enduro

Modello Prestativo

Sport con motori

Motociclismo

Enduro


Autore: Fabio Goffi

Data di immissione del modello: 02/07/2021

Tipologia di sport:

    • Individuale

    • Situazionale

    • Estremo (rischio/attività condizionale)

    • Con motori

Ambiente:

    • Outdoor / indoor

    • Stagione: da marzo a novembre

    • Superficie di gara: mista (asfalto,sterrato,fiume,mulattiera)

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica

      • Moto che può essere da 50 cc a 450 cc

      • Transponder : al pilota viene consegnato il transponder per i rilevamenti cronometrici

      • Cavalletto o stampella fissata in modo permanente al motociclo e che sia in grado di sostenerlo

      • Targa originale

    • Strumentazione di protezione obbligatoria

      • Durante la gara, i piloti dovranno portare i seguenti indumenti di protezione in tessuto o in pelle (o di materiale equivalente): pantaloni lunghi, maglia e/o giacca a maniche lunghe, stivali fino al ginocchio e guanti

      • Per tutti i piloti Minienduro e Cadetti è obbligatorio l’uso del para schiena

      • Il Dispositivo di Protezione Individuale deve essere indossato sotto la maglia da gara

      • Casco

Obiettivo: L'obbiettivo del pilota è completare il percorso nel tempo richiesto, non in anticipo e neanche in ritardo.

    • Punteggio / Tempo : ad ogni gara vengono data punti in base alla classifica di arrivo:

    • 1° classificato punti 20

    • 2° classificato punti 17

    • 3° classificato punti 15

    • 4° classificato punti 13

    • 5° classificato punti 11

    • 6° classificato punti 10

    • 7° classificato punti 9

    • 8° classificato punti 8

    • 9° classificato punti 7

    • 10° classificato punti 6

    • 11° classificato punti 5

    • 12° classificato punti 4

    • 13° classificato punti 3

    • 14° classificato punti 2

    • 15° classificato punti 1

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5

    • Coordinativa: 5

    • Intellettiva: 5

Inizio pratica agonistica (età):

    • Campionato cadetti è accessibile a chi ha compiuto i 14 anni di età.

Inizio pratica professionistica:

    • dai 18 anni e con un ranking Iniziale massimo di 129,99.

Sport non Olimpico:

    • Sport non olimpico perchè ognuno ha un veicolo diverso.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Ci sono diverse categorie da MINIENDURO nati negli anni dal 05 al 13 - CADETTI nati negli anni dal 03 al 07 - JUNIOR nati negli anni dal 98 al 02 - SENIOR nati negli anni dal 87 al 97 - MAJOR nati negli anni dal 73 al 86 - VETERAN nati negli anni dal 72 e precedenti ( per l'annata 2021).

    • Nel solo campionato italiano di enduro partecipano 46 piloti .

Frequenza gare:

    • Le gare del campionato italiano si svolgono da Marzo a ottobre e si svolgono in base al calendario prefissato a inizio stagione, alcune gare si svolgono su due giorni di fila, alte passano 20/30 giorni altre ancora qualche mese.

    • Oltre al campionato italiano si può partecipare anche a gare regionali o internazionali in base alle scelte del pilota.

Record mondiale (se esistente):

Somatotipo:

    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • L'unico vincolo è che un atleta troppo basso (circa 1.50 m) avrà difficoltà ad appoggiare i piedi a terra.

Distanza della prestazione:

    • Le gare di moto Enduro si svolgono su percorsi aperti al traffico e delle prove speciali in aree chiuse nei quali il pilota dovrà rispettare delle tabelle orarie, la distanza della competizione varia da 45 a 60 Km a seconda del luogo che ospita la gara.

Durata:

    • La durata media della gara è di circa 6 ore e mezza bisogna completare 3 giri del tracciato rispettando le tabelle orarie, partono 3 piloti ogni minuto.

Frequenza cardiaca: uno studio del 2017 mostra le seguenti frequenze cardiache pre-durante e dopo esercizio.

  • Fc media: 80-90 % della Fc max

  • Fc min.: 90 bpm

  • Fc max.: 150 bpm

Tipologia di lavoro:

    • Aciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dominante: aerobico

Alimentazione e idratazione:

    • Essendo uno sport motoristico ma anche di endurance si utilizzano principalmente gli studi che riguardano l'aspetto di endurance per una corretta alimentazione e idratazione .

    • Per l'idratazione i partecipanti possono avere un "camelbak" che gli permette di bere senza fermarsi.

Capacità motorie:

La tecnica di guida si evolve con l’evolversi della tecnologia. Più le moto diventano leggere più si ha maneggevolezza per il superamento degli ostacoli.

Nell'enduro bisogna finire il percorso in un determinato tempo ma i tracciati impervi dove a volte la moto scivola o non ha sufficiente aderenza per un semplice superamento dell'ostacolo possono mettere in difficoltà il pilota, qui emergono le capacità motorie fondamentali per un pilota di enduro.

Le principali sono :

  • Forza

  • Resistenza

  • Velocità

  • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti

  • Capacità di differenziazione cinestetica

  • Capacità di equilibrio

  • Capacità di orientamento Spazio-Temporale

Abilità motorie:

    • L'abilità principale che deve avere un pilota di enduro è la capacità di gestire al meglio l'attrezzo in questo caso la moto, sapere quando frenare, quando accelerare, e che traiettorie prendere è un requisito fondamentale.

Schemi motori:


Piani di lavoro:

    • Ci si muove su tutti e 3 i piani, sagittale, frontale e trasverso.

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Coordinativo

    • Condizionale

    • Mobilità

    • Flessibilità

Il riscaldamento consiste in una serie di esercizi di mobilità articolare. Partendo dagli arti superiori si eseguono circonduzioni di spalla e polso, si passa al tronco con movimenti di torsione sull’asse longitudinale e circonduzioni di bacino e si arriva agli arti inferiori con circonduzioni di anca, caviglia terminando con degli slanci in avanti. Si passa poi ad una serie di esercizi di stretching per polsi, spalle, tronco, bacino, arti inferiori.

Non è prevista una parte di riscaldamento con la moto perchè rimane spenta nel parco chiuso fino al momento della partenza.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti

      • Muscoli dell'avambraccio in particolare flessori-estensori dita

      • Bicipite brachiale

      • Muscolo Gracile

      • Ischiocrurali

      • Quadricipite

    • Sinergici

      • Trapezio

      • Tricipite brachiale

      • Gran pettorale

      • Gran dorsale

    • Fissatori

      • Cuffia dei rotatori

      • Deltoide

      • Core

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Polso

    • Gomito

    • Spalla

    • Anca

    • Ginocchia

    • Caviglia

Gesti tecnici di base:

Posizione di guida :

  • Il sedere non poggia quasi mai sulla sella a parte nelle curve strette, è sempre leggermente alzato bastano anche solo 5-10 cm.

  • Le ginocchia stringono sul telaio per inclinare la moto a destra o sinistra.

  • In base alla tipologia di terreno e la pendenza la posizione del busto sopra la moto varia per scaricare maggiormente il peso sull'anteriore o sul posteriore o per controbilanciare un elevata inclinazione del terreno.

  • Braccia principalmente piegate con un angolo di 20°- 30° per ammortizzare gli impatti col terreno.

  • Impennata : alzare la ruota anteriore per riuscire a superare gli ostacoli più alti.

  • Nelle curve strette ci ritroviamo seduti sulla sella con la gamba interna staccata dalla pedalina e inclinata diagonalmente rispetto al terreno, il busto si inclina in base alla curva tenendo però un assetto sempre in linea con la moto (al contrario della moto GP che si sporgono dalla sella ) la gamba esterna spinge contro la pedalina per controbilanciare il peso.

Aspetti usuranti:

    • Gli aspetti principalmente usuranti derivano dai continui impatti con il terreno dissestato e ricadono principalmente sulle mani e articolazioni di polso, gomito , spalla e ginocchio.

    • Anche la schiena riceve molto sollecitazioni dovuta dalla posizione di guida e dai continui alzarsi e sedersi sulla sella.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • A) Lesioni alle estremità

    • Le estremità sono le parti più colpite nell'enduro, ma il 98% di queste lesioni sono da lievi a moderate,

    • La maggior parte delle lesioni riportate sono di tipo legamentoso, fratture e lussazioni si verificano con percentuali quasi uguali (47 e 46%). Le restanti lesioni erano stiramenti muscolari.

      • 1) Arto superiore

          • Le lesioni all'arto superiore costituivano il 57% delle lesioni totali, e riguardavano lesioni legamentose al del cingolo scapolare (es. lussazione acromio-clavicolare).

          • Le fratture e le lussazioni riguardavano principalmente la mano e il polso, che costituivano il 23% delle fratture totali, seguite dalle fratture all'omero e alla clavicola. Altre lesioni includevano la lussazione della spalla e del polso3, 10. Le mani, i polsi e gli avambracci sono le aree predominanti di sovrautilizzo nei piloti di enduro, con sintomi che suggeriscono la sindrome del tunnel carpale e e una transitoria tensione muscolare dell'avambraccio.

      • 2) Arto inferiore

        • Le lesioni agli arti inferiori rappresentano il 43% del totale delle lesioni alle estremità. La maggior parte delle lesioni legamentose erano stiramenti dei legamenti collaterali del ginocchio. La caviglia e il piede erano le aree più comunemente coinvolte in fratture e lussazioni (36%), e la metà di queste fratture riguardavano le falangi e i metatarsi, è stata riportata anche una lussazione dell'anca.

    • B) Lesioni alla testa

      • Le lesioni alla testa costituivano il 9% delle lesioni totali, con la commozione cerebrale come principale riscontro diagnostico.

      • Fratture dell'osso facciale associate a frattura della mandibola dislocata, denti rotti e lacerazione facciale sono state anche documentate.

    • C) Lesioni all'addome e al torace

      • La maggior parte delle lesioni addominali e toraciche sono sorte da traumi contundenti che hanno portato a contusioni, costole rotte e contusioni addominali.

    • D) Lesioni spinali

      • Le lesioni spinali rappresentavano il 5% del totale delle lesioni. La maggior parte dei casi erano lievi tensioni alla colonna cervicale e colonna vertebrale, senza fratture o lussazioni.

    • E) Lesioni muscolari

      • Gli stiramenti muscolari sono stati riportati solo nel 7% degli infortunati piloti di enduro.

Test specifici:

    • Si utilizzano principalmente test sulla resistenza aerobica preferibilmente con bicicletta o cyclette.

Video-regolamento:

Bibliografia:

FMI Regolamento 2021.

Anil Khanna, Elmunzar O. Bagouri , Nikolaos Gougoulias, Nicola Maffulli. Sport injuries in enduro riders: a review of literature.

Greenspan L, Mclellan B A, Grieg H. Abbreviated injury scale and injury severity score: a score chart. J Trauma. 1985;25(1): 60-64.

Irene Sanna, Virginia Pinna, Raffaele Milia, Silvana Roberto, Sergio Olla, Gabriele Mulliri and Antonio Crisafulli. Hemodynamic Responses during Enduro-Motorcycling Performance .

Kenneth Vitale ,* and Andrew Getzin. Nutrition and Supplement Update for the Endurance Athlete: Review and Recommendations .

SchönleC.Accident causesandpreventionofinjuries inEnduromotorbike sport.SportverletzSportschaden. 1991;5(2):108-114.