curling

Modello Prestativo

Sport Individuale

Curling


Autore: Deborah Gai

Data di immissione del modello: 17/06/2019

Tipologia di sport:

    • A squadre: 4 giocatori (+ una riserva)
      • 4 maschi
      • 4 femmine
      • Misto (2 maschi + 2 femmine)
    • I ruoli dei 4 giocatori sono:
      • LEAD: deve essere un buon "puntista". É continuamente impegnato con lo sweeping
      • SECOND: anch'egli deve essere un buon "puntista" e anche un buon bocciatore poiché spetta a lui eliminare le stones avversarie. Anche chi occupa questo ruolo è impegnato nell'azione di sweeping
      • THIRD: dirige il gioco al posto dello skip quando è impegnato nel lancio
      • SKIP: è il capo squadra, decide la strategia di gioco indicando ai compagni le caratteristiche e il tipo di lancio che devono effettuare
    • Doppio: misto (1 maschio + 1 femmina)
    • Situazionale
    • Di precisione
    • Antico: nasce in Scozia nel 1541

Ambiente:

    • Indoor
    • Stagione: invernale
    • Superficie di gara: pista di ghiaccio di 44,5m di lunghezza e 4,75m di larghezza. Il campo da gioco è delimitato da linee e cerchi, ogni singola pista è chiamata RINK. Alle due estremità del campo sono disegnati 3 bersagli concentrici definiti HOUSE, entro i quali i sassi devono essere lanciati per fare punteggio. Sono presenti diverse linee denominate: Linea di centro (CENTER LINE), Linea di fondo (BACK-LINE), Linea di bordo (SIDE LINE) e Linea del maiale (HOG LINE). La preparazione del ghiaccio viene curata da tecnici competenti chiamati "Ice makers", che rendono la superficie del campo di gara uniforme. Per rifinire la pista viene spruzzata dell'acqua nebulizzata (pebble) con uno speciale irrigatore (pebble- can), che dà alla superficie ghiacciata l'aspetto "poroso" permettendo ai sassi un migliore scivolamento
    • Artificiale

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica:
      • 8 stones di granito per squadra di altezza minima 11,43 cm; circonferenza 91,44 cm; peso max 19,96 kg. Per tornei molto importanti, a ogni sasso viene inserito uno congegno elettronico che rileva eventuali infrazioni di lancio
      • 1 scopa (Broom): durante l’azione di sweeping serve per ridurre la frizione tra lo stone e la superficie ghiacciata prolungando casi la corsa del sasso. Inoltre permette di formare una finissima pellicola d'umidità fra il ghiaccio e la base dell'attrezzo in modo da ridurne la rotazione
      • Staffe di partenza (hack)
      • Scarpe, una con suola in teflon o acciaio e l’altra in gomma
      • Pantaloni in materiale elastico e caldo
      • Guanti antiscivolo
    • Strumentazione di protezione obbligatoria:
      • Casco nei principianti

Obiettivo:

    • Punteggio: vittoria 1 punto, sconfitta 0 punti, il pareggio non esiste

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 4 (azione di sweeping)
    • Coordinativa: 3
    • Intellettiva: 4 (decidere le strategie di gioco)

Inizio pratica agonistica (età):

    • 8 anni

Inizio pratica professionistica:

    • 16 anni

Sport Olimpico:

    • Dal 1998 - Olimpiadi di Nagano

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Diffusione sia maschile che femminile con prevalenza del sesso maschile. Nel mondo ci sono circa 1,2 milioni di giocatori di curling

Numeri di piste da curling coperte:

    • Italia: 35
    • Francia: 117
    • Germania: 200
    • Finlandia: 299
    • Stati Uniti: 1500

Paesi con maggior diffusione:

    • Regno unito
    • Canada
    • Stati Uniti

In Italia: il 90% delle realtà dove si pratica Curling si concentra in zone alpine e prealpine. Nel 2003 i club affiliati erano 24. Gli ultimi dati aggiornati al 2011 individuano 41 Curling club:

    • Piemonte (13)
    • Veneto (9)
    • Trentino (7)
    • Lombardia (5)
    • Marche (2)
    • Friuli Venezia Giulia (1)
    • Alto Adige (1)
    • Valle d’Aosta (1)
    • Lazio (1)
    • Campania (1)

Tesserati in Italia: 353 (aggiornato al 2017)

