Test specifici:
- Valutazione delle capacità aerobiche
- Determinazione del massimo consumo d’ossigeno (VO2 max).
Il VO2max può essere determinato durante un gran numero di esercizi che comportino l’attivazione di larghi gruppi muscolari e con intensità di lavoro sufficientemente elevata da attivare al massimo il meccanismo esoergonico aerobico. Normalmente la scelta del tipo di esercizio cade su marcia o corsa su ergometro trasportatore oppure su cicloergometro (per la pallavolo è meglio il nastro trasportatore). Molti sforzi sono stati fatti per sviluppare metodologie standard per la determinazione del VO2max e per definire anche linee guida in relazione a età, sesso, stato d’allenamento e composizione corporea.
1. In laboratorio possono essere effettuati sia test triangolari, che consistono in un progressivo incremento del carico di lavoro fino al massimo, con differenze modalità in base allo staff proponente, oppure rettangolari, trapezoidali, a carico periodizzato, a carichi crescenti ma intervallati da pause di riposo.
2. Sul campo si possono utilizzare test di tipo massimale e di tipo sottomassimale:
- Test di Cooper: si basa sulla valutazione della distanza percorsa in 12 minuti; su apposita tabella viene comparata la distanza percorsa al valore del VO2max.
- Test a navetta: viene eseguito correndo a velocità crescente con step di un minuto, una distanza di 20 metri; la velocità raggiunta è indice del VO2max del soggetto.
- Rilievi diretti di VO2 : Per un’analisi accurata e specifica di questo metabolismo viene utilizzata una apparecchiatura miniaturizzata portatile, con trasmissione dei dati in telemetria (K4-Cosmed), che permette una valutazione del VO2 anche direttamente sul campo di gara. L’apparato consiste di una turbina che misura il flusso respiratorio; sulla stessa maschera è inserito un campionatore dei gas espirati che ne invia una aliquota in una microcamera 3 di miscelazione dove viene misurata la FEO2 . Il dispositivo è dotato di un radiotrasmettitore in modulazione di frequenza che consente di inviare i segnali di flusso respiratorio, di FEO2 e di FC ad una stazione ricevente corredata di un sistema di elaborazione e di memorizzazione dati. L’effettuazione del test può essere condotta sia in campo che in laboratorio, dove è preferibile l’utilizzo di un nastro trasportatore o, in casi selezionati, cicloergometro.
- Valutazione della forza e dell'elevazione
- Massima contrazione volontaria in isometria
- Dinamometria Isometrica: uno dei metodi di laboratorio più comuni per valutare la forza massima di un muscolo o di una catena cinetica è la dinamometria. Tale metodica richiede la disponibilità di uno strumento di misura, ossia il dinamometro. La tecnica esecutiva può variare a seconda del tipo di apparecchio usato; vanno comunque osservate alcune regole di base: 1) sistemare l’atleta in maniera confortevole, facilmente riproducibile, per consentire controlli di tipo longitudinale, e misurare accuratamente gli angoli articolari del distretto da esplorare; 2) ricercare la catena muscolare più specifica per lo sport esaminato (nella pallavolo si possono valutare i muscoli estensori della gamba); 3) eseguire la valutazione ad angoli articolari diversi per analizzare la catena cinetica in condizioni differenti.
- Test di Forza veloce:
- Salto verticale su piattaforma dinamometrica ed il Jump Test: la metodica che oggi viene ritenuta più valida per la misura della potenza muscolare della catena estensoria dell’arto inferiore, è il test in questione. Il Jump Test si esegue su Ergojump© che si compone di un orologio elettronico collegato ad una pedana a conduttanza che permette di misurare il tempo di volo di uno o più salti verticali consecutivi : i dati elaborati consentono di calcolare velocità di stacco e potenza. Il salto tuttavia può essere eseguito tuttavia secondo diverse modalità:
- Squatting Jump: è una prova di facile realizzazione e ripetibilità. Consiste nella esecuzione di un salto verticale alla massima intensità con partenza dalla posizione di mezzo squat (ginocchia piegate a 90°), senza contromovimento.
- Counter Mouvement Jump: consiste in un salto verticale partendo dalla posizione eretta, precedendo il salto con un contromovimento (ciclo stiramento-accorciamento muscolare) con piegamento delle ginocchia fino a circa 90°, mani ai fianchi.
- Drop Jump: va effettuata una serie di salti con caduta da diverse altezze : 20 - 40 - 60 - 80 - 100 cm. In questo modo è possibile individuare l’altezza di caduta ottimale dalla quale il soggetto ottiene la massima elevazione di salto e correlare tra loro altezza di caduta, tempo di contatto e tempo di volo.
- Ergojump Bosco System: Consiste nella valutazione indiretta della forza dinamico-esplosiva, della forza esplosiva e della potenza anaerobica alattacida tramite calcolo dello spostamento verticale del centro di gravità con il metodo di Bosco. Con questo test si misura l’altezza raggiunta eseguendo salti con tecniche diverse. Ogni prova è caratterizzata dall’esecuzione di tre salti: per la rilevazione statistica è considerato il miglior risultato ottenuto. L’esecuzione dei salti avviene utilizzando una pedana a conduttanza, collegata ad un microprocessore (Ergojump Bosco System).
- Test di Abalakov: viene eseguito su un apparecchio composto da una pedana e da un metro a nastro collegato ad una cintura che viene applicata al soggetto esaminato; l’atleta deve portarsi sulla pedana e mettersi in posizione di partenza tenendo: 1) i piedi pari, leggermente divaricati, ed i talloni a contatto con il suolo, 2) gli arti inferiori perfettamente distesi 3) le braccia distese lungo il corpo. Al bacino dell’atleta viene appesa l’apposita cinghia, collegata con il misuratore dotato di sistema di arresto automatico.
- Test di Sargeant (jump and reach): questo test è simile al precedente, ma ne differisce per il sistema di misura dell’altezza di salto, che prevede la valutazione dell’altezza raggiunta dalla mano dell’atleta posto in piedi con il braccio alzato.
- Vertec Test: Il Vertec è uno strumento utilizzato per misurare, valutare ed allenare l’elevazione in modo specifico, utilizzando la tecnica d'attacco e del muro. E’ uno strumento costituito da un’asta munita di banderuole colorate, corrispondenti ciascuna ad una determinata altezza da terra, misurata in cm. Ogni banderuola colorata è larga 1,5 cm; l’atleta simula l’azione d'attacco (Vertec attacco con rincorsa, VA) e del muro (Vertec muro, VM), colpendo e spostando la banderuola, che indica la misura del salto, con una o due mani. Per ogni test si effettuano tre prove: dei salti effettuati solamente il miglior risultato sarà considerato per l'analisi statistica.