snowboard

Parallel Giant Slalom

Modello Prestativo

Sport Individuale di Scivolamento

Snowboard

Parallel Giant Slalom


Autore: Francesco Aiello

Data di immissione del modello: 02/09/2020

Tipologia di sport:

    • Individuale
    • Situazionale
    • Di precisione
    • Con mezzo (snowboard)

Ambiente:

    • Outdoor
    • Stagione invernale
    • Superficie di gara: Il dislivello del tracciato di gara varia generalmente da 120 a 200 m. Il regolamento stabilisce che sui due percorsi, distinguibili dai diversi colori delle porte (rispettivamente blu e rosso), siano poste 25 porte a distanze comprese tra i 20 e i 25 m.
    • Naturale

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica:
      • Tavola da snowboard hard con shape direzionale (punta arrotondata o a cuspide e coda tagliata). Queste tavole hanno una lamina effettiva molto ampia che assicura sempre un'ottima tenuta in ogni condizione. Presentano un flex decisamente reattivo, che offre una risposta immediata alle sollecitazioni del rider, un sostegno perfetto in situazione di carving dinamico (transizioni completamente in lamina) e un cambio lamina estremamente rapido. Infine le basi (solette) estremamente scorrevoli, per garantire il massimo della velocità su qualsiasi tipo di neve.
    • Strumentazione di protezione obbligatoria:
      • Casco
      • Maschera
      • Guanti
      • Tutina da gara
      • Protezioni (paraschiena, protezioni per le braccia)
      • Scarponi
      • Attacchi
      • Snowboard

Obiettivo:

    • Tempo e sconfitta dell'avversario: I boarder corrono in discesa attraverso una serie di cancelli che costringono curve estremamente strette e veloci (distanti 8-15 metri l'una dall'altra), che richiedono molta abilità tecnica mentre si corre contro un avversario nell'altra rotta. Nel gigante parallelo i due snowboarder gareggiano in simultanea su due percorsi adiacenti; al termine della prima prova, viene disputata una seconda manche con gli sfidanti impegnati su percorsi invertiti.Gli atleti scattano da un cancelletto di partenza che nella prima manche si apre contemporaneamente. Nella seconda manche, invece, il cancelletto del concorrente che ha realizzato il tempo peggiore nella prima si apre con un ritardo pari al distacco accumulato, in modo da far sì che chi taglia per primo la linea del traguardo è anche colui che ha realizzato il miglior tempo complessivo. Il vincitore passa al turno successivo, secondo lo schema proprio delle competizioni ad eliminazione diretta.
    • Punti: validi per la classifica di specialità e generale. Al termine di ogni gara sono assegnati punti ai primi 30 classificati (in Coppa del Mondo solo a coloro che concludono la seconda manche): 100 punti al 1° classificato, 80 al 2°, 60 al 3° e così via, fino ad arrivare al 30° che prende 1 punto. La somma dei punteggi ottenuti da ciascun atleta nelle gare di slalom Coppa del Mondo nell'arco di una stagione permette di stilare la classifica di specialità e l'ordine di partenza per l'anno successivo. Questi punteggi, integrati a quelli delle altre discipline, permettono di stilare la classifica della Coppa del mondo generale.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 3
    • Coordinativa: 5
    • Intellettiva: 5

Inizio pratica agonistica (età):

    • Per partecipare alle gare agonistiche bisogna ottenere la visita medica agonistica per attività invernali ed essere tesserato ad una società sportiva. L'inizio della pratica sportiva agonistica varia dalle capacità e dalle abilità dell'individuo.

Sport Olimpico:

    • Il Parallel Giant Snowboard ha debuttato per la prima volta alle Olimpiadi invernali di Sochi del 2014, in Russia.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Snowboarding, o snowboard come viene comunemente chiamato in Italia, è uno sport invernale nato negli Stati Uniti durante gli anni Sessanta come evoluzione del surf e dello skateboard. È veramente difficile riuscire a stabilire con certezza quale sia stata la prima tavola da snowboard inventata nella storia e chi ne sia stato l'artefice, soprattutto perché sono molte le testimonianze giunte fino ai giorni nostri che confermano come alcune popolazioni mondane antiche, spinte da quel naturale processo di adattamento all'ambiente in cui vivevano, si fossero ingegnate per trovare delle soluzioni e migliorare gli spostamenti su terreni spesso innevati. Jake Burton fu il primo ad utilizzare un prototipo di attacco su uno snurfer ed è l'artefice del nome snowboard; tuttavia, non fu l'unico protagonista dello sviluppo e dell'evoluzione dello sport. Negli ultimi 13 anni l'evoluzione dello snowboard ha decisamente schiacciato l'acceleratore. Tra la fine degli anni Settanta, il Vecchio Continente, Italia compresa, iniziò a conoscere lo snowboard grazie a tre elementi: qualche fotografia scovata su dépliant o riviste, il puro e semplice "sentito dire" o un viaggio negli Stati Uniti.

Frequenza gare:

    • Giochi Olimpici: ogni 4 anni.
    • World cup: ogni anno.

Record mondiale (se possibile):

    • Attualmente la classifica della coppa del mondo maschile vede al primo posto l'italiano Roland Fischlanner seguito dal tedesco Stefan BAUMEISTER e dal russo Dmitry LOGINOV.
    • Per quanto concerne la coppa del mondo femminile al primo posto troviamo HOFMEISTER Ramona (GER), al secondo posto ZOGG Julie (SUI) e al terzo posto JOERG Salina (GER).

Somatotipo:

    • Endomorfo
    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • Altezza media
      • Uomo - 180 cm
      • Donna - 160 cm
    • Peso medio
      • Uomo - 87 kg
      • Donna - 65 kg
    • Andando a confrontare il peso dei migliori atleti uomini di snowboard, possiamo osservare che il peso oscilla tra gli 80 e i 90 Kg. Giocano un ruolo fondamentale le abilità degli atleti e la loro capacità di gestire l'ansia durante la prestazione sportiva.

Distanza della prestazione:

Durata della competizione:

    • Circa 20 secondi

Frequenza cardiaca:

Tipologia di lavoro:

    • Il parallel giant slalom comporta adeguamento posturale e/o del mezzo all’ambiente. Le prestazioni efficaci nello slalom comportano l'uso efficiente dell'energia potenziale, la capacità di ridurre al minimo l'attrito tavola-neve, di mantenere alte le velocità e di scegliere la traiettoria ottimale. Essendo un confronto 1 vs 1 su un percorso decisamente breve, la prestazione non è influenzata dalla fatica, ma i risultati della gara sono strettamente correlati dalla qualità della sciata.

Sistema energetico coinvolto:

    • Anaerobico lattacido e alattacido. Diversi studi hanno dimostrato l'importanza della potenza anaerobica negli atleti d'elite di questo sport. Tuttavia, durante la preparazione fisica, è opportuno anche allenare, seppur con volumi ridotti, il sistema aerobico. L'allenamento del sistema aerobico comporta una riduzione dei tempi di recupero e funge da supporto ai lavori ad alta intensità. L'esercizio aerobico è incluso nel macrociclo di allenamento degli snowboarder di livello mondiale per ottimizzare le loro prestazioni fisiologiche. Studi hanno confermato come gli snowboarder d'elite, se paragonati a persone della stessa età ma non allenate, abbiano una potenza anaerobica significativamente maggiore.
    • VO2max (dati da laboratorio):
      • Maschi: 48,1 ± 2,5 ml / min. / Kg
      • Femmine: 35,6 ± 2,9 ml / min. / Kg
    • Potenza media espressa (Wingate test):
      • Maschi: 9,7 ± 0,2 W / Kg
      • Femmine: 7,7 ± 0,2 W / Kg
    • Potenza massima espressa (Wingate test):
      • Maschi: 13,0 ± 1,0 W / Kg
      • Femmine: 10,3 ± 0,2 W / Kg

Alimentazione e idratazione:

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:
      • Forza: isometrica ed eccentrica per mantenere la posizione ideale dello snowboard e per resistere alle sollecitazioni durante la fase di curva
    • Capacità coordinative:
      • Destrezza
      • Equilibrio
      • Differenziazione cinestetica
      • Orientamento spazio-temporale
      • Ritmo
      • Combinazione motoria
      • Reazione
      • Fantasia motoria
      • Anticipazione motoria

Abilità motorie:

    • Scivolamento
    • Propriocezione
    • Sensibilità
    • Tecnica
    • Movimenti fondamentali: Inclinazioni laterali e movimenti alto-basso sul piano frontale, movimenti antero-posteriori sul piano sagittale e rotazioni assiali sul piano trasverso.
    • Tattica

Schemi motori:

    • Non ci sono schemi motori di base in relazione al gesto tecnico, come tutti gli sport e bene fin da piccoli far apprendere, far migliorare e far mantenere i schemi motori di base.
    • Correre
    • Saltare
    • Strisciare
    • Arrampicare
    • Rotolare

Piani di lavoro:

    • Piano trasversale: rotazioni assiali
    • Piano sagittale: movimenti antero-posteriore
    • Piano frontale :Inclinazioni laterali

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Coordinativo e reattivo
    • Tecnico - a campo libero
    • Mobilità articolare - per spalla, polso, ginocchia, caviglia. Fondamentale per economizzare i gesti, sviluppare la forza e per prevenire gli infortuni sui muscoli, sui tendini e sulle articolazioni.
    • Recentemente si è brevettato un simulatore, ovvero un macchinario che simula la sciata che può tornare molto utile in termini di allenamento, ma anche, come riscaldamento prima della gara.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti
      • Tibiale anteriore
      • Quadricipite
      • Bicipite femorale
      • Semimembranoso
      • Semitendinoso
      • Adduttori (adduttore breve, adduttore lungo, grande adduttore e gracile)
      • Gluteo
      • Obliquo esterno
      • Muscoli dell'addome
    • Sinergici
      • Muscoli dell'addome
      • Muscolatura delle gambe (nella seconda fase di curva)
      • Muscolatura del core
    • Fissatori
      • Erettore spinale
      • Muscoli del core

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Caviglia
    • Ginocchio
    • Anca

Gesti tecnici di base:

    • L'abilità di generare una serie di curve il più velocemente possibile.

Aspetti usuranti:

    • Nello snowboard non vi sono particolari aspetti usuranti.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • In uno studio dove si confrontava atleti professionisti con principianti è emerso che il 60% degli infortunati nello snowboard sono principianti. Per quanto riguarda la distribuzione anatomica degli infortuni si evidenzia che la testa e il collo hanno rappresentato l'11% degli infortuni totali, la spalla il 13%, polso 16%, tronco 6%, ginocchio 23%, gamba 6% e caviglia 23%. Complessivamente il 57 % delle lesioni muscolari si verificano negli arti inferiori mentre il 30% negli arti superiori. Il trauma più comune è la distorsione (31%), in particolare su caviglie e ginocchia, seguite da fratture (24%) e contusioni (12%).
    • In uno studio più approfondito, che si rivolgeva solo ad atleti professionisti di diverse discipline legate allo snowboard, sono stati esaminati 258 atleti in cui sono stati constatati 135 lesioni; 62 (46%) si sono verificate durante le competizioni ufficiali.
    • I distretti più colpiti erano:
      • Ginocchio (n = 24; 18%)
      • Spalla (n = 18; 13%)
      • Schiena (n = 17; 13%)
      • Polso (n = 11; 8 %)
    • È interessante notare come il rischio di incontrare un infortunio sia più alto nelle discipline big air, snowboard cross e halfpipe, mentre nel parallel giant snowboard il rischio si riduceva.

Test specifici:

    • Protocollo test di Bosco:
      • Counter Moviment Jump (CMJ) o salto con contromovimento Stiffnes Test (RUN Test).
      • Squat Jump (SJ) o salto con partenza da fermo.
      • Squat Jump con sollevamento di un carico pari al 100% del peso corporeo (SJ/bw).
      • Drop Jump (DJ) o salto pliometrico.
      • Salti Continui del tipo CMJ della durata di 15".

Video-regolamento:

Bibliografia:


https://journals.lww.com/acsm-msse/Fulltext/1996/05001/SNOWBOARD_INJURIES_1065.1063.aspx
Snowboarding: storia e segreti del surf da neve. Andrea Giordan Richard Felderer
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4970840/
Infortuni tra gli snowboarder d'élite (Coppa del mondo di snowboard FIS) British Journal of Sports Medicine 2006; 40: 230-234.
https://patentimages.storage.googleapis.com/ba/fd/d4/b0f4867270ccec/US5727797.pdf