Autore: Vittorio Le Grazie
Data di immissione del modello: 12/06/2024
Foto di Chris Chow su Unsplash
Tipologia di sport:
individuale
situazionale
acrobatico
da combattimento
da contatto
Ambiente:
Indoor
Stagione: tutto l’anno
Superficie di gara: materassina; l’area di gara è un cerchio di 9m di diametro situato all’interno di un quadrato 12x12m. All’interno dell’area di gara vi è una zona detta “zona di passività” lunga un metro, utile ad indicare ai lottatori quando sta per finire l’area di combattimento. Lo spazio all’esterno dell’area di combattimento è chiamato “area di protezione” (FIJLKAM, 2023).
Artificiale
Materiali:
strumentazione specifica tecnica: Costume da lotta: materiale acrilico o in poliestere senza alcun materiale ruvido così da consentire le prese all’avversario senza causare irritazione. Deve avere 3 bande colorate (rosse per il primo atleta del tabellone e blu per il secondo atleta) di 7cm di altezza poste una sul dorso e due sulle gambe così da identificare velocemente l’atleta. È vietato utilizzare combinazioni di colori simili. Sul dorso devono essere indicati cognome dell’atleta e nazionalità.
Scarpette: Possono essere realizzate in tessuto o pelle, le cuciture non devono presentare ruvidità che possono ferire l’avversario. I lacci non devono presentare fori con occhielli rigidi e le estremità deve essere costituite di un materiale non lesivo. I lacci devono essere coperti con nastro. Le suole devono essere realizzate in materiale flessibile e non devono contenere rugosità e parti metalliche.
Strumentazione di protezione obbligatoria: non esistono strumenti di protezione obbligatoria. Gli atleti possono indossare dei para orecchie realizzati in materiale flessibile ed elastico senza fibbie rigide. Le finiture devono essere elastiche e ricoperte da un materiale antiurto che non presenti alcun pericolo per l’avversario. Nel caso in cui mani, dita o polsi debbano essere fasciati per ragioni mediche è necessario richiedere il certificato al dottore federale presente in gara (FIJLKAM, 2023).
Obiettivo:
Punteggio: a seconda del tipo di azione l’arbitro assegnerà un punteggio da 1 a 5.
1 punto: Il lottatore porta l’avversario sulla zona di protezione con almeno un piede interamente fuori senza eseguire azioni tecniche.
2 punti: Il lottatore porta l’avversario in posizione prona o decubito laterale con 3 punti di appoggio (non in pericolo). Il lottatore effettua insieme all’avversario un rotolamento lungo il piano frontale, sagittale o trasverso.
4 punti: Il lottatore esegue una proiezione che fa cadere di schiena l’avversario, il quale si ritrova in posizione di pericolo (Si considera posizione di pericolo quando la linea del dorso di un lottatore, sia verticalmente che parallelamente al terreno, forma un angolo inferiore di 90˚ e contemporaneamente resiste con la parte superiore del corpo per non essere schienato).
5 punti: Il lottatore esegue una proiezione di grande ampiezza (180˚) portando l’avversario in situazione di pericolo.
sconfitta dell’avversario: Avviene con lo schienamento dell’avversario (Il lottatore controlla l’avversario con due spalle contro la materassina per un periodo sufficiente di tempo all’arbitro per verificare il controllo della schienata) oppure manifesta superiorità tecnica (8 punti di differenza). In caso di pari punti tecnici, il vincitore sarà determinato considerando il minor numero di avvertimenti ed il o gli ultimo/i punto/i tecnico/i guadagnato/i (Guerra, 2022).
Difficoltà (da 0 a 5):
Condizionale 5: La lotta greco-romana richiede una grande preparazione dal punto di vista condizionale per poter effettuare al meglio le tecniche di proiezione e ribaltamento e riuscire a mantenere alti i livelli di forza dopo diversi minuti ed incontri.
Coordinativa 5: È richiesto un alto grado di coordinazione per muovere al meglio i segmenti corporei sia in fase di attacco che di difesa.
Intellettiva 4: Molto importante l’aspetto intellettivo per riuscire a comprendere nell’immediato le varie fasi dell’incontro ed attuare una risposta quanto più efficace possibile.
Inizio pratica agonistica (età):
L’attività agonistica inizia a 12 anni con la categoria “Under 15”.
Inizio pratica professionistica:
L’attività professionistica inizia con l’ingresso in un gruppo sportivo militare a partire dal compimento del diciottesimo anno d’età.
Sport Olimpico:
Sport Olimpico a partire dalle Olimpiadi di Atene 1886 esclusivamente per le categorie: -60Kg., -67Kg., -77Kg., -87Kg., -97Kg., -130Kg. (FIJLKAM, 2023)
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
La lotta greco-romana è praticata solo dagli uomini, la lotta femminile ha regole diverse. Difficile stimare il numero di partecipanti in quanto accorpata alla lotta stile libero. In Italia è regolamentata dalla Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM), a cui sono affiliate 374 società. A livello mondiale sono presenti 186 federazioni nazionali. Le nazioni in cui la lotta greco-romana sono è più diffusa sono: Ungheria, Russia, Iran, Cuba, Bulgaria, Uzbekistan e Kazakistan. (FIJLKAM, 2023)
Frequenza gare:
Gare tutti i mesi con più eventi principali durante l’anno (Campionati mondiali e campionati continentali). I campionati mondiali ed europei sono svolti con cadenza annuale. Sono gli atleti e le società a scegliere le competizioni alle quali è più utile partecipare.
Record mondiale:
Il lottatore cubano Mijaìn López Nùňez è il primo lottatore ad aver vinto quattro ori olimpici nelle categorie 120Kg. (2008 e 2012) e 130Kg. (2016 e 2020).
Somatotipo:
ectomorfo
endomorfo
mesomorfo
Difficile identificare un unico somatotipo vista la differenza di peso nelle varie categorie. Generalmente quello più presente è il mesomorfo, il quale tende a diminuire salendo gradualmente nelle categorie.
Morfotipo:
altezza media: difficile da identificare date le diverse categorie di peso. In alcuni studi si prende come riferimento un’altezza media di 172.85 ± 8.37 cm, cifra variabile in base al campione di riferimento (Rahmani et al., 2019).
peso medio: varia in base alla categoria dell’atleta ed al periodo dell’anno. Vi è generalmente un calo ponderale in vista delle competizioni del 5% del proprio peso corporeo. Le categorie esistenti sono: -55Kg., -60Kg., -63Kg., -67Kg., -72Kg., -77Kg., -82Kg., -87Kg., -97Kg., -130Kg. (FIJLKAM, 2023).
Distanza della prestazione:
non applicabile
Durata:
della competizione: Un incontro è composto da due round di 3 minuti l’uno intervallati da 30 secondi di pausa. La gara è composta da più incontri e può durare un'intera giornata, a seconda del livello della competizione.
dell’azione: Un azione media dura 37.2±9.8 secondi con una pausa media di 13.8±6 secondi. Il rapporto lavoro/recupero è di 3:1. (Nilsson et al., 2002).
Frequenza cardiaca:
Fc media 182±9 bpm.
Fc min. 98.6±5.94 bpm.
Fc max. 191 ± 1.22 bpm. (Chamiski, 2021).
Tipologia di lavoro:
Aciclico
Sistema energetico coinvolto:
Dominante: aerobico anaerobico misto
Anaerobico lattacido: Permette la produzione di azioni efficaci per tutto l’incontro. Produzione di lattato accentuata per la presenza di contrazioni isometriche prolungate. Valori massimi dopo un incontro: 20 mmol/L. (Yoon, 2002).
Anaerobico alattacido: Determina la potenza di un attacco. Picco di potenza intorno ai 10.78 watt/Kg. (Yoon, 2002).
Aerobico: Consente un recupero efficace tra gli incontri e le azioni stesse dell’incontro. Valori medi del massimo volume di ossigeno (VO2max.) di 56.3 ml/kg/min. (Yoon, 2002).
Alimentazione e idratazione:
Nella lotta greco-romana è presente la metodica del calo ponderale; attraverso la quale gli atleti perdono in media il 5% del peso corporeo per rientrare nella loro categoria di peso.
dispendio calorico: Variabile in relazione alla durata dell’incontro, della gara e del peso dell’atleta se in gara; in relazione alla tipologia e durata di allenamento se in palestra.
media litri persi: Variabile in base allo stato di idratazione e del peso dell’atleta.
Capacità motorie:
Capacità condizionali:
Forza resistente: Utile per mantenere alti i livelli di forza generale col passare del tempo dell’incontro.
Forza veloce: Utile per effettuare tecniche efficaci col maggior grado di forza possibile.
Forza massimale: Utile per migliorare tutte le diverse componenti di forza. Utile per la prevenzione degli infortuni.
Resistenza: Utile per poter continuare al meglio il singolo incontro e la gara.
Rapidità: Utile per muovere il più velocemente possibile i segmenti corporei in situazioni di attacco e di difesa.
Mobilità: Utile per effettuare proiezioni e difese quanto più efficaci possibili. Utile per la prevenzione degli infortuni.
Capacità coordinative:
Combinazione di movimento
Equilibrio
Orientamento
Reazione
Trasformazione del movimento
Anticipazione
Fantasia motoria (Frassinelli, 2022)
Abilità motorie:
Lettura dei movimenti dell’avversario
Timing
Acrobatica
Schemi motori e piani di lavoro:
Afferrare
Camminare
Rotolare
Strisciare
Piano frontale, sagittale e trasverso
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzato:
In allenamento:
Flessibilità
Mobilità
Acrobatico
Coordinativo
Condizionale
Tecnico generale
Tecnico specifico
In gara (variabile da atleta ad atleta)
Flessibilità
Condizionale
Tecnico generale
Tecnico specifico
Principali muscoli coinvolti (classificazione discendente):
Diventa difficile identificare singoli gruppi muscolari coinvolti nella lotta poiché nelle diverse azioni vengono coinvolte intere catene cinetiche.
Agonisti:
Deltoide
Bicipite brachiale
Muscoli dell’avambraccio
Flessori delle dita
Grande e piccolo pettorale
Trapezio
Grande rotondo
Gran dorsale
Grande gluteo
Ischiocrurali
Quadricipite
Gastrocnemio
Sinergici:
Tricipite brachiale
Retto dell’addome
Obliqui interni ed esterni
Sacrospinale
Fissatori:
Sternocleidomastoideo
Cuffia dei rotatori (Sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo)
Dentato anteriore
Trasverso
Tensore della fascia lata
Sartorio
Piccolo e grande romboide
Quadrato dei lombi
Pettineo
Grande adduttore
Tibiali
Principali articolazioni coinvolte (classificazione discendente):
Atlanto-occipitale
Le 5 articolazioni della spalla: scapolo-omerale, acromionclaveare, sternoclaveare, scapolotoracica e sottodeltoidea
Gomito (Omero-radiale, Omero-ulnare e radio-ulnare prossimale).
Polso (Radio-ulnare distale e radio-carpale)
Coxo-femorale
Ginocchio (Femoro-tibiale mediale, femoro-tibiale laterale e femoro-rotulea)
Tibio-tarsica
Gesti tecnici di base:
Guardia: destra o sinistra con la gamba dominante avanzata rispetto a quella debole. Posizione più eretta rispetto alla lotta libera in quanto non si devono difendere le gambe.
Presa: Utile per stabilire il contatto con l’avversario e preparare l’attacco.
Attacco: Effettuato tramite proiezioni o portate a terra, variano in base allo stile dell’atleta ed alla scuola di appartenenza
Difesa: Utile per bloccare l’attacco dell’avversario e permettere un contro attacco.
Rotolamento: Utile nella fase di lotta a terra per ribaltare l’avversario ed ottenere un punteggio.
Aspetti usuranti:
Sovraccarico articolare: La lotta greco-romana obbliga gli atleti ad eseguire delle tecniche che, se non rispettata la giusta biomeccanica, nel lungo periodo causano infortuni acuti e cronici a carico delle strutture articolari interessate dal gesto motorio.
Ematoma subpericondrale: A causa del contatto con l’avversario e con la materassina, a seguito di colpi violenti, si può sviluppare quello che viene chiamato “orecchio a cavolfiore”.
Calo ponderale: Potendo rientrare in una specifica categoria di peso, il continuo ripetersi di metodiche di calo ponderale potrebbero portare a diverse problematiche ormonali e del tono dell’umore.
La ripetizione di numerose proiezioni subite negli allenamenti può portare a contratture e problematiche nell’area della zona lombare.
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
Distorsioni (18.60%), contusioni (51.16%) e stiramenti sono tra gli infortuni più frequenti, nello specifico:
Orecchio (16.27%)
Collo (30.23%)
Spalla (32.55%)
Polso (32.55%)
Dita delle mani (27.90%)
Costole (13.95%)
Zona lombare (20.93%)
Ginocchio (30.23%)
Caviglia (27.90%) (Daneshmandi et al., 2021)
Test specifici:
Specific Wrestling Fitness Test (SWFT): Il test consiste in tre periodi di 30 secondi l’uno, intervallati da 20 secondi di recupero passivo, dove l’atleta deve effettuare quante più proiezioni possibili su di un manichino (