200 METRI STILE LIBERO

Modello Prestativo

Sport acquatico

NUOTO

200 METRI STILE LIBERO - VASCA LUNGA (50 M)


Autore: Chiara Perfumo

Data di immissione del modello: 30/03/2022

Tipologia di sport:

    • Individuale

    • Non situazionale

    • Tecnico-combinatorio

Ambiente:

    • Indoor e outdoor;

    • Stagione: tutto l'anno;

    • Superficie di gara: la vasca lunga o olimpionica è lunga 50 metri e larga 25 come stabilito dalla FINA e deve essere composta da ben dieci corsie larghe 2,5 metri ognuna. La profondità deve poi essere maggiore o uguale a 2 metri e la temperatura dell'acqua può oscillare da un minimo di 25 ad un massimo di 28 gradi. A 5 metri dalla fine della vasca su ogni lato vengono poi disposte delle bandierine per permettere agli atleti di avere un punto di riferimento visivo per facilitare la virata;

    • Artificiale: la piscina è una vasca artificiale che è riempita d' acqua dolce o di mare ed è sottoposta a tecniche di trattamento e disinfezione per garantirne l'igiene.

FIG. 1 Pianta e dimensioni piscina olimpionica da 50 m

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica (deve avere determinate caratteristiche presenti nel FRSA):

      • Costume da gara:

        • Possono essere fatti solo da materiale tessile, esso sia naturale e/o sintetico;

        • Lo spessore totale dei materiali deve avere un valore massimo di 0,8 mm: esso può variare a patto che il punto più sottile non sia inferiore al 50% del punto più spesso;

        • Non sono ammesse cerniere o altri sistemi di fissaggio;

        • L'effetto di galleggiamento non deve essere superiore a 0,5 Newton;

        • Il valore di permeabilità deve essere in tutti i punti (ad eccezione delle cuciture, dei loghi e delle etichette) superiore a 80 l/m²/s;

        • I costumi da uomo non devono estendersi sopra l'ombelico o sotto il ginocchio;

        • I costumi da donna non devono coprire il collo o estendersi oltre le spalle o sotto il ginocchio;

        • In tutte le manifestazioni nazionali ed internazionali è consentito indossare esclusivamente costumi omologati dalla FINA (identificabili con un apposita etichetta).

      • Cuffia:

        • Deve essere un articolo indipendente, ovvero che non deve essere attaccata al costume da gara o agli occhialini né essere in continuità con ciò;

        • La forma deve seguire la forma naturale della testa;

        • Il materiale può avere una certa rigidità ma deve essere in grado di seguire la forma naturale della testa;

        • Lo spessore massimo in tutti i punti deve essere inferiore o uguale a 2 mm.

      • Occhialini:

        • Deve essere un oggetto indipendente, ovvero che non devono essere attaccati alla cuffia né essere in continuità con essa;

        • Hanno la funzione di proteggere gli occhi dall'acqua e garantire la visibilità e non quella di cercare di ottenere vantaggi idrodinamici.

FIG.2 Costume da gara donna

FIG.3 Costume da gara uomo

FIG.4 Cuffia

FIG.5 Occhialini

Obiettivo:

    • Tempo. Nuotare nel minor tempo possibile 200 metri.

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5

    • Coordinativa: 3

    • Intellettiva: 1

Inizio pratica agonistica (età):

    • L'attività agonistica inizia con la categoria "Esordienti B" che equivale ai 9-10 anni per le femmine e ai 10-11 anni per i maschi. Andando avanti con l'età in questo modo si prosegue con le categorie: "Esordienti A", "Ragazzi", "Juniores", "Seniores", "Master".

Inizio pratica professionistica:

    • Il nuoto non viene considerato "Sport professionistico": il guadagno di un nuotatore è dettato da sponsor e gruppi sportivi privati o appartenenti alle forze militari.

Sport Olimpico:

      • Il nuoto fa parte del programma dei Giochi Olimpici sin dalla prima edizione di Atene 1896.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • Il nuoto è diventato nel 2016 lo sport più praticato dagli italiani con ben 4 milioni di persone che si sono cimentate tra le corsie di una piscina. Inoltre, risulta anche essere lo sport dei giovanissimi infatti il 24% che lo pratica ha un età compresa tra i 3 e i 10 anni (le femmine sono il 47,7% mentre i maschi il 38,8% ).

Frequenza gare:

    • Gare Internazionali:

      • Olimpiadi: ogni 4 anni (prossime Parigi 2024);

      • Mondiali vasca lunga: ogni 2 anni (prossimi Fukuoka 2023);

      • Mondiali vasca corta: ogni 2 anni (prossimi Kazan 2022);

      • Europei vasca lunga: ogni 2 anni (prossimi Roma 2022);

      • Europei vasca corta: ogni 2 anni (prossimi Bucarest 2023);

      • ISL (International Swimming League): ogni 2 anni (no Fina) (prossima edizione da giugno 2022).

    • Gare Nazionali:

      • Campionati italiani assoluti estivi: ogni anno;

      • Campionati italiani invernali open: ogni anno;

      • Campionati italiani primaverili: ogni anno;

      • Trofeo internazionale 7 colli: ogni anno.

Record mondiale 200 mt stile libero:

    • Vasca lunga (50 mt):

      • Donne: Record Mondiale: 1'52''98 di Federica Pellegrini (ITA) ai Mondiali di Roma 2009;

Record Europeo: 1'53''50 di Ariarne Titmus (AUS) alle Olimpiadi di Tokyo 2021;

  • Uomini: Record Mondiale: 1'42''00 di Paul Biedermann (DEU) ai Mondiali di Roma 2009;

Record Europeo: 1'42''96 di Michael Phelps (USA) alle Olimpiadi di Pechino 2008.


Progressione del record mondiale dei 200 mt stile libero - Wikipedia

Somatotipo:

    • Mesomorfo

    • Ectomorfo

Morfotipo:

    • Altezza media (finale mondiale 2019):

      • Donne: 181 cm;

      • Uomini: 191 cm;

    • Peso medio (finale mondiale 2019):

      • Donne: 64 kg;

      • Uomini: 86 kg.

Distanza della prestazione:

    • 200 metri, 4 vasche olimpioniche da 50 metri

Durata:

    • L'obiettivo della gara è quello di completarla nel minor tempo possibile. la FIN stabilisce dei tempi limite di qualificazione per le competizioni internazionali. Ad esempio per le Olimpiadi di Tokyo 2020 erano: 1'55''4 per le donne e 1'45''5 per i maschi.

Frequenza cardiaca:

    • Fc ≥ 90-95 % Fc max

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Dipendente dalla tipologia di gara e dalla distanza richiesta: le gare di mezzofondo e fondo (dai 400 in poi) utilizzano principalmente il sistema aerobico, le gare di velocità su distanza media (200 metri) richiamano il sistema anaerobico alattacido, mentre le competizioni su breve distanza (50 e 100 metri) utilizzano il sistema anaerobico lattacido.

Quindi in questa tipologia di gara vi sarà un lavoro prevalentemente anaerobico alattacido.

Alimentazione e idratazione:

    • Dispendio calorico: durante il periodo di allenamento il dispendio energetico è 5593±495 Kcal/giorno.

    • L'assunzione di carboidrati varia da 3-10 g/Kg di massa corporea/giorno in relazione all'allenamento svolto;

    • L'assunzione di proteine ad alto valore biologico deve essere circa 0,3 g/Kg massa corporea/giorno per promuovere l'adattamento dei tessuti;

    • Una dieta mista costituita da una varietà di scelte alimentari ricche di nutrienti è sufficiente per soddisfare le esigenze di micronutrienti della maggior parte dei nuotatori.

Capacità motorie:

  • Capacità condizionali:

    • Rapidità di reazione : prontezza di riflessi nella partenza al suono designato per l'inizio della gara;

    • Rapida risposta di contrazione muscolare per poter compiere un movimento nel minor tempo possibile;

    • Forza massima, rapida, resistente, esplosiva;

    • Resistenza alla velocità e all'ipossia.

  • Capacità coordinative:

    • Equilibrio;

    • Reazione;

    • Abbinamento, accoppiamento e coordinazione dei movimenti;

    • Orientamento;

    • Differenziazione motoria;

    • Ritmizzazione del movimento.

Abilità motorie:

    • Acquaticità;

    • Galleggiamento;

    • Rilassamento in acqua;

    • Scivolamento;

    • Gestione della respirazione;

    • Lucidità nel gestire il ritmo e accelerare o decelerare a seconda della fase di gara.

Schemi motori:

    • Galleggiamenti statici e dinamici;

    • Apnea;

    • Gestione respiro (espirazione forzata);

    • Movimenti di propulsione.

Piani di lavoro:

    • Piano sagittale:

      • Subacquea;

      • Nuotata completa;

    • Piano trasverso:

      • Rotazione in virata.

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Coordinativo: coordinazione dei movimenti di braccia, gambe e respirazione;

    • Condizionale: per questa tipologia di competizione (che si può considerare breve) si effettuerà un riscaldamento volto ad esprimere la massima esplosività;

    • Tecnico: esercizi a secco e in acqua per cercare di simulare il gesto tecnico specifico;

    • Mobilità: riscaldamento a secco con l'ausilio degli elastici per aumentare la mobilità articolare;

    • Flessibilità: riscaldamento a secco con elastici e stretching dinamico.

Principali muscoli coinvolti:

    • Deltoide (anteriore e posteriore): sono importanti nei movimenti iniziali di appoggio e presa;

    • Gran dorsale: lavora da stabilizzatore per il braccio e l'avambraccio consentendo al tricipite di contrarsi in maniera efficiente, contribuisce al movimento di propulsione;

    • Tricipiti: hanno un ruolo da agonista nel momento di fase propulsiva del braccio in quanto deve produrre un movimento energico dell'avambraccio e della mano;

    • "Core": addominali superficiali + addominali profondi + lombi per una corretta posizione orizzontale del corpo, devono assecondare i movimenti di braccia e gambe per mantenere l'equilibrio;

    • Glutei: contratti contribuiscono al mantenimento dell'assetto assieme al core addominale e lombare, intervengono nella gambata. Una eccessiva muscolatura delle gambe è uno svantaggio in termini di dispendio di ossigeno e peso eccessivo (aumento drag se la gambata non è corretta).


    • Agonisti:

      • Deltoide;

      • Gran dorsale;

      • Bicipite brachiale;

      • Flessore del carpo;

      • Estensori delle dita della mano;

      • Flessore ulnare del carpo;

      • Estensore ulnare del carpo;

      • Estensore ulnare;

      • Ischio-crurali;

      • Adduttori;

      • Popliteo;

      • Gastrocnemio;

      • Estensore lungo delle dita del piede;

    • Sinergici:

      • Piccolo pettorale;

      • Supinatore;

      • Estensore radiale;

      • Grande rotondo;

      • Paraspinali;

      • Glutei;

      • Ileopsoas;

      • Retto femorale;

      • Soleo;

    • Fissatori:

      • Trapezio;

      • Deltoide posteriore;

      • Gran dorsale;

      • Erettori spinali;

      • Tricipite brachiale;

      • Retto dell'addome;

      • Tensore della fascia lata;

      • Piriforme;

      • Quadricipite femorale.

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Articolazione della spalla:

      • Gleno-omerale;

      • Acromion-clavicolare;

      • Sterno-clavicolare;

      • Scapolo-toracica;

      • Sottodeltoidea;

    • Articolazione del ginocchio;

    • Articolazione della caviglia:

        • Tibio-tarsica;

        • Tibio-fibulare;

        • Sotto-talare.

Gesti tecnici di base:

    • Bracciata (FIG.5): è il vero motore propulsivo dello stile libero. Il movimento è alternato in avanti alla ricerca di un appiglio a cui aggrapparsi per far avanzare il corpo in acqua. Essa si suddivide in diverse fasi:

      • Appoggio: è l'entrata in acqua delle mano la quale rappresenta il prolungamento ideale della spalla. La mano deve entrare con le dita, non con il palmo o con il polso, in poca profondità e l'avambraccio segue;

      • Presa o catch: quando la mano si appiglia all'acqua inizia la fase propulsiva, è il momento in cui applico la forza e si comincia a spingere per far avanzare il corpo in acqua;

      • Trazione o downsweep e insweep: quando la mano rema prima verso il basso e poi indietro verso l'interno;

      • Spinta o upsweep: questo è il vero momento propulsivo;

      • Recupero: avviene senza fatica, con un movimento rilassato e gomito alto. Il braccio va riposizionato nella fase iniziale per cominciare un nuovo ciclo.

    • Gambata: nello stile libero, le gambe generano una spinta che contribuisce solo parzialmente alla propulsione. Infatti, lo scopo principale della gambata è quello di stabilizzare il corpo agendo in modo coordinato con la bracciata. Il movimento corretto della gamba si esegue con gli arti estesi, la caviglia iperestesa e il collo del piede spinge indietro per fornire la propulsione: è proprio dalla caviglia che viene la massima efficienza propulsiva degli arti inferiori.

    • Rollio: movimento di rotazione del busto sull'asse longitudinale. Il ciclo di nuotata (bracciata + gambata) è da svolgere sempre in accelerazione poichè consente un più efficace avanzamento.

    • Respirazione (FIG.6):

      • L'inspirazione avviene con la bocca alla fine della fase di spinta durante la fase di recupero e deve essere rapida e profonda;

      • L'espirazione avviene con il capo immerso nell'acqua e deve essere forzata.

    • Virata (FIG.7): è il cambio di direzione che l'atleta si vede costretto ad effettuare una volta terminata la vasca. La tecnica migliore prevede di effettuare una capovolta in prossimità del muro, con conseguente appoggio dei piedi contro il muro stesso e spinta per effettuare la ripartenza il più velocemente possibile. Durante l'apnea si esegue una rotazione da posizione di dorso a posizione prona.

FIG.6 La bracciata

Fig.7 La respirazione

FIG.8 La virata

Aspetti usuranti:

    • Il continuo e ripetitivo gesto ciclico della nuotata porta all'usura legamentosa e cartilaginea, soprattutto nella spalla, unito a squilibri e problematiche a livello muscolare;

    • L'ambiente di una piscina, a causa della presenza di cloro nell'acqua è uno dei fattori che può portare problemi a livello respiratorio.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • Gli infortuni alla spalla rappresentano il più comune infortunio per chi pratica il nuoto con una prevalenza che va dal 49% al 70%. Il dolore alla spalla obbliga, dal 10% al 30% dei nuotatori che competono a livello nazionale o internazionale, ad uno stop forzato.

    • Spalla del nuotatore: nome "tecnico" è sindrome da impingement subacromiale ed è una patologia infiammatoria che colpisce i tendini che compongono la cuffia dei rotatori, in particolare il muscolo sovraspinato. Può essere causata da un gesto reiterato e ripetuto.

Test specifici:

Non vi sono test specifici per il nuoto e quindi per lo stile libero, ma possono essere valutati:

    • Tempi di reazione ai segnali sonori;

    • Test a tempo su varie distanze;

    • Analisi video della tecnica (ampiezza, spinta, scivolamento, partenza, virata, gestione subacquee, assetto in acqua; frequenza);

    • Test del lattato;

    • Vasca ergometrica.

Video-regolamento:

    • Il regolamento è coordinato dalla Federazione Internazionale di nuoto (FINA), cioè il massimo organismo mondiale che regola il nuoto in ogni sua forma. La FINA ha sede a Losanna e raccoglie 202 federazioni nazionali tra cui la FIN (Federazione Italiana Nuoto).

    • Regolamento Tecnico di Nuoto (federnuoto.it)

Bibliografia:

MATERIALI: frsa.pdf (fina.org), fina.org | Official FINA Website DEMOGRAFIA: È IL NUOTO LO SPORT PIÙ PRATICATO DAGLI ITALIANI (nuotounostiledivita.it) CALENADRIO GARE: file.html (federnuoto.it) file.html (federnuoto.it) TEMPI LIMITE TOKYO 2020: file.html (federnuoto.it) REGOLAMENTO: 2017_2021_SWIMMING_12102017_OK (fina.org) MUSCOLI COINVOLTI E GESTO TECNICO: Nuoto Stile Libero | Esecuzione e Muscoli - Myprotein.it USURA: De Martino I, et al. (2018). The Swimmer's Shoulder: Multi-directional Instability. Curr Rev Musculoskelet Med. 11(2):167-171. doi: 10.1007/s12178-018-9485-0. https://pmlegacy-ncbi-nlm-nih-gov.bibliopass.unito.it/pubmed/29679207

ALIMENTAZIONE: Shaw G, et al. (2014). Nutrition for swimming. Int J Sport Nutr Exerc Metab. 24(4):360-72. doi: 10.1123/ijsnem.2014-0015. https://pmlegacy-ncbi-nlm-nih-gov.bibliopass.unito.it/pubmed/2490375