Atlas Stone
Autore: Giovanni Chiurazzi
Data di immissione del modello: 11/06/2021
Tipologia di sport:
Individuale
Non situazionale
Estremo (utilizzo di carichi elevati)
Non antico: anche se ci sono tracce di questa disciplina risalenti all'epoca dei Norreni, che erano soliti sollevare pietre pesanti come allenamento vero e proprio e prove di forza, la disciplina del sollevamento delle Atlas Stone così come la conosciamo oggi appare solo nel 1986, 9 anni dopo la creazione dei World's Strongest Man.
Folkloristico: la figura dello Strongman ed in particolare di questa disciplina sono nati e sono entrati a far parte della cultura scozzese grazie agli Highland Games in Scozia, e diffusi poi in tutto il resto del mondo. L'intento di questo sport è quello di misurare la forza degli atleti attraverso diverse prove.
Ambiente:
Sia indoor che outdoor, in base alla stagione durante il quale si svolge la competizione
Stagione: annuale
Superficie di gara: mattonelle anti-trauma costituite da gomma vulcanizzata riciclata e agglomerata con elastomeri poliuretanici
Naturale (se gara all'aperto); artificiale (World's Strongest Man e tutte le gare indoor si svolgono in appositi palazzetti attrezzati)
Materiali:
Strumentazione specifica tecnica:
5 pietre sferiche e completamente lisce fatte in cemento ultra performante (UHPC - Ultra High Performance Concrete) dal peso crescente
5 piattaforme in acciaio (a volte in legno con superficie superiore in acciaio) di altezza decrescente poste una di fianco l'altra. Forma e dimensione delle piattaforme variano ogni anno quindi non ci sono misure specifiche se non quelle dell'altezza (180 - 166 - 152 - 138 - 124 cm).
Attrezzatura personale non obbligatoria:
Cintura per sollevamento pesi;
Ginocchiere e gomitiere a compressione;
Para avambracci o Tacky Glue (specifico tipo di colla appiccicosa da spalmare sugli avambracci prima della prova per aumentare l'aderenza degli stessi sulla pietra dopo averla afferrata ed evitare che quest'ultima scivoli).
Obiettivo:
Tempo: Sollevare tutte e 5 le pietre di peso crescente (che inizialmente andavano da 90 a 140 kg, mentre oggi vanno da 100 a 180 e da 120 a 200 kg nelle competizioni più importanti) nei rispettivi supporti di altezza decrescenti (da 180 a 124 cm) nel minor tempo possibile.
Se i concorrenti non riescono a sollevare tutte le pietre, viene registrato il numero di pietre e il tempo impiegato per sollevarle e posizionarle.
Difficoltà:
Condizionale: 5. Lo Strongman è uno sport di espressione di forza assoluta, il quale metabolismo principale è rappresentato dall'anaerobico alattacido e lattacido in base al tipo di prova e alla sua durata. Una parte importante dell'allenamento è però occupata anche dal metabolismo aerobico che permette di velocizzare i processi di recupero ed eseguire prove con pesi molto importanti in successione dove la componente cardiovascolare è significativa.
Coordinativa: 5. C'è bisogno di un'altissima coordinazione inter e intra-muscolare per riuscire a sollevare pietre sferiche dai 100 kg in su senza nessun appiglio su cui far leva.
Intellettiva: 2. Non c'è bisogno di uno sforzo intellettivo alto per portare a termine le prove.
Inizio pratica agonistica/professionistica:
Non è possibile indicare una fascia d'età precisa per l'inizio di quest'attività poiché la quasi totalità degli atleti si avvicina a questa disciplina dopo alcuni anni di altre discipline in cui si utilizzano sovraccarichi pesanti, in particolare il Powerlifting.
Sport non Olimpico
Lo Strongman non è sport Olimpico, la competizione di maggior livello internazionale è il World's Strongest Man che si tiene ogni anno verso la fine di settembre.
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
Lo Strongman è uno sport di nicchia praticato principalmente nei paesi del Nord/Nord-Est Europa (gli atleti più forti sono infatti Islandesi, Scozzesi o Inglesi), dove rappresenta una vera e propria tradizione, e prettamente maschile.
Anche se le prime competizioni che danno la possibilità alle donne di competere come professioniste risalgono ai primi anni del XXI secolo, soltanto nel marzo 2017 l'annuale Arnold Classic ha ospitato la sua prima competizione professionale per Strongwoman.
Frequenza gare:
Annuale.
Gare più importanti:
Wold's Strongest Man; svolto tra la fine di Settembre e i primi di Ottobre;
Arnold Strongman Classic; svolto tra la fine di febbraio e i primi di marzo.
Record mondiale:
L'attuale record mondiale è detenuto da Tom Stoltman, che il 18 Gennaio 2020, ai Britain's Strongest Man, ha completato la prova sollevando tutte e 5 le pietre in 16,01 secondi.
