Autore: Bianca Bonelli
Data di immissione del modello: 15/04/2025
Tipologia di sport:
A squadre
Situazionale
Da contatto
Ambiente:
Indoor
Stagione: tutto l’anno
Superficie di gara: piscina coperta/scoperta, 25 m x 20 m; profondità non inferiore a 1,80 m; Le delimitazioni del campo devono essere poste alla distanza di mt. 0,30 dietro ciascuna linea di porta. temperatura dell'acqua non inferiore a 25 gradi centigradi; illuminazione non inferiore a 1500 lux.
Artificiale
Materiali:
Strumentazione specifica tecnica:
Birillo rosso: posizionato sui 5 m sul bordo laterale ad indicare la posizione nella quale verrà tirato il rigore
Porta: larghezza 3 m, altezza 0,90 cm dal pelo dell'acqua, montante e traversa a sezione rettangolare e di colore bianco ben visibile.
Pallone: il pallone deve essere perfettamente sferico, gonfiato completamente e munito di camera d’aria con valvola che si chiude da sé; deve essere impermeabile, senza cuciture o sporgenze esterne e non deve essere spalmato di sostanze grasse. Il peso deve essere non meno di 400 grammi, e non più di 450 grammi e la circonferenza non deve risultare minore di cm. 65, né maggiore di cm. 67. La pressione del pallone deve essere di 83/90 kPa (0,83/0,9 bar – 12/13 psi).
Strumentazione di protezione obbligatoria:
Calottine: dotate di paraorecchie malleabili dello stesso colore della calottina; le due squadre devono avere colori contrastanti e diverso dal rosso (del portiere) e dal colore della palla. Le calottine devono essere numerate ai due lati con cifre di cm. 10 di altezza. Il portiere indosserà la calottina rossa (n. 1), e le altre calottine saranno numerate dal n. 2 al n. 13. Il portiere di riserva dovrà indossare la calottina n. 13. Non è permesso che un giocatore cambi il numero della calottina senza l’autorizzazione dell’Arbitro. Per le partite Internazionali, dovranno essere esposte frontalmente sulle calottine, le tre lettere del codice Internazionale della nazione e potrà essere esposta la bandiera nazionale. Entrambi i riferimenti non dovranno essere superiori ai 4 cm. di altezza.
Obiettivo:
Punteggio: vince la squadra che al termine della partita ha segnato più goal, qualora un incontro, per il quale sia necessario un risultato definitivo, dovesse concludersi in parità, saranno i tiri di rigore a determinare il risultato finale.
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale 4
Coordinativa 4
Intellettiva 3
Inizio pratica agonistica (età): 10 anni
Inizio pratica professionistica: 16 anni
Sport: olimpico
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
La pallanuoto fa parte della FIN come diversi sport acquatici. I dati ISTAT relativi all'anno 2015 dichiarano che gli sport acquatici sono praticati dal 21,1% della popolazione, ovvero 4 milioni 265 mila persone di diverse età. Il nuoto è lo sport più diffuso tra i bambini fino ai 10 anni, praticato dal 43,1% del totale, le bambine che dichiarano di praticarlo sono il 47,7% i maschi 38,8%. Nel 2017 le società sportive affiliate alla FIN risultano essere 1.407. È uno sport particolarmente diffuso nell’ Europa mediterranea, in Serbia e in Ungheria. La pallanuoto femminile è arrivata alle Olimpiadi di Sidney nel 2000. Attualmente gli Stati uniti sono i campioni mondiali in carica (Doha 2024) e vantano 8 ori dalla prima edizione del 1896.
Frequenza gare: settimanale
Record mondiale (se possibile):
Somatotipo
endomorfo
mesomorfo
Morfotipo:
altezza media:
giocatori centrali: 175,3土6,8,
giocatori perimetrali: 172,8 土4,9
peso medio:
giocatori centrali: 82,5土7,4
giocatori perimetrali:70,2土3,8
Distanza della prestazione:
Max. 1000 m /Min. 700m senza distinzioni tra i rispettivi ruoli. La differenza è data dall’intensità della nuotata in quanto le giocatrici perimetrali nuotano in sprint il 30% della distanza totale, mentre le giocatrici centrali solo il 12% (Tan et al., 2009).
Durata:
Della competizione: 4 tempi da 8’ effettivi. Il tempo è calcolato a partire dal momento in cui il giocatore tocca il pallone all’inizio di ogni tempo di gioco. A ciascun segnale di arresto del gioco il cronometro viene fermato e rimesso in movimento quando il pallone “giocato” cioè lascia la mano del giocatore che effettua il tiro o quando il pallone è toccato da un altro giocatore, in seguito ad una rimessa in gioco dell’Arbitro.
Dell’azione: 30” per ogni possesso.
Frequenza cardiaca:
Fc media
Fc min.
Fc max.
Tipologia di lavoro:
Aciclico
Sistema energetico coinvolto:
Dominante: aerobico-anaerobico alternato. Anaerobico 53,2%, Aerobico 23,8%, Misto 23%
(Potenza media espressa)
Alimentazione e idratazione:
Dispendio calorico: nel nuoto si calcola in KJ (4.185 kJ = 1 kcal) per metro percorso, considerando che nella pallanuoto la tecnica di nuotata prevede di tenere la testa al di sopra della superficie dall’acqua vi sarà un dispendio maggiore.
Media litri persi: un atleta adulto dopo circa due ore di allenamento perde fino a 2 Kg, nuotando in acqua relativamente calda. Questa perdita è rappresentata da circa 200-250 grammi sotto forma di energia, mentre la quota rimanente è composta da liquidi che andrebbero rapidamente reintegrati. Di certo tutti i fluidi persi vanno ripristinati prima dell’allenamento successivo; gli atleti (pallanuotisti e nuotatori inclusi) recuperano dal 30 al 70% dei fluidi durante l’allenamento, assumendo liquidi. La disidratazione provoca una progressiva perdita in prestazione aerobica unita a repentini cali della forza: è dimostrato che già una perdita d’acqua dell’1% può peggiorare la prestazione fisica e mentale degli atleti (Salo et al., 2008).
Capacità motorie:
Capacità condizionali: forza, resistenza aerobica, resistenza alla forza, velocità.
Capacità coordinative: orientamento spazio temporale, combinazione e anticipazione motoria, reazione, controllo, visione.
Abilità motorie:
afferrare,
lanciare,
gestione della respirazione,
acquaticità,
galleggiamento,
gestione del contatto fisico in ambiente inusuale.
Schemi motori e piani di lavoro:
lanciare,
afferrare,
galleggiamento statico e dinamico,
apnea.
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:
Durata 1h
Condizionale: core stability, affondi e piegamenti arti inferiori, distensioni, abduzione, adduzione con elastici per arti superiori, nuoto ad intensità sub massimale 10X10m.
Tecnico: nuoto stile libero 8X25m, varie tipologie di passaggio, tiri in porta, scivolamenti avanti e indietro.
Coordinativo: andature a corpo libero, skip, jumping jacks.
Mobilità: esercizi di mobilità per i principali distretti articolari coinvolti: spalla, ginocchio, caviglia.
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):
Agonisti: tricipite e bicipite brachiale, gran pettorale, muscoli flessori della mano, ischio-crurali, adduttori, popliteo, gastrocnemio, estensore lungo delle dita del piede.
Sinergici: sovraspinato, Piccolo pettorale, Grande rotondo, Supinatore, Estensore radiale, Paraspinali, Subscapolare, Glutei, Ileopsoas, Retto femorale, Soleo.
Fissatori: deltoide posteriore,Tricipite brachiale, Sottoscapolare, Elevatore di scapola, Trapezio, Romboide, Dentato anteriore, Gran dorsale, Tensore della fascia lata, Piriforme, Quadricipite.
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):
spalla,
ginocchio,
caviglia.
Gesti tecnici di base:
Bracciata
Gambata
Respirazione: la respirazione è essenziale per avere la giusta resistenza e portare a termine un allenamento performante. La respirazione scorretta, infatti, può portare a posizioni errate delle gambe e della schiena, ma soprattutto ostacola la ciclicità della nuotata. In acqua le atlete devono avere molta dimestichezza con l’apnea, imparando a usare il diaframma per riuscire a immagazzinare più aria possibile durante l’esecuzione dell’esercizio. I tappi per il naso sono molto utili in questo senso.
Remate: remare è una tecnica che permette al nuotatore di sentire la presa sull’acqua e mantenere la posizione ideale di mani e braccia al fine di muoversi più efficientemente in acqua,Questo movimento ti tiene a galla quando il corpo è in posizione verticale, i giocatori di pallanuoto utilizzano continuamente il movimento della remata per restare a galla tra uno scatto e l’altro. Remare permette al nuotatore di massimizzare la superficie del corpo utilizzata per la propulsione e il sollevamento. Si eseguono muovendo il palmo verso il basso, in una figura a “8”, sotto la superficie dell’acqua, esercitando una pressione verso il basso.
Bicicletta (rana verticale): è il gesto tecnico che compie l’atleta muovendo le gambe a rana alternata per rimanere in posizione verticale con il corpo e le spalle oltre la superficie dell’acqua. Gli arti inferiori eseguono un movimento circolare dall’esterno verso l’interno senza distendersi mai con l’arto sinistro che ruota in senso orario e il destro antiorario.
Scivolamento avanti: avviene con colpo di gambe a rana laterale, portando il busto in avanti e contemporaneamente allungando il braccio sopra la testa. La mano deve ruotare tenendo la palla in avanti. Questo movimento permette di mantenere un vantaggio nella fase finale di un contropiede e nello stesso tempo avanzare verso la porta, controllando la palla per un passaggio o un tiro. Dalla posizione orizzontale si passa alla posizione verticale, venendo fuori alti con il busto nella classica posizione di tiro. Per ogni gambata in orizzontale lo scivolamento deve coprire il maggiore spazio possibile e per ogni gambata in verticale il più alto. Lo stesso movimento può essere ripetuto per svariati metri o secondi.
Aspetti usuranti: sovraccarico funzionale portato dalla ripetitività del gesto, in particolare della rotazione della spalla, legamento collaterale mediale del ginocchio. (Brooks, 1999).
Infortuni più frequenti (distretto anatomico): spalla, distretto mediale del ginocchio.
Test specifici:
4 x 50: tempo medio di 4x50 m di nuoto con 30 s di riposo (Botonis et al., 2015).
Jump: salto dall'acqua con braccio in alto (Botonis et al., 2015).
FTAP: test funzionale della performance di destrezza (Botonis et al., 2015).
Intermittent Shuttle Test: 2 × 7,5 m di nuoto avanti e indietro a velocità progressivamente crescente (Mujika et al., 2005).
Video-regolamento:
Bibliografia:
Alcaraz, P. E., Abraldes, J. A., Ferragut, C., Rodríguez, N., Argudo, F. M., & Vila, H. (2011). Throwing velocities, anthropometric characteristics, and efficacy indices of women's European water polo subchampions. Journal of strength and conditioning research, 25(11), 3051–3058. https://doi.org/10.1519/JSC.0b013e318212e20f
Brooks J. M. (1999). Injuries in water polo. Clinics in sports medicine, 18(2), 313–vi. https://doi.org/10.1016/s0278-5919(05)70147-2
Botonis, P. G., Toubekis, A. G., & Platanou, T. I. (2015). Physiological responses of water-polo players under different tactical strategie. Journal of sports science & medicine, 14(1), 84–90.
Mujika, I., Mcfadden, G., Hubbard, M., Royal, K.A., & Hahn, A.G. (2005). The WaterPolo Intermittent Shuttle Test : A Match-Fitness Test for WaterPolo Players
Platanou, T., & Varamenti, E. (2011). Relationships between anthropometric and physiological characteristics with throwing velocity and on water jump of female water polo players. The Journal of sports medicine and physical fitness, 51(2), 185–193
Salo, D., Riewald, S. Complete Conditioning for Swimming. 1st edition, Human Kinetics, 2008, pp.137-139.
Tan, F., Polglaze, T., & Dawson, B. (2009). Activity profiles and physical demands of elite women's water polo match play. Journal of sports sciences, 27(10), 1095–1104. https://doi.org/10.1080/02640410903207416
Tan, F. H., Polglaze, T., Dawson, B., & Cox, G. (2009). Anthropometric and fitness characteristics of elite Australian female water polo players. Journal of strength and conditioning research, 23(5), 1530–1536. https://doi.org/10.1519/JSC.0b013e3181a39261
Sitografia:
Federazione Italiana Nuoto, (2019), Regolamento tecnico pallanuoto. FIN.
Campionati mondiali di pallanuoto.
https://it.wikipedia.org/wiki/Campionati_mondiali_di_pallanuoto
I numeri dello sport 2017, Centro Studi e Osservatori Statistici per lo Sport.
https://www.coni.it/images/numeri_dello_sport/Rapporto_FSN_DSA_2017.pdf