Gara a Cronometro
Autore: Serena Moirano
Data di immissione del modello: 13/05/21
Tipologia di sport:
Individuale sia nei campionati autonomi che nelle gare a tappe
Non situazionale
A tempo
Con mezzo
Ambiente:
Outdoor
Stagione da fine gennaio/inizio febbraio a fine ottobre
Su strada
Artificiale su asfalto
Materiali:
Per lo svolgimento delle gare a cronometro il regolamento dell'UCI prevede l'uso di biciclette particolari dette "da cronometro" vietate invece nelle gare in linea. Questa tipologia di bicicletta è progettata per esaltare l'aerodinamicità' tuttavia l'UCI ha stabilito delle norme al fine di garantire la sicurezza dell'atleta. Il peso minimo della bicicletta deve essere di 6,8 kg. E' consentito l'uso di ruote lenticolari o a razze per ridurre le turbolenze e delle appendici al manubrio per ridurre in modo significativo l'area frontale e la resistenza aerodinamica che ne deriva.
Strumentazione di protezione obbligatoria: uso del casco omologato secondo le norme di sicurezza dall'UCI ufficialmente a partire dal 5 maggio del 2003. Per lo svolgimento della cronometro è usato tuttavia un casco differente dalle gare in linea ovvero un casco più aerodinamico.
Obiettivo:
Sconfitta dell’avversario o delle squadre avversarie
Sia nelle cronometro individuale che a gruppi si parte scaglionati da uno a tre minuti
Le cronometro sono gare contro il tempo, l'obiettivo è quindi svolgere il percorso nel più breve tempo possibile
Difficoltà (da 0 a 5):
Cronometro individuale
Condizionale 5
Coordinativa 2
Intellettiva 3
Cronometro a squadra
Condizionale 5
Coordinativa 4
Intellettiva 4
Inizio pratica agonistica (età):
Possono partecipare alla cronometro la categoria esordienti già a partire dal 1 anno (13 anni compiuti nell'anno solare) e 2 anno (14 anni compiuti nell'anno solare) esordiente. Per la categoria degli esordienti sia maschile tuttavia non è previsto il titolo di campione Italiano. La categoria esordienti ed allievi sono obbligati ad usare le biciclette tradizionali usate anche per le gare in linea.
Inizio pratica professionistica:
Per poter passare ad essere un corridore professionista è necessario aver partecipato alle categorie agonistiche con continuità nei tre anni antecedenti l'abilitazione. La pratica professionistica inizia con il compimento dai 19 ai 22 anni nell'anno solare (Under 23)
Sport Olimpico:
La cronometro individuale è una disciplina Olimpica e si è disputata nelle ultime Olimpiadi a Rio de Janeiro nell'anno 2016
La cronometro a squadra si è svolta per l'ultima volta alle Olimpiadi a Monaco di Baviera nel 1972, ad oggi non è più una specialità delle Olimpiadi
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
Le cronometro sono praticate sia da uomini che donne (queste ultime lo praticano in minoranza rispetto alla categoria maschile), non ci sono dati disponibili legati alla diffusione della cronometro, in Italia le regioni dove si ha una maggioranza di iscritti alla FCI e dove si disputano più competizioni agonistiche sono Lombardia e Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Frequenza gare:
20 cronometro l'anno per le cronometro individuali, 10 cronometro l'anno per le cronometro a squadre
All'interno delle gare a tappe si hanno 2 o più cronometro delle quali una viene effettuata come apertura dell'evento mentre le altre sono inserite a metà o alla fine della gara a tappe. E' solito inserire nei grandi Giri anche delle cronoscalate, delle cronometro interamente in salita.
Record mondiale (se esistente):
Non esiste un record su strada vista la variabilità delle distanze di gara
Somatotipo:
Mesomorfo
Morfotipo:
Altezza media: Altezza 180± 7.8 cm
Peso medio: 75±5 kg
Distanza della prestazione:
Cronometro a squadre: Professionisti: massimo 100 km mentre gli under 23 massimo 80 km
Cronometro individuale: nelle gare a tappe la cronometro viene svolta il primo giorno ("cronoprologo") ed ha una durata relativamente breve da un minimo di 3 km fino ad un massimo di 8 km mentre per le altre competizioni le distanze possono variare fino ad un massimo di 60km
Durata:
Della competizione: massimo 2h nella cronometro a squadra mentre per la cronometro individuale la durata varia dagli 8/10 minuti ad un massimo di 1h
Frequenza cardiaca:
Fc max 180-185 bpm
Tipologia di lavoro:
Ciclico
Sistema energetico coinvolto:
Aerobico/ in parte minore anaerobico lattacido
Potenza media 300 watt
Alimentazione e idratazione:
I dati non sono disponibili a causa dell'estrema variabilità delle competizioni. Durante le cronometro molto brevi come nelle gare a tappe i ciclisti non hanno il tempo necessario per idratarsi durante lo sforzo mentre in situazioni dove le cronometro sono più lunghe oppure in salita (cronoscalate) la richiesta idrica aumenta e va soddisfatta. Il dispendio energetico di una cronometro varia in base alla sua lunghezza e dalla natura del percorso.
Capacità motorie:
Capacità condizionali
Forza
Resistenza
Velocità
Potenza
Capacità coordinative (particolare attenzione nella cronometro a squadra)
Equilibrio
Orientamento spazio-temporale
Anticipazione
Ritmizzazione
Reazione
Differenziazione cinestesica
Abilità motorie:
Abilità motorie per la cronometro individuale: gesto della pedalata, dirigere (curvare, bilanciare), accelerare (sia da seduti che in piedi), frenare
Abilità di gruppo per la cronometro a squadra: la fila, stare a ruota, l'andatura in gruppo, il ventaglio
Schemi motori:
La pedalata, gesto di base, non si può considerare uno schema motorio
Piano di lavoro:
Sagittale
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:
Condizionale: il riscaldamento è fondamentale nella cronometro perché a differenza delle gare in linea bisogna partire "a tutta", vanno innalzati da subito la temperatura corporea e i battiti cardiaci.
Specifico con il mezzo, una prima parte del riscaldamento viene effettuato provando il percorso (laddove sia possibile) per visionare gli elementi tecnico-tattici ed una seconda parte viene effettuata sui rulli (si effettua una progressione alzando i battiti)
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):
Agonisti
Grande gluteo
Quadricipite femorale
Soleo
Gastrocnemio
Tibiale anteriore
Sinergici
Ileopsoas
Piccolo e medio gluteo
Tensore della fascia lata
Grande adduttore
Semitendinoso e Semimembranoso
Tibiale posteriore
Bicipite femorale
Flessore lungo delle dita
Fissatori
Piriforme
Retto dell'addome
Iliaco
Addominale trasverso
Addominale obliquo esterno ed interno
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):
Anca: coxo-femorale
Ginocchio
Femoro-rotulea
Femoro-tibiale
Caviglia
Tibio-tarsica
Tibio-peroneale
Distale
Gesti tecnici di base:
Posizione in sella
Tipologie di pedalata (pedalare in sella, fuori sella..)
Uso del freno (capacità di frenare) ed uso del cambio
Gestione delle curve
Ritmo di pedalata
Capacità di accelerazione
Superamento degli ostacoli
Aspetti usuranti:
La posizione del ciclista e più nello specifico del cronomen è del tutto innaturale e porta ad alterare le curve fisiologiche della colonna vertebrale, il capo è iperteso e la schiena contratta. Come conseguenza si possono avere dolori cervicali e mal di schiena. In uno studio (Clarsen et al.2010) che ha preso in esame 109 professionisti è stato dimostrato come il 58% di essi hanno avuto almeno un episodio di low back pain nei 12 mesi precedenti la valutazione. Inoltre la posizione più marcata che viene assunta dal cronomen porta dei rischi legati alla compressione a carico degli organi genitali sia nella categoria maschile che femminile
Infortuni più frequenti:
Nel ciclismo distinguiamo infortuni ad insorgenza graduale (stato di cronicità) associati a lunghe sessioni di allenamento (da un uso eccessivo) ed infortuni dovuti a traumi acuti ad insorgenza rapida (cadute o traumi da contatto)
Le patologie più note che si presentano nel tempo sono:
Sindrome femoro-rotulea: si riscontra dolore intorno all'area della patella, sintomo di un'alterazione a carico dell'articolazione del ginocchio
Sindrome della bandelletta ileo-tibiale: dolore nella regione del condilo femorale laterale
Infiammazione al tendine d'Achille in seguito all'eccesiva flessione plantare
Lombosciatalgia: dolore a livello del rachide o lombosacrale
Dolore all'inguine ed anca: causati dall'infiammazione del tendine e dall'infiammazione in corrispondenza del grande trocantere (borsite)
Tendinite quadricipitale (rotulea): dolore al tendine rotuleo
Fratture da stress: fratture in seguito ad eccessive sollecitazioni
Test specifici:
Test della galleria del vento per il miglioramento dell'efficienza aereodinamica
Valutazione biomeccanica della pedalata
Analisi della composizione corporea
Test del massimo consumo di ossigeno (Vo2 max )
Test incrementale: si effettua direttamente sul mezzo
Test su pista con simulazione di cronometro, allenarsi su strada è più difficoltoso
Video-Regolamento:
Bibliografia: