Canottaggio

Modello Prestativo

Sport acquatico

CANOTTAGGIO


Autore: Manfredi Fabbrucci

Data di immissione del modello: 26/05/2020

Tipologia di sport:

    • Individuale, doppio e a squadre, a seconda dell'imbarcazione utilizzata (le barche sono da una, due, quattro e otto vogatori).
    • Situazionale: sebbene il ciclo di voga sia un movimento prettamente stereotipato, le influenze di fattori esterni quali vento, onde e pioggia, pongono l'atleta ad operare adattamenti per mantenere costante l'efficienza del colpo in acqua.
    • Con mezzo: barca e remi sono i mezzi necessari.

Ambiente:

    • Indoor/outdoor: le gare si svolgono in ambiente outdoor su fiumi, laghi e bacini artificiali, esistono però competizioni di indoor rowing effettuate su remoergometro (macchinario propedeutico al gesto tecnico e mezzo di allenamento e valutazione fisiologica dell'atleta).
    • Stagione: la pratica sportiva copre l'intero anno.
    • Superficie di gara: campo di gara di 2000 metri (specialità olimpica) o più lungo se si tratta di gare di fondo (maggiori di 6 km). Le gare di fondo si disputano durante il periodo di preparazione fondamentale e periodo di preparazione specifica.
    • Naturale/artificiale: il campo di gara può essere naturale (laghi e fiumi) o artificiale, appositamente creato per le competizioni (ad esempio bacino artificiale delle Olimpiadi di Londra 2012).

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica: i materiali di interesse principale sono quelli componenti scafo, scalmi e remi. Lo scafo è composto principalmente da fibra di carbonio, kevlar, fibra di vetro, resina epossidica, resina poliestere e resina vinilestere. gli scalmi sono in alluminio o carbonio. I remi sono in carbonio (stelo e pala), plastica (collare) e gomma (manicotto). le altre componenti che compongono l'imbarcazione sono il carrello, la pedaliera, le guide e le forcole.

Immagine 1: Remo di fabbricazione australiana. Fonte: crockeroars.com, con modifiche personali alll'immagine.

Immagine 2: Componenti di un singolo Empacher. Fonte: Pinterest.com, con modifiche personali all'immagine.

Obiettivo:

    • Tempo: vince chi per primo taglia il traguardo.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5
    • Coordinativa: 5
    • Intellettiva: 3

Inizio pratica agonistica (età):

    • L'attività agonistica inizia all'età di 14 anni.

Inizio pratica professionistica:

    • 18 anni.

Sport Olimpico:

    • Sport Olimpico dal 1900 (Olimpiadi di Parigi).

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • A livello mondiale il canottaggio conta 156 federazioni nazionali.
    • A livello italiano la FIC conta 234 società affiliate, per un totale di 54.375 atleti.
    • I praticanti uomini sono il 57%, mentre le donne 43%.
    • Lo sport è diffuso in tutte le regioni della penisola.

Frequenza gare:

    • Gli eventi remieri regionali, nazionali ed internazionali (Coupe de la Jeunesse, Campionati Europei, Coppa del Mondo, Campionati Mondiali) vengono organizzati con cadenza annuale. Le gare di fondo si svolgono nei mesi che precedono il periodo competitivo, da ottobre a febbraio, mentre le gare su 2000 metri vanno da marzo fino alla fine di agosto. I campionati Italiani vengono disputati nel mese di giugno. Le prove di Coppa del Mondo sono tre, la prima si tiene generalmente tra aprile e maggio, la seconda a giugno e la terza a luglio. I campionati Europei si svolgono tra i mesi di maggio e giugno. La Coupe de la Jeunesse (evento internazionale giovanile) si svolge solitamente tra la fine di luglio e la prima settimana di agosto. I Campionati Mondiali si svolgono generalmente nell'ultima settimana di agosto.

Record mondiale (se possibile):

    • Di seguito sono riportati i record Mondiali di tutte le categorie assolute, maschili e femminili divise per senior (senza limiti di peso) e pesi leggeri (uomini: max 72,5 kg di peso individuale, max 70 kg di peso medio dell'equipaggio; donne: max 59 kg di peso individuale, max 57 kg di peso medio dell'equipaggio). E' importante notare la distinzione tra categorie di barche di coppia (LM1x, M1x, LW1x, W1x, LM2x, M2x, LW2x, W2x, LM4x, M4x, LW4x, W4x), ovvero barche con due remi per vogatore e barche di punta, con un solo remo per vogatore. Ulteriormente le barche di punta di dividono in quelle con il timoniere (LM2+, M2+, LM4+, M4+, LW4+, W4+, LM8+, M8+, LW8+, W8+) e quelle senza (LM2-, M2-, LW2-, W2-, LM4-, M4-, LW4-, W4-). La specialità dell'otto prevede che ci sia sempre e solo il timoniere.
    • Singolo maschile:
      • LM1x (pesi leggeri): 6:41.030
      • M1x: 6:30.740
    • Singolo femminile:
      • LW1x (pesi leggeri): 7:24.460
      • W1x: 7:07.710
    • Due senza maschile:
      • LM2- (pesi leggeri): 6:22.910
      • M2-: 6:08.500
    • Due senza femminile:
      • LW2- (pesi leggeri): 7:18.320
      • W2-: 6:49.080
    • Doppio maschile:
      • LM2x (pesi leggeri): 6:05.360
      • M2x: 5:59.720
    • Doppio femminile:
      • LW2x (pesi leggeri): 6:47.690
      • W2x: 6:37.310
    • Quattro di coppia maschile:
      • LM4x (pesi leggeri): 5:42.750
      • M4x: 5:32.260
    • Quattro di coppia femminile:
      • LW4x (pesi leggeri): 6:15.950
      • W4x: 6:06.840
    • Quattro senza maschile:
      • LM4- (pesi leggeri): 5:43.160
      • M4-: 5:37.860
    • Quattro senza femminile:
      • W4-: 6:14.360
    • Otto maschile:
      • LM8+ (pesi leggeri): 5:30.240
      • M8+: 5:18.680
    • Otto femminile:
      • W8+: 5:54.160

Nota: nell'elenco dei record Mondiali sopracitati mancano alcune categorie (LM2+, M2+, LW2+, W2+, LW4-, LW8+) in quanto non sono più specialità Olimpiche o Mondiali, rimangono comunque presenti nelle gare regionali, interregionali e italiane.

Somatotipo:

    • Ectomorfo
    • Endomorfo

Morfotipo:

    • Nella definizione di morfotipo è bene sottolineare la differenza sostanziale che si viene a creare tra le due categorie assolute, ovvero senior (senza limiti di peso) e pesi leggeri (max 72,5 kg). Vista le restrizione abbastanza marcata nei confronti della seconda categoria l'altezza media è più bassa rispetto a quella dei senior, mentre il peso di norma si aggira sempre intorno a quello che è considerato il limite massimo. Essere alti e avere arti lunghi è considerato un vantaggio per via della maggior utilizzazione di leve favorevoli.
    • Altezza media (senior): 194± 2,7 cm
    • Peso medio (senior): 97,2± 4,4 kg

Distanza della prestazione:

    • Max./Min. (m): da 2000 metri (distanza Olimpica) fino ad arrivare a 16 km (gare di fondo). La maggior parte delle gare di fondo italiane si disputano su 6000 metri.

Durata:

    • Della competizione: molto variabile a seconda del sesso e della tipologia di imbarcazione. I record mondiali sopra riportati rendono l'idea ed aiutano ad indirizzare per quanto riguarda la durata della competizione a livelli elitari. Scendendo di categoria i tempi variano dai 5' 30" fino ai 9' circa.
    • Dell’azione: non è tanto rilevante la singola azione, in quanto si tratta di un movimento ciclico, ma il numero di colpi al minuto.

Frequenza cardiaca:

    • Fc media- allenamenti di media distanza: 163,6± 9,4 bpm. Allenamenti su distanze variabili dai 4 a 7 minuti: 172,7+ 8,8 bpm a 183,8+ 12,9 bpm.
    • Fc min.- 146.5± 15.1 bpm.
    • Fc max.- >190 bpm (massima raggiunta in gara su 2000 metri).

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: la distanza Olimpica (il fulcro dell'allenamento) interessa per la maggior parte il sistema aerobico (circa 75%), con supporto del sistema anaerobico lattacido (circa 25%). I periodi di allenamento più lontani dalle competizioni primaverili ed estive, sono a carico del sistema aerobico, con allenamenti caratterizzati da alto volume e bassa intensità, mentre nel periodo competitivo aumenta il supporto anaerobico lattacido, creando una progressione volta ad aumentare l'intensità e a diminuire il volume.
    • Potenza media espressa: tra i 250 e 550 Watt (distanza di 2000 metri), dipendente dal fatto che si tratti di uomini, donne, senior o pesi leggeri.

Alimentazione e idratazione:

    • Dispendio calorico: in gara dalle 25 alle 35 Kcal al minuto. Durante le sessioni di allenamento il range di consumo varia dalle 1000 alle 2000 Kcal, in base al sesso, peso, durata della seduta e intensità.
    • Media litri persi: molto variabile, essendo uno sport outdoor la stagione e la temperatura influenzano molto le perdite di liquidi, che risultano elevate soprattutto in estate.

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:
      • Forza resistente
    • Capacità coordinative:
      • Equilibrio
      • Combinazione dei movimenti
      • Capacità di adattamento
      • Capacità di apprendimento e controllo motorio
      • Capacità di ritmo

Abilità motorie:

    • Tecniche e legate al gesto sportivo

Schemi motori e piani di lavoro:

    • Spostamento dell'atleta avanti e indietro sul piano sagittale grazie allo scorrimento del carrello su cui è seduto.
    • Durante il ciclo di voga le braccia si muovono sul piano sagittale e trasverso, come anche il busto nella voga di punta.
    • Gli schemi motori sono strettamente legati al gesto tecnico.

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:

    • Condizionale: l'obiettivo del riscaldamento specifico è di portare l'atleta ad uno stato prossimo alla condizione di gara, senza che però si affatichi eccessivamente prima della partenza.
    • Tecnico (gesto specifico): il riscaldamento specifico viene effettuato in barca durante la risalita fuori dal campo di regata, unendo ad un fondo lento tre o quatto allunghi da 15 colpi a passo gara e due o tre partenze da 10- 15 colpi.
    • Mobilità: è la prima parte del riscaldamento, eseguita a terra circa un'ora prima della partenza di gara. E' generale e aspecifica.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

Nella classificazione muscolare è bene distinguere il ciclo di voga in passata (fase propulsiva) e ripresa (fase di recupero).

    • Passata:
      • Agonisti:
        • Gran dorsale
        • Erettori della spina
        • Bicipite brachiale
        • Brachiale
        • Brachioradiale
        • Flessori delle dita
        • Grande gluteo
        • Retto femorale
        • Vasto mediale, intermedio, laterale
      • Sinergici:
        • Deltoide posteriore
        • Grande e piccolo rotondo
        • Sottospinato
        • Bicipite femorale
        • Semimebranoso
        • Semitendinoso
        • Gastrocnemio
        • Soleo
      • Fissatori:
        • Trapezio
        • Romboide
        • Piccolo pettorale
    • Ripresa:
      • Agonisti:
        • Estensori della spalla
        • Adduttori e abbassatori del cingolo scapolare
        • Tricipite brachiale
        • Flessori del polso e della mano
        • Retto addominale
        • Ileopsoas
        • Bicipite femorale
        • Semimembranoso
        • Semitendinoso
        • Tibiale anteriore
      • Sinergici:
        • Retto femorale
        • Pettineo
        • Estensore lungo dell'alluce
        • Estensore lungo delle dita
        • Peroniero terzo
      • Fissatori:
        • Obliquo interno ed esterno dell'addome

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Articolazione della spalla
    • Cingolo scapolare
    • Articolazione omero- ulnare
    • Articolazione del polso e della mano
    • Articolazione coxo-femorale
    • Articolazione del ginocchio
    • Articolazione di piede e caviglia

Gesti tecnici di base:

    • La tecnica di voga del canottaggio è un movimento molto complesso che a un occhio inesperto può sembrare una pura prestazione di forza, ma l'obiettivo è cercare, tramite minuziosi accorgimenti tecnici, di creare un movimento fluido ed efficiente cercando la massima velocità dell'imbarcazione con il minor dispendio possibile. E' buona norma dividere l'intero ciclo di voga in passata (momento del colpo in acqua, dà propulsione alla barca) e ripresa (momento di recupero dove le pale sono fuori dall'acqua, dove la barca va in una direzione e l'atleta in quella opposta). Il ciclo di voga comincia in finale, posizione di partenza il cui il canottiere ha le gambe distese, le braccia piegate con i pugni all'altezza dello sterno, le spalle rilassate (le spalle non vengono mai elevate durante il ciclo di voga) ed il busto dritto in leggera estensione. Da questa posizione inizia la ripresa, la prima parte del ciclo di voga preparatoria al colpo in acqua. Il primo movimento da eseguire è la distensione delle braccia, seguita dalla flessione in avanti del busto e successivamente la flessione delle ginocchia. Ora l'atleta si trova in una posizione raccolta denominata attacco, fase fase che precede l'ingresso in acqua della pala. La pala viene inserita alzando leggermente verso l'alto i pugni, per favorire l'abbassamento di quest'ultima. Da qui inizia il colpo in acqua (passata) e vengono eseguiti gli stessi movimenti della ripresa al contrario. Si distendono dunque le gambe (momento molto importante, le gambe forniscono gran parte dell'energia propulsiva), si estende il busto leggermente indietro e le braccia vengono flesse fino ad arrivare al petto. In questa ultima fase si esegue il cosiddetto arrotondamento, movimento per fare uscire le pale dall'acqua e cominciare una nuova fase di ripresa. I remi che stanno per toccare il petto vengono quindi estratti dall'acqua tramite un abbassamento verso le cosce dei pugni. Questo movimento deve essere minimo, quanto basta affinché le pale possano uscire dall'acqua. Vista la tecnica basilare, l'atleta è alla ricerca costante della perfezione di tutti gli aspetti del gesto o di quelli in cui è più carente. Sicuramente alcuni degli aspetti su cui si tende più a lavorare sono la lunghezza della palata, ovvero arrivare in attacco il più lontano possibile senza perdere l'assetto posturale corretto in modo da poter eseguire una passata più lunga e l'entrata in acqua della pala, maggiore sarà la velocità di entrata, maggiore sarà la velocità della barca.

Aspetti usuranti:

    • Per via della grande mole di lavoro non è raro andare incontro ad infortuni, che si tratti di atleti di élite o agonisti di livello più basso. Gli infortuni, sono tipici da overuse a causa del movimento ciclico protratto nel tempo. E' inoltre necessario fare una distinzione tra vogata di coppia e punta, nel secondo caso si tratta di un movimento asimmetrico per via della presenza di un solo remo, che impone all'atleta una torsione del busto obbligata durante il ciclo di voga e una diversa forza di spinta esercitata dagli arti inferiori. Al fine di non creare uno scompenso corporeo massiccio sarà buona norma dell'allenatore programmare l'allenamento in modo tale che gli atleti di punta si allenino anche in barche di coppia, cambino lato di voga sulla punta (bordata) o che compensino con l'allenamento a terra in palestra e su remoergometro.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Zona lombare del rachide: l'infortunio nella zona lombare è sicuramente l'infortunio più diffuso tra i canottieri, per via delle alte forze di compressione generate durante la passata. Si va dal semplice infortunio di tipo muscolare fino a complicazioni più serie, quali protrusioni o ernie del disco. La pratica sportiva è possibile anche nel caso si verifichino le ultime due situazioni, con i dovuti accorgimenti.
    • Fratture alle costole: è un infortunio meno frequente, ma è quello che preclude all'atleta per più tempo il ritorno alle competizioni. Generalmente si verifica per le alte forze di compressione generate sulla gabbia toracica derivate dall'azione dei retrattori della scapola che vanno ad opporsi alle forze che tirano in avanti le braccia durante la passata.

Test specifici:

    • I test fisiologici per valutare la performance atletica vengono eseguiti su remoergometro Concept 2 e non in barca, in modo da poter monitorare in modo chiaro tutti i dati di interesse tramite il display dell'attrezzo.
      • 20 secondi massimali.
      • 1250 metri massimale a consumo di ossigeno
      • 2000 metri massimale.
      • 6000 metri massimale.
      • 4x 4475 metri con 5 minuti di recupero tra le serie (test senior invernale)
      • 4x 4225 metri con 5 minuti di recupero tra le serie (test pesi leggeri invernale)
      • 4x 3175 metri con 10 minuti di recupero tra le serie (test senior primaverile/estivo)
      • 4x 3050 metri con 10 minuti di recupero tra le serie (test pesi leggeri primaverile/estivo)

Bibliografia:


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U. Hartman, A. Mader, W. Hollmann. Heart Rate and Lactate During Endurance Training Programs and its Relation to the Duration of Exercise by Top Elite Rowers.