short track

Modello Prestativo

Sport di velocità

short track


Autore: Lorenzo Cuzzi

Data di immissione del modello: 17/06/2020

Tipologia di sport:

    • Individuale e a squadre (staffetta).
    • Situazionale: nonostante la gara possa variare solamente per il numero di giri/metri percorsi, è prevista la presenza di avversari (tre fino ai 1000m, cinque dai 1500m), la presenza di compagni con cui scambiarsi (durante la staffetta) e la possibilità di contatto fisico tra i partecipanti anche se involontario: questi elementi rendono variabile la situazione.

Ambiente:

    • Indoor
    • Stagione invernale.
    • Superficie di gara: ghiaccio, pista lunga 111,12m.
    • Artificiale: all’interno di un palazzetto del ghiaccio.

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica:
      • Pattini prodotti su misura in base alla forma del piede, con le lame affilate e lunghe 40-46cm, leggermente decentrate e curvate agli estremi verso sinistra (lato in cui viene effettuata la curva) per evitare il contatto del pattino col ghiaccio.
    • Strumentazione di protezione obbligatoria:
      • Casco rigido omologato
      • Guanti resistenti ai tagli con applicazione sulla punta delle dita della mano sinistra di vetroresina o colla bicomponente per scivolare meglio quando l'atleta in curva appoggia la mano sul ghiaccio
      • Tuta integrale attillata, anti-taglio ed anti-vento
      • Ginocchiere
      • Parastinchi
      • Copri-collo in gommapiuma

Obiettivo:

    • Tempo/velocità: essere più veloci degli avversari per arrivare primi al traguardo e registrare il tempo minore al termine della gara.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5
    • Coordinativa: 5
    • Intellettiva: 2

Inizio pratica agonistica (età):

    • Dagli 8 anni compiuti, categoria "Junior F". Dai 5 anni fino al compimento degli 8 anni i tesserati fanno parte della categoria "Pre-agonistica"

Inizio pratica professionistica:

    • Possibilità di partecipare ai "Campionati Italiani Assoluti" e di esordire in Nazionale partecipando a gare internazionali a partire dalla categoria "Junior C". Sarà necessario aver compiuto 14 anni entro il 30/06, prima dell'inizio della stagione sportiva considerato il 01/07 (per la stagione 2020-2021 sarà necessario aver compiuto 14 anni prima il 30/06/2020)

Sport Olimpico:

    • Sport olimpico dai Giochi olimpici invernati di Albertville (FR) nel 1992, con le discipline 500m femminile individuale, 1000m maschile individuale, staffetta 3000m femminile e staffetta 5000m maschile. Ai Giochi olimpici invernali di Calgary (CA) del 1988 ha fatto la sua prima apparizione olimpica come sport dimostrativo.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Praticato da entrambi i generi.
    • Diffuso specialmente (in relazione al medagliere olimpico) in: Corea del Sud, Cina, Olanda, USA, Russia, Italia, Olanda, Giappone, Australia, Bulgaria, Gran Bretagna, Corea del Nord.
    • Minore diffusione (in relazione al medagliere mondiale ed europeo) in: Austria, Belgio, Germania, Francia, Israele, Kazakistan, Nuova Zelanda, Polonia, Svizzera.
    • Tesserati (in riferimento alla stagione sportiva 2019/2020): 695.

Frequenza gare:

    • Il periodo competitivo nella stagione sportiva è compreso tra ottobre e marzo. Tutte le competizioni nazionali ed internazionali hanno cadenza annuale, eccetto i Giochi olimpici invernali con cadenza quadriennale. Le principali competizioni a livello internazionale sono: "Giochi olimpici invernali", "ISU World Cup", "ISU World Championship", "European Cup".

Record mondiale femminile:

    • 500 m: 41.936 secondi
    • 1000 m: 1:26.661 minuti
    • 1500 m: 2:14.354 minuti
    • 3000 m: 4:46.983 minuti
    • Staffetta 3000m: 4:03.471 minuti

Record mondiale maschile:

    • 500 m: 39.584 secondi
    • 1000 m: 1:20.875 minuti
    • 1500 m: 2:07.943 minuti
    • 3000 m: 4:31.891 minuti
    • Staffetta 5000 m: 6:28.625 minuti

Somatotipo:

    • Mesomorfo
    • Endomorfo

Morfotipo:

    • Altezza media:
      • Donne 163-174 cm
      • Uomini 173-184 cm
    • Peso medio:
      • Donne 52-65 kg
      • Uomini 60-75 kg

Distanza della prestazione:

    • Individuale femminile/maschile:
      • 500 m (quattro giri e mezzo di pista)
      • 1000 m (nove giri di pista)
      • 1500 m (tredici giri e mezzo di pista)
      • 3000 m (ventisette giri di pista, non olimpico)
    • Staffetta femminile:
      • 3000 m
    • Staffetta maschile:
      • 5000 m

Durata:

    • Gare individuali: la durata della gara corrisponde alla durata dell’azione individuale; queste dipendono dalla distanza da percorrere nella gara e quindi compresi generalmente tra 40’’ e 5’.
    • Staffetta: viene svolta in collaborazione con tre compagni di squadra, la durata della gara dipende sempre dalla distanza da percorrere e quindi sarà poco superiore ai 4’ sui 3000m per le donne e di circa 6’30’’ sui 5000m per gli uomini. La durata dell’azione individuale invece è compresa generalmente tra 8-20’’ (un giro e mezzo di pista effettuati a turno) ripetuta sei/sette volte nei 3000m e undici/dodici volte nei 5000 m, la cui somma corrisponde circa ad un quarto del tempo totale registrato.

Frequenza cardiaca:

    • Fc media sui primi 1000m: ≥85%.
    • Fc max.: ≥95%.

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: sistema anaerobico lattacido, utilizzato principalmente fino ai 1000m e nell’ultimo terzo di gara nei 1500m. Nelle staffette 3000m e 5000m gli atleti utilizzano questo sistema energetico nelle singole azioni, comprese all’incirca tra 20 secondi ad inizio gara a 8-9 secondi negli ultimi giri, ripetendole da sei a dodici volte nel corso della gara in base alla distanza da percorrere.
    • Secondario: sistema aerobico, utilizzato prevalentemente nei primi due terzi parte della gara sulle distanze ≥1500m, in cui la prestazione supera ampiamente i 2’. Nelle staffette 3000m e 5000m, gli atleti recuperano attivamente tra le singole azioni utilizzando questo sistema energetico.
    • VO2max medio negli uomini: 64 ml/kg/min.
    • Lattato prodotto mediamente sui primi 300m negli uomini: intorno a 12mmol/L. Fino ai 1000m rimane superiore a 9mmol/L.

Alimentazione e idratazione:

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:
      • Forza (specialmente la forza rapida e la forza esplosiva)
      • Resistenza alla velocità
      • Rapidità (in relazione alla capacità di accelerazione)
      • Velocità
    • Capacità coordinative:
      • Equilibrio
      • Differenziazione motoria
      • Accoppiamento e combinazione di movimenti
      • Ritmo
      • Reazione e trasformazione (a seguito ad un’eventuale contatto, uno sbilanciamento o uno scivolamento)

Abilità motorie:

    • Tecnico-coordinative:
      • In stretta collaborazione tra loro e in relazione all'esecuzione dei compiti motori previsti dalla gara, specialmente riguardo lo spostamento sui pattini ad alta velocità.
    • Tattiche:
      • In relazione alla strategia da attuare in gara, alla gestione delle energie e alla capacità di leggere velocemente la situazione di gara per adattarsi velocemente ad essa, gareggiando in un ambiente semiprevedibile.

Schemi motori:

    • Camminare
    • Correre

Piani di lavoro:

    • Sagittale
    • Frontale
    • Trasversale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Condizionale: prima parte (generale, utilizzando ad esempio una bike) e seconda parte (specifica, sul ghiaccio).
    • Coordinativo: prima parte.
    • Mobilità: prima parte.
    • Flessibilità: prima parte.
    • Tecnico (gesto specifico): seconda parte.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente):

La muscolatura maggiormente coinvolta è quella degli arti inferiori.

    • Agonisti:
      • Gastrocnemio
      • Soleo
      • Quadricipiti femorali
      • Ischiocrurali
      • Adduttori
      • Abduttori
      • Grande gluteo
    • Sinergici:
      • Gracile
      • Pettineo
      • Tensore della fascia lata
      • Tricipite brachiale (fase di partenza)
    • Fissatori:
      • Retto dell'addome
      • Obliqui dell'addome (interni ed esterni)
      • Quadrato dei lombi
      • Sacrospinale

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente):

    • Articolazioni della caviglia
    • Articolazioni del ginocchio
    • Articolazione coxo-femorale
    • Articolazioni del gomito
    • Articolazioni della spalla

Gesti tecnici di base:

  • Rettilineo: scivolamento alternato dei pattini, mantenendo il busto inclinato in avanti e flesso sul bacino, con riduzione della lordosi lombare, e il capo in linea con il tronco, utilizzando nell'ultima parte di gara gli arti superiori per favorire la propulsione con un movimento alternato tra loro, simile a quello della corsa.
  • Curva: dall’entrata fino all’uscita, lo scivolamento avviene tramite un passo incrociato detto "crossover": l’arto inferiore sinistro supera internamente il destra, il quale successivamente supererà il sinistro all’esterno, compiendo uno scavalcamento.
    • L’entrata in curva è facilitata da un più ampio scivolamento del pattino destro che favorisce l’inclinazione sul lato sinistro a cui è associato il successivo appoggio dell’arto inferiore sinistro.
    • Nella fase centrale, chiamata "hang phase", il corpo sarà inclinato sul lato sinistro e con i polpastrelli della mano sinistra appoggiati sul ghiaccio, per ridurre la forza centrifuga che potrebbe provocare cadute e scivolamenti.

Aspetti usuranti:

    • Traumi causati da cadute per scivolamento, per contatto involontario con un avversario e/o per scontro contro le balaustre attorno alla pista a grandi velocità. In gara gli infortuni traumatici accadono tre volte in più rispetto a quelli muscolari, rispetto alle sedute di allenamento in cui avvengono con minore frequenza.
    • Squilibri articolari e muscolari legati alla differente ossigenazione e forza prodotta tra i due arti inferiori (maggiore nell’arto sinistro rispetto all'arto destro, che rimane maggiormente deossigenato), causati dalla percorrenza della pista in senso anti-orario e quindi dall’inclinazione e dallo spostamento del peso sul lato sinistro del corpo nell'esecuzione delle curve.
    • La postura mantenuta durante la gara, ripetuta anche negli allenamenti fuori dal ghiaccio (bike) e sul ghiaccio, potrebbe risultare usurante a lungo termine provocando una riduzione della lordosi a livello lombare.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Distretti maggiormente colpiti:
      • Caviglia
      • Ginocchio
      • Colonna vertebrale
      • Zona inguinale
    • Tipologie di infortuni più frequenti:
      • Lacerazioni da taglio
      • Fratture
      • Distorsioni
      • Stiramenti
      • Contusioni
    • Infortuni più frequenti:
      • In gara: lussazioni alla spalla, lesioni muscolari nella zona inguinale, commozioni cerebrali e contusioni al ginocchio. Sono molto più frequenti gli infortuni di tipo traumatico.
      • In allenamento sul ghiaccio: lesioni muscolari nella zona inguinale, contusioni al ginocchio e distorsioni alla caviglia.
      • In allenamento fuori dal ghiaccio: distorsioni alla caviglia, lesioni muscolari nella zona inguinale, fratture di mani e polsi e infiammazione del ginocchio.

Test specifici:

    • Non esistono test specifici per lo short track. In relazione alla prestazione potrebbero essere valutate la forza e l’esplosività negli arti inferiori, la capacità anaerobica e aerobica e la potenza aerobica.

Video-Regolamento:

    • La gara è svolta in senso antiorario. La competizione è suddivisa in batterie con la formula dell’eliminazione diretta fino alla finale. La partenza avviene in gruppi di quattro atleti fino alla distanza di 1000m e in gruppi da sei atleti per distanze superiori ai 1500m. Nelle staffette gareggiano insieme quattro squadre e i quattro pattinatori della stessa squadra si danno il cambio "volante" con una spinta sulla schiena, alternandosi principalmente ogni giro e mezzo (ci si può alternare anche ogni due giri). Non è ammesso contatto fisico tra gli avversari, se non accidentale, pena la squalifica. Nel caso della staffetta, se un atleta cade a terra un compagno deve raggiungerlo dalla linea di partenza, toccarlo e continuare la gara. Tre sono i falli che comportano squalifica: il "crosstrack", ovvero taglio della strada ad un avversario in procinto di sorpasso; l' "impending", ovvero la caduta o il rallentamento provocati ai danni dell'avversario nel momento del sorpasso; e il "kicking-out", ovvero un movimento pericoloso effettuato con le lame col rischio di colpire un avversario. Un atleta può essere squalificato in caso di doppia falsa partenza. Vince l’atleta che arriva per primo al traguardo.
    • Regolamento FISG
    • Regolamento ISU

Bibliografia:


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Federazione Italiana Sport del Ghiaccio: https://www.fisg.it/web/short-track/
International Skating Union: https://www.isu.org/short-track