Autore: Domenico Vellucci
Data di immissione del modello: 17/06/2019
Tipologia di sport:
Ambiente:
Materiali:
Obiettivo:
L’obiettivo di ogni atleta praticante questo sport è la sconfitta dell’avversario. Ci sono tre punteggi che un atleta può ottenere in un incontro di judo:
Difficoltà (da 0 a 5):
Il judo è uno sport caratterizzato da un’elevata difficoltà sia coordinativa che condizionale. Le capacità motorie sono quelle capacità insite nell’essere umano che consentono l’effettuazione di motricità finalizzate, tra queste nel judo ritroviamo le capacità coordinative, le quali consentono di organizzare, controllare e regolare il movimento, le capacità condizionali, le quali sono determinate dai processi energetici, plastici e metabolici e la mobilità articolare, la quale consente di effettuare movimenti con ampia escursione, e le capacità condizionali che vengono invece suddivise in forza (forza resistente, forza rapida e forza massimale), velocità e resistenza. In questo sport risulta anche molto importante la mobilità articolare, che rappresenta la capacità di compiere movimenti ampi utilizzando la massima escursione consentita dalle articolazioni.
Inizio pratica agonistica (età):
Nel Judo gli atleti vengono divisi per fasce di età per cercare di equilibrare il più possibile gli abbinamenti, secondo questo schema:
Nelle Gare agonistiche oltre che per fasce di età , gli atleti vengono divisi per fasce di peso, per bilanciare ulteriormente le categorie. Il controllo del peso viene effettuato subito prima della gara, al momento dell’iscrizione.
Inizio pratica professionistica:
Sport Olimpico:
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
Frequenza gare:
Record mondiale:
Somatotipo:
Morfotipo:
Distanza della prestazione:
Durata:
Frequenza cardiaca (Al termine di un combattimento):
Tipologia di lavoro:
Sistema energetico coinvolto:
Alimentazione e idratazione:
Capacità motorie:
Questa disciplina è caratterizzata da gesti motori non stereotipati, dunque che richiedono una certa abilità coordinativa. Queste consentono di organizzare, controllare e regolare il movimento. Tra quelle principali, nel Judo, ritroviamo:
Anche le capacità condizionali sono presenti nella loro gran parte in questo sport. Tra queste ritroviamo:
Tra le capacità motorie trovano uno spazio importante anche la mobilità articolare e la flessibilità, espresse in termini di capacità di effettuare gesti efficaci e economici. Questi, inoltre, rivestono un ruolo fondamentale anche nella prevenzione degli infortuni.
Abilità motorie:
Schemi motori:
Piani di lavoro:
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:
Una parte importante del riscaldamento va dedicata anche alla flessibilità muscolare, la quale risulta importante sia per una migliore tecnica, e quindi per un movimento più fluido, sia per quanto riguarda la prevenzione e quindi ad effettuare ciascun movimento in maggior sicurezza. A proposito di ciò, lo stretching deve essere sempre presente, poiché lavora a breve e a lungo termine, ovvero prepara i muscoli, le articolazioni e i tendini del praticante per la seduta, e allo stesso tempo lo migliora giorno dopo giorno, dando dei risultati evidenti in materia di flessibilità ed elasticità. Altro importante punto su cui focalizzarsi durante un riscaldamento di Judo è il rafforzamento muscolare (riscaldamento condizionale), al fine di sviluppare gradualmente la forza, e il riscaldamento coordinativo, effettuando alcuni esercizi basilari come le cadute e le capovolte, che permettono di migliorare il contatto con il tatami. In alcuni casi, infine, ci si può avvicinare gradualmente all’obiettivo tecnico della seduta, effettuando una corretta propedeutica degli esercizi che saranno svolti nel corso dell’allenamento, ritrovando così anche una componente tecnica all’interno del riscaldamento.
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):
Gesti tecnici di base:
Aspetti usuranti:
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
Le problematiche più frequenti riscontrate nel judoka, e che necessitano di un attento trattamento per non evolvere in condizioni più croniche e non sempre risolvibili, sono:
In ordine di probabilità: e infortuni a mani e dita (oltre il 30%), infortuni al ginocchio (oltre 28%) e infortuni alla spalle (oltre il 22%).
Test specifici:
Video-regolamento:
Bibliografia: