Autore: Diego Michele Mandes
Data di immissione del modello: 17/06/2019
Tipologia di sport:
Ambiente:
Materiali:
Obiettivo:
Difficoltà (da 0 a 5):
Un combattente professionista di Kickboxing è dunque un atleta molto particolare con caratteristiche di freddezza, resistenza e volontà fuori dal comune.
Inizio pratica agonistica:
Inizio pratica professionistica:
Sport promozionale
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
Frequenza gare:
Record mondiale (se esistente):
Somatotipo:
Morfotipo:
Distanza della prestazione:
Durata:
Frequenza cardiaca:
Tipologia di lavoro:
Sistema energetico coinvolto:
Ouergui I. et al hanno mostrato che:
Alimentazione e idratazione:
Capacità motorie:
Abilità motorie:
Schemi motori:
Piani di lavoro:
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:
La preparazione organico-muscolare si può attuare con degli esercizi a corpo libero, eseguiti in maniera blanda con FC tra 100 e 150 bpm, ad esempio:
La preparazione neuro-muscolare invece è strettamente legata alla fase centrale dell'allenamento. Lo scopo è quello di preparare il sistema nervoso a quel tipo di coordinazione, tecnica, ritmo, eseguito naturalmente con intensità inferiore alla soglia allenante. Questi esercizi hanno il compito di preparare e non di affaticare l'organismo. Ad esempio:
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):
Classificare quali siano i muscoli agonisti, i muscoli sinergici e quelli fissatori nella kick boxing è molto complicato, poiché il combattimento si può spostare continuamente su diversi piani di lavoro e di conseguenza anche i muscoli coinvolti possono variare di continuo.
I muscoli coinvolti sono molteplici:
Principali articolazioni coinvolte (classificazione discendente):
Gesti tecnici di base:
Nei calci circolari tutto il corpo ruota insieme alla gamba che colpisce portando sull'avversario l'intero peso di chi esegue il colpo. Il piede d'appoggio tocca terra solo con l'avampiede ed il tallone è sollevato durante tutta l'esecuzione, sia all'andata che al ritorno. La gamba d'appoggio è rigorosamente tesa nei calci medio-alti, mentre deve essere flessa nei calci alle gambe. Il braccio corrispondente alla gamba che calcia, si distende verso l'avversario, mentre l'altro resta a protezione del capo.
Aspetti usuranti:
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
Test specifici:
Video-regolamento:
Bibliografia: