Danza classica

Modello Prestativo

Sport Tecnico-Combinatorio

Danza classica


Autore: Federica Mercandino

Data di immissione del modello: 17/06/2020

Tipologia di sport:

    • Individuale/doppio/a squadre: le competizioni possono essere svolte come solisti, con passi a due o con coreografie di gruppo.
    • Non situazionale
    • Antico: il balletto ha una storia che inizia nel 1661 con la fondazione dell’Académie Royal de Dance a Parigi e ancora oggi fa riferimento a movimenti, costumi e impostazioni corporee di quel tempo.
    • Da giudizio estetico
    • Tecnico-combinatorio: i numerosi movimenti intorno ai diversi assi del corpo, le posizioni mono-podaliche in equilibrio, talvolta sulle punte e le sequenze complesse di movimenti consecutivi richiedono all'atleta un grandissimo livello di coordinazione, propriocezione e forza.

Ambiente:

    • Indoor: i luoghi che caratterizzano questo sport sono la sala caratterizzata da un parquet anti-trauma, specchi e sbarre in cui possono essere svolte audizioni considerate competizioni. I concorsi o gli spettacoli invece vengono svolti nella maggior parte dei casi in teatri aventi un palco con misure 12x8; queste possono variare a seconda del livello della competizione o del teatro, inoltre possono essere allestite palestre per ricreare l’ambiente teatrale.
    • Stagione: annuale
    • Superficie di gara: palco del teatro (parquet) coperto da un tappeto in pvc o pavimento della palestra con opportuni tappeti.
    • Artificiale

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica: il genere femminile deve indossare un costume di scena, calze accademiche (rosa o bianche), ai piedi indossa le mezze punte (in stoffa o pelle morbida) o le punte (la parte anteriore è rinforzata da un bagno di gesso, il tutto è rivestito da stoffa di solito color rosa cipria). Per il genere maschile è consuetudine indossare una calzamaglia aderente e ai piedi le mezze punte in stoffa. Per entrambi i generi e i gruppi i costumi devono essere decorosi e fare riferimento al repertorio classico sia per modello che per colore.

Obiettivo:

    • Punteggio: ottenuto dalla media aritmetica dei voti dati dai giudici che esprimeranno in modo autonomo. Vengono valutati la tecnica, l’interpretazione, la musicalità e nel caso di coreografie di gruppo anche la composizione coreografica e l’insieme.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 2
    • Coordinativa: 5
    • Intellettiva: 3

Inizio pratica agonistica (età):

    • 8 anni

Inizio pratica professionistica:

    • 16 anni

Sport non Olimpico/promozionale

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Nel 2005 la Federazione italiana danza sportiva (FIDS) contava infatti oltre 100.000 tesserati, 4.000 società e 2.000 tecnici; dati che comprendono tutte le discipline della danza sportiva e accademica.

Frequenza gare:

    • I concorsi sono svolti durante il corso dell’anno ed è a discrezione dell’atleta e del suo maestro scegliere le competizioni opportune sia per quanto riguarda il momento sia per il livello. Oltre ai concorsi i ballerini sono spesso coinvolti in rappresentazioni teatrali svolte durante tutto l’anno considerate come se fossero delle competizioni.

Record mondiale (se esistente):

    • Non esiste un vero e proprio record, bensì vengono evidenziati ballerini conosciuti in tutto il mondo come Misty Copeland, Rudolf Nureyev, Natalia Osipova e Roberto Bolle.

Somatotipo:

    • Ectomorfo: per il genere femminile
    • Ecto-mesomorfo: per il genere maschile

Morfotipo:

    • Altezza media:
      • Uomini: 1.78±8.86 m (1.40-1.95)
      • Donne: 1.65±6.9 m (1.30-1.84)
    • Peso medio:
      • Uomini: 73±8.79 kg
      • Donne: 57±8.35 kg

NB: Tuttavia i requisiti di altezza e peso dei ballerini sono designati dalle compagnie di ballo da cui si viene assunti. I membri del corpo di ballo devono essere molto simili in altezza e forma per far sembrare il corpo di ballo il più uniforme possibile.

Distanza della prestazione:

    • Non rilevante

Durata:

La competizione può essere vista come concorso e quindi con tempi ben definiti, oppure come spettacolo teatrale che può avere tempi più o meno dilatati a seconda del ruolo interpretato e del tipo di rappresentazione:

    • Concorso:
      • Per i solisti ha una durata di 2’±30”, per i passi a due 3’±30” e per i gruppi 4’±30”
    • Spettacolo:
      • Varia dai 90’ alle 2h 30’ per ogni ballerino che ne prende parte i tempi di effettiva performance possono variare molto quindi si deve prendere in considerazione il singolo

Frequenza cardiaca:

    • Fc media: 60-70% della FCmax
    • Fc min: 36-46% della FCmax
    • Fc max: 90% per i maschi e 85% per le femmine

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: anaerobico lattacido
    • Potenza media espressa: 10.7 ± 0.9 WKg−1 per i maschi; 6.6 ± 0.7 WKg−1 per le femmine

Alimentazione e idratazione:

    • Dispendio calorico: 2784 ± 569 kcal giornaliero

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:
      • Velocità
      • Resistenza
    • Capacità Coordinative:
      • Apprendimento
      • Controllo motorio
      • Combinazione di movimenti
      • Differenziazione cinestetica
      • Equilibrio
      • Orientamento
      • Ritmo
      • Reazione

Abilità motorie:

    • Espressività, musicalità e percezione d’insieme sono tre abilità fondamentali che tutti i ballerini devono avere per poter affrontare competizioni di alto livello come solisti, in coppie o in gruppo.

Schemi motori:

    • Camminare
    • Correre
    • Saltare
    • Rotolare

Piani di lavoro:

    • Sagittale
    • Trasverso
    • Frontale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Coordinativo: la coordinazione è prevista in tutti gli esercizi del riscaldamento in quanto ogni proposta dell’insegnate mette in relazione il movimento dei quattro arti, della testa, dei piedi e del busto.
    • Condizionale: sono previste sessioni extra alle lezioni per l’allenamento delle capacità condizionali.
    • Tecnico (gesto specifico): la parte centrale della sbarra è dedicata ad esercitazioni tecnico specifiche che saranno la base per il lavoro svolto senza il supporto della sbarra (il centro, la diagonale e lo studio delle coreografie)
    • Mobilità: prima parte, eseguita alla sbarra con movimenti semplici di flesso estensione e rotazioni dei quattro arti e del busto.
    • Flessibilità: alla flessibilità viene dedicata la parte finale delle esercitazioni alla sbarra per prepararsi agli esercizi successivi che richiedono grande ampiezza di movimento.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti:
      • Arto superiore:
        • Deltoide
        • Grande pettorale
        • Trapezio
        • Tricipite brachiale
        • Grande dorsale
      • Arto inferiore:
        • Grande/medio/piccolo gluteo
        • Bicipite femorale
        • Adduttori
        • Quadricipite
        • Gracile
        • Tensore della fascia lata
        • Gastrocnemio
        • Lombricali
      • Busto:
        • Retto dell’addome
        • Sternocleidomastoideo
        • Semispinale
    • Sinergici:
      • Arto superiore:
        • Anconeo
        • Coraco-brachiale
        • Dentato anteriore
        • Piccolo rotondo
      • Arto inferiore:
        • Grande psoas
        • Otturatore esterno
        • Sartorio
        • Tibiale anteriore
      • Busto:
        • Piccolo psoas
        • Quadrato dei lombi
        • Interspinoso
    • Fissatori:
      • Arto superiore:
        • Piccolo romboide
        • Succlavio
        • Sottoscapolare
      • Arto inferiore:
        • Iliaco
        • Otturatore esterno
      • Busto:
        • Trasverso dell’addome
        • Multifido
        • Piccolo romboide

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Scapolo-omerale
    • Coxo-femorale
    • Tibio-tarsica

Gesti tecnici di base:

    • Sei posizioni base: prima, seconda, terza, quarta, quinta e sesta posizione da cui prendono forma altri movimenti essenziali come flesso-estensioni degli arti inferiori (pliè) e movimenti oscillatori degli arti inferiori per avanti, lato, dietro e alto in tutte le combinazioni (tendus, battemant jetè, ron de jambs, ecc)
    • Rotazioni mono-podaliche intorno all’asse longitudinale (pirouette)
    • Salti: sono numerosi e prevedono spostamenti più o meno brevi e un’ampiezza di movimento da parte degli arti inferiori più o meno importante a seconda del tipo di salto.

Aspetti usuranti:

    • La ricerca costante di una flessibilità sempre più accentuata in particolare degli arti inferiori può portare ad instabilità legamentosa e di conseguenza i ballerini possono soffrire di tendinopatie e patologie dell’articolazione del ginocchio.
    • Per le ballerine non è infrequente incorrere in lombalgie viste le flessioni posteriori pronunciate della colonna.
    • L’uso prolungato delle punte potrebbe portare le ballerine ad avere l’alluce valgo.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Distorsione dell'articolazione tibio-tarsica

Test specifici:

    • DAFT (dance aerobic fitness test): battito cardiaco del ballerino viene misurato durante l'esecuzione di movimenti semplici coreografati che aumentano gradualmente di intensità.
    • Vertical Jump (temps levè): misurazione dell'altezza del salto.
    • Wingate (WAnT): misura la potenza degli arti inferiori pedalando su un cicloergometro al massimo sforzo per 30 secondi, con una resistenza proporzionale al peso corporeo del soggetto.
    • SEBT (star excurtion balance test): per monitorare l’equilibrio monopodalico e il ROM dell’articolazione tibiotarsica fondamentale per l’utilizzo del punte.

Video-regolamento:

Bibliografia:


Twitchett Emily et Al; 2009, Physiological Fitness and Professional Classical Ballet Performance: A Brief Review Journal of Strength and Conditioning Research. J Strength Cond Res. 2732-2774; DOI: 10.1519/JSC.0b013e3181bc1749
Mónica Sousa et Al; 2013; Nutrition and Nutritional Issues for Dancers PhD; Medical problems of performing artists. 119-23. Med Probl Perform Art. PMID: 24013282.
Moira Cameron McCormack et Al.; 2019; Sports Med Int Open, The Physical Attributes Most Required in Professional Ballet: A Delphi Study; Sports Med Int Open; E1–E5; doi: 10.1055/a-0798-3570
Sarah Irvine et Al; 2011; Forma fisica e Danza; Journal of Dance Medicine & Science; ISSN 2374-8060
Wyon, M. A., & Redding, E.; (2005); Physiological monitoring of cardiorespiratory adaptations during rehearsal and performance of contemporary dance; Journal of strength and conditioning research; 611–614; DOI: 10.1519/14233.1
Koutedakis, Y., Jamurtas, A.; 2004 The Dancer as a Performing Athlete; Sports Med , 651–661; https://doi-org.bibliopass.unito.it/10.2165/00007256-200434100-00003
Pekkarinen, H., Litmanen, H., & Mahlamäki; S. (1989) Physiological profiles of young boys training in ballet. British journal of sports medicine, 23(4), 245–249.; https://doi.org/10.1136/bjsm.23.4.245
Amy X. Yin.; (2019) The Evaluation of Strength, Flexibility, and Functional Performance in the Adolescent Ballet Dancer During Intensive Dance Training. PMR Journal. 722-730. DOI: https://dx.doi.org/10.1002/pmrj.12011
Wyon M.; (2009) A Comparison of Two Stretching Modalities on Lower-Limb Range of Motion Measurements in Recreational Dancers. Journal of Strength and Conditioning Research. 2144-2148. DOI: 10.1519/JSC.0b013e3181b3e198
FIDS: Federazione Italiana Danza Sportiva (https://www.federdanza.it/)