SPARTAN RACE SPRINT

Modello Prestativo

Sport Estremo individuale o di squadra

SPARTAN RACE sprint

Obstacle Race


Autore: Leandro Medugno

Data di immissione del modello: 25/05/2021

Tipologia di sport:

Ambiente:

    • Outdoor: la maggior parte degli eventi viene realizzato all'aperto sfruttando il terreno naturale e/o strutture artificiali come strade, campi sportivi o simili.

    • Stagione: le varie tappe annuali si distribuiscono in tutto l'anno grazie alla distribuzione degli eventi in vari paesi del mondo.

    • Superficie di gara: asfalto, erba, fango, sabbia, terra, terreni scivolosi e friabili.

Materiali:

    • Non è richiesto nessun tipo di strumentazione obbligatoria, sia tecnica che di protezione. È consigliato: l'utilizzo di scarpe adatte a differenti tipologie di terreno (scarpe da trail), indumenti che coprano braccia e gambe per proteggersi da eventuali graffi o leggere abrasioni.

Obiettivo:

    • Punteggio: valido solamente per gli atleti interessati a partecipare alla classifica globale.

    • Tempo

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale:

    • Coordinativa:

    • Intellettiva:

Inizio pratica agonistica (età):

    • A partire dai 18 anni è possibile accedere alle competizioni che permettono di accumulare punti e dunque accedere alla classifica mondiale. Di conseguenza la pratica professionistica dipende semplicemente da quanti punti è in grado di guadagnare un atleta nell'anno di competizione in corso, non dalla sua età.

Sport Promozionale:

    • La maggior parte degli eventi sono sia a carattere amatoriale che agonistico, pertanto hanno principalmente un fine di promozione sportiva e di tutta la visione che concerne la salute.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Stabilire un numero preciso di partecipanti è pressoché impossibile, ma negli ultimi anni il fenomeno è in rapida crescita e gli iscritti alle competizioni sono sempre più. Vi è una predominanza maschile (60/70% circa) e l'età media oscilla tra i 30 ed i 35 anni. Anche la distribuzione geografica è molto variabile proprio per la distribuzione stessa dei luoghi che ospitano le gare: la maggior parte si svolge in USA ed in Europa.

Frequenza gare:

    • Le tappe sono numerose durante tutto l'anno proprio per la distribuzione globale delle località: al mese le tappe possono variare da 3/4 sino a 15/16, ma non vi è un numero specifico (a seconda delle città e strutture che aderiscono).

Record mondiale:

    • È molto difficile poter determinare un record mondiale per qualunque tipo di Spartan Race, poiché anche nello stesso luogo la competizione non si ripete uguale alla volta precedente. In linea generale il primo classificato per una Sprint riesce a completare il percorso in 40 minuti o meno.

Somatotipo:

    • Ectomorfo e mesomorfo sono i due somatotipi più avvantaggiati in competizione, principalmente per il rapporto tra forza e peso del soggetto.

Morfotipo:

    • Altezza media: 1.69 m

    • Peso medio: 69 kg

    • Percentuale di grasso corporea: 13%

Distanza della prestazione:

    • La Sprint è costituita da 5 km di corsa con 20 ostacoli distribuiti durante il percorso.

Durata:

    • La media delle prestazioni degli agonisti si attesta ai 40-45 minuti, per gli individui amatoriali il tempo di gara può raggiungere anche i 90 minuti o più.

Frequenza cardiaca:

    • Fc media: 140-150 bpm.

    • Fc min: 90-100 bpm.

    • Fc max: 170-180 bpm.

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico: durante la fase di corsa.

    • Aciclico: durante la fase degli ostacoli.

Sistema energetico coinvolto:

    • Aerobico: con variazioni sotto e sopra soglia aerobica.

    • Anaerobico: durante il superamento degli ostacoli, sforzi brevi e/o di potenza.

Alimentazione e idratazione:

    • Il dispendio energetico si attesta in media durante una competizione attorno ai 3,4 MET.

    • La sudorazione è variabile a seconda del percorso e della località.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali: forza, resistenza, occasionalmente velocità.

    • Capacità coordinative: combinazione del movimento, equilibrio, reazione, trasformazione del movimento

Abilità motorie:

    • Camminare

    • Correre

    • Gestione del corpo in movimenti a corpo libero

    • Trasporto e/o trazione di pesi liberi

    • Interpretazione e reazione al percorso

Schemi motori:

  • Afferrare

  • Arrampicarsi

  • Camminare

  • Correre

  • Lanciare

  • Rotolare

  • Saltare

Piani di lavoro:

    • Sagittale

    • Frontale

    • Trasverso

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Condizionale: vera e propria fase di riscaldamento il cui obiettivo è alzare la temperatura corporea ed i battiti cardiaci.

    • Coordinativo: come prima attivazione neuromuscolare.

    • Mobilità: per iniziare a scaldare e preparare le capsule articolari e le strutture legamentose.

    • Flessibilità: tramite stretching dinamico.

Principali muscoli coinvolti:

    • Agonisti:

      • Quadricipite

      • Glutei

      • Ischiocrurali

      • Tricipite surale

    • Sinergici:

      • Deltoide

      • Gran pettorale

      • Gran dorsale

      • Bicipite

      • Tricipite

      • Flessori ed estensori delle dita

    • Fissatori:

      • Trapezi

      • Romboidi

      • Erettori spinali

      • Retto dell'addome

      • Obliqui dell'addome

      • Quadrato dei lombi

Principali articolazioni coinvolte :

    • Scapolo-omerale

    • Omero-ulnare, omero-radiale e radio-ulnare

    • Coxo-femorale

    • Femoro-rotulea e femoro-tibiale

    • Tibio-tarsica

Gesti tecnici di base:

    • Burpees: questo è il gesto più ripetuto e del quale è necessario conoscere l'esecuzione corretta, sia dal punto di vista regolamentare che di prevenzione da infortuni. Un Burpees prevede di partire in stazione eretta, arrivare proni a terra (con il petto a contatto con il suolo e le mani non a contatto con il terreno), ritornare in stazione eretta, eseguire un salto. Ogni ostacolo che non viene superato prevede una penalità di 30 Burpees, eventualmente da poter suddividere con i compagni di squadra.

    • Spear Throw: questo è uno degli ostacoli sempre presenti in qualunque tipologia di Spartan Race. Consiste nel lancio di un giavellotto che deve colpire un bersaglio dai 6 ai 9 metri di distanza e non cadere a terra prima, durante o dopo aver centrato il bersaglio; l'unica limitazione data è la distanza minima dalla quale eseguire il lancio. È consentito un solo tentativo.

    • Rope Climb: si tratta di una corda di circa 5 metri (16 piedi) in verticale da scalare con la tecnica che si preferisce. Se non si arriva in cima o si tocca terra durante il tentativo prima di aver suonato la campana posta in cima alla corda, la prova è considerata nulla. È consentito un solo tentativo.

    • Trasporto di zavorre: per superare queste prove non è presente un numero di tentativi, ma risulta sufficiente trasportare la zavorra da un punto iniziale ad uno finale; il tragitto di percorso può variare dai 20 ai 400 metri, mentre le zavorre variano a seconda del sesso in un intervallo che varia dai 9 ai 45 kg.

Atlas Carry: zavorra di 45 kg (100 libbre) per gli uomini e 22 kg (50 libbre) per le donne da trasportare per un tragitto di 20 metri.

Sandbag Carry: zavorra di 32 kg (70 libbre) per gli uomini e 16 kg (35 libbre) per le donne da trasportare per un tragitto compreso tra i 200 ed i 400 metri.

    • Trazioni e sospensioni: questi esercizi prevedono di trazionare il proprio corpo per superare ostacoli come muri o mantenersi in sospensione e traslarsi nello spazio. Si inseriscono in questa categoria ostacoli come il Twister, lo Z Wall o l'Olympus; per questi la prova è valida quando si raggiunge la campana posta alla fine del percorso ed è consentito un solo tentativo, che termina se l'atleta tocca terra prima di completare la prova. Per altri invece, come lo Slippery Wall, è sufficiente superare l'ostacolo.

Twister

Olympus

Z Wall

Slippery Wall

Aspetti usuranti:

    • Tutti gli ostacoli in cui si presenta una fase di superamento tramite trazione e spinta (es. 8 Feet Wall), i Burpees ed il trasporto di pesi per lunghi tragitti (es. Sandbag Carry).

Infortuni più frequenti:

    • La maggior parte degli infortuni deriva da una componente ambientale data la difficoltà dei percorsi (scivolosi, ripidi, terreni pericolosi). I principali infortuni riguardano i piedi e le caviglie (40 %), le gambe (23 %), braccia, mani e polsi (17.6 %). In generale, l'incidenza in un evento si attesta attorno al 2,4 % dei partecipanti.

Test specifici:

    • Test massimale di Burpees in 5 minuti

Video-Regolamento:

Bibliografia:


Haddon Rabb and Jillian Coleby, A Longitudinal Analysis of Obstacle Course Racing Injuries, The Orthopaedic Journal of Sports Medicine, 2018.
Nicole Mullins, Obstacle Course Challenges: History, Popularity, Performance Demands, Effective Training, and Course Design, Journal of Exercise Physiology, 2012.
Timothy Baghurst, Steven L. Prewitt and Tyler Tapps, Physiological Demands of Extreme Obstacle Course Racing: A Case Study, Int. J. Environ. Res. Public Health, 2019.
Phillip A. Bishop, Lynn R. Fielitz, Todd A. Crowder, Carol L. Anderson, James H. Smith, Kathy R. Derrick, Physiological Determinants of Performance on an Indoor Military Obstacle Course Test, Military Medicine, Vol. 164, 1999.
Titus W, Armenta RF, Schubert MM. Predictors of obstacle course racing performance. Hum Mov. 2020.