boulder

Modello Prestativo

Sport individuale

arrampicata sportiva

Boulder


Autore: Federico Rossetto Giaccherino

Data di immissione del modello: 02/09/2020

Tipologia di sport:

    • Individuale

    • Non situazionale

Ambiente:

    • Indoor/outdoor: le gare a livello nazionale vengono ospitate da palestre indoor, le gare a livello internazionale posso anche essere svolte all'esterno su strutture artificiali montate appositamente per la competizione.

    • Stagione: annuale, le competizioni vengono distribuite tra il periodo invernale e quello estivo/autunnale.

    • Superficie di gara: struttura in legno composta da travi portanti rivestiti da pannelli con inserti per ospitare l'inserimento delle prese ( deve essere certificata dal costruttore come idonea per l'arrampicata boulder). L'atleta non dovrà mai trovarsi ad un'altezza superiore ai 3 m con la parte più bassa del corpo, la sommità della struttura deve essere superiore ai 4 m.

    • Artificiale: le pareti sono già presenti all'interno delle palestre indoor o vengono costruite appositamente.

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica:

      • Scarpette: composte da una tomaia in microfibra/pelle, un'intersuola per aumentare la sensibilità, un tensionamento per mantenere invariata la forma della scarpetta, una suola in vibram (figura 1).

      • Magnesite: in polvere o liquida per aumentare l'assorbimento e il grip.

      • Prese/volumi: il materiale cambia in base al costruttore,le più utilizzate sono in poliuretano (figura 2), poliestere, vetroresina e legno (figura 3).

    • Strumentazione di protezione obbligatoria:

      • Materasso composto da più strati di gomma piuma e materiale ignifugo, rivestito da uno strato in pvc/feltro per attutire ogni caduta da parte degli atleti, deve sporgere di 2 m dalla linea di caduta a piombo dal pannello.(figura 4).

figura 1: scarpetta.
figura 2: presa in poliuretano.
figura 3: volumi di legno.
figura 4: materasso protettivo.

Obiettivo:

    • Punteggio: per vincere la gara vengono calcolati il numero di TOP (presa più alta che indica la conclusione del blocco/problema), numero di ZONE (la ZONA è una presa posizionata solitamente ad un'altezza intermedia al problema e attribuisce mezzo punto all'atleta se viene tenuta e controllata), numero di tentativi per raggiungere il TOP, numero di tentativi per raggiungere la ZONA.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 4

    • Coordinativa: 5

    • Intellettiva: 4

Inizio pratica agonistica (età):

    • Categoria U10

Inizio pratica professionistica:

    • Categoria U20

Sport Promozionale/olimpico:

    • Ingresso tra le discipline olimpiche da Tokyo 2020 sotto forma di combinata olimpica (ci sarà una sola medaglia che comprenderà lead, boulder e speed).

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Sono state analizzate le nazionalità degli uomini e delle donne presenti nel worldranking IFSC 2019.

      • Uomini: Europa=44 Asia=19 America=9

      • Donne: Europa=54 Asia=16 America=13

Frequenza gare:

    • A livello nazionale (Coppa Italia e Campionato Italiano): nel periodo Febbraio-Maggio si disputano 1 o 2 gare al mese.

    • A livello internazionale (World Cup e Wold Championships): nel periodo Maggio-Ottobre si disputano 1 o 2 gare al mese.

Record mondiale:

    • Non esiste per questa disciplina, l'unica disciplina dell'arrampicata sportiva concepita per il record è la Speed.

Somatotipo:

    • Mesomorfo: dominante.

    • Ectomorfo: importanza dell' Ape Index (rapporto lunghezza/altezza).

Morfotipo:

    • Altezza media:

      • Uomini: 175 cm.

      • Donne: 160 cm.

    • Peso medio:

      • Uomini: 63 kg.

      • Donne: 52 kg.

Distanza della prestazione:

    • L'altezza della sommità della struttura deve essere superiore ai 4 m, il TOP nelle competizioni internazionali è posizionato a circa 4,5 m di altezza, i tracciatori hanno la possibilità di tracciare il problema (solitamente un problema è composto da 8-10 movimenti) stando entro questi limiti e ricordandosi che l'atleta non può superare i 3 m di altezza con la parte più bassa del corpo.

Durata:

    • Della competizione: le competizioni vengono svolte in 2 giornate, nella giornata 1 si disputano le qualifiche dove ogni atleta ha disposizione 5 tentativi per ogni problema (si va da un minimo di 8 ad un massimo di 10 problemi). Nella giornata 2 si svolgono sia le semifinali, in cui l'atleta ha disposizione 5 minuti per risolvere il problema, sia le finali in cui l'atleta ha disposizione 4 minuti per risolvere il problema. In queste ultime due fasi agli atleti viene dato un tempo preciso per recuperare prima di passare al problema successivo.

    • Dell’azione: l'esecuzione di un problema difficilmente supera i 20 secondi a tentativo, poi il tempo può variare a seconda della tracciatura del problema.

Frequenza cardiaca:

    • 70%-90% Fc max

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico: ogni gesto è differente durante la salita del problema, differenti prensioni, lanci, compressioni, bloccaggi.

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: Anaerobico alattacido Atp-cp.

Alimentazione e idratazione:

  • Il dispendio calorico indicativo si aggira tra le 10/11 Kcal/min. (Watts et al. 2000)

Physiological demands and nutritional considerations for Olympic-style competitive rock climbing". Marisa K. Micheal, Oliver C. Witard, Lanae Joubert.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:

      • Forza massima.

      • Forza esplosiva.

      • Forza resistente.

    • Capacità coordinative:

      • Capacità di equilibrio statico dinamico.

      • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti.

      • Capacità di differenziazione cinestesica.

      • Capacità di ritmizzazione.

Abilità motorie:

    • Gestione di appigli e appoggi: gli atleti sono in grado di valorizzare ogni singola presa e di usarla nel modo più giusto possibile per avere una maggiore resa.

    • Precisione del piede: fondamentale per gestire il movimento e mantenere l'equilibrio.

    • Gestione della forza di prensione: dosare la forza ogni volta che si effettua una prensione differente senza utilizzare la massima forza disponibile, salvaguardando così l'incolumità delle strutture anatomiche principalmente coinvolte.

Schemi motori:

    • Arrampicare.

    • Saltare: lanci a 1/2 mani.

    • Correre: per la risoluzione di alcuni blocchi è necessaria una ricorsa.

Piani di lavoro:

    • Piano frontale.

    • Piano sagittale.

    • Piano trasversale.

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Coordinativo: sequenza di movimenti con prensioni differenti spesso unite da una fase di volo e che si concludono con un bloccaggio.

    • Condizionale: vengono usate le sospensioni (può essere sia un lavoro di tipo isometrico che pliometrico) al trave per scaldare e stimolare tutta la struttura delle dita.

    • Tecnico: movimenti liberi su prese, usando i gesti tecnici.

    • Mobilità: particolare importanza viene data alla mobilità delle anche, fondamentale per gli atleti di questa disciplina.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti:

      • Deltoide.

      • Cuffia dei rotatori.

      • Brachiale.

      • Bicipite brachiale.

      • Tricipite brachiale.

      • Flessori delle dita.

      • Gran dorsale.

      • Grande pettorale.

      • Ileo-psoas.

      • Grande-gluteo.

      • Quadricipite femorale.

      • Bicipite femorale.

      • Tricipite della sura.

    • Sinergici:

      • Piccolo pettorale.

      • Trapezio.

      • Romboidi.

      • Coracobrachiale.

      • Brachioradiale.

      • Medio -gluteo.

      • Piccolo-gluteo.

      • Sartorio.

      • Adduttori.

      • Semi-tendinoso.

      • Semi-membranoso.

    • Fissatori:

      • Retto dell'addome.

      • Trasverso dell'addome.

      • Lunghissimo del dorso.

      • Obliquo interno.

      • Obliquo esterno.

      • Quadrato dei lombi.

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Atlo-occipitale.

    • Scapolo-omerale.

    • Omero-radiale.

    • Omero-ulnare.

    • Radio-ulnare.

    • Carpo-metacarpale.

    • Metacarpo-falangee.

    • Coxo-femorale.

    • Femoro-tibiale.

    • Femoro-rotulea.

    • Tibio-tarsica.

Gesti tecnici di base:

    • Presa arcuata/ semi-arcuata/ dita stese (figura 5).

    • Cambio piede.

    • Salita ad arti contrapposti.

    • Caricamento laterale.

    • Bilanciamento interno/esterno.

    • Lancio a 1 o 2 mani (figura 6).

    • Tallonaggio (figura 7).

    • Aggancio di punta (figura 8).

figura 5: presa dita stese.
figura 6: lancio a 2 mani.
figura 7: tallonaggio.
figura 8: aggancio di punta.

Aspetti usuranti:

    • Problemi alle strutture anatomiche della mano (i continui carichi su prese estremamente piccole portano spesso all'infortunio).

    • Disturbi plantari (il prolungato utilizzo di scarpette così piccole può portare ad alterazioni strutturali).

    • Compressione della colonna a seguito delle cadute ripetute.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Mano: lesioni dei tendini flessori delle dita, rottura di capsule e pulegge.

    • Gomito: epicondilite.

    • Spalla: lussazioni o sub-lussazioni, causate dalla caduta imprecisa sul materasso protettivo.

    • Ginocchio: lesioni ai legamenti, principalmente a seguito di una caduta talvolta causate da un movimento durante la scalata.

Test specifici:

    • Test di bosco: per valutare la forza esplosiva degli arti inferiori.

    • Test di sospensione: per valutare la forza delle dita.

    • Test dinamometrici: per valutare la forza di presa della mano.

Video-regolamento:

    • Regolamento FASI (nazionale):

      • Le qualificazioni possono avvenire o in stile raduno a a turno unico, a seconda del numero di partecipanti il tempo a disposizione varia dalle 2 ore alle 3 ore.

      • Ogni atleta porta con se per tutto il tempo della competizione un foglio sul quale gli verrà segnato il numero di tentativi effettuati per ogni blocco/problema dal giudice di blocco.

      • Ogni atleta in fase di qualifica ha 5 tentativi per risolvere il problema.

      • Lo START(punto di partenza del problema), la ZONA (punto intermedio) ed il TOP (punto di arrivo) devono essere ben segnalati.

      • Il tentativo vine considerato nullo se l'atleta no parte con tutti i punti di appoggio, oppure esce dal percorso toccando altre prese o tocca con il corpo il materasso protettivo.

      • Alle semifinali potranno accedere solo metà dei partecipanti ed ogni atleta non avrà più 5 tentativi per risolvere il problema ma solamente 5 minuti.

      • Alle finali potranno accedere solo i primi 6 atleti sia per la categoria maschile che femminile, questa volta il tempo a disposizione per risolvere il blocco è di soli 4 minuti.

      • In queste ultime 2 fasi l'atleta viene messo in isolamento e potrà vedere il blocco solo nel momento del primo tentativo.

    • Regolmento IFSC (internazionale):

      • Nelle qualificazioni e nelle semifinali gli atleti sono messi in isolamento e vedranno il blocco nel momento del primo tentativo e viene dato loro come limite di tempo 5 minuti per risolvere il blocco.

      • In finale gli atleti hanno 2 minuti di tempo per osservare il blocco senza poterlo provare, scaduto il tempo ognuno di loro avrà 4 minuti per risolvere il problema.

Bibliografia:


Corso istruttore 1° livello FASI; 2019
Corso giudice federale 1° livello FASI,2019
Statuto e regolamento FASI, 2019.
Regolamento IFSC, 2019.
World ranking IFSC, 2019.
IFSC gallery World Championships Hachioji 2019.
Scarpa catalogue 2019.
Flatholds catalogue 2020.
Flipp crashpads&matting catalogue 2020.
Marisa K. Micheal, Oliver C. Witard, Lanae Joubert "Phtsiological demamnds and nutritional considerations for Olympic-style competitive Rock climbing", 2019.
Medernach, J. prosper, Kleinoder H, Lotzerich, H. H. Herman " Movement demands of elite female and male athletes in competitive bouldering", 2016.
Andreas Schweizer " Sport cimbing/Bouldering", 2020.
Luca Beratto, Corso di Recupero funzionale, SUISM LM-68 2020.
Marco Ivaldi, Corso di Tecniche dello Sport, SUISM LM-68 2020.