazione dello stesso da parte del Sistema Nervoso Centrale (SNC) e la produzione finale dello stimolo di risposta adeguato. La rapidità di azione ,invece, è relativa al gesto motorio prodotto dallo stimolo di risposta del SNC. La somma di queste due velocità determina la velocità complessiva dell'azione motoria, rappresentata per esempio da un pugno o da un calcio.
    • Elasticità: capacità del muscolo che, una volta stirato durante la fase eccentrica di un movimento, consente di ritornare nella sua naturale posizione fisiologica in tempi più o meno brevi.
    • Flessibilità: capacità del muscolo di essere allungato, rispetto alla sua posizione fisiologica, senza subire traumi.
    • Coordinative Generali:
      • Capacità di adattamento e trasformazione del movimento
      • Capacità di controllo motorio
      • Capacità di apprendimento motorio
    • Coordinative Speciali: sono componenti elementari delle capacità coordinative generali, dalle quali sono dipendenti.
      • Destrezza
      • Combinazione motoria
      • Capacità di orientamento
      • Capacità di ritmo
      • Capacità ideo-motoria
      • Capacità di anticipazione motoria
      • Capacità di fantasia motoria
      • Capacità di equilibrio

Abilità motorie:

Le abilità motorie nella kickboxing sono tutte le azioni e i movimenti specifici della disciplina che, attraverso la ripetizione del gesto, vengono apprese in modo stabile, tanto da essere ripetute in modo automatico (movimenti di attacco, parate, deviazioni, schivate, blocchi e spostamenti).

    • I movimenti di attacco: pugni,ginocchia gomiti e calci .
    • Le parate: consistono nel far scaricare l'energia del colpo su una parte protetta o particolarmente resistente.
    • Le deviazioni: consistono nel ridirigere la forza del colpo al di fuori del bersaglio.
    • Le schivate: consistono nello spostare la parte attaccata, con o senza spostamenti di gambe.
    • I blocchi: movimenti particolari che mirano al controllo dell'arto che offende o del corpo dell'avversario prima che il colpo venga completato.
    • Spostamenti: il thaiboxer è in grado di lottare sfruttando la totalità delle distanze di combattimento che, fondamentalmente, sono tutta la lunga distanza (in cui si usano colpi di piede, di tibia, pugni).
    • La media distanza (in cui si usano pugni ginocchia e i calci).
    • La corta distanza (in cui si usano ginocchia e gomiti ).

Schemi motori:

    • Camminare, spostandosi in avanti, indietro e sugli assi
    • Afferrare
    • Clinch

Piani di lavoro:

    • Piano sagittale
    • Piano frontale
    • Piano trasversale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:

    • Il riscaldamento è prevalentemente dedicato alla fase di cardio (corsa o corda) per una durata di 25-30 min, a seguire c'è il vuoto con i pesetti (sequenze di serie di colpi di braccia coordinate a colpi di gambe per una durata di 3 round da 3 minuti, muovendosi per tutto il ring).

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti:
      • Deltoide
      • Trapezio
      • Tricipite brachiale
      • Bicipite brachiale
      • Brachioradiale
      • Gran pettorale
      • Retto dell’addome
    • Sinergici:
      • Muscoli della cuffia dei rotatori
      • Piccolo pettorale
      • Gran dentato
      • Gran dorsale
    • Fissatori:
      • Deltoide
      • Trapezio
      • Flessori del braccio
      • Retto dell’addome
      • Quadrato dei lombi

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Articolazione tibio-tarsica
    • Articolazione coxo-femorale
    • Articolazioni del gomito:
      • Articolazione omero-ulnare
      • Articolazione omero-radiale

Gesti tecnici di base:

    • Diretti: sono colpi lineari portati al volto (principalmente verso naso e mento) ed al corpo (verso il plesso solare)
    • Ganci: sono colpi circolari scagliati a braccio flesso (circa 90 gradi), che seguono una traiettoria quasi parallela al terreno: possono essere portati col braccio arretrato o avanzato e diretti al volto (mento, tempie, mascella, mastoide) ed al corpo (fegato, milza, costole fluttuanti)
    • Montanti: sono colpi semicircolari a braccio flesso, portati secondo una traiettoria perpendicolare al terreno, dal basso verso l'alto. I bersagli sono il volto (mento e naso) ed il corpo (plesso solare, fegato, costole fluttuanti)
    • Calci frontali: la gamba viene caricata, portando il ginocchio verso la spalla corrispondente, prima di essere lanciata in avanti
    • Calci circolari alle gambe: Low Kicks
    • Calci circolari al corpo: Middle kicks
    • Calci circolari alla testa: High kicks
    • Ginocchia: il busto si sbilancia leggermente all'indietro. L'anca si protende in avanti con un'angolazione di 45 gradi rispetto all'asse del corpo. Il piede d'appoggio ruota leggermente con il tallone verso l'avversario senza mai toccare terra, fino a tecnica eseguita

Aspetti usuranti:

    • Periodi di allenamento intensi e prolungati ogni settimana e lunghe carriere potrebbero aumentare il rischio di sviluppare problemi ai piedi e alle caviglie, deformità delle dita dei piedi e traumi cranici . Atleti con una lunga carriera o con capacità difensive limitate che hanno ripetutamente subito colpi pesanti sono a maggior rischio . Il trauma cranico ripetitivo cronico nella può causare lesioni cerebrali, incoscienza e anomalie neurologiche.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Frattura/contusione del naso
    • Frattura/contusione delle costole
    • Frattura/contusione delle mani
    • Frattura/contusione del piede
    • Frattura/contusione della tibia

Test specifici:

Video-regolamento:

Bibliografia:


Ouergui I. et al. (2013) Anaerobic upper and lower body power measurements and perception of fatigueduring a kick boxing match. J Sports Med Phys Fitness. 53(5):455-60.
Slimani M. et al. (2016) Comparison of Mental Toughness and Power Test Performances in High-Level Kickboxers by Competitive Success. Asian J Sports Med. 7(2):e30840. doi: 10.5812/asjsm.30840. eCollection 2016 Jun.
Slimani M. et al. (2017) Kickboxing review: anthropometric, psychophysiological and activity profiles and injury epidemiology. Biol Sport. 34(2):185-196. doi: 10.5114/biolsport.2017.65338. Epub 2017 Jan 20.
Slimani M. et al. (2017) The Activity Profile of Elite Low-Kick Kickboxing Competition. Int J Sports Physiol Perform. 12(2):182-189. doi: 10.1123/ijspp.2015-0659. Epub 2016 Aug 24.