Autore: Martina Sgambati
Data di immissione del modello: 18/06/2024
Tipologia di sport:
Individuale
Situazionale
Estremo (rischio/attività condizionale)
Tecnico-combinatorio
Combinato (corsa + superamento ostacoli di diverso tipo)
Di intelletto
Ambiente:
Outdoor
Stagione: Annuale, i diversi campionati si svolgono dal 1° gennaio al 31 dicembre
Superficie di gara: I percorsi di gara sono tracciati su terreni principalmente sterrati, come sentieri terrosi, erba, fango, rocce o sabbia. Alcuni tratti di gara possono essere su asfalto o pavimentazioni urbane
Naturale e artificiale.
Materiali:
Solitamente non ci sono attrezzature obbligatorie, se non le scarpe (possibilmente da trail). In alcune gare, a causa delle condizioni meteorologiche, possono essere obbligatori abbigliamento termico, camelbag o cintura porta borraccia.
È vietato l’uso della magnesite (o materiali simili per aderire agli ostacoli) e delle scarpe chiodate (o ramponi).
Non è prevista strumentazione di protezione obbligatoria.
Obiettivo:
Tempo: bisogna completare il percorso di gara nel minor tempo possibile.
Punteggio: per coloro che vogliono qualificarsi al campionato mondiale o competere nei campionati nazionali.
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale: 4
Coordinativa: 4
Intellettiva: 3
Inizio pratica agonistica:
18 anni
Inizio pratica professionistica:
Non esiste il professionismo nelle Spartan Race.
Sport promozionale:
Tutti gli eventi (escluse le gare del Campionato Europeo, Campionato Mondiale e Trifecta World Championship) sono sia a carattere dilettantistico che agonistico, mantenendo sempre il fine della promozione sportiva.
Demografia, quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
A livello mondiale è impossibile dare un numero esatto di partecipanti, a causa delle numerose tappe dei vari campionati. Le due tappe Italiane dove si è corsa questa distanza hanno portato circa 1000 atleti a portare a termine la gara.
Uomini e donne dai 18 anni in poi, l’età media è di 35 anni. È possibile incontrare atleti di età superiore ai 65 anni.
La distribuzione geografica è prevalentemente Europea e Nord-Americana, in quanto in altri Stati queste gare non sono ancora molto diffuse.
Frequenza gare:
In Italia si corrono 2 Spartan Race Beast all’anno (solitamente una in primavera e una in tarda estate/inizio autunno).
Nel mondo dipende dalle organizzazioni dei vari Stati.
Record mondiale (se possibile):
Data la varietà dei percorsi, e le condizioni meteo variabili, non è possibile stabilire un record mondiale per quanto riguarda questa distanza di gara. Nelle gare in pianura il tempo medio di completamento degli atleti elité si aggira intorno ad 1 ora e mezza.
Somatotipo:
Ectomorfo e mesomorfo: in quanto sono geneticamente leggeri e veloci per quanto riguarda la corsa.
Morfotipo:
Difficile da definire a causa della varietà di atleti agonisti e amatoriali. Sicuramente la composizione corporea tendente al magro predispone maggiormente l’atleta a completare la gara in tempi più brevi. Inoltre l’altezza può essere un aiuto a superare gli ostacoli, dato che non sono presenti gradini per partire e gli staggi negli ostacoli di sospensione solitamente non sono vicini.
Distanza della prestazione:
La Spartan Race Beast è costituita da un percorso lungo minimo 21km, con almeno 30 ostacoli da superare.
Il dislivello è variabile, in base alla località in cui si svolge la gara.
Durata:
Da 1 ora e 30’ a 8 ore (alcune gare svolte in montagna con alti dislivelli e atleti non preparati)
3”-10” sugli ostacoli di sospensione, equilibrio, muri, memory test
30”-4’ per gli ostacoli di trasporto
30”-1’ per eventuali penalty loop (2’-6’ per i 30 burpees di penalità nelle gare Open)
Frequenza cardiaca:
Fc media: 150 bpm
Fc min:75 bpm
Fc max: 200 bpm
Tipologia di lavoro:
Ciclico: durante i tratti di corsa
Aciclico: durante il superamento degli ostacoli
Sistema energetico coinvolto:
Dominante: principalmente aerobico, sopra e sotto la soglia aerobica.
Anaerobico durante il superamento degli ostacoli
Alimentazione e idratazione:
Media litri persi: tra 1,5 e i 3 litri; molto dipende dalla località di gara e dalle condizioni meteorologiche.
Dispendio calorico: elevato
Capacità motorie:
Capacità condizionali: le più importanti sono Resistenza, Velocità, Forza (per quanto riguarda la flessibilità è utile allenarla per evitare infortuni)
Capacità coordinative: Controllo e adattamento motorio, combinazione e differenziazione dei movimenti, orientamento spazio-temporale, trasformazione, equilibrio, ritmo.
Abilità motorie:
Camminare
Correre
Gestione del corpo nello spazio
Trasporto di oggetti
Reazione al percorso
Schemi motori e piani di lavoro:
Afferrare
Arrampicarsi
Camminare
Correre
Lanciare
Rotolare
Saltare
Strisciare.
Piani di lavoro: frontale, sagittale, traverso
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:
Mobilità: circonduzioni e rotazioni degli arti.
Flessibilità: principalmente per gli arti inferiori.
Condizionale: esercizi di andature per alzare la temperatura corporea e la frequenza cardiaca, saltelli, piegamenti su braccia e gambe, addominali
Tecnico: corsa a passo diverso, per preparare il corpo alla prestazione. Alcuni atleti arrivano a correre anche un chilometro prima della partenza.
Coordinativo: esercizi di attivazione neuromuscolare.
Principali muscoli coinvolti:
Agonisti:
Arti inferiori: Glutei, quadricipite, ischiocrurali, tricipite della sura.
Arti superiori: Deltoide, tricipite brachiali, bicipite brachiale, gran dorsale
Sinergici:
Arti inferiori: Ileopsoas, abduttori, adduttori, retto femorale, tibiale anteriore, tibiale posteriore, muscolatura intrinseca del piede
Arti superiori: Pettorale, grande rotondo, brachiale, flessori e estensori delle dita
Fissatori:
Trapezio, romboide, erettori spinali, retto dell’addome, obliqui dell’addome, quadrato dei lombi
Principali articolazioni coinvolte:
Scapolo-omerale
Omero-ulnare, omero-radiale, radio-ulnare, coxo-femorale
Femoro-rotulea, femore-tibiale, tibio-tarsica
Gesti tecnici di base:
Corsa: Il gesto principale in quanto l’80% della gara è composta dalla corsa. È necessaria una buona tecnica di corsa per evitare infortuni e sprechi di energia.
Brachiazione: Il primo movimento da imparare per superare gli ostacoli in sospensione. È l’azione di spostarsi da uno staggio all’altro (o anello, o corda) di un ostacolo utilizzando solo le mani, lasciando quindi le gambe in sospensione.
Risalita della corda: Utilizzando mani e piedi, con il blocco “J” o “S”, si deve salire in cima ad una corda che può essere alta fino ai 6 metri.
Lancio del giavellotto: Il giavellotto di legno con la punta metallica va lanciato contro un bersaglio (di paglia o gomma EVA), nel quale si deve piantare senza che la coda tocchi terra.
Camminata carponi, o rotolamento, o strisciare: perseverare il filo spinato e per passare sotto i muri.
Lanciare: per lanciare il giavellotto verso il bersaglio posto a 6/10 metri in modo da farlo piantare.
Aspetti usuranti:
La corsa se non eseguita con il giusto allenamento e la giusta tecnica può portare distorsioni alle caviglie, danni alle ginocchia (tendini, menischi, legamenti), danni alla colonna vertebrale.
Gli ostacoli di sospensione usurano la cuffia dei rotatori e l’articolazione gleno-omerale.
Infortuni più frequenti:
Ginocchia, spalle e caviglie sono i distretti più affetti da infortuni.
In generale gli infortuni non sono frequenti, la media è di circa 2,4% ad evento (Rabb et. Al, 2018).
Test specifici:
Spartan Race ha ideato il test massimale dei 5 minuti di burpees, ma non è un test ufficiale o validato.
Video-regolamento:
Bibliografia - sitografia:
Haddon Rabb, Jillian Coleby - Orthopaedic journal of sports medicine, 2018
“Hurt on the Hill: A Longitudinal Analysis of Obstacle Course Racing Injuries”
Doi: 10.1177/2325967118779854