Sempre Stoltman, il 23 Maggio dello stesso anno, ha compiuto un altro record mondiale sollevando un'Atlas Stone da 286 kg in un'unica alzata e facendole oltrepassare un piedistallo in legno di 1,21 m, aggiudicandosi il record di pietra più pesante mai sollevata nella prova "Atlas Stone Over Bar".
Somatotipo:
Endomorfo
Mesomorfo
Morfotipo:
Peso e altezza variano molto in base alla categoria e al livello.
Prendendo in considerazione la categoria Super Heavy Weight (SHW) dei circuiti internazionali, dove figurano i più importanti Strongman al mondo, le medie sono le seguenti:
Altezza media: 2 m ± 15 cm
Peso medio: 175 ± 25 kg
Nel resto del mondo e a livelli più bassi ci si aggira comunque intorno ad 1.80 m ± 10 cm di altezza e 110 ± 30 kg di peso corporeo.
Distanza della prestazione:
5 ± 1 m
Durata:
Della competizione: siccome si svolge a coppie, è dipendente dal numero dei partecipanti. In genere è l'ultima prova del giorno e termina al massimo entro la mezz'ora.
Della singola prova: dai 16 ai 60 secondi.
Frequenza cardiaca:
Non ci sono ancora abbastanza studi per poter indicare una frequenza cardiaca minima ed una massima in questa prova.
Tipologia di lavoro:
Ciclico
Sistema energetico coinvolto:
Dominante: Anaerobico lattacido. La prova termina nella maggior parte dei casi entro i 40 secondi.
Capacità motorie:
Capacità condizionali:
Forza massima
Flessibilità
Resistenza
Capacità coordinative:
Accoppiamento e combinazione
Differenziazione cinestesica
Equilibrio
Ritmizzazione
Abilità motorie:
Closed skills: In questa prova l'ambiente è stabile e prevedibile. Il gesto tecnico deve essere riprodotto in sequenza fino alla fine della prova cercando l'efficienza del movimento.
Schemi motori:
L'azione motoria del sollevamento delle Atlas Stone racchiude principalmente i movimenti di spinta e tirata (push e pull).
Piani di lavoro:
Piano sagittale
Piano trasversale
Piano frontale
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata (in ordine):
Condizionale (riscaldamento generale)
Mobilità (foam roller e rilascio miofasciale)
Flessibilità (stretching dinamico)
Coordinativo (esercizi di attivazione muscolare e tecniche di respirazione)
Tecnico (gesto specifico)
Un corretto riscaldamento è di fondamentale importanza in questo sport in cui si sollevano carichi importanti, soprattutto in competizione.
Esso serve per: prevenire gli infortuni, migliorare l'attivazione dei muscoli, aumentare il flusso sanguigno e la circolazione, la temperatura corporea e la frequenza cardiaca.
Principali muscoli coinvolti:
Essendo il sollevamento delle Atlas Stone un esercizio multi-articolare pesante e molto complicato, poiché le pietre sono completamente lisce e senza appigli, i muscoli interessati sono molteplici e comprendono la quasi totalità dei principali muscoli del corpo:
Agonisti:
Tricipite della sura
Quadricipite femorale
Grande gluteo
Sacrospinale
Gran dorsale
Deltoide anteriore
Sinergici:
Tibiale anteriore
Ischio-crurali
Grande pettorale
Fissatori:
Adduttori
Piccolo e medio gluteo
Muscoli addominali
Stabilizzatori della scapola
Bicipite brachiale
Muscoli dell'avambraccio
Muscoli della mano
Principali articolazioni coinvolte:
Caviglia (tibio-tarsica)
Ginocchia
Anca (coxo-femorale)
Spalla (scapolo-omerale)
gomito (omero-radio-ulnare)
Gesti tecnici di base:
Accosciata
Stacco
Girata
Aspetti usuranti:
Uno dei maggiori problemi di questa alzata è la forma sferica e completamente liscia delle Atlas Stone; a causa della forma scomoda della pietra, mantenere una postura protettiva della colonna vertebrale durante l'alzata, e quindi in posizione neutra o in lordosi fisiologica, è quasi impossibile. Questo comporta un conseguente carico di compressione sulla colonna vertebrale molto alto che pone la schiena in una condizione di sofferenza. La maggior parte degli infortuni in questa alzata infatti colpisce proprio la bassa schiena.
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
La maggior parte degli infortuni comprende strappi muscolari o lesioni tendinee di vario genere.
Le zone maggiormente interessate sono:
bassa schiena (muscoli lombari)
spalle
bicipiti
ginocchia
Test specifici:
Deadlift 1RM
Squat 1RM
Log Press 1RM
Video-regolamento:
Bibliografia: