Judo Femminile

Modello Prestativo

Sport da combattimento e arti marziali

Judo Femminile


Autore: Dario Abatecola

Data di immissione del modello: 17/05/2019

Tipologia di sport:

    • Il Judo è un’arte marziale di origine Giapponese, è catalogabile come uno sport da combattimento di tipo individuale e situazionale ad opposizione diretta, caratterizzato dalle prese di mano e dalle tecniche di proiezione.

Ambiente:

    • Il Judo è uno sport praticato indoor. Gli allenamenti e le competizioni vengono svolte su di un tappeto che prende il nome da un tipo di pavimentazione di origine giapponese, il tatami. Durante le competizioni ufficiali il tatami deve rispettare determinate misure, l’area totale è di 14m x14m all’interno vi è un quadrato più piccolo 10m x 10m in cui si svolgono gli incontri, lo spessore deve essere di 4cm.

Materiali:

    • Per lottare, i/le Judoka devono indossare il kimono o più precisamente il Judo-gi, per essere indossati durante le competizioni ufficiali sono soggetti a controlli da parte dello staff gara per verificare che rispettino il regolamento. Il judo-gi può essere di colore bianco o blu, le maniche della giacca e i pantaloni devono essere abbastanza lunghi da lasciare uno spazio di 5cm su polsi e caviglie. Per chiudere la giacca del judo-gi il/la judoka utilizza una cintura che, a seconda del colore, identifica l’esperienza dell’atleta.
    • Le judoka sotto la giacca del judo-gi devono indossare una T-shirt di colore bianco.

Obiettivo:

    • L’obiettivo del judo è la sconfitta dell’avversario.

La sconfitta dell’avversario può avvenire per:

    • IPPON (KO) , ovvero apportando una tecnica di proiezione che rispetti a pieno le condizioni di forza, velocità e controllo e che faccia atterrare l’avversario ampiamente sul dorso.
    • WAZA-hari, apportando una tecnica di proiezione, che manca di una o più condizioni precedentemente indicata e che faccia cadere l’avversario NON ampiamente sul dorso.
    • Finalizzazione per soffocamento, portare alla resa l’avversario per via delle tecniche di soffocamento.
    • Finalizzazione per leva articolare al gomito, portare alla resa l’avversario con tecniche che altrimenti provocherebbero la rottura dell’articolazione interessata.
    • Immobilizzazione al suolo per 20’’ che da regolamento determina l’ IPPON
    • Squalifica dell’avversario per 3 Shido (penalità) o azione proibita.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5
    • Coordinativa: 5
    • Intellettiva: 4

Inizio pratica agonistica (età):

    • Nel judo femminile l’attività agonistica inizia a 12 anni nella classe delle esordienti A (under 13) con le categorie di peso 36kg, 40kg, 44kg, 48kg, 52kg, 57kg, 63kg, +63kg. Durante le gare delle esordienti A, gli incontri dureranno 2 minuti.
    • Precedentemente all’agonismo, nel judo esiste il pre-agonismo, in cui vi è un ulteriore suddivisione in classi d’età che raccolgono tutti i praticanti dai 4 agli 11 anni.

Inizio pratica professionistica:

    • In Italia, l’inizio della pratica professionistica del judo coincide con l’ingresso nelle squadre dei gruppi sportivi delle forze armate (carabinieri, fiamme oro, fiamme azzurre, fiamme gialle e esercito).
    • Nel mondo esistono anche Club professionistici.

Sport Olimpico:

    • Il Judo Maschile venne introdotto per la prima volta ai Giochi Olimpici di Tokyo nel 1964.
    • Quello femminile venne introdotto a scopo dimostrativo nei Giochi di Seul del 1988. Venne poi confermato, con la presenza effettiva nel programma, nei Giochi Olimpici successivi, quelli di Barcellona del 1992.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Africa (54 stati)
      • ≈3300 Judoka (≈2300 Maschi, ≈1000 Femmine).
    • Asia (44 stati)
      • ≈ 6800 Judoka (≈4500 Maschi, 2200 Femmine).
    • Europa (51 stati)
      • ≈20500 Judoka (≈14100 Maschi, ≈6300 Femmine).
    • Oceania (20 stati)
      • ≈700 Judoka (≈500 Maschi, ≈200 Femmine).
    • Panamerica (35 stati)
      • ≈4700 Judoka (≈3100 Maschi, ≈1500 Femmine).

Frequenza gare:

    • Il calendario delle gare è programmato dalla IJF a livello internazionale e dalla FIJLKAM a livello nazionale.
    • La frequenza delle competizioni può variare a seconda del livello dell’atleta e dalle scelte dei tecnici, ma nel calendario sono programmate gare per tutto l’anno.

Record mondiale (se esistente):

Somatotipo:

    • Nel Judo è difficile definire con certezza il somatotipo, poiché esso può variare a seconda della categoria di appartenenza dell’atleta.
    • Categorie seniores (dai 20 ai 35 anni) femminili: 48kg, 52kg, 57kg, 63kg, 70kg, 78kg, +78kg.
    • In una review svolta da Franchini et al. nei dati raccolti, si evince, un incidenza maggiore di atleti mesomorfi rispetto a quelle endomorfi ed ectomorfi, questo per entrambi i generi.

Morfotipo:

    • Pesi leggeri:
      • Altezza= 161.06 ± 6.88cm
      • Peso= 49.60±2.51kg
      • BMI= 19.13±0.68kg/m².
    • Pesi medi:
      • Altezza= 168.00 ± 5.40cm
      • Peso= 63.75±1.89kg
      • BMI= 22.65±1.95kg/m².
    • Pesi massimi:
      • Altezza= 177.42 ± 5.04cm
      • Peso= 88.92±8.14kg
      • BMI= 28.30±3.09kg/m².

Distanza della prestazione:

Durata:

    • Ogni combattimento ha una durata di 4 minuti effettivi. L’incontro può concludersi in qualsiasi momento se uno dei due judoka ottiene un ippon facendo una proiezione che rispetti le caratteristiche descritte in precedenza.
    • Nel caso gli atleti non abbiano ottenuto nessun punteggio o terminano in parità allo scadere dei 4 minuti, il combattimento si protrarrà fino a che uno dei due combattenti non otterrà l’assegnazione di un qualsiasi punto o un ammonizione (Golden Score).
    • Nel 2010 Marcon et al, hanno analizzato attraverso il metodo della match analysis, il rapporto fra tempo di azione attiva e tempo di pausa durante differenti incontri di judo professionistico. Da questo studio risulta che il rapporto azione attiva-pausa è 2:1.



Frequenza cardiaca:

    • Secondo i risultati ottenuti durante una ricerca effettuata da Braulio H.M. et al. durante un incontro di judo si può raggiungere una FCmax= ±196bpm.
    • La produzione di lattato, secondo uno studio condotto da Sikorski nel 1985, durante un incontro di judo non in allenamento, ma in gara potrebbe arrivare a 13.0 ±2.1 mmol.Lֿ¹

Tipologia di lavoro:

    • Il judo è uno sport caratterizzato da un lavoro aciclico.

Sistema energetico coinvolto:

    • Il judo è un’attività dinamica ad alta intensità nel quale l’impegno muscolare nelle fasi di attacco e difesa è elevato. Si può quindi affermare che, visti i tempi di gara e le intensità raggiunte, il sistema energetico coinvolto è misto Aerobico-Anaerobico.

Alimentazione e idratazione:

    • Essendo il Judo uno sport con categorie di peso, gli atleti sono tenuti a mantenere un alimentazione bilanciata per evitare l’eccesso o difetto di introito calorico. Nel periodo che anticipa la gara l’atleta spesso mette in atto strategie per perdere, in modo efficiente, peso in modo da poter rientrare in categoria senza però andare ad intaccare la performance. Queste strategie constano nel creare deficit calorico nel protocollo alimentare o nell’esecuzioni di allenamenti specifici di “calo peso” per privare il corpo dei liquidi in eccesso, per poi essere reintegrati successivamente al controllo del peso che spesso viene eseguito il giorno prima della competizione.
    • Nell’atleta di genere femminile questa pratica è da considerarsi rischiosa, poiché l’eccessivo e prolungato deficit calorico, può far incorrere in problematiche di tipo fisiologico, psicologico e anatomico quali amenorrea, disturbo del comportamento alimentare e osteoporosi.

Capacità motorie:

    • La disciplina del judo è caratterizzata da gesti motori non stereotipati, richiede l’apprendimento di capacità motorie che permettono di prevedere, scegliere, controllare situazioni inaspettate che variano continuamente poiché ci si batte con avversari aventi differenti caratteristiche.
    • Capacità Coordinative:
      • Capacità di orientamento
      • Capacità di reazione
      • Capacità di combinazione
      • Capacità di equilibrio
      • Capacità di ritmizzazione
      • Capacità di differenziazione (modulazione della forza)
      • Fantasia motoria
    • Capacità condizionali:
      • Forza
      • Resistenza
      • Rapidità

Abilità motorie:

    • Le abilità motorie nel Judo si riferiscono alle tecniche, attività e strategie apprese che permettono una realizzazione con elevata probabilità di riuscita, minimo dispendio di energia e nel più breve tempo. Si acquisiscono, sviluppano e modificano tramite l’esercizio ripetuto fino a raggiungere il livello di maestria. Saranno tante quante più se ne apprenderanno.

Schemi motori:

    • Camminare (spostamento nell’area gara durante l’incontro)
    • Afferrare e lanciare (fondamentali per l’esecuzione delle tecniche di proiezione)
    • Spostarsi in quadrupedia e strisciare (utile nelle fasi di lotta a terra)
    • Rotolare (utile nel subire una proiezione)

Piani di lavoro:

    • Piano frontale
    • Piano sagittale
    • Piano trasversale

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:

    • Prima dell’attività specifica si effettua un riscaldamento generale di tipo cardio-circolatorio, per poi passare alla mobilità articolare e ad esercizi di flessibilità. Finiti gli esercizi generali di riscaldamento di passerà ad esercizi specifici come le cadute sul tatami (ukemi) e gli esercizi di spostamento specifici effettuati, con il compagno, sui differenti piani di lavoro. Nel Judo spesso di utilizza, come riscaldamento, la ripetizione di una tecnica in modo da automatizzarla il più possibile, questa pratica di chiama Uchikomi.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):


Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Spalla (Scapolo-omerale, scapolo-toracica)
    • Gomito
    • Anca (Coxo-femorale)
    • Ginocchio (Femoro-rotulea, femoro-tibiale)
    • Caviglia

Gesti tecnici di base:

Il Kodokan, luogo che può essere definito come il quartier generale del Judo, che ha sede a Tokyo, negli anni, ha codificato 40 tecniche suddivise in:

    • Tecniche in piedi (Nage-Waza)
      • Tecniche di Braccia (Te-Waza)
      • Tecniche di Anca (Koshi-Waza)
      • Tecniche di Gamba (Ashi-Waza)
      • Tecniche di sacrificio sulla schiena (Masutemi-Waza) –
      • Tecniche di sacrificio sul fianco (Yokosutemi-Waza)
    • Tecniche al suolo (Katame-Waza)
      • Tecniche di Immobilizzazione (Osaekomi-Waza)
      • Tecniche di Soffocamento (Shime-Waza)
      • Tecniche di Leva Articolate (Kansetsu-Waza)

Aspetti usuranti:

La pratica assidua e protratta negli anni del judo, soprattutto quella agonistica, può portare a differenti tipi di usure tra cui:

    • Usura delle articolazione delle dita delle mani.
    • Anomalie radiologiche lombari (LRA) con maggior incidenza nei pesi massimi rispetto hai pesi medi e leggeri.
    • Cervicalgia
    • Osteoperiartrite delle articolazioni sollecitate durante la pratica
    • Tumefazione e rottura del padiglione auricolare
    • Triade dell’atleta femmina (osteoporosi, disturbi alimentari, amenorrea) causata dal continuo deficit calorico e dai protocolli di “calo peso” per rientrare nella categoria, maggior incidenza nelle categorie dei pesi leggeri (48kg,52kg).

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

Gli infortuni con maggior incidenza vedono coinvolte le estremità del corpo dell’atleta, specialmente:

    • Ginocchio fino al 28%
    • Spalla fino al 22%
    • Mano e dita fino al 30%

Gli infortuni sono spesso frutto di proiezioni compiute con troppa forza e/o un’azione di difesa eseguita in poco tecniche.

Test specifici:

Nel judo sono stati catalogati test specifici, di tipo qualitativo, ma come in altri sport, per valutare le capacità degli atleti vengono spesso utilizzati test di tipo quantitativo per la facilità con cui si posso elaborare i dati ottenuti. Alcuni di questi test sono:

    • Isometric handgrip strength of judo athletes (IHGS)
    • Vertical jump height in judo athletes
    • Muscular endurance in different exercises performed by judo athletes
    • Upper body Wingate test performance in judo athletes
    • Lower body Wingate test performance in judo athletes
    • Aerobic power of judo athletes

Video-regolamento:

Bibliografia:


Anne B Loucks, Aurelia Nattiv, The female athlete triad, Medicine and Sport Vol 366 December 2005.
Braulio H.M. Branco, MSc; Luis M. Massuça, PhD; Leonardo V. Andreato, MSc; Bruno F. Marinho, MSc; Bianca Miarka, MSc; Luis Monteiro, PhD; Emerson Franchini, PhD. Association between the Rating Perceived Exertion, Heart Rate and Blood Lactate in Successive Judo Fights (Randori). Asian Journal of Sports Medicine, Volume 4 (Number 2), June 2013, Pages: 125-130.
Bruyere F. (2019) Materiale didattico SUISM - Sport da Combattimento AA 2018/2019.
Elena Pocecco, Gerhard Ruedl, Nemanja Stankovic, Stanislaw Sterkowicz, Fabricio Boscolo Del Vecchio, Carlos Gutiérrez-García, Romain Rousseau, Mirjam Wolf, Martin Kopp, Bianca Miarka, Verena Menz, Philipp Krüsmann, Michel Calmet, Nikolaos Malliaropoulos, Martin Burtscher. Injuries in judo: a systematic literature review including suggestions for prevention. Br J Sports Med; 47:1139–1143, 2013. DOI:10.1136/bjsports-2013-092886.
Emerson Franchini, Fabrıcio B. Del Vecchio, Karin A. Matsushigue and Guilherme G. Artioli. Physiological Profiles of Elite Judo Athletes. Sports Med 2011; 41 (2): 147-166. DOI: 10.2165/11538580-000000000-00000.
FIJLKAM, Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali, Regolamento tecnico judo, consultato su https://www.fijlkam.it/judo.html, 14/06/2019.
Frassinelli S. (2019) Materiale didattico SUISM - Sport da Combattimento AA 2018/2019.
Giovani Marcon, Emerson Franchini, José Roberto Jardim, and Turibio Leite Barros Neto. Structural Analysis of Action and Time in Sports: Judo. Journal of Quantitative Analysis in Sports: Vol. 6 : Iss. 4, Article 10. (2010) DOI:10.2202/1559-0410.1226.
IJF, International Judo Federation, consultato su https://www.ijf.org/judoka, 14/06/2019.
Kodokan Judo Institute, consultato su http://kodokanjudoinstitute.org/en/waza/, 14/06/2019.
Sikorski, W. Current problems of training and rivalry in judo. Prace i Materiały- Instytut Sportu. Warszawa: Wydawnictwa Instytutu Sportu (1985).
Władysław Jagiełło, Roman Maciej Kalina, Georgij Korobielnikow. Morphological diversification of female judo athletes. Archives of Budo, 2007; Vol. 3: 27-34.