calcio a 11 maschile

terzino

Modello Prestativo

Sport di Squadra

CALCIO A 11 MASCHILE

TERZINO


Autore: Paolo Novara

Data di immissione del modello: 18/05/2021

Tipologia di sport:

    • A squadre: 11 vs 11 (un portiere + 10 giocatori di movimento).

    • Situazionale: Sport in cui l’esito dell’azione, quindi il risultato, non dipende esclusivamente dal gesto tecnico e dalla prestazione fisica, ma dalla capacità di trovare le giuste risposte di adattamento a stimoli diversi.

    • Da contatto: sono molto frequenti contatti, gli unici consentiti e non sanzionati con un fallo, però, sono quelli "spalla contro spalla" o alcune situazioni di "corpo a corpo" in cui due giocatori cercano di prendere la palla o un giocatore prende la posizione per anticipare l'avversario o per proteggere la palla.

    • Di intelletto: fondamentali la rapidità di pensiero e di azione per poter giocare ad alti livelli.

    • Intermittente: Lo sforzo del calciatore è da considerarsi di tipo intermittente, poiché cambia attività ogni 4-6s, determinando l’effettuazione di circa 1300 attività diverse durante la partita.

Descrizione ed evoluzione del ruolo

  • Il terzino (o esterno basso difensivo) viene chiamato così poiché, storicamente, nel calcio, era colui che occupava la terza e ultima linea. Storicamente, infatti, nell'antico "Modulo WM", con due difensori, tre centrocampisti e addirittura cinque attaccanti, i due difensori vennero denominati terzini.

  • Dagli anni '20-'30, con l'introduzione del fuorigioco, ci fu una progressiva evoluzione dei moduli e dei ruoli, per cui il ruolo del terzino si trasformò. Vennero infatti, introdotti i difensori centrali e il mediano, i quali causarono un cambiamento del ruolo dei due terzini, che iniziarono a ricoprire la zona esterna del campo e ad avere mansioni anche offensive (soprattutto il terzino sinistro, numero 3; mentre il terzino sinistro, numero 2 aveva solitamente compiti più difensivi).

  • Oggi, oltre al classico modulo con la difesa a 4, in cui i due terzini occupano le due posizioni laterali della linea difensiva, è sempre più utilizzato il modulo con la difesa a 3 (e centrocampo a 4 o 5), in cui i terzini possono ricoprire una/due delle tre posizioni della linea difensiva (se hanno caratteristiche più difensive), ma soprattutto una/due delle posizioni esterne della linea di centrocampo (se hanno caratteristiche più offensive).

  • In generale, come verrà spiegato nei successivi punti, quello del terzino è un ruolo che richiede abilità tecnico-tattiche sia dal punto di vista offensivo, sia da quello offensivo e capacità condizionali molto elevate.

Ambiente:

    • Outdoor

    • Stagione: il calcio si pratica in tutte le stagioni, la pausa è estiva, tendenzialmente nel mese di giugno.

    • Superficie di gara: naturale (erba), artificiale (erba sintetica) o misto.

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica: maglietta, pantaloncini, calzettoni, scarpini diversi in base al terreno di gioco: su terreni sintetici e/o particolarmente duri è consigliabile utilizzare scarpini con tacchetti in gomma, più bassi e numerosi (solitamente 13, ma ultimamente vengono prodotte nuove tipologie), su terreni in erba molto morbidi e/o fangosi è consigliabile utilizzare scarpini con tacchetti in ferro o metallo, più alti e meno numerosi (6), infine su terreni in erba vengono spesso utilizzate le scarpe con tacchettatura mista (solitamente 6 in ferro e 5 in gomma, ma anche in questo caso vengono prodotte nuove tipologie).

    • Altri strumenti utilizzati: fasciature per le caviglie e i polsi, salvapelle e/o nastro per bloccare i parastinchi, guanti, maglietta e pantaloncini (lunghi o corti sopra il ginocchio) termici se la temperatura è fredda.

    • Strumentazione di protezione obbligatoria: parastinchi.

    • Attrezzo da gioco: pallone misura 5 (circonferenza 68/70 cm, peso compreso tra 410 g e 450 g, gonfiato a una pressione compresa tra 0,6 atm e 1,1 atm).

Campo da gioco:

Vedi immagine:

Obiettivo:

    • Punteggio: effettuare più gol della squadra avversaria.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale (4): forza, resistenza, velocità, rapidità e mobilità sono fondamentali nel gioco del calcio. In particolare, come verrà descritto successivamente, il terzino è un ruolo molto dispendioso dal punto di vista della resistenza e della resistenza alla velocità.

    • Coordinativa (4): le capacità coordinative sono fondamentali per effettuare in maniera efficiente i gesti tecnici e prevenire gli infortuni. La qualità più evidente e necessaria nel gioco del calcio è la reazione complessa: atto motorio che segue uno stimolo non conosciuto che richiede scelta tra risposte diverse. In questo ruolo, tutte le capacità coordinative sono importanti: soprattutto tempo di reazione, orientamento spazio temporale, adattamento.

    • Intellettiva (5): velocità di pensiero e di azione e abilità tattiche sono fondamentali e difficili da applicare in relazione a spazi, compagni, avversari e pallone. In particolare, in questo ruolo è fondamentale capire quando è opportuno supportare l'azione offensiva e quando è opportuno rifiatare, inoltre è importante stare in linea con i compagni di reparto, capire quando avanzare e quando indietreggiare, quando bisogna allargarsi (in fase di possesso) e quando "stringere" (in fase di non possesso) ed effettuare diagonali difensive per impedire agli attaccanti avversari di essere pericolosi.

Inizio pratica agonistica e categorie del settore giovanile:

    • All'età di 13/14 anni, Categoria Under 14 (o Giovanissimi fascia B)

    • All'età di 14/15 anni, Categoria Under 15 (o Giovanissimi)

    • All'età di 15/16 anni, Categoria Under 16 (o Allievi fascia B)

    • All'età di 16/17 anni, Categoria Under 17 (o Allievi)

    • All'età di 17/18/19 anni, Categoria Primavera (o Juniores)

Inizio pratica professionistica:

    • I calciatori con la qualifica di “giovani di serie”, al compimento anagrafico del 16° anno d’età e
      purché non tesserati a titolo temporaneo, possono stipulare contratto professionistico. II calciatore ”giovane di serie” ha comunque diritto ad ottenere la qualifica di “professionista” e la stipulazione
      del relativo contratto da parte della società per la quale è tesserato, quando:
      a) abbia preso parte ad almeno dieci gare di campionato o di Coppa Italia, se in Serie A;
      b) abbia preso parte ad almeno dodici gare di campionato o di Coppa Italia, se in Serie B;
      c) abbia preso parte ad almeno quindici gare di campionato o di Coppa Italia, se in Divisione Unica
      – Lega Pro.

    • 16 anni è il limite minimo di età per stipulare un contratto professionistico, ma è possibile scendere in campo anche prima (più giovane a esordire in Serie A: 15 anni 9 mesi e 1 giorno).

    • Normalmente, però, l'inizio della pratica professionistica corrisponde al termine del campionato Primavera (18/19 anni).

Sport Olimpico

    • Il calcio è uno Sport Olimpico, praticato nelle Olimpiadi estive dal 1900 (assente solo nella prima edizione delle Olimpiadi moderne, nel 1896 e nell'edizione del 1932). Dal 1996 è diventato Sport Olimpico anche il Calcio Femminile.

    • Dall'edizione del 2012 il torneo maschile si disputa tra 16 nazionali (3 ciascuna dalle confederazioni europea, africana e asiatica, 2 ciascuna da quelle nord-centro americana e sudamericana, una dall'Oceania, la nazionale del Paese ospitante e la vincitrice di uno spareggio asiatico-africano); quello femminile si disputa tra 12 nazionali dai Giochi del 2008 (3 dalla confederazione europea, 2 ciascuna da quelle centro-nord americana e asiatica, una ciascuna da quelle africana, sudamericana e oceaniana più quella del Paese ospitante e la vincente dello spareggio tra le seconde migliori africana e sudamericana).

    • L'organo di governo mondiale del calcio è la FIFA (Fédération Internationale de Football Association), la quale organizza il torneo durante le Olimpiadi.


Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • 265 milioni di persone che praticano il gioco del calcio, di cui 38 milioni tesserati in varie società. l totale delle persone direttamente coinvolte nel calcio sono circa 270 milioni, incluso anche arbitri e funzionari, circa il 4% della popolazione mondiale.

    • Il continente con più giocatori in assoluto è l’Asia (85 milioni), seguita dall’Europa (62 milioni), Africa (46 milioni), America del Nord (43 milioni), America del Sud (27 milioni), Oceania (0,5 milioni); in percentuale la maggior diffusione è in Europa seguita dall’America.

    • Il seguente modello prestativo si occupa di calcio maschile, ma è opportuno segnalare la crescita del calcio femminile in tutto il mondo (USA e nord Europa su tutte). Le giocatrici tesserate sono circa 30 milioni nel mondo e più di 25 mila in Italia.

Frequenza gare:

    • Le gare vengono giocate una volta a settimana, normalmente sabato o domenica (talvolta, per questioni di concomitanza con altre competizioni e quindi necessità di giorni di riposo e/o per questioni televisive, la giornata si allunga da venerdì a lunedì).

    • Turni infrasettimanali: nell'arco del campionato vengono inseriti circa 4 turni infrasettimanali (martedì e mercoledì, talvolta una/due gare il giovedì).

    • Coppa Nazionale: durante la stagione, periodicamente, vengono inserite gare della Coppa Nazionale (solitamente il mercoledì). In questo Torneo, a eliminazione diretta, partecipano squadre di più categorie: ad esempio in Italia Lega Pro (o Serie C), Serie B e Serie A.

    • Coppe Internazionali: durante la stagione, inoltre, le squadre che si sono posizionate meglio l'anno prima, partecipano alle Coppe Internazionali: la Champions League (martedì e mercoledì) e l'Europa League (giovedì). Il numero di squadre qualificate dipende dal ranking della nazione: ad esempio in Italia, le prime 4 classificate partecipano alla Champions League, mentre quinta, sesta e vincitrice della Coppa Italia partecipano all'Europa League.

    • Competizioni tra rappresentative Nazionali: Ogni 4 anni, nel periodo tra giugno e luglio si giocano i Mondiali (durante le due stagioni precedenti si giocano le qualificazioni). Ogni 2 o 4 anni si giocano le competizioni continentali, ad esempio Europei ogni 4 anni, Copa America ogni 2 anni (durante le due stagioni precedenti si giocano le qualificazioni). Mai in concomitanza con i Mondiali.

Record mondiali

Ecco indicati alcuni atleti che hanno stabilito diversi record giocando nel ruolo di terzino:

    • Dani Alves: giocatore che ha vinto più titoli in questo ruolo, nonché il giocatore che ha vinto più titoli nella storia del calcio (43).

    • Paolo Maldini: in questo ruolo è il giocatore che detiene il maggior numero di presenze da professionista nel campionato italiano (902).

    • Roberto Carlos: è il terzino che ha più presenze da professionista nella storia del calcio (1138), nonché il terzo nella classifica generale. Detiene anche il record di gol segnati tra i terzini (132).

    • Giuseppe Bergomi: è stato il più giovane terzino a vincere un Campionato del Mondo, nel 1982, all'età di 18 anni 6 mesi e 19 giorni.

Somatotipi prevalenti:

    • Mesomorfo

    • Ectomorfo

Fisicamente esistono diverse tipologie di terzino, a cui solitamente corrispondono caratteristiche tecnico-tattiche (NON sempre):

  • Normolineo: solitamente molto equilibrato, abile in entrambe le fasi; senza caratteristiche molto superiori alla media, ma abile sia dal punto di vista fisico e condizionale, sia da quello tecnico-tattico.

  • Brevilineo: solitamente molto abile in fase offensiva, rapido e abile con la palla tra i piedi; meno abile in fase difensiva. Spesso esterni alti con queste caratteristiche vengono adattati in questo ruolo.

  • Longilineo (meno numerosi): solitamente molto abile sotto l'aspetto di forza fisica, resistenza e velocità, meno sotto l'aspetto tecnico e della rapidità in spazi stretti. Spesso difensori centrali con queste caratteristiche vengono adattati in questo ruolo.

Morfotipo:

    • Altezza media: 182 cm

    • Peso medio: 77 kg

Distanza della prestazione:

    • In generale, il calciatore di alto livello percorre circa tra i 9 e i 12 km a partita, di cui:

      • 2200-2400 m percorsi ad alta intensità con velocità maggiore di 15,0 km/h.

      • 850-950 m percorsi ad altissima intensità con velocità maggiore di 19,8 km/h.

      • 250-350 m sono ricoperti in sprint con velocità maggiore di 25 km/h.

      • I restanti km vengono percorsi in cammino, jogging o corsa a moderata velocità.


  • Analizzando il ruolo del terzino possiamo affermare che, mediamente, in questo ruolo, si percorrono tra gli 11 e i 12 km a partita (si tratta di uno dei ruoli in cui si percorre il maggior numero di km). Di questi, circa 3 km ad alta intensità e circa 1 km ad altissima intensità.


  • Analizzando le percentuali relative ai km percorsi dai giocatori in partita possiamo dire che:

    • Il 37% sono coperti camminando (gli attaccanti in misura maggiore).

    • Il 44% in corsa leggera (più metri nei centrocampisti).

    • Il13% ad elevata velocità (maggiormente i terzini).

    • Il 6% di scatto (in numero più elevato nei terzini, ridotto nei centrocampisti).

Durata:

    • Della competizione: 90 minuti non effettivi, divisi in due tempi da 45 minuti, a cui si sommano i minuti di recupero al termine di ognuno dei due tempi (solitamente 1/2 nel primo tempo e 3/5 nel secondo). Nel caso in cui la competizione sia a eliminazione diretta e termini in pareggio, vengono effettuati 2 tempi supplementari da 15 minuti ciascuno e, successivamente, nel caso in cui persista il pareggio, 5 calci di rigore per ogni squadra.

    • Effettiva: il tempo effettivo di gioco, in cui la palla rimane in campo, è di mediamente 51 minuti.

Frequenza cardiaca:

    • Fc media: 170 bpm (in generale, in gara, oscilla tra il 75 e l'85% della Fc max)

    • Fc min: 114 bpm

    • Fc max: 196 bpm

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Misto (Aerobico/Anaerobico): ----

        • Anaerobico Lattacido: nelle fasi di intensità molto alta vi è un accumulo di lattato (fra 8 e 12 millimoli/litro a gara).

        • Anaerobico Alattacido: principale sistema energetico coinvolto nel calcio. Interviene in quasi tutti i momenti di "azione" della partita: scatti con altissime capacità accelerative, decelerazioni e arresti anche bruschi, cambi di direzione sia in fase accelerativa sia in quella lanciata, salti per il colpo di testa o intercettazione della palla, calci da fermo o nelle diverse fasi di corsa, controllo della palla in movimento.

        • Aerobico: interviene nei momenti meno intensi della partita: ad esempio nei momenti in cui l'atleta cammina o effettua una corsa leggera.

    • Potenza media espressa: La potenza metabolica media (Pmed) nel calcio è di circa 9.7 ± 1.1 W/Kg, mentre quella sviluppata in fase di possesso di 10.6 ± 1.6 W/kg e in fase di non possesso di 11.4 ± 1.7 W/kg; infine, la potenza media occorrente nelle pause di palla inattiva è circa 8.5 ± 1.5 W/kg. Come si può notare nella tabella (immagine 2) , gli ED (esterni difensivi) hanno valori di potenza media più alti degli altri ruoli.

Alimentazione e idratazione:

    • Dispendio calorico: variabile a seconda del ruolo, per quanto riguarda il terzino mediamente il dispendio calorico è tra 1000 e 1200 kcal a partita.

    • Media litri persi: variabili a seconda del ruolo e del clima. Un terzino può arrivare a perdere fino a un massimo di 3 litri d'acqua a partita; mediamente perde 2 litri circa.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:

      • Forza

      • Resistenza

      • Velocità

      • Rapidità

      • Mobilità

    • Capacità coordinative:

      • Controllo motorio

      • Apprendimento motorio

      • Adattamento e trasformazione

      • Accoppiamento e combinazione

      • Differenziazione cinestesica

      • Equilibrio (statico e dinamico)

      • Anticipazione

      • Ritmo

      • Orientamento

      • Trasformazione del movimento

      • Reazione

Abilità motorie (classificazione):

    • Sulla base dell'attività: abilità aperte: l’ambiente è variabile e difficilmente prevedibile ed il soggetto deve reagire prontamente ad eventi mutevoli. Nelle attività situazionali come gli sport di squadra, il soggetto deve conformarsi alle richieste ambientali modificando ed adattando l’azione.

    • Sulla base comportamentale: abilità cognitive e motorie.

    • Specifiche: abilità tecniche e tattiche.

    • Sulla base dei movimenti: abilità discrete (es. calciare la palla), seriali (es. stoppare la palla, condurla ed effettuare un passaggio in sequenza) e continue (es. correre).

Schemi motori:

    • Camminare: nei momenti di inattività.

    • Correre: in quasi tutti i momenti "attivi" della gara, a diverse intensità.

    • Saltare (e Atterrare): ad esempio per colpire la palla di testa o stopparla con il petto.

    • Strisciare: ad esempio per effettuare un intervento in scivolata.

    • Afferrare e Lanciare: per battere una rimessa laterale.

Piani di lavoro:

    • Frontale: ad esempio quando si abduce l'arto inferiore per controllare un pallone lontano dalla propria disponibilità.

    • Sagittale: ad esempio quando si calcia il pallone.

    • Trasverso: ad esempio quando si ruota il busto per colpire il pallone di testa.

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

Dopo un riscaldamento generale eseguito con una corsa a bassa intensità (circa 10 min), viene eseguito un riscaldamento specifico:

    • Coordinativo (fase iniziale): parte del riscaldamento si focalizza aspetti coordinativi di arti superiori e inferiori con progressivo aumento della difficoltà e della velocità di esecuzione.

    • Mobilità (fase centrale): vengono effettuati movimenti di mobilità articolare il più possibile affini a movimenti di gara, con progressivo aumento della velocità di esecuzione e del ROM articolare.

    • Flessibilità (fase centrale): utilizzato prevalentemente lo stretching dinamico, mentre lo stretching statico è consigliato a fine gara/allenamento (nel defaticamento). Si cerca di andare a eseguire i gesti tecnici che si andranno ad effettuare in gara.

    • Tecnico (fase centrale e conclusiva): una parte del riscaldamento viene anche eseguito con la palla, sotto forma di lavori a coppie, a terzetti, a piccoli gruppi o che coinvolgono tutta la squadra. Vengono richiamati tutti i gesti tecnici: soprattutto guida e dominio, ricezione e trasmissione all'inizio e tiri in porta al termine del riscaldamento (pre gara).

    • Condizionale (fase conclusiva): nel riscaldamento viene data importanza anche all'aspetto condizionale, soprattutto alla velocità e alla rapidità, con l'esecuzione di circa 8/10 sprint a fine riscaldamento su brevi distanze (circa 10 metri).

Principali muscoli coinvolti (classificazione discendente):

Nel calcio, tutti i muscoli del corpo sono coinvolti, ma verranno elencati i muscoli che intervengono maggiormente:

    • Muscoli della regione addominale (retto dell'addome, obliquo interno ed esterno e trasverso dell'addome).

    • Muscoli della regione lombare (quadrato dei lombi).

    • Grande psoas.

    • Muscoli adduttori (adduttore breve, grande, lungo, gracile e pettineo).

    • Muscoli abtuttori (grande, medio, piccolo gluteo e tensore della fascia lata).

    • Muscoli ischiocrurali (bicipite fermorale, semitendinoso e semimembranoso).

    • Quadricipite femorale (retto femorale, vasto mediale, laterale e intermedio).

    • Tricipite della sura (gastrocnemio e soleo).

Principali articolazioni coinvolte (classificazione discendente):

Vengono elencate tutte le articolazioni, poiché tutte intervengono nel gioco del calcio. Le più coinvolte sono anca, ginocchio e caviglia.

    • Spalla (soprattutto scapolo-omerale) coinvolta principalmente in situazioni di corpo a corpo con l'avversario, per tenerlo a distanza e cercare di guadagnare una posizione di vantaggio, in situazioni di appoggio a terra in seguito a una caduta o un intervento in scivolata, per coordinarsi in molte situazioni di gioco (come correre, calciare la palla, saltare), per battere rimesse laterali.

    • Gomito (omero-ulnare e omero radiale): vedi spalla

    • Polso (radio ulnare distale e radio carpica): vedi spalla

    • Anca (coxo-femorale): coinvolta in gran parte dei movimenti calcistici, su tutti i piani: flesso estensione sul piano sagittale (ad esempio nel colpo di testa), adduzione e abduzione sul piano frontale (ad esempio nei cambi di direzione), rotazione sul piano trasverso (ad esempio nelle torsioni del busto per indirizzare la palla con la testa o il petto).

    • Ginocchio (omero-tibiale): coinvolto in quasi tutti i movimenti calcistici: cambi di direzione, salti, corsa, accelerazioni, decelerazioni, guida della palla, tiro (sia dell'arto che sta calciando, sia di quello d'appoggio).

    • Caviglia (tibio-tarsica): vedi ginocchio.

Gesti tecnici di base:

Vengono elencati i fondamentali tecnici del calcio, con una breve spiegazione dell'utilità che hanno per il ruolo del terzino.

    • Guida e dominio della palla (circa 50 volte a partita): fondamentale saper controllare correttamente la palla, in particolare al terzino capita spesso di guidare la palla per concretizzare il possesso palla difensivo e trasformarlo in offensivo.

    • Ricezione e trasmissione della palla (circa 30 volte a partita): fondamentale ricevere correttamente la palla, con una giusta postura del corpo e passarla nel migliore dei modi. In particolare, in questo ruolo, capita spesso di dover effettuare dei cross alti o bassi in area per fornire assist agli attaccanti.

    • Tiro in porta (circa 1 a partita): nel calcio moderno, capita sempre più spesso che i terzini si ritrovino spesso in fase offensiva e vengono chieste loro abilità nel tiro e nella finalizzazione.

    • Finta e dribbling (circa 2 a partita): per gli stessi motivi descritti precedentemente, è anche importante che i terzini siano abili a superare gli avversari per contribuire a creare azioni pericolose in fase offensiva.

    • Colpo di testa (circa 10 a partita): importante sia in fase difensiva che in fase offensiva. Nel primo caso, per contrastare cross alti in area, lanci lunghi o rimesse laterali da parte degli avversari; nel secondo caso, soprattutto per quanto riguarda i terzini più dotati fisicamente, per cercare di segnare sugli sviluppi di calci d'angolo, punizioni laterali o azioni in cui il terzino avanza.

    • Contrasto (circa 15 a partita): fondamentale per un buon terzino, saper difendere e contrastare nel migliore dei modi i giocatori avversari.

    • Rimessa laterale (circa 10 a partita) : particolarmente importante per i terzini, perché spesso chi gioca in questo ruolo si occupa della rimessa laterale.

Aspetti usuranti:

    • Frequenza gare: il cospicuo numero di gare annuali e la mancanza di un corretto recupero sta diventando un fattore sempre più usurante.

    • Terreni di gioco: terreni di gioco particolarmente duri o irregolari possono causare problemi articolari, a maggior ragione se combinati con calzature non adatte al tipo di terreno.

    • Cambi di direzione: le forze di taglio usurano le articolazioni, in particolare il ginocchio.

    • Salti e atterraggi: vedi cambi di direzione.

    • Cambi di ritmo: come detto precedentemente, in 90 minuti, i calciatori effettuano continui cambi di attività e di ritmo. Accelerazioni, decelerazioni e frenate possono essere fattori usuranti per articolazioni, tendini e muscoli.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Traumi muscolari indiretti in accorciamento: contratture, che interessano gran parte dei muscoli della gamba e della coscia, ma anche della schiena (quadrato dei lombi, gran dorsale) e della spalla (trapezio).

    • Traumi muscolari indiretti in allungamento:

      • Elongazioni: soprattutto a muscoli ischiocrurali (bicipite femorale, semitendinoso, semimembranoso), molto meno frequenti lesioni a adduttori, quadricipite femorale e tricipite della sura.

      • Lesioni Muscolari: soprattutto a muscoli ischiocrurali (bicipite femorale, semitendinoso, semimembranoso), molto meno frequenti lesioni a adduttori, quadricipite femorale e tricipite della sura. Possono essere di primo grado (rottura di poche miofibrille all'interno di un fascio muscolare, prognosi 20/30 giorni), secondo grado (rottura di uno o più fasci muscolari, ma meno dei 3/4 della superficie di sezione totale, prognosi 30/60 giorni) o terzo grado (rottura muscolare, che coinvolge più dei 3/4 della superficie di sezione anatomica del muscolo o rottura totale, prognosi più di 60 giorni).

    • Distorsioni: soprattutto alla caviglia in inversione (coinvolgimento legamenti astragalo peroneale anteriore e calcaneo peroneale) e al ginocchio.

    • Lesioni Legamentose: soprattutto al legamenti del ginocchio (principalmente legamento crociato anteriore, ma anche legamento crociato posteriore, legamento collaterale mediale e legamento collaterale laterale). Spesso associate a lesioni meniscali.

Test specifici:

Esistono diversi test che possono essere effettuati nel corso della stagione, con lo scopo di valutare diverse capacità:

    • Forza degli arti inferiori: Salto in lungo da fermo, Test di salto verticale, Test 5 balzi consecutivi.

    • Velocità e accelerazione: Sprint (i più usati sono sui 20/30 metri).

    • Fitness cardiorespiratoria, resistenza alla velocità e stima VO2max: Test della navetta di Léger/YoYo Test.

    • Resistenza aerobica: Test di Cooper (poco usato negli ultimi anni perché poco affine al modello prestativo calcistico).

    • Resistenza alla velocità: Test di Bangsbo per lo sprint calcistico (sprint ripetuto)

    • VAM e stima VO2max: Test di Gacon.

    • Soglia anaerobica: Test di Conconi.

    • Test specifico: Analisi della gestione del complesso delle capacità coordinative in condizione di massima espressione di velocità includendo la conduzione di un attrezzo sportivo con gli arti inferiori: Shuttle dribble test con palla.

Regolamento

  • IFAB (International Football Association) dal1863, revisionato ogni anno e approvato, dal 1904, dalla FIFA (Fédération Internationale de Football Association).

  • Ogni federazione nazionale, può non uniformarsi alle regole dell'IFAB, purché non vengano attuate modifiche sostanziali. Le uniche deroghe permesse riguardano peso, forma e dimensione del pallone, le dimensioni del terreno di gioco e delle porte, la durata dei periodi di gioco e il numero di sostituzioni. In Italia vige il regolamento corredato dalle decisioni ufficiali FIGC e dalla guida pratica AIA.

Video Ecco due dei migliori terzini degli ultimi vent'anni e della storia del calcio: Maicon, terzino brasiliano molto offensivo e abile in attacco e Paolo Maldini, difensore completo, abile in entrambe le fasi e impiegato spesso anche da difensore centrale.

Bibliografia:


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Castagna, C., Impellizzeri, F. M., Chaouachi, A., Bordon, C., & Manzi, V., Effect of training intensity distribution on aerobic fitness variables in elite soccer players: a case study. J Strength Cond Res, 2011.
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FIFA e FIFA 11+
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Tomas Stholen, Karim Chamari, Carlo Castagna and Ulrik Wisloff, Fisiologia nel calcio, Sports Medicine, 2005.

Immagini:


Immagine 1: http://www.ildomanidellosport.it/wp-content/uploads/2017/11/Misure-Campo-da-Calcio.png
Immagine 2: https://blog.performancelab16.com/wp-content/uploads/2019/04/Potenza-nella-fase-di-gioco.jpg