    • 172 Piemonte: 83 senior, 6 esordienti di 13 anni, 8 di 15 anni, 22 junior di 21 anni, 53 senior/over
    • 12 Friuli Venezia Giulia
    • 87 Veneto
    • 54 Trentino Alto Adige
    • 28 Lombardia

Situazione in Canada (paese con maggior numero di praticanti):

    • Maschi: sono 57, 12% di cui il 2,56% pratica curling
    • Femmine: sono il 42,88% di cui l’1,8% pratica curling
    • Il maggior numero di praticanti si ha in età compresa tra i 35 e i 49 anni (23%), tra 25 e 34 anni (18,68%) e da 50 a 64 anni (15,77%)

Frequenza gare:

    • La stagione inizia da fine Agosto e termina a metà Aprile circa. Ogni anno si giocano gli Europei a fine Novembre/inizio Dicembre e i Mondiali a inizio Aprile. In serie A vengono giocate 14 partite all’anno più le finali delle 4 migliori squadre

Record mondiale (se esistente):

    • La più lunga maratona di curling è di 105 ore e 6 minuti e 51 secondi, realizzata da Bill Pearce, Brittany Pearce, Amanda Pearce, Lauren Grealy, Michael Foster, Stephen Collins, Calvin Manley, Terry Lee, Jeremy Rand e John Carpino a Coldwater in Ontario, Canada dal 28 settembre al 2 ottobre 2017

Somatotipo:

    • Ectomorfo
    • Endomorfo
    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • Studi o dati relativi ad altezza e peso medio degli atleti di questa disciplina non sono presenti in letteratura. È uno sport che coinvolge un’ampia fascia d’età che nelle competizione di alto livello va dai 16 anni oltre i 50 con caratteristiche morfologiche molto variabili tra i soggetti

Distanza della prestazione:

    • Stones: qualsiasi distanza entro la Back-line e qualsiasi distanza oltre la hog line, pena l’eliminazione della stone
    • Atleta: teoricamente potrebbe spazzare (sweeping) fino a 1,7 km

Durata della competizione:

    • In serie A e ai campionati internazionali le partite hanno durata di 73 minuti per squadra e vengono giocati 10 end. Ogni squadra, una volta terminati i sassi deve avere ancora a disposizione almeno un secondo dei 73 minuti disponibili, pena la perdita della partita. In caso di parità si giocano gli extra end della durata di 5 minuti e mezzo per squadra

Frequenza cardiaca (durante lo sweeping):

    • Fc media: 170 bpm
      • 169 bpm negli uomini
      • 164 bpm nelle donne
    • Fc max.: 200 bpm

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: anerobico alattacido
    • Potenza media espressa:
      • Bassa 70 watt
      • Moderata 88 watt
      • Alta 105 watt
    • Lavoro:
      • Da 600 fino a 2500 KJ in 20 secondi
    • Forza espressa:
      • Maschi 146,3 N
      • Femmine 81,7 N

Alimentazione e idratazione:

    • Dispendio calorico:
      • Intensità bassa METS 4
      • Intensità moderata METS 5
      • Intensità alta METS 6
    • Media litri persi: da 750 ml a 1500 ml

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:
      • Forza (esplosiva, massimale)
      • Resistenza
      • Velocità
    • Capacità coordinative:
      • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti (spingersi dall’hack mantenendo l’equilibrio imprimendo la rotazione adeguata allo stone con la forza necessaria)
      • Capacità di differenziazione cinestesica (gestire la forza in fase di lancio o sweeping per indirizzare il sasso nella zona prestabilita)
      • Capacità di equilibrio statico e dinamico (sia in fase di partenza dall’hack sia in fase di sweeping)
      • Capacità di trasformazione del movimento (cambiare gesto specifico in funzione della situazione di gioco)

Abilità motorie:

    • Scivolare sul ghiaccio
    • Far scivolare i sassi
    • Spazzare sul ghiaccio con la scopa
    • Colpire le stones
    • Posizionare lo stone sulla pista come indicato dallo skip
    • Impartire rotazioni ai sassi in senso orario e anti orario in base alle richieste del capo squadra
    • Camminare sul ghiaccio
    • Cambiare strategia di gioco in funzione delle dinamiche di gioco e delle strategie della squadra avversaria

Tutte queste abilità devono essere eseguite gestendo al meglio forza e velocità al fine di modularle per ottenere un gesto il più efficace ed efficiente possibile. Queste abilità saranno alla base dei gesti tecnici evidenziati nel paragrafo “GESTI TECNICI DI BASE”

Schemi motori:

    • Camminare
    • Afferrare
    • Lanciare/colpire

Piani di lavoro:

    • Piano sagittale
    • Piano trasverso

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato: prima di una competizione si hanno 10 minuti a disposizione per squadra in cui si testa il ghiaccio e si effettua il riscaldamento specifico

    • Condizionale:
      • Camminata
      • Corsa
      • Salti
      • Salite e discese da scalini
      • Jumping jack
      • Salto della funicella
    • Tecnico (gesto specifico)/coordinativo:
      • Gesto sport specifico su ghiaccio come scivolamenti dall'hack
      • Sweeping
      • Lanci
    • Mobilità:
      • Oscillazioni degli arti
      • Torsioni del busto
      • Circonduzioni delle braccia
      • Mobilità colonna
      • Flessioni ed estensioni del busto frontali e laterali
      • Rotazioni di anca
    • Flessibilità:
      • Stretching dinamico che in parte riprende i movimenti sport specifici
      • Stretching statico
      • Allungamento tricipite surale
      • Quadricipite
      • Flessori della gamba
      • Flessori di anca
      • Cobra stretch
      • Gatto stretch
      • Tricipite e bicipite brachiale

Principali muscoli coinvolti (DELIVERY):

    • Agonisti:
      • Gamba: (Tricipite Surale + tibiale anteriore) in fase di spinta dall’hack
      • Coscia: (Quadricipite) nella fase intermedia e finale di spinta dall’hack. (Bicipite femorale, Semitendinoso, Semimembranoso) durante la spinta dall’hack
      • Estensori dell’anca: (gluteo) durante la fase intermedia e finale della spinta dall’hack
    • Fissatori:
      • Gamba: (Soleo e gastrocnemio) stabilizzano il piede dopo l’uscita dall’hack nella fase di scivolamento
      • Coscia: (Quadricipite) fa mantenere la posizione nella fase di scivolata
      • Flessori di anca: (grande e piccolo psoas e iliaco) stabilizzano anca e tronco durante la fase di scivolamento
      • Estensori di anca: (gluteo) mantiene la posizione del tronco
      • Core: (retto dell’addome, obliqui, trasverso, erettori spinali, multifido) coinvolti nel mantenimento della posizione, danno stabilità

Principali muscoli coinvolti (SWEEPING):

    • Agonisti:
      • Arti inferiori: (gastrocnemio, ischiocrurali, gluteo, quadricipite e flessori di anca) consentono lo spostamento dell’atleta sul ghiaccio
      • Schiena: lunghissimo del dorso (in particolare), trapezio, grande romboide, grande rotondo
      • Arti superiori: muscoli avambraccio e mani forniscono una presa sull'impugnatura della scopa per facilitare lo sweeping ad alta intensità (sono coinvolti anche nella fase di rilascio dello stone)
      • Core: retto dell’addome, obliqui, trasverso, erettori spinali, multifido
      • Petto: gran pettorale (coinvolto in modo fondamentale nella pressione della scopa verso il basso)
    • Sinergici:
      • Arti inferiori: (gastrocnemio, ischiocrurali, gluteo, quadricipite, flessori di anca) sono una base per l’azione di sweeping
      • Schiena: lunghissimo del dorso, trapezio, grande romboide, grande rotondo
      • Arti superiori: (tricipite brachiale) esercita una pressione verso il basso sulla testina della scopa
      • Core: (retto dell’addome, obliqui, trasverso, erettori spinali, multifido) aiutano nel fornire equilibrio e forza per tutta la durata dello sweeping
      • Spalle: (deltoidi, cuffia dei rotatori) collaborano nella pressione della scopa verso il basso. I deltoidi collaborano nel coordinare la direzione e la velocità della scopa
      • Petto: (piccolo pettorale) coinvolto nella pressione verso il basso della scopa
    • Fissatori:
      • Arti inferiori: (gastrocnemio, ischiocrurali, gluteo, quadricipite e flessori di anca) danno stabilità
      • Schiena: lunghissimo del dorso, trapezio, grande romboide, grande rotondo
      • Arti superiori: (bicipite brachiale) è uno stabilizzatore del gomito

Principali articolazioni coinvolte:

    • Caviglia
    • Ginocchio
    • Anca
    • Colonna vertebrale
    • Spalla
    • Gomito
    • Polso

Gesti tecnici di base:

    • Bocciate: hanno lo scopo di rimuovere le pietre dal gioco. Ci sono diverse tipologie di bocciata: l'apertura, bocciata molto forte il cui obiettivo è liberare il campo dalle guardie; hit-and-roll, bocciata di uno stone avversario che permette di "rollare" dietro le guardie; doppie bocciate che coinvolgono più sassi
    • Curl: l’effetto di rotazione dato alla maniglia dello stone al momento del lancio
    • Chip: colpire di striscio uno stone
    • Clean: azione di scopa davanti allo stone, per rimuovere eventuale sporco in pista
    • Delivery (scivolata): spinta dello stone partendo dall’hack
    • In-Turn: la rotazione impressa allo stone durante il lancio in senso orari
    • Narrow/Off the broom: lanciare uno stone verso la scopa dello skip
    • Out-Turn: la rotazione impressa allo stone durante il lancio in senso antiorario
    • Punti: scopo di questi lanci e fare in modo che le stones raggiungano la House. Vi sono diverse tipologie di PUNTI: promozioni spingere altri sassi all'interno della casa o più vicino al centro; appoggi appoggiarsi con un sasso ad altre stones ferme; tape-back spingere un sasso di solito avversario sotto la teeline; freeze un appoggio molto preciso che solitamente impedisce al sasso di essere bocciato
    • Sweeping (spazzare): azione messa in atto per influenzare la traiettoria dello stone con l’utilizzo della scopa
    • Take-Out: Colpire uno stone in modo da mandarlo fuori campo
    • Turn: Direzione di rotazione (In oppure Out) di uno stone impartita durante il lancio e che ne determina la traiettoria

Aspetti usuranti (dolori muscoloscheletrici):

    • Ginocchio
    • Anca
    • Schiena
    • Spalla
    • Collo

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Ginocchio
    • Schiena
    • Spalla

Sport con un basso tasso di infortuni.

Test specifici:

    • Test massimali arti superiori e inferiori:
      • Panca piana
      • Squat
    • Test forza esplosiva:
      • Sergent test
      • Squat jump (utile per avere informazioni nella fase sport specifica del delivery)
    • Test di equilibrio:
      • Su fit ball mantenimento di una posizione (seduto, in piedi, in ginocchio oppure con movimenti abbinati delle braccia, uso di palline) per più tempo possibile mantenendo l’equilibrio
    • Test per il core:
      • Mantenimento della plank per più tempo possibile
    • Test aerobici:
      • Test di cooper
    • Test su ghiaccio per valutare la % di riuscita sassi: esempio quante bocciate su 10 hanno buon esito (100%-75%-50%-25%), oppure quante volte si riesce a fare arrivare lo stone nel cerchio centrale (ogni stones 1 punto), la somma dei punti corrisponderà a una % di riuscita dei sassi
    • Test di coordinazione oculo manuale:
      • Guardare i sassi durante l’azione di sweeping

Video-regolamento:

Bibliografia:

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2. Curling facility review. Final December 2017. Cowichan Lake Sport Arena, Cowichan Valley Regional district. Consultabile in https://www.cvrd.bc.ca/documentcenter/view/84358
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4. David G.Behm, PhD (2007). Periodized Training Program of the Canadian Olympic Curling Team. Strength and Conditioning Journal, Volume 29, Number 3, pages 24–31.
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7. Disposizioni Organizzative Annuali Curling e Wheelchair Curling campionati nazionali 2018-2019, FISG consultabile in https://www.fisg.it/web/wp-content/uploads/2018/09/DOA-2018-2019-definitive.pdf
8. FISG - Sportforum 2011, Provincia autonoma di Bolzano. Coordinamento: Laura Savoia. Grafica: info@raffeiner.bz.it. Stampa: Tezzele by Esperia Srl.
9. Fiona Reid, (september 2010). A Geographical Study of Scottish Sport, Department of Sports Studies University of Stirling.
10. Guinness World Record 2019. Mondadori (18 settembre 2018). ISBN- 10:880470618X. ISBN-13: 978-880470618X.
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12. J C Reeser, R L Berg (2004). Self reported injury patterns among competitive curlers in the United States: a preliminary investigation into the epidemiology of curling injuries. Sports Med 2004; 38:e29. doi: 10.1136/bjsm.2003.010298
13. John L. Bradley (2009). The sports science of curling: A practical review. Department of Education, University College Cork, Cork, Ireland. Journal of Sports Science and Medicine 8, 495-500.
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16. Serra O., (23/01/2017). Curling, che cosa resta dopo Torino 2006. La stampa, p. 52, consultabile in http://www.curlingitalia.it/wp-content/uploads/2017/01/Curling_La_Stampa_23-01-2017.pdf
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