Trampolino 3 Metri Sincronizzato
Autore: Luca Ferraro
Data di immissione del modello: 14/06/2022
Tipologia di sport:
Doppio
Di precisione
Acrobatico
Da giudizio estetico: viene valutato individualmente il tuffo di ogni componente della coppia e come tali tuffi sono stati sincronizzati. I fattori presi in considerazione nel valutare l’impressione generale del tuffo sono la posizione di partenza, la rincorsa, lo stacco, l'altezza di salto simile, il timing dei movimenti durante il volo, la similarità dell'angolo di entrata in acqua, la distanza dell'entrata rispetto al trampolino e l'entrata coordinata.
Tecnico-combinatorio
Ambiente:
Indoor/outdoor
Stagione: annuale
Superficie di gara: Piscina profonda almeno 4 metri, con una torre che ospita fino a 5 livelli di piattaforme da 1 mt., 3 mt., 5 mt., 7,5 mt. e 10 mt. Misure del trampolino: 5 metri di lunghezza e 0,5 metri di larghezza.
Artificiale
Materiali:
Costume: non deve essere trasparente e deve essere approvato dalla FINA
Cuffie: è ammesso l'utilizzo di due cuffie
Obiettivo:
Punteggio: viene assegnato un voto da 0 a 10 per il tuffo, in relazione all'impressione generale e secondo i seguenti criteri: Eccellente 10; Ottimo 8.5 - 9.5; Buono 7.0 - 8.0; Soddisfacente 5.0 - 6.5; Carente 2.5 - 4.5; Insoddisfacente 0.5 - 2.0; Completamente mancato 0.
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale: 2
Coordinativa: 5
Intellettiva: 3
Inizio pratica agonistica (età):
Dalla categoria Esordienti C1 (età 12 anni) fino ai 15 anni le competizioni da trampolino 3 mt. sono eseguite in maniera singola. Le competizioni di trampolino 3 mt. sincro hanno inizio dai 16 anni (Categoria Junior 16/17/18 anni al 31 dicembre dell’anno della manifestazione).
Inizio pratica professionistica:
Non esiste un’età precisa per competizioni internazionali professionistiche, ma ai tuffatori di età inferiore ai 14 anni al 31 dicembre dell’anno della competizione non è permesso competere in Giochi Olimpici, Campionati del Mondo o Coppe del Mondo.
Sport Olimpico:
Tuffi introdotti a Saint Louis 1904, con la disciplina dei tuffi per distanza: gli atleti si tuffavano in piscina in avanti e dopo essere entrati in acqua non dovevano muoversi per 60 secondi cercando di percorrere la maggior distanza possibile.
Fino a Atlanta 1996 sport Olimpico singolo, da Sydney fu introdotto il trampolino sincronizzato, dunque per il trampolino da 3 metri sincronizzato sono state disputate 6 sole edizioni.
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
In Italia fino al 2022 sono registrate sul sito ufficiale della FINA 46 società sportive affiliate che svolgono la disciplina dei tuffi sincronizzati, e in seguito si riporta la distribuzione di queste nelle varie regioni: Abruzzo: 2 società ,Calabria: 1, Campania: 3, Emilia- Romagna: 3, Friuli: 2, Lazio: 14, Liguria: 1, Lombardia: 8, Piemonte: 3, Sardegna: 1, Sicilia: 1, Toscana: 2, Trentino-Alto Adige: 3, Veneto: 2.
Frequenza gare:
Le gare sono distribuite in tutto l’arco dell’anno, tuttavia la stagione più ricca di eventi è quella che va da febbraio ad agosto. Si aggiungono eventi speciali soprattutto a dicembre.
Record mondiale:
Atleta maschile più premiato alle Olimpiadi: Qin Kai, 2 ori ed 1 bronzo.
Atleta femminile più premiata alle Olimpiadi: Wu Minxia, prima atleta della storia ad aver ottenuto 4 ori consecutivi nella stessa disciplina.
Somatotipo:
Mesomorfo
Morfotipo:
Altezza media: 170.8 cm per gli uomini e 160.2 cm per le donne.
Peso medio: 66.0 kg per gli uomini e 53.8 kg per le donne.
Distanza della prestazione:
5 metri di rincorsa, entrata in acqua a circa 1 metro dal trampolino, per un totale di circa 6 metri di distanza.
Altezza massima di circa 5 metri.
Durata:
Dell’azione: 5-6 secondi per i salti senza rincorsa, 8-10 secondi per quelli con rincorsa
Frequenza cardiaca:
Tipologia di lavoro:
Aciclico
Sistema energetico coinvolto:
Sistema anaerobico alattacido (ATP-CP) 98 %
Sistema anaerobico lattacido (glicolisi) 2%
Alimentazione e idratazione:
Dispendio calorico: si stima un fabbisogno energetico di 3500 kcal per i maschi e 2650 kcal per le donne.
Dieta: 3-8 g/kg di carboidrati al giorno e 1.2-1.7 g/kg di proteine al giorno, da distribuire a dosi di 20-30 g in momenti appropriati in riferimento alle sessioni di allenamento.
Fortemente consigliati alimenti ricchi di nutrienti ed un’assunzione di integratori (in particolare di calcio e ferro) su supervisione medica.
Attenzione su un’adatta assunzione di liquidi.
Capacità motorie:
Capacità condizionali:
Forza
Velocità
Flessibilità
Capacità coordinative:
Apprendimento motorio
Controllo
Adattamento
Orientamento spaziale
Ritmizzazione
Differenziazione
Abilità motorie:
Acquaticità
Utilizzo del trampolino
Respirazione
Gestione della fase di volo
Tuffo
Schemi motori:
Camminare
Saltare
Correre
Rotolare
Piani di lavoro:
Sagittale (per le rotazioni in direzione antero-posteriore)
Trasverso (per le rotazioni attorno all'asse longitudinale)
Frontale (per le rotazioni in direzione laterale)
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:
Coordinativo
Condizionale
Tecnico
Mobilità
Flessibilità
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):
Agonisti:
Soleo
Gastrocnemio
Quadricipite femorale
Bicipite femorale
Semitendinoso
Semimembranoso
Piccolo, medio e grande gluteo
Ileopsoas
Retto addominale
Gran dorsale
Deltoide
Scaleno
Sternocleidomastoideo
Sinergici:
Tibiale posteriore
Flessore lungo delle dita
Plantare
Obliqui
Romboidi
Fissatori:
Muscoli del core
Trapezio
Gran dentato
Piccolo pettorale
Sottospinato
Sovraspinato
Piccolo rotondo
Sottoscapolare
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):
Tibio-peroneale distale
Tibiotarsica
Femoro-patellare
Femoro-tibiale
Coxo-femorale
Scapolo-omerale
Gesti tecnici di base:
Gruppo di appartenenza del tuffo:
1 = Avanti: il tuffatore salta guardando avanti e ruota in avanti
2 = Indietro: il tuffatore salta guardando il trampolino e ruota indietro
3 = Rovesciato: il tuffatore salta guardando la piscina ma ruota indietro
4 = Ritornato: il tuffatore salta rivolto verso il trampolino e ruota in avanti
5 = Avvitamento: il busto viene rotato a destra o a sinistra, il braccio destro (nel caso di avvitamenti verso destro) si porta teso verso l'addome flettendosi all'ultimo, mentre il sinistro si eleva sempre flettendosi e la mano va a posizionarsi dietro alla nuca. Il corpo e il capo sono nella massima estensione. Tutto il corpo cerca di dare la minima resistenza alla rotazione. La posizione di avvitamento può essere assunta anche con le braccia raccolte sul petto.
Posizione in cui eseguire il tuffo:
A = Teso: capo eretto, sguardo in avanti, corpo teso, braccia protese in fuori formando una linea con le spalle, cioè ad angolo retto con il corpo. Le rotazioni eseguibili in questa posizione prevedono braccia tese al corpo con le palme sulle cosce oppure braccia raccolte al petto.
B = Carpiato: nel caso non siano previste rotazioni le mani devono toccare le punte dei piedi, le braccia e le gambe sono tese. Se il tuffo prevede rotazioni le braccia devono aiutare a mantenere la carpiatura. Le mani fanno presa nella cavità del ginocchio e le braccia formano un angolo acuto con i loro segmenti.
C = Raggruppato = tutto il corpo è in massima raccolta, quindi le ginocchia sono strette al petto, le mani stringono la gamba alla coscia.
D = Libero: qualsiasi combinazione delle altre posizioni ed è usata solamente nei tuffi con avvitamento.
Aspetti usuranti:
Impatto con l’acqua
Articolazioni e colonna vertebrale fortemente stressate
Allenamenti intensi fin da piccoli (rischio burnout)
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
Spalla: necessario stabilizzarla attraverso l’elevazione del cingolo scapolare unita ad un’abduzione scapolare, così che la fossa glenoidea si posizioni dietro alla testa dell’omero. Con una povera abduzione di scapola non si crea una dissipazione di energia ottimale e la spalla rimane in una posizione critica, aumentando i rischi di infortuni a cuffia dei rotatori, ai bicipiti ed ai tendini.
Gomito: tendiniti e traumi da overuse. Un’iperestensione del gomito può provocare infortuni al legamento collaterale ulnare.
Polso: a lungo termine casi di microfratture alle ossa carpali, strappi ai muscoli estensori e fratture da stress.
Spina dorsale (tratto cervicale): spesso dovuto ad una scarsa tecnica e breve esperienza. Avviene un’iperflessione cervicale che può portare anche a parestesie.
Spina dorsale (tratto lombare): sembra essere la causa più frequente dell’abbandono di questo sport, è dovuta ad un carico eccessivo sui dischi vertebrali, soprattutto nelle fasi di slancio ed entrata in acqua. Dopo i 13 anni sembra esserci il 45% di possibilità di riscontrare dolore lombare entro un anno.
Test specifici:
Batteria di test DDFT (Dutch Diving fitness Test):
Altezza
Peso corporeo
Flessione plantare: l'atleta si dispone a terra sopra ad un materassino e mediante flessione plantare deve cercare di arrivare più vicino possibile al terreno. Un'ottima flessione plantare può far acquisire punti extra.
Push-ups: massimo numero di push-ups in 20 secondi, utilizzando un'esecuzione con ginocchia a terra.
Semi Pike ups: sdraiati in posizione supina, le braccia dietro la testa e le gambe tese e a 90 gradi rispetto al pavimento. Il tuffatore ha 20 secondi per raggiungere più volte possibili le punte dei piedi con le mani e ritornare a terra.
Back extensions: il tuffatore si dispone prono su un rialzo, con la parte alta del corpo nel vuoto e le mani dietro la testa. Il tuffatore deve scendere con il busto e ritornare in posizione orizzontale più volte possibili in 20 secondi.
Stand and Reach Test
Flessibilità di spalla: importante per l'entrata in acqua. Il tuffatore è in posizione prona, con le braccia sopra la testa, reggendo con le dita di entrambe le mani una penna. L'obiettivo è alzare la penna il più in alto possibile rispetto al terreno, mantenendo la fronte a terra.
Standing Long Jump: valuta l'esplosività degli arti inferiori.
Sprint 4x10 metri: valuta agilità ed esplosività.
Video-regolamento:
Bibliografia:
Regolamento FINA tuffi, traduzione italiana https://www.federnuoto.it/home/tuffi/norme-e-documenti-tuffi/2019-2020-2/2668-regolamento-tecnico-fina-2017-2021/file.html
“About platform and springboard diving” (2022), https://www.swimming.org/diving/about-platform-and-springboard-diving/