discesa libera

Modello Prestativo

Sport di scivolamento

Sci Alpino

Discesa libera


Autore: Gianluca Roberto

Data di immissione del modello: 01/07/2019

Tipologia di sport:

    • Individuale

Ambiente:

    • Outdoor
    • Stagione invernale
    • Superficie di gara: come suggerisce il termine inglese downhill, questa specialità dello sci alpino è particolarmente pericolosa per la velocità (fino a 160 km/h), per la lunghezza e la pendenza del tracciato, largo circa 20 metri, con un dislivello di circa 800 metri per le donne e 1000-1100 metri per gli uomini. Il tracciato è delimitato da due porte con pali da slalom e un telo più grande ( per renderlo visibile anche ad alte velocità) disposti ad una distanza media l’uno dall'altro di circa 50 metri.
    • Naturale

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica:
      • Sci misura uomini 218 cm
      • Sci misura donne 210 cm
      • Raggio 50 m
      • Larghezza sotto l’attacco 65 mm
      • larghezza davanti all'attacco 95 mm
      • Spessore massimo piastra 50 mm
      • Spessore massimo scarpone 43 mm
      • Bastoncini da discesa
      • Tuta
      • Guanti
      • Maschera
    • Strumentazione di protezione obbligatoria:
      • Casco conforme alle vigenti normative (certificazione FIS RH 2013)
      • Protezioni rigide come in particolare il Back protector sotto la tuta vengono indossate per impedire alla colonna vertebrale di subire traumi

Obiettivo:

    • Tempo. La gara di discesa libera viene eseguita di norma in una sola manche, risulta vincitore l’atleta che completa il percorso, senza saltare nessuna porta, nel tempo minore. Nel caso in cui la topografia del luogo non consenta una competizione con il dislivello minimo stabilito dal regolamento, è possibile organizzare una discesa libera in due manche. La classifica verrà determinata dalla somma delle due manche che dovranno essere svolte nello stesso giorno.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 4
    • Coordinativa: 4
    • Intellettiva: 4

Inizio pratica agonistica (età):

    • Per questa specialità dalla categoria aspiranti

Inizio pratica professionistica:

    • 18 anni

Sport Olimpico:

    • Entrato a far parte del programma dei Giochi Olimpici invernali per la prima volta in occasione dei IV Giochi Olimpici invernali di Garmisch-Partenkirchen del del 1936

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • La discesa libera viene praticata in molte parti del mondo e in prevalenza in Europa, negli Stati Uniti, nel Canada. Per quanto riguarda l’Europa, l’Austria è una delle nazioni dove è più diffusa, anche se le Alpi austriache hanno rilievi meno importanti, di conseguenza con condizioni meno favorevoli per questa specialità rispetto a molte località francesi, svizzere o italiane. Il nostro paese è una delle quattro grandi destinazioni europee: le condizioni di innevamento e di soleggiamento sono piuttosto favorevoli. Sono quasi tutte situate nel Nord, negli Appennini o nelle Dolomiti. Anche gli Stati Uniti offrono un potenziale straordinario: generalmente l'altitudine delle piste è elevata (da 2500 a 4000 metri), il clima è freddo e secco, di conseguenza la qualità della neve è ottima. In Canada le condizioni per la pratica di questa disciplina sono molto simili a quelle statunitensi; le stazioni sciistiche sono situate a Est e a Ovest del paese.
    • Questa specialità viene pratica dagli uomini e dalle donne; la stagione 2018-2019 ha visto 156 atleti nella categoria maschile e 134 atleti nella categoria femminile impegnati nella competizione di Coppa del mondo

Frequenza gare:

    • La Coppa del mondo di sci - un circuito internazionale di gare di sci alpino organizzato annualmente dalla Federazione Internazionale Sci (FIS) - inizia in autunno (fine ottobre) normalmente sui ghiacciai austriaci e si conclude in primavera (metà/fine marzo). Per questa specialità – introdotta in questo circuito nella stagione 1966/67 – sono previste 10 gare maschili e 10 femminili disputate a distanza di 15/30 giorni.
    • Oltre alla Coppa del mondo ogni due anni vengono organizzati i Campionati mondiali di sci alpino dalla FIS, in cui si assegnano i titoli mondiali delle diverse specialità dello sci alpino fra le quali la discesa libera.

Record mondiale (se esistente):

    • Dal 1967 ad oggi è la grandissima statunitense Lindsey Vonn l'atleta che detiene il primato nella Coppa del Mondo di Discesa Libera con ben 8 vittorie dal 2008 al 2016 davanti all'altrettanto formidabile austriaca Annemarie Moser-Proell vittoriosa per 7 volte nel periodo 1971-1979.
    • In campo maschile è l'austriaco Franz Klammer a detenere il primato di vittorie nella specialità (5) seguito dallo svizzero Didier Cuche (4 vittorie) mentre tutti con 3 vittorie seguono gli altri austriaci Stephan Eberharter, Franz Heinzer, Michael Walchhofer il francese Luc Alphand e lo svizzero Peter Mueller mentre l'unico italiano ad essersi aggiudicato la Coppa in questa disciplina è Peter Fill nel 2016 e nel 2017.

Somatotipo:

    • Mesomorfo
    • Endomorfo

Morfotipo:

    • Altezza media:
      • Uomini: 1,83 m
      • Donne: 1,74
    • Peso medio:
      • Uomini: 92 kg
      • Donne: 70 kg

Distanza della prestazione:

    • Massima: 1100 m
    • Minima: 800 m

Durata:

    • Mediamente una gara di discesa libera dura per un tempo compreso tra 1 minuto e 10 secondi e 1 minuto e 40 secondi. In alcune località come ad esempio Wengen, si arriva fino ai due minuti e mezzo.

Frequenza cardiaca:

    • In questa prestazione sportiva il meccanismo aerobico non è condizionante la prestazione, intervenendo solo marginalmente, infatti nelle gare si utilizza circa il 60- 80% del massimo consumo di ossigeno. Il metabolismo aerobico è però importante per i recuperi fisiologici, per cui è necessario che l’atleta possegga una condizione cardiocircolatoria e respiratoria ottimale per la disciplina sportiva: per questo le Commissioni Medica e Ricerca Scientifica della F.I.S.I. hanno stabilito (già dal 1975) valori di VO2 max intorno ai 50-55 ml per i maschi e ai 45-50 ml per le femmine.

Tipologia di lavoro:

    • Sport aciclico che richiede molta destrezza e, al tempo stesso, grande abilità motoria, senso dell’equilibrio e intenso impegno neuromuscolare: il discesista deve reclutare, infatti, rapidamente la forza e contrarre massimamente la muscolatura delle gambe (contrazioni eccentriche del 120-140% della forza massima) e di reiterarla (ripeterla) per tante volte.

Sistema energetico coinvolto:

    • Il sistema energetico maggiormente coinvolto è quello anaerobico lattacido. Nelle competizioni è necessario avere un valore alto di potenza lattacida, che dà la possibilità di reiterare sforzi di grande intensità per un tempo atto a sostenere situazioni di gara anche molto difficili.
    • Un discesista produce in gara da 12 a 15-17 millimoli di acido lattico ematico.

Alimentazione e idratazione:

    • Dispendio calorico e media litri persi: non ci sono dati specifici in letteratura su questi due particolari aspetti

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali: riguardano le qualità neuromuscolari che influenzano direttamente la prestazione, quindi la forza, la velocità e la resistenza:
      • La forza nell'eseguire un movimento (veloce, massima, resistente)
      • La velocità o rapidità nell'eseguire un movimento nel più breve tempo possibile senza eccessiva resistenza da vincere (di reazione, di accelerazione, resistenza alla velocità)
      • La resistenza, all'insorgere della fatica per sostenere una prestazione per il maggior tempo possibile (di breve, di medio e di lungo periodo)
    • Capacità coordinative: necessarie per saper controllare la direzione, l’intensità e la gradualità dei movimenti necessarie per attuare le variazioni nel giusto tempo e per una corretta ed armonica esecuzione del gesto motorio.
      • Ritmo
      • Equilibrio
      • Destrezza
      • Differenziazione spazio-temporale
      • Differenziazione dinamica
      • Anticipazione motoria
    • In questa specialità è importante anche la capacità propriocettiva, una particolare capacità di valutare in modo costante la posizione del corpo nello spazio anche senza l’aiuto della vista. La sua funzione consiste nel controllo del movimento dell’atleta in particolare lo aiuta nella ricerca e nel mantenimento dell’equilibrio.

Abilità motorie:

      • Movimento di bilanciamento
      • Movimenti di inclinazione
      • Movimenti di rotazione
      • Movimento di controllo della pressione

Schemi motori:

      • Camminare
      • Correre
      • Saltare
      • Atterrare
      • Rotolare

Piani di lavoro:

      • Piano sagittale
      • Piano trasversale
      • Piano longitudinale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:

    • Coordinativo
    • Condizionale
    • Tecnico (gesto specifico)
    • Mobilità
    • Flessibilità

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti:
      • Quadricipite femorale
      • Gluteo
      • Tricipite della sura
    • Antagonisti:
      • Bicipite femorale
      • Semitendinoso
      • Semimembranoso
      • Muscolatura principale degli arti inferiori

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Caviglia
    • Ginocchio
    • Anca

Gesti tecnici di base:

    • Serie di curve

Aspetti usuranti:

    • Usura del sistema muscolo-scheletrico nella regione delle articolazioni più coinvolte

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Articolazione del ginocchio
    • Distorsione o rottura dei legamenti collaterale o crociati
    • Rottura del menisco

Test specifici:

    • Test per il VO2 max
    • Test per valutare la forza massima e la forza esplosiva
    • Test per misurare la forza isometrica

Video-regolamento (nazionale e internazionale):

Bibliografia:


AA.VV., Allenamento nello sci alpino, Milano, FISI-CONI, 2000
Cotelli F., Il modello prestativo dello sci alpino, in Scienza&Sport, n.94 novembre 2015. Disponibile da: https://rivistaaccademiamds.wordpress.com/2015/11/18/il-modello-prestativo-nello-sci-alpino/
D’Urbano G., Sci agonistico, ed. Sperling & Kupfer, 1991
Faina M., La ricerca scientifica applicata allo sport. Il supporto scientifico alla prestazione sportiva, in Sport & Medicina, dicembre 2013. Disponibile da: https://besport.org/sportmedicina/la-ricerca-scientifica-applicata-allo-sport-il-supporto-scientifico-alla-prestazione-sportiva.htm
F.I.S.I., Sci Italiano 2014. Testo ufficiale per l’insegnamento dello sci alpino – Aosta (AO) marzo 2014
Guatelli G., La Preparazione Atletica Specifica per lo sci alpino, Società Stampa Sportiva, Roma 1998
Liebenson C., Manuale multidisciplinare per l’allenamento funzionale nello sport, nella riabilitazione e nella formazione giovanile, ed. Calzetti & Mariucci, 2017
Polat M., An examination of respiratory and metabolic demands of alpine skiing, in Journal of Exercise Science & Fitness, dicembre 2016 – Disponibile da https://www.sciencedirect.com/
Spörri et Al, Potential Mechanisms Leading to Overuse Injuries of the Back in Alpine Ski, Racing J Sports Med. 2015; 43(8):2042-8