60 metri piani
Autore: Giacomo G. Desogus
Data di immissione del modello: 07/06/2022
Introduzione:
I 60m piani sono una specialità indoor dell’atletica leggera, sia maschile che femminile (Wikipedia, 2020). L’organizzazione di riferimento è la World Athletics (ex IAAF) a livello internazionale, mentre la FIDAL (Federazione Italiana Di Atletica Leggera) opera a livello nazionale.
Tipologia di sport:
Individuale
Non situazionale
Estremo
Secondo la classificazione di Scotton (2010), rientra nella categoria S3B, in quanto “sport di tempo … con azioni di breve durata”.
Ambiente:
Indoor
Stagione: invernale
Superficie di gara: Pista (tartan)
Pista Indoor a forma di anello di 200 metri di lunghezza
Artificiale
Materiali:
Strumentazione specifica tecnica:
Scarpe chiodate
Figura 1 - Scarpe chiodate
Obiettivo:
Tempo: in questa gara viene misurato solo tramite cronometraggio automatico (World Athletics, 2023)
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale: 3
La difficoltà sta nell’esprimere alti livelli di forza in un brevissimo lasso di tempo, contraendo e decontraendo rapidamente la muscolatura. È cruciale trovare un equilibrio ottimale tra lunghezza e frequenza dei passi. Gli sprinter d'élite solitamente hanno una lunghezza del passo più lunga e una frequenza più alta. (Cecília-Gallego, P. et. al, 2022)
Coordinativa: 4
La difficoltà a livello coordinativo sta nel mantenere l’assetto corretto durante le tre fasi di gara (partenza dai blocchi, accelerazione, fase di velocità massima) mantenendo un’inclinazione ottimale attua a sviluppare una forte accelerazione prima e la velocità massima poi.
Intellettiva: 2
Essendo una prestazione non situazionale non è prevista una strategia, ma è importante rimanere concentrati durante tutta la gara, senza farsi influenzare dalle azioni degli altri concorrenti (ad. esempio nell’uscita dai blocchi).
Inizio pratica agonistica (età):
La pratica inizia a 6 anni, prevalentemente in forma ludica, suddividendo successivamente le categorie in varie fasce d’età:
Esordienti 6-11 anni
Ragazzi 12-13 anni
Cadetti 14-15 anni
Allievi 16-17 anni
Juniores 18-19 anni
Promesse 20-22 anni
Seniores 23 anni in poi (dal 2014 include anche la categoria Master) (FIDAL, n.d)
Inizio pratica professionistica:
Il processo di specializzazione generalmente inizia intorno ai 16 anni categoria allievi/e. Gli “Atleti di Interesse Nazionale” vengono selezionati a partire dalla categoria Allievi (2° anno). (FIDAL, 2020)
Sport Olimpico:
I 60 metri piani, ad oggi, non fanno parte delle discipline olimpiche dell’atletica leggera. Ne hanno fatto parte (esclusivamente nella versione maschile) solamente nelle edizioni del 1900 a Parigi e St. Louis del 1904. (Olympics, n.d.)
Demografia:
Sport diffuso in tutto il mondo
In Italia i tesserati FIDAL al 31/12/2023 sono 244.405. (FIDAL, 2024)
Frequenza gare:
Manifestazioni più importanti:
Campionati Mondiali (biennale, anni pari) Video 1: Mondiale 2024
Campionati Europei (biennale, anni dispari) Video 2: Europeo 2023
Campionati Nazionali (annuali)
Record 60m:
Somatotipo:Record 60m:
Mesomorfo
Morfotipo:
L’analisi di uno studio (Pavlovic, R. et. al, 2022) sull’altezza media e il peso degli sprinters d’élite uomini ha ricavato:
Altezza = 180,45±6,88 cm;
Massa = 78,83±7,69 kg.
Una bassa statura (<168cm) o una molto alta (>187cm) possono essere statisticamente svantaggiose per i velocisti. L’altezza delle sprinter donne invece è compresa tra i 152 e i 182 cm. (Uth N., 2005).
Un altro fattore importante per gli atleti di questa disciplina è il rapporto peso-potenza. Come nei 100m l’atleta deve possedere alte percentuali di fibre "rapide" (Fast Twich Fibers). Per questo motivo un ruolo cruciale è ricoperto dal sistema nervoso, che in maniera sincrona deve reclutare un elevato numero di unità motorie garantendo un’alta velocità di conduzione degli stimoli (Chinesiologia Sportiva, 2019). La performance dei 60m passa anche dalla capacità di riutilizzo elastico, attraverso la rigidità muscolo-tendinea, definita “stiffness mio-tendinea”. Quest’ultima permetterà minori tempi di contatto a terra “Ground Conctact Time” e in questo breve lasso di tempo (70-90ms nella fase di velocità massima) le forze impresse sulla pista devono essere ammortizzate e convertite in spostamento.
Distanza della prestazione:
60 m
Durata:
Da 6 a 9 secondi
Frequenza cardiaca:
Non ci sono dati a supporto data la breve durata della gara.
Tipologia di lavoro:
Ciclico
Sistema energetico coinvolto:
Sistema anaerobico alattacido (Prevalente)
Sistema anaerobico lattacido
Alimentazione e idratazione:
Nutrizione Pre-Gara:
Idratazione: Si consiglia agli atleti di bere molta acqua a partire da 3 giorni prima della gara, in particolar modo il giorno prima, prestando attenzione all’equilibrio elettrolitico.
Giorno prima della gara: sono raccomandati carboidrati complessi, come la pasta integrale, per cena, si può optare per la carne rossa in aggiunta ai carboidrati complessi.
Mattina della gara: Molti atleti preferiscono non consumare cibo solido per 3-5 ore prima della gara, concentrandosi su carboidrati complessi a basso contenuto di fibre e molte bevande.
Le bevande gassate e le bevande sportive zuccherate non sono raccomandate
Assunzione di Ferro: Le atlete in particolare dovrebbero dare importanza al ferro perso durante l’allenamento e la prestazione, reintegrandolo attraverso l’alimentazione.
Consumo di Alcol: Le bevande alcoliche sono sconsigliate a causa dei loro effetti disidratanti e inibitori sulle prestazioni. (Newton Public Schools, n.d)
Capacità motorie:
Capacità condizionali:
Forza, in particolar modo forza esplosiva
Velocità
Capacità coordinative:
Capacità di reazione
Capacità di ritmo
Capacità di combinazione
Abilità motorie:
Sviluppo della velocità massima di corsa
Schemi motori e piani di lavoro:
Gli arti inferiori seguono la cinematica della corsa. Gli arti superiori oscillano in coordinazione incrociata al movimento degli arti inferiori. Arti superiori ed inferiori si muovono sul piano sagittale in maniera ciclica per lo più nella fase lanciata. (Chinesiologia Sportiva, 2019)
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:
Generale
L’obiettivo è quello di aumentare la temperatura corporea
Mobilità
Serve a preparare le strutture articolari allo sforzo
Flessibilità
Coordinativo
Tecnico
Vengono eseguiti gesti tecnici di gara, come le andature
Condizionale
L’obiettivo è preparare il sistema nervoso allo sforzo
Un riscaldamento tipico prevede jogging, mobilità, attivazione muscolare, esercizi tecnici e di velocità, come per esempio brevi sprint o partenze.
Principali muscoli coinvolti:
Glutei:
Il grande gluteo è il muscolo principale utilizzato per l'estensione dell'anca, essenziale per la fase di spinta. Il medio e il piccolo gluteo aiutano nella stabilizzazione del bacino e nell'abduzione della gamba.
Quadricipiti:
Questi muscoli sono responsabili dell'estensione del ginocchio. Sono fondamentali per spingere il corpo in avanti quando il piede tocca il suolo.
Ischiocrurali (Bicipite Femorale, Semitendinoso, Semimembranoso):
Questi muscoli sono cruciali per la flessione del ginocchio e l'estensione dell'anca, contribuendo anche alla stabilità del ginocchio durante il movimento.
Tricipite surale (Gastrocnemio e Soleo):
Situati nella parte inferiore della gamba, questi muscoli sono responsabili della flessione plantare, essenziale per spingere il corpo in avanti durante la fase di spinta.
Flessori dell'anca: Ileo-psoas, Sartorio, Retto del Femorale
Sono responsabili della flessione dell'anca, sollevando la coscia verso il busto e portando la gamba in avanti durante la fase di oscillazione.
Muscoli del core (Retto dell'Addome, Obliqui Interni ed Esterni, Trasverso dell'Addome, Erettori Spinali)
Questi muscoli stabilizzano il tronco e la colonna vertebrale, mantenendo una postura corretta e contribuendo al trasferimento efficace della forza tra la parte superiore e inferiore del corpo.
Quadrato dei Lombi, Multifidi, Erettori Spinali:
Servono a stabilizzare la colonna vertebrale e mantenere una postura eretta durante la corsa.
Deltoide, Bicipite Brachiale, Tricipite Brachiale, Muscoli dell'Avambraccio:
Anche se non direttamente coinvolti nella propulsione, i muscoli delle spalle e delle braccia aiutano a mantenere l'equilibrio e contribuiscono alla coordinazione del movimento delle braccia, che a sua volta influenza la meccanica della corsa.
Principali articolazioni coinvolte:
Coxo-femorale
Femoro-rotulea-tibiale
Tibio-Tarsica
Peroneo-Tibiale
Gesti tecnici di base:
La gara si suddivide in 3 macro-fasi (Partenza, accelerazione e fase di velocità massima):
Partenza dai blocchi: costituisce la fase iniziale della gara, vengono sviluppati tassi di forza molto elevati e tempi di contatto a terra prolungati (110-150ms). Il posizionamento sui blocchi è cruciale per eseguire una buona partenza. È fondamentale avere un buon tempo di reazione per una prestazione ottimale (il minimo tempo di reazione allo sparo è fissato a 100 millesimi di secondo per non incorrere in falsa partenza).
Fase di accelerazione: nei 60m è la parte più importante della gara, vista la ridotta distanza rispetto ai 100m. In questa fase si ha una progressiva variazione della posizione del tronco, che assume gradualmente un assetto più verticale.
Raggiungimento velocità massima: Successivamente alla fase di accelerazione si ha il raggiungimento della velocità massima, che avviene tra i 40 e i 45m. L’obiettivo è mantenere questa velocità fino alla fine della gara. Questa fase, tuttavia, è molto ridotta in questa specialità, rendendo fondamentale la fase di accelerazione. (FIDAL, 2017)
Figura 2: Gara, fase di accelerazione
Aspetti usuranti:
Tra i principali aspetti usuranti troviamo:
Sovraccarico funzionale
Tecnica esecutiva errata
Muscoli, tendini e legamenti troppo deboli.
Anormalità strutturali: lunghezza diversa degli arti, ginocchio valgo o varo
Corsa su piste non lisce, troppo dure o strade non pianeggianti
Eccessiva pronazione del piede
Eccessivo peso corporeo (FIDAL, n.d.)
Infortuni più frequenti:
Le articolazioni più sollecitate sono caviglie e ginocchia.
Infortuni muscolari:
Gli infortuni più frequenti dei velociti sono le lesioni muscolari degli ischiocrurali o del tricipite surale (che possono essere di I, II, III grado) a causa dello stress eccentrico a cui sono sottoposti i muscoli.
Distorsioni:
Le distorsioni, specialmente delle caviglie, sono frequenti a causa delle potenti spinte necessarie per la partenza e lo sprint.
Tendiniti:
L'infiammazione dei tendini, come la tendinite del tendine d'Achille, è comune tra i velocisti a causa del carico ripetitivo e intenso.
Fratture da stress:
Le fratture da stress nei piedi e nelle gambe possono derivare dal continuo impatto ad alta intensità durante la corsa.
Lesioni ai legamenti del ginocchio:
Gli sprinters possono subire lesioni ai legamenti, come il legamento crociato anteriore (LCA) o il legamento collaterale mediale (LCM), a causa della forza esplosiva esercitata sulle ginocchia.
Dolori lombari:
Gli sprinters spesso sperimentano dolori alla parte bassa della schiena a causa del movimento dinamico e della forza necessaria per sprintare.
Sindrome della bandelletta ileotibiale (ITBS): Questa condizione, caratterizzata da dolore sul lato esterno del ginocchio, può colpire i velocisti a causa dell'uso ripetitivo delle gambe e della corsa ad alta velocità.
La sindrome da stress tibiale mediale.
È una delle patologie da sovraccarico dell’arto inferiore che interessa la tibia. Come tutte le patologie da “overuse” si presenta nei soggetti che eseguono gesti ripetitivi, rappresentati in questo caso dai continui impatti dell’arto inferiore col terreno tipici del running o di chi pratica sport di salto. Nella sede dell’infortunio, infatti, è tipicamente presente una periostite, anche se non è chiaro se questa sia causa o effetto della patologia. (FisioScience, n.d.)
Test specifici:
I test possonoessere utili per misurare forza, velocità, potenza, agilità e tecnica.
Test di Velocità
Sprint sui 10, 20 e 30 metri: Misura l'accelerazione e la velocità massima su una breve distanza.
Sprint sui 60 metri: Simile al test sui 30 metri, ma include una componente di mantenimento della velocità.
Test di Forza e Potenza
Salto in lungo da fermo: Misura la potenza esplosiva delle gambe.
Salto verticale: Valuta la capacità di produrre potenza verticale.
Test di Resistenza alla Velocità
Sprint ripetuti: Serie di sprint brevi (ad es. 5 x 40 metri) con brevi recuperi, per valutare la capacità di recupero e mantenimento della velocità sotto fatica.
Analisi della Tecnica
Analisi video della tecnica di corsa: Registrare gli sprint e analizzare la tecnica di corsa, la posizione del corpo, la frequenza dei passi e la partenza.
Prove di partenza dai blocchi: Valutare l'esplosività e la tecnica di partenza, cruciali per un buon sprint.
Test di Flessibilità e Mobilità
Test di flessibilità dinamica: Valutare la flessibilità dinamica delle gambe e del core, importanti per l'efficienza della corsa.
Test di Reazione
Tempo di reazione allo start: Misura la velocità di reazione allo sparo della pistola di partenza, fondamentale per una buona performance nei 60 metri.
Video-regolamento:
I 60m hanno inizio con la partenza dai blocchi, regolata dai seguenti segnali sonori:
“ai vostri posti” (on your marks);
“pronti” (get set);
“colpo di pistola”
L’unico sistema di cronometraggio ammesso in questa competizione è il “cronometraggio completamente automatico” (FAT) è un tipo di cronometraggio che acquisisce risultati di gara digitali accurati almeno 1/100 di secondo (0.01), fino al 1/1000 di secondo (0.001). (World Athletics, 2023) In caso di dubbio sul vincitore viene consultato il fotofinish, che stabilisce l’esatto momento del passaggio dell’atleta in corrispondenza del torso. Essendo una competizione esclusivamente indoor non viene tenuto conto del vento, misurato tramite anemometri, che nelle discipline outdoor (come i 100m) dev’essere inferiore ai 2,0 m/s. (FIDAL,2020)
Figura 4: Fotofinish
Bibliografia:
Cecília-Gallego, P., Odriozola, A., Beltrán-Garrido, J. V., & Álvarez-Herms, J. (2022). Acute Effects of Different Overspeed Loads with Motorized Towing System in Young Athletes: A Pilot Study. Biology, 11(8), 1223. https://doi.org/10.3390/biology11081223
Chinesiologia Sportiva (2019) Modello Prestativo 100m piani https://www.chinesiologiasportiva.page/modelli-prestativi/atletica-leggera/100-metri-piani (Consultato il 20/05/2024)
Comitato regionale CONI (2010) Classificazione tecnica delle specialità sportive https://lazio.coni.it/images/liguria/SCOTTON_-_classificazione_tecnica_specialita_sportive_-_APP_PF2.pdf
FIDAL (2017) Individuazione e presupposti metodologici per l’allenamento del giovane velocista https://www.fidal.it/upload/Umbria/Bongiorni_Tirrenia.pdf
FIDAL (2020) Atleti di interesse nazionale https://www.fidal.it/content/Atleti-di-interesse-nazionale-ecco-i-requisiti/126600 (Consultato il 20/05/2024)
FIDAL (2020) Il vento https://www.fidal.it/upload/files/GGG/Sezione%20Storica/GGG_SezioneStorica_013.pdf
FIDAL (2022) Regolamento tecnico internazionale per le gare di atletica leggera https://www.fidal.it/upload/files/GGG/NormeTecniche/GGG_RTI_2022.pdf
FIDAL (2024) Quadro Atleti Tesserati 2023 https://www.fidal.it/upload/files/Statistiche/2023/Tess_Atl_31dic_2023.pdf
FIDAL (n.d.) Le Categorie di tesseramento degli atleti https://www.fidal.it/content/Le-categorie-di-tesseramento-atleti/49913 (Consultato il 20/05/2024)
FIDAL (n.d.) Principali traumi in atletica https://www.fidal.it/upload/Toscana/biblioteca/Medicina%20Sport/1%20-%20Principali%20traumi%20in%20atletica.pdf
FisioScience (n.d.) Shin splints; la sindrome da stress tibiale mediale https://www.fisioscience.it/patologie/shin-splints-la-sindrome-da-stress-tibiale-mediale/ (Consultato il 20/05/2024)
FisioScience (n.d.) Sindrome della Bandelletta Ileotibiale https://www.fisioscience.it/patologie/sindrome-della-bandelletta-ileotibiale/ (Consultato il 24/05/2024)
Newton Public Schools (n.d) Sports Nutrition Guidelines for Track and Field Athletes https://www.newton.k12.ma.us/cms/lib/MA01907692/Centricity/Domain/1011/NN%20Sports%20Nutrition%20Guidelines%20for%20%20%20%20%20%20%20Track%20and%20Field%20Athletes.pdf
Olympics (n.d.) Olympic Games Paris 1900 https://olympics.com/it/olympic-games/paris-1900/results/athletics/60m-men (Consultato il 20/05/2024)
Pavlovic, R., Mihajlović, I., Radulović , N., & Nikolić, S. (2022). Anthropometric parameters of elite male runners sprint are body height and body weight predictors of results. Health, Sport, Rehabilitation, 8(3), 64–74. https://doi.org/10.34142/HSR.2022.08.03.05
Uth N. (2005). Anthropometric comparison of world-class sprinters and normal populations. Journal of sports science & medicine, 4(4), 608–616. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24501574/
Wikipedia (2020) 60m piani https://it.wikipedia.org/wiki/60_metri_piani (Consultato il 20/05/2024)
World Athletics (2023) Competition Rules & Technical Rules https://worldathletics.org/download/download?filename=675a002e-ccdd-4df3-ad3c-42be2942be78.pdf&urlslug=C1.1%20%26%20C2.1%20-%20Competition%20Rules%20%26%20Technical%20Rules
World Athletics (2024) 60 Meters Men https://worldathletics.org/records/toplists/sprints/60-metres/all/men/senior/2024 (Consultato il 20/05/2024)