pallanuoto
Modello Prestativo
Sport di squadra
pallanuoto
Autore: Nikola Dakaj
Data di immissione del modello: 15/02/2022
Tipologia di sport:
A squadre
Situazionale
Da contatto
Ambiente:
Indoor
Stagione: tutto l'anno
Superficie di gara: piscina coperta/scoperta, 30 m x 20 m (uomini), 25 m x 20 m (donne); profondità non inferiore a 1,80 m; temperatura dell'acqua non inferiore a 25 gradi centigradi; illuminazione non inferiore a 1500 lux.
Artificiale
Materiali:
Strumentazione specifica tecnica:
Birillo rosso: posizionato sui 5 m sul bordo laterale ad indicare la posizione nella quale verrà tirato il rigore
Porta: larghezza 3 m, altezza 0,90 cm dal pelo dell'acqua
Pallone: peso 400 - 450 g; circonferenza 68 - 71 cm (uomini), 65 - 67 (donne); pressione del pallone 90/97 kPa (uomini), 83/90 kPa.
Strumentazione di protezione obbligatoria:
Calottine: dotate di paraorecchie malleabili dello stesso colore della calottina; le due squadre devono avere colori contrastanti e diverso dal rosso (del portiere) e dal colore della palla.
Obiettivo:
Punteggio: vince chi realizza più goal entro il tempo regolamentare o nei tempi supplementari, nel caso in cui finisca in parità.
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale: 4
Coordinativa: 4
Intellettiva: 3
Inizio pratica agonistica (età):
10 anni
Inizio pratica professionistica:
16 anni
Sport Olimpico
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
Il pallanuoto fa parte della FIN come diversi sport acquatici. I dati ISTAT relativi all'anno 2015 dichiarano che gli sport acquatici sono paticati dal 21,1% della popolazione, ovvero 4 milioni 265 mila persone di diverse età. Il nuoto è lo sport più diffuso tra i bambini fino ai 10 anni, praticato dal 43,1% del totale, le bambine che dichiarano di praticarlo sono il 47,7% i maschi 38,8%. Nel 2017 le società sportive affliate alla FIN risultano essere 1.407.
Frequenza gare:
Settimanale
Record mondiale (se esistente):
Somatotipo:
Endomorfo
Mesomorfo
Morfotipo:
Altezza media (cm): centroboa 188±5,6; giocatori esterni 191,2±6,7; difensori centrali 187,2±4; portieri 197,3±7,1
Peso medio (Kg): centroboa 102±2,8; giocatori esterni 89,7±6,3; difensori centrali 87,2±6,7; portieri 93,3±4
Distanza della prestazione:
Distanza totale media (m): centroboa 1317±281; attaccanti 1676±348; difensori 1816±496
Durata:
Della competizione: 4 tempi da 8' effettivi
Dell’azione (se rilevante): 30" per ogni possesso
Frequenza cardiaca:
Fc media
Fc min
Fc max
Tipologia di lavoro:
Aciclico
Sistema energetico coinvolto:
Dominante: Anaerobico 53,2%; Aerobico 23,8%; Misto 23%
(Potenza media espressa)
Alimentazione e idratazione:
Dispendio calorico: nel nuoto si calcola in KJ per metro percorso. Nella pallanuoto è maggiore perché molto influenzata dalla tecnica di nuotata (a testa alta).
Media litri persi: in acqua la sudorazione (e quindi la perdita dei liquidi) normalmente è molto minore e non servono particolari strategie.
Alimentazione:
Proteine: 20-30 g dopo un lavoro di pesi.
Carboidrati: 4-8 g per Kg di peso corporeo
Capacità motorie:
Capacità condizionali:
Forza
Resistenza
velocità
Capacità coordinative:
Orientamento spazio/tempo
Differenziazione
Combinazione motoria
Anticipazione motoria
Direzione e controllo
Abilità motorie:
Galleggiamento
Acquaticità
Gestione della respirazione
Rilassamento in acqua
Capacità di adattamento in un ambiente inusuale
Lanciare
Afferrare
Schemi motori:
Galleggiamenti statici e dinamici
Autoaffondamento
Apnea
Gestione respiro
Autonomia in acqua
Lanciare
Afferrare
Piani di lavoro:
Piano sagittale:
Subacquea
Nuotata completa
Frontale
Trasverso
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:
Coordinativo
Condizionale
Tecnico (gesto specifico)
Mobilità
Flessibilità
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):
I muscoli elencati comprendono sia la fase di attacco e difesa sia la fase transitoria (prevalentemente in stile libero)
Agonisti
Tricipite brachiale
Bicipite brachiale
Gran pettorale
Muscoli flessori di mano
Ischio-crurali
Adduttori
Popliteo
Gastrocnemio
Estensore lungo delle dita del piede
Sinergici
Fasci anteriori deltoide
Sovraspinato
Piccolo pettorale
Grande rotondo
Supinatore
Estensore radiale
Paraspinali
Subscapolare
Glutei
Ileopsoas
Retto femorale
Soleo
Fissatori
Deltoide posteriore
Tricipite brachiale
Sottoscapolare
Elevatore di scapola
Trapezio
Romboide
Dentato anteriore
Gran dorsale
Tensore della fascia lata
Piriforme
Quadricipite
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):
Spalla
Ginocchio
Caviglia
Gesti tecnici di base:
Bracciata
Gambata
Respirazione: La respirazione è essenziale per avere la giusta resistenza e portare a termine un allenamento performante. La respirazione scorretta, infatti, può portare a posizioni errate delle gambe e della schiena, ma soprattutto ostacola la ciclicità della nuotata. In acqua le atlete devono avere molta dimestichezza con l’apnea, imparando a usare il diaframma per riuscire a immagazzinare più aria possibile durante l’esecuzione dell’esercizio. I tappi per il naso sono molto utili in questo senso.
Remate: Si devono muovere le mani, il palmo verso il basso, in una figura a “8”, sotto la superficie dell’acqua, esercitando una pressione vers
Bicicletta (rana verticale): È il gesto tecnico che compie l’atleta muovendo le gambe a rana alternata per rimanere in posizione verticale con il corpo e le spalle oltre la superficie dell’acqua. Gli arti inferiori eseguono un movimento circolare dall’esterno verso l’interno senza distendersi mai con l’arto sinistro che ruota in senso orario e il destro antiorario.
Aspetti usuranti:
Sovraccarico Funzionale: ripetitività del gesto
L'ambiente di lavoro: l'ambiente acquatico di questo sport determina impegno funzionale e difficoltà tecniche apparentemente simili a quelle della pallamano, soprattutto riguardo il caratteristico tiro in elevazione. Il pallanuotista che effettua una conclusione a rete deve affrontare un'ulteriore difficoltà , determinata dalla necessità di una concomitante azione di sostegno-galleggiamento svolta dagli arti inferiori e, contemporaneamente, dall'arto superiore controlaterale a quello coinvolto nel tiro.
La natura del gioco: durante le fasi di gioco esistono molti elementi che portano a perdere stabilità e potenza, con conseguente inefficacia del gesto e potenziale rischio traumatico: l'ostacolo degli avversari, la frapposizione dell'arto superiore sulla traiettoria di tiro, il contatto fisico, l'uscita dall'acqua verso l'alto per inquadrare la porta.
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
Spalla
Ginocchio
Rachide
Test specifici:
4 x 50: tempo medio di 4x50 m di nuoto con 30 s di riposo
Jump: salto dall'acqua con braccio in alto
FTAP: test funzionale della performance di destrezza
Video-regolamento:
Bibliografia:
A. Campagna, G. Melchiorri. L'allenamento fisico del pallanuotista. 2016Botonis P G, et al. "Physiological responses of water-polo players under different tactical strategie". J Sports Sci Med. 2015https://www.coni.it/images/numeri_dello_sport/Rapporto_FSN_DSA_2017.pdfhttps://www.coni.it/it/registro-societa-sportive.html