Autore: Daniele Fazzini
Data di immissione del modello: 17/06/2020
Tipologia di sport:
Ambiente:
Materiali:
Obiettivo:
Difficoltà (da 0 a 5):
Inizio pratica sportiva ludico-ricreativa (età):
Inizio pratica agonistica:
Inizio pratica professionistica:
Sport Olimpico:
Demografia (principali continenti e Stati):
Frequenza gare:
Somatotipo:
Record mondiali:
Morfotipo:
Distanza e velocità della prestazione:
Durata della prestazione:
Frequenza cardiaca:
Tipologia di lavoro:
Sistema energetico coinvolto:
Alimentazione e idratazione:
Capacità motorie:
Nel surfing queste capacità si manifestano in alcune particolari forme, per esempio parlando di resistenza si alluderà a una espressione della capacità di resistere a gesti esplosivi e rapidi, intervallati da pause. Riguardo la forza o la velocità di un surfista, bisogna distinguere se ci si riferisce agli arti superiori o inferiori; nel primo caso le capacità richieste sono la forza veloce e forza massima (in fase di remata), mentre per le gambe sono la capacità di controllo della tavola e di gesti esplosivi (manovre) e quindi le capacità alle quali ci riferiamo sono la forza reattiva, esplosiva e la forza massiva relativa.
L'atleta deve essere in grado di combinare il movimento degli arti inferiori con la rotazione del busto e delle braccia per creare una forza direzionale sull'onda; risulta inoltre importante la capacità di dosare la forza muscolare prodotta in situazioni di disequilibrio costante per non perdere l'equilibrio; il movimento deve essere eseguito con elevata velocità per i motivi spiegati, ma con un gesto tecnico preciso, acquisito e consolidato, così da avere il completo controllo della tavola, dal momento che un brusco cambiamento di postura può pregiudicare l'efficacia della gara, portando a un wipe-out dell'atleta e perdere l'occasione di cavalcare l'onda.
Abilità motorie:
Schemi motori:
Piani di lavoro:
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata (ordine cronologico):
La chiave per un riscaldamento di qualità è l'uso di movimenti per aumentare la frequenza cardiaca, rilassare i tessuti, lubrificare le articolazioni ed eccitare il sistema nervoso. Il warm up inizia con esercizi di mobilità e flessibilità che replicano alcuni movimenti base del surfing. Il secondo step consiste in un lavoro di coordinazione su tavolette instabili e stretching dinamico, che risulta apportare effetti positivi sulla stiffness miotendinea. A questo segue una graduale attivazione muscolare, da prima selettiva e successivamente globale, così da ottimizzare le sinergie muscolari e preparare le catene muscolari al gesto specifico. L'ultima parte del riscaldamento è dedicata al gesto specifico in acqua, per testare le risposte corporee prima della competizione.
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente):
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente):
Gesti tecnici di base:
Aspetti usuranti:
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
Test specifici:
Video-regolamento:
Bibliografia: