KARATE

KUMITE

Modello Prestativo

Sport da combattimento

karate

Kumite


Autore: Thomas Taglioretti

Data di immissione del modello: 01/07/2020

Tipologia di sport:

    • Doppio
    • Situazionale
    • Di precisione
    • Da combattimento
    • Da contatto (limitato)
    • Combinato
    • Di intelletto
    • Antico: i primi cenni storici del karate come disciplina codificata risalgono al XVIII secolo

Ambiente:

    • Indoor
    • Superficie di gara: tatami (8m * 8m)
    • Artificiale: palazzetti

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica:
      • Karategi
      • Obi (cintura)
      • Guantini
      • Paratibie
      • Parapiedi
      • Corpetto
      • Paraseno
      • Conchiglia
      • Paradenti
      • Mascherina (Under 14)
    • Strumentazione di protezione obbligatoria:
      • Guantini
      • Paratibie
      • Parapiedi
      • Corpetto
      • Paraseno - indossabile sotto il corpetto nelle sole categorie femminili
      • Conchiglia - obbligatoria solo nella federazione Fijlkam
      • Paradenti
      • Mascherina

N.B. tutte le strumentazione devono essere omologate dalla WKF; Guantini, paratibie, parapiedi e obi variano di colore (rosso o blu) per l'assegnazione dei punti durante la competizione; il colore delle protezioni e della cntura avvengono tramite un sorteggio casuale e conseguente inserimento nelle pool.

Obiettivo:

    • Punteggio:
      • Vittoria per punteggio maggiore rispetto all'avversario
      • Vittoria con punteggio paritario per senshu (il senshu è assegnato all'atleta che ottiene il primo punto)
      • Vittoria per differenza di 8 punti e conclusione immediata dell'incontro
    • Sconfitta dell'avversario:
      • Abbandono (kiken)
      • Squalifica per aver raggiunto il numero massimo di ammonizioni

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale 5
    • Coordinativa 4
    • Intellettiva 5

Inizio pratica agonistica (età):

    • 12 anni, dalla categoria esordienti

Inizio pratica professionistica:

    • 18 anni se reclutato dai gruppi sportivi

Sport non Olimpico:

    • Olimpico promozionale Tokyo 2020 (rimandato causa covid-19 al 2021)

Categorie di peso maschili: -67kg, -75kg, +75kg

Categorie di peso femminili: -55kg, -61kg, +61kg

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Praticato da circa 100 milioni di persone (dati wkf)
    • Praticato prevalentemente da uomini, ma con un netto aumento del genere femminile negli ultimi anni
    • La diffusione sul territorio nazionale è completa con la presenza di 54 federazioni ed enti di promozione. La Fijlkam, unica riconosciuta dal CONI, vede presenti società in tutte le regioni d'Italia. Il karate è praticato in tutto il mondo

Frequenza gare:

    • Dipende dal livello dell'atleta e la scelta personale

Record mondiale:

    • Antonio Josè Diaz Fernandez detiene il titolo per il maggior numero di medaglie vinte al campionato del mondo durante la carriera, per un totale di 8; due d'oro, una d'argento e cinque di bronzo (2016)

Somatotipo:

    • Ectomorfo, in prevalenza su tutte le categorie
    • Endomorfo, nelle categorie di peso più alte
    • Mesomorfo, rarissimi i casi

Morfotipo:

    • Sport di categoria di peso, quindi c'è difficoltà nel calcolare altezza e peso medio tra la totalità degli atleti.

Distanza della prestazione:

    • Molto variabile in base all'esperienza dell'atleta ed alla tattica utilizzata

Durata:

    • Della competizione: il singolo combattimento ha una durata massima è di 3 minuti nelle categorie assolute e under21 maschili e femminili, 2 minuti per juniores, cadetti e master maschili e femminili, 1min e 30 secondi pergli esordienti maschili e femminili. La durata minima viene dettata dalla superiorità tecnica concludendo il combattimento con la differenza di 8 punti sull'avversario oppure dal raggiungimento massimo delle penalità (4 c1 o 4 c2). L'intera durata della competizione, invece, varia se l'atleta prosegue vincendo gli incontri, comunque varibile in base al numero degli atleti della medesima categoria.
    • Dell’azione: la singola tecnica di pugno sferrata al bersaglio e ritorno completo della stessa al unto di partenza ha una durata media di 300ms. Le azioni composte da più tecniche e miste (calci, pugni e proiezioni) possono durare svariati secondi

Frequenza cardiaca:

    • Fc ≥ 92% Fc Max

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: sistema aerobico (sistema misto con grande alternanza tra aerobico ed anaerobico alattacido, meno frequente ma comunque presente l'attivazione del sistema anaerobico lattacido)

Alimentazione e idratazione:

    • Nella giornata in cui avvengono le competizioni, in base all'orario teorico di combattimento, si scelte l'alimentazione. Fondamentale una colazione salata accompagnata da carboidrati per chi gareggia nella mattinata; per chi gareggia subito dpo pranzo, sempre cosigliati i carboidrati, grazie alla facile digeribilità ed all'energia immediata. L'idratazione è importante sempre, anche tra un combattimento e l'altro.
    • Prima delle gare, se necessaria, sarà prevista da uno specialista una dieta personalizzata per rientrare nella categoria di peso.

Capacità motorie:

Il karate è una disciplina che prevede numerosi gesti tecnici, che seppur ben delineati, nel momento e tensione della competizione, combinati tra loro risutano di difficile codifica; perciò le capacità coordinative sono fondamentali per controllare e coordinare il movimento. Le più importanti sono:

    • Capacità di apprendimento motorio: consente di apprendere o migliorare le gestualità tecniche attraverso gli analizzatori cinestetici, visivi, tattili, vestibolari ed acustici;
    • Capacità di controllo motorio: consente di replicare la gestualità prima pensata, con la regolazione e controllo del movimento, aggiungendo precisione per raggiungere l'obiettivo prefissato;
    • Capacità di adattamento e trasformazione: consente di adattare il movimento in base alla situazione che si presenta, modificando la relazione dell'atleta rispetto al suo avversario;

Le capacità condizionali svolgono il loro ruolo importante in questo sport, poichè si collegano l'una all'altra per l'ottimizzazione della prestazione. Tra queste abbiamo:

    • Forza: la forza veloce, consente di vincere delle resistenze con una veloce contrazione muscolare; resistenza alla forza veloce, permettendo di esprimere per un tempo prolungato elevati livelli di forza veloce; forza massima, quindi la massima tensione che un soggetto può esprimere con una contrazione volontaria;
    • Resistenza: essendo un sport prevalentemente aerobico
    • Rapidità: di azione e reazione fondamentali per interagire durante il combattimento

Ci sono diverse abilità che rientrano nella sezione delle "speciali":

    • Flessibilità e mobilità articolare: importanti per la fluidità dei gesti tecnici con maggior evidenza nei calci, aiutano a diminuire il rischio di infortunio e sono supplementari nell'aumento della forza;
    • Equilibrio: nel sopra citato sistema vestibolare, troviamo allenamenti specifici che aiutano a mantenere l'equilibrio durante l'attuazione delle tecniche, dalle più semplici a quelle composte da una fase di rotazione;
    • Orientamento: collegata alla capacità visiva, è importante per muoversi nello spazio delimitato;
    • Combinazione motoria: la capacità di coordinare le parti del corpo in un'azione singola o in successione per finalizzare la tecnica prevista;
    • Differenziazione cinestesica: la capacità di dosare la forza dedicata ai movimenti coordinati e di precisione;
    • Differenziazione spazio - temporale: la capacità che permette di scegliere lo spostamento più consono nello spazio e rispetto all' avversario in um preciso momento ;
    • Anticipazione motoria: la capacità di intuizione dei movimenti dell'avversario;
    • Ritmizzazione: è la capacità che mi permette di scegliere il tempo corretto d'azione;
    • Destrezza: capacità di compiere movimenti e azioni che permettono di affrontare una situazione creata dall'avversario
    • Fantasia motoria: capacità di utilizzare il proprio bagaglio tecnico-tattico per dare vita ad un'azione imprevedibile

Abilità motorie:

Nel karate, le abilità motorie, vengono classificate come le gestualità specifiche, automatizzate dal nostro sistema tramite ripetizione ed utilizzate in un momento specifico di necessità.

    • Azioni interlocutorie:
      • Parate
      • Schivate
    • Azioni preparatorie:
      • Finte
      • Spostamenti
    • Azioni risolutive:
      • Calci, tecniche a lunga distanza
      • Pugni, tecniche a media distanza
      • Proiezioni, tecniche a corta distanza

Schemi motori:

    • Saltellare
    • Spostamenti: verso avanti, verso dietro e lateralmente

Piani di lavoro:

    • Sagittale
    • Frontale
    • Trasversale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Da diversi anni il riscaldamento viene organizzato tramite una scaletta abbastanza precisa. La prima fase prevede l'attivazione neuro-muscolare, finendo talvolta con qualche gioco basato sulle abilità motorie oppure con brevi sprint caratterizzati da partenze di tipo diverso (partenza in posizione prona, supino, gambe incrociate alzandosi senza l'utilizzo delle mani ecc.). Successivamente si passa ad una fase di stretching dinamico e poi quello statico. Mobilità e flessibilità vengono per l'appunto allenate prima di procedere con le prime fasi del gesto tecncico, che prevede i caricamenti sagittali del ginocchio per i calci o rotazione con apertura e chiusura dell'anca per il pugno, il tutto in movimento (saltellando). A questa routine, in genere, si dedicano circa 45 minuti prima di passare alla parte tecnico-tattica.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

Nel kumite c'è un continuo movimento ed una conseguente reclutazione muscolare per poter determiare una tecnica o una combinazione di tecniche. La classificazione netta per l'appunto diviene difficile, però, pensando ad ogni singola mossa il riusltato è il seguente:

    • Agonisti:
      • Deltoide
      • Trapezio tricipite brachiale
      • Bicipite brachiale e brachioradiale
      • Gran pettorale
      • Retto dell’addome
      • Obliquo esterno dell'addome
      • Obliquo interno dell’addome
      • Trasverso dell’addome
      • Quadrato dei lombi
      • Ileo-psoas
      • Grande gluteo
      • Ischio crurali
      • Quadricipite femorale
      • Tricipite della sura
      • Tibiale anteriore
    • Sinergici:
      • Muscoli della cuffia dei rotatori
      • Piccolo pettorale
      • Gran dentato
      • Gran dorsale
    • Fissatori:
      • Deltoide
      • Trapezio
      • Flessori del braccio
      • Retto dell’addome
      • Quadrato dei lombi
      • Ischio crurali

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Articolazioni della spalla:
      • Scapolo-omerale
      • Sotto-deltoidea
      • Scapolo-toracica
      • Sterno-claverare
      • Acromion-claveare
    • Articolazioni del gomito:
      • Omero-radiale
      • Omero-ulnare
      • Radio-ulnare
    • Articolazione coxo-femorale
    • Articolazione del ginocchio:
      • Femoro-rotulea
      • Femoro-tibiale
    • Articolazione tibio-tarsica

Gesti tecnici di base:

Per gesti tecnici di base sono state scelte le tecniche che maggiormente vengono utilizzate durante il combattimento. Queste, per essere considerate valide devono rispettare determinati criteri:

  1. La buona forma, quindi l'efficacia;
  2. L'atteggiamento sportivo, ovvero il comportamento privo di malizia;
  3. L'applicazione vigorosa, potenza e velocità della tecnica e volontà che essa vada a segno;
  4. Consapevolezza (Zanshin iniziale e finale), la costante attenzione e lucidità durante il combattimento e nell'attacco e nel ritorno della tecnica;
  5. Corretta scelta di tempo (timing), quando la tecnica messa in atto può avere l'efficacia maggiore;
  6. Distanza corretta, quando la tecnica riesce ad avere il massimo effetto potenziale, direttamente correlato al timing;
  7. Distanza (controllo), la tecnica viene considerata valida anche per il controllo che riesce ad essere attuato nei confronti del bersaglio. Una tecnica è controllata in un range che va dal leggero contatto epidermico a 5 cm dal bersaglio;

I bersagli validi sono: testa, viso, collo, addome, petto, schiena, fianco.

    • Tecniche di pugno: queste tecniche hanno sempre la validità di 1 punto colpendo qualsiasi bersaglio
      • Kizami-zuki, pugno diretto portato al bersaglio con il braccio avanti rispettivamente alla posizione dell'arto inferiore avanti;
      • Giaku-zuki, pugno diretto portato al bersaglio con il braccio dietro rispettivamente alla posizione dell' arto inferiore avanti;
      • Uraken, una percossa portata al bersaglio colpendolo con il dorso della mano, esclusivamente eseguita con il braccio avanti rispetto alla posizione dell' arto inferiore avanti;
    • Tecniche di gamba: queste tecniche hanno una validità di 2 punti i calci al tronco (chudan) o 3 punti in base se al volto (jodan).
      • Maegeri, calcio frontale che colpisce con la pianta del piede (Khoshi).

Bersaglio: solo addome, schiena e fianco

      • Mawashi-geri, calcio circolare che colpisce con il dorso del piede (Haisoku).

Bersaglio: tutti eccetto il petto

      • Uramawashi-geri, calcio circolare che colpisce con la superficie plantare del piede (Teisoku).

Bersaglio: testa, viso, collo;

      • Ushiro Uramawashi-geri, ugule all'Uramawashi-geri ma anteceduto da una rotazione dorsale facendo piede perno sull'arto inferiore disposto avanti nella posizione di guardia.

Bersaglio: testa, viso, collo;

      • Yoko-geri, calcio laterale che colpisce con il taglio del piede (Sokuto).

Bersaglio: addome, fianchi, schiena;

      • Ushiro-geri, calcio composto da una rotazione dorsale interrotta a (circa 180°) che colpisce calciando verso dietro colpendo con la superficie plantare del piede.

Bersaglio: addome, fianchi, schiena.

    • Proiezioni: lancio del proprio avversario al suolo e termine dell'azione portando un colpo al bersaglio; per regolamento NON sono valide quelle che sono considerate pericolose, quelle in cui l'avversario non viene trattenuto, quelle in cui l'avversario viene afferrato sotto la vita o quelle in cui il suo fulcro sia sopra il livello dei fianchi durante l'azione. Vengono considerate valide le spazzate convenzionali che non richiedono l'avversario trattenuto durante l'esecuzione purchè vi sia la giusta scelta di tempo e la tecnica valida per concludere l'azione e quindi l'assegnazione del punto.

(esempi)

    • Ko uchi gari, spazzata che destabilizza l'avversario colpendolo o agganciandosi col piede al retro piede dell'avversario passando tra gli arti inferiori;
    • De ashi-barai, spazzata che destabilizza colpendo il piede dell'avversario posto avanti;

Aspetti usuranti:

    • A livello psicologico, se non si riesce a trovare per lungo tempo una certa gratificazione, porta gli atleti ad allontanarsi dalle competizioni, poichè i risultati non sono correlati al tipo di impegno che ci si accolla per portare avanti la pratica agonistica (tanto impegno e poco risultato).
    • A livello fisico, l'articolazione della caviglia e varie infiammazioni ai tendini, nervi e lesioni ai legamenti del ginocchio sono frequenti. La cause sono date dalla inadeguata tecnicità durante l'esecuione dei calci ( mancanza di extra rotazione dell'arto d'appoggio, mancata flessione del ginocchio) o mancata tecnicità durante l'esecuzione dei pugni ( meccanismo di valgismo del ginocchio dell'arto di spinta durante le tecniche di pugno, più comunemente l'atleta striscia la parte interna del piede). Anche il grip dello stesso tatami talvolta può accentuare queste usure.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Il distretto del ginocchio è quello più a rischio, a causa di lesioni ai legamenti dati da meccanismi traumatici di valgismo oppure da una scorretta extra rotazione della gamba d'appoggio durante i calci.
    • Distorsioni alla caviglia con lesioni al legamento tibio-navicolare o al peroneo astragalico anteriore, generalmente causate da una distorsione

Test Generali molto utilizzati

    • Mobilità articolare:
      • Angolo Divaricata Frontale
      • Sit and Reach
      • Dorsiflessione Caviglia
      • Active Straight Leg Raise
    • Velocità, rapidità, agilità e potenza:
      • 5-10-5 m test
      • T test
      • 3 cone drill
      • Hexagon agility test
      • Sprint su 10, 20 e 40 metri
      • Salto in Alto
      • Salto in Lungo
      • Salto Triplo a una Gamba
      • Lancio Palla dal Petto

Test specifici:

    • Ripetizione mawashi geri
    • Superamento ostacolo e ushiro uramawashi geri
    • Superamento ostacolo- gyaku zuki

Video-regolamento:

Bibliografia:


Chaabene, Helmi. (2015). Karate kumite: how to optimize performance
Sito ufficiale WKF - Olympic Karate
Sito ufficiale Fijlkam.it - karate
Pierluigi Aschieri (1985) identità del karate- Materiale didattico federale
Fijlkam (2018)- Periodico anno .37- rivista Athlon
Salvatore Loria- SUISM (2018) Materiale didattico
Wkf-Fijlkam (2019) Regolamento federale
Fijlkam (2019) Periodico anno n.38- rivista Athlon