FORMULA 1

MODELLO PRESTATIVO

Sport Individuale

AUTOMOBILISMO

Formula 1


Autore: Luca Mistroni

Tipologia di sport:

    • Individuale

    • Situazionale

    • Estremo (rischio/attività condizionale)

    • Con motori

Cenni storici

La Formula 1 è la massima categoria in termini prestazionali di vetture monoposto a ruote scoperte da corsa su circuito definita dalla FIA.

La categoria è nata nel 1948 in sostituzione della Formula A, nel diventando poi a carattere mondiale nella stagione 1950

Il termine "formula", presente nel nome, fa riferimento a un insieme di regole alle quali tutti i partecipanti, le macchine e i piloti, devono adeguarsi; esse introducono un numero di restrizioni e specifiche nelle auto, al fine di evitare le eccessive disparità tecniche tra le auto, di porre dei limiti al loro sviluppo e di ridurre i rischi di incidenti. La formula ha avuto molti cambiamenti durante la sua storia che si possono dividere nelle seguenti fasi:

-Anni 1950: i "dinosauri" a motore anteriore

-Anni 1960: l'epoca d'oro dei britannici

-Anni 1980: l'epoca del turbo motori da 1200 cavalli

-Nei primi anni 1990, le squadre introdussero diversi aiuti elettronici nella guida: le sospensioni attive, il cambio semiautomatico, il controllo della trazione e il sistema antibloccaggio delle ruote in frenata.

-Anni 2000 sono gli anni di grandi rivoluzioni, di innovazione e regolamenti:

Dopo il bando ai motori turbo-compressi nel 1989, i frazionamenti più usati furono a 8-10-12 cilindri con cilindrata di 3,5 litri, fino al 1995 dove il regolamento imponeva l'utilizzo di motori dieci cilindri 3 litri.

-l passaggio dal V10 al V8 (2006-2013)

Il 2005 ha segnato anche la fine dell'era dei motori V10 con cilindrata 3 000 cm³ nella Formula 1: nella stagione 2006 la FIA impose a tutte le squadre l'utilizzo di motori con otto cilindri a V di 90° e cilindrata di 2 400 cm³.

-Anni 2010: la rivoluzione turbo-ibridaAlcune regole sono risultate davvero discutibili, come in particolare quella che ha imposto il divieto di effettuare test in pista nel corso del campionato. In tal modo, non solo l'evoluzione delle vetture viene a basarsi unicamente su simulazioni effettuate al computer o in galleria del vento, ma i piloti non hanno più avuto modo di allenarsi, il che risulta particolarmente grave, soprattutto per le "terze guide" che vengano occasionalmente chiamate a sostituire i piloti titolari.

-Il passaggio dal V8 al V6 (dal 2014)

Il 2014 ha segnato una svolta epocale nella storia della Formula 1, col passaggio dai motori V8 aspirati agli innovativi V6 turbo-ibridi. la maggior parte dell'attenzione è turbo da 1 600 cm³. Questi propulsori hanno imposto una profonda rimodellazione di tutte le monoposto in quanto abbinati a due sistemi di recupero dell'energia cinetica frenante e dei gas di scarico della turbi: il termine power unit identifica le nuove unità propulsive, che adottano così una doppia alimentazione combinata termica ed elettrica.

In sessantanove stagioni di gare (1950–2018) si sono disputati complessivamente 997 gran premi validi per il titolo mondiale

A essi hanno partecipato 761 piloti di trentotto diverse nazionalità.

Ambiente:

    • Outdoor

    • Stagione: da marzo a novembre

    • Superficie di gara: asfalto

    • Artificiale

Materiali:

    • Autovettura:

      • Peso della vettura: Il peso minimo della monoposto è 740kg incluso pilota. Il peso minimo del pilota è fissato a 80kg. Eventuali differenze rispetto a questo peso minimo dovranno essere compensate con zavorre. La quantità di carburante imbarcata passa dagli attuali 105kg a 110kg.

      • Cavalli: 900-1200

      • Cilindrata: 1600 cc

      • Massimo flusso di carburante: 100 kg/h

Non esistono limitate caratteristiche del motore in termini di potenza, ma avendo un determinato quantitativo di carburante da gestire le case costruttrici dovranno ponderare i due parametri

    • Tute:

      • L'elemento cardine delle tute dei piloti di Formula 1 come detto si chiama Nomex, una fibra artificiale superleggera che viene sottoposta a test termici di laboratorio prima di essere approvata per costituire l'abbigliamento racing. La tuta è formata da due o quattro strati di Nomex e, una volta completata, viene testata ad una temperatura compresa tra 600 e 800 gradi.

    • Stivali:

      • La suola degli stivali è particolarmente sottile per avere un contatto più sensibile sui pedali.

    • Casco:

      • La parte esterna ha due strati, solitamente resina rinforzata con fibra di carbonio. Sotto lo strato superficiale c'è un ulteriore strato di aramide, il kevlar, materiale utilizzato in molti giubbotti antiproiettile. Infine, nella parte più interna, c'è uno strato più morbido e deformabile in polietilene, rivestito con lo stesso materiale ignifugo della tuta. La visiera del casco è costituita di uno speciale policarbonato in grado di garantire un'ottimale protezione, alta resistenza al calore e un'eccellente visibilità.

Obiettivo

    • Punteggio

    • Tempo

Il campionato prevede 21 gare in circuiti di tutto il mondo. Ogni gara prevede un numero di giri in base alla lunghezza del tracciato e del suo tempo di percorrenza e l’obiettivo dei piloti è tagliare per primi il traguardo. Ai corridori vengono assegnati punti in base alla posizione di arrivo in ogni gara. Il corridore con il maggior numero di punti alla fine della stagione è il vincitore del campionato piloti. La scuderia con il maggiore numero di punti vincerà il campionato costruttori

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5

    • Coordinativa: 5

    • Intellettiva: 5

Inizio pratica agonistica (età):

    • Minima: 18

Dal 2016 dopo il caso Verstappen (Pilota che ho corso in assenza la patente di guida su strada non avendo compiuto ancora la maggiore età) limite di età è 18 anni con patente di guida per accedere alle competizioni.

Sport non Olimpico

    • La F1 non è conforme ad uno dei requisiti della carta olimpica: competere a parità di condizioni.

Demografia:

    • Dati i requisiti tecnici che devono avere le le monoposto per gareggiare il numero di persone che praticano questo sport nel mondo è limitato ai soli partecipanti al mondiale di F1 (20 piloti) ed è prevalentemente maschile anche se la partecipazione alle stesse gare è aperta anche alle donne.

    • Circa più di un milione e mezzo (1.702.959 per l’esattezza) di appassionati, sommati tra i 21 Gran Premi, hanno assistito dal vivo alle gare, per una media di 81.093 per gara (Dati 2018)

Frequenza gare:

    • Poiché le gare sisvolgono in circuiti in tutto il mondo la frequenza varia da bisettimanale a mensile per motivi logistici. Le gare si svolgono in due giorni: il sabato i piloti si qualificano per la posizione di partenza sulla griglia mentre la gara vera e propria si svolge la domenica.

Record mondiali:

    • Mondiali piloti: 7 Micheal Schumacher

    • Mondiali costruttori: 16

    • Gare vinte: 91 Micheal Schumacher

    • Pole position: 87 Lewis Hamilton

    • Velocità Massima: 378 Valtteri Bottas, Williams (2016)

Per quanto riguarda i record sul giro di ogni pista, ogni circuito detiene il suo record ecco elencati i record del gran premio di monza (media velocità più alta del mondiale) e e del gran premio di montecarlo( media velocità più bassa del mondiale)

    • Circuito di Monza: 1'21"046 Rubens Barrichello Ferrari (2004)

    • Circuito di Monte Carlo: 1'10"166 Lewis Hamilton, Mercedes (2019)

Somatotipo:

    • Ectomorfo

    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • Altezza media : 175cm

    • Peso medio: 69 kg

Distanza della prestazione:

    • Il regolamento sportivo prevede che la distanza di una gara di Formula 1 abbia un numero minimo di giri che consenta di percorrere almeno 305 chilometri. Ad esempio, il Gran Premio di Spagna si disputa in 66 giri, necessari per superare la soglia minima imposta dal regolamento. L’unica eccezione alla regola è rappresentata dal Gran Premio di Monaco, in cui la distanza di gara minima è fissata in 260 chilometri.

Durata:

    • Ogni gara non può durare più di 2 ore. Se una corsa supera tale limite di tempo, viene esposta la bandiera a scacchi indipendentemente dal numero di giri completati.

    • Durata media: 90 minuti

Frequenza cardiaca:

    • Fc media: 80-90 % della Fc max

    • Durante le gare di Formula1 la frequenza cardiaca dei piloti si mantiene intorno a valori di 110-160 battiti al minuto, con picchi massimi di circa 190 battiti durante i momenti di più intenso stress psicofisico. L'innalzamento della frequenza cardiaca è dovuto, in effetti, più a stati di tipo emozionale piuttosto che ad un carico di lavoro fisico vero e proprio.

    • Infatti le discipline di tipo motoristico sono accompagnate da una forte componente emotiva, che determina particolari coinvolgimenti dei sistemi nervoso ed endocrino, nonché dell'apparato cardiocircolatorio.

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: aerobico

Alimentazione e idratazione:

    • Carboidrati nel pre-gara

Grazie ad un dispostivo installato all'interno della monoposto i piloti possono reintegrare i liquidi persi (2,5 litri a GP circa)

Capacità motorie:

    • Coordinazione occhio-mano-piede: Consente di affrontare con precisione le manovre con traiettorie e tempistiche perfette. La vista è il senso più affidabile.

    • Capacità di reazione: La capacità di reazione motoria ci permette di reagire il più rapidamente possibile a degli stimoli di diversa natura come: visivi, uditivi, tattili ecc.

Le risposte possono essere schemi abituali già conosciuti ed utilizzati (TR minore) o risposte non abituali causate da stimoli imprevedibili e sconosciuti (TR maggiore). Questo tipo di risposta necessita quindi di una scelta e di un adattamento motorio poiché è necessario realizzare una controazione adeguata alla situazione che si viene a creare.

Abilità motorie:

Schemi motori:

Piani di lavoro:

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:

    • Coordinativo

    • Tecnico (gesto specifico)

    • Mobilità

    • Flessibilità

    • Training autogeno

Il riscaldamento viene effettuato anche in pista con il warm up che dura circa 20 min e viene effettuato normalmente 2 ore prima della gara, e il giro di ricognizione subito prima della partenza.

Principali muscoli coinvolti:

Durante una gara automobilistica di f1 il tratto cervicale del pilota è sottoposto a sollecitazioni di tipo longitudinale e soprattutto di tipo trasversale.

A questo bisogna aggiungere che anche la massa del casco costituisce un peso ulteriore per la muscolatura del collo, la quale deve sopportare stimoli dell'ordine di 3-4 G ( 4G significa che il corpo subisce accelerazioni pari a 4 volte il suo peso normale)

La soluzione migliore per limitare i danni del tratto cervicale è data dall'allenamento specifico dei muscoli del collo, attraverso una preparazione atletica attuata con esercizi di flessioni anteriori, posteriori e laterali del capo e con esercizi di retropulsione dello stesso.

L'avambraccio del pilota è sottoposto a continue sollecitazioni vibratorie che lo inducono, durante tutto il periodo di gara, a mantenere una forte contrazione di base delle braccia, la quale viene notevolmente enfatizzata durante le sterzate

Seduti all’interno della monoposto i glutei, l’addome e colonna vertebrale dovranno assorbire tutte le sollecitazioni verticali derivate dalle vibrazioni della macchina e dai sobbalzi improvvisi che questa compie durante la gara.

Principali articolazioni coinvolte:

    • Il tratto cervicale della colonna vertebrale, in particolare l'articolazione C6-C7, è sicuramente quello piú sollecitato

    • Spalla

    • Ginocchio

    • Caviglia

Gesti tecnici di base:

Aspetti usuranti:

Infortuni più frequenti:

La FIA ha sempre cercato nel corso della sua storia di creare un sistema di sicurezza sempre più avanzato per mettere in sicurezza piloti e addetti ai lavori in pista (meccanici e commissari di gara).

Sono stati registrati 38 decessi durante un Gran premio di F1 dovuti a molteplici cause.

Oggi le monoposto sono datate di dispositivi di sicurezza all’avanguardia che tutelano il polita dagli infortuni più frequenti avvenuti nella storia di questo sport:

    • TRAUMI CRANICI; Grazie all’installazione del HALO, un dispositivo di sicurezza integrato nel telaio che isola la testa del pilota da eventuali urti o componenti perse dalle vetture. Decine di casi hanno visto piloti ricevere traumi importanti dovuti a questi tipi di impatti.

    • USTIONI. Nella F1 moderna è stata eliminata la possibilità di effettuare rifornimenti durante una gran premio. Tutte le auto sono così obbligate a partire con il carico massimo di carburante al primo giro limitando così la possibiltà di incendio

Essendo un sport estremo che si sviluppa ad altissime velocità i rischi di morte esistono ancora.

Test specifici:

Video-regolamento:

Immagini:



Bibliografia:


FIA.COM
Formula 1. Dal 1950 ad oggi – 11 apr 2018 di Mario Donnini (Autore)
Capire la Formula 1. I segreti della sua evoluzione dagli anni '60 a oggi. Ediz. ampliata Minerva Edizioni 30 dicembre 2018 di Mauro Forghieri (Autore), Marco Giachi (Autore), D. Buzzonetti
Capacità coordinative: reazione motoria, Gianluca Canipari marzo 26, 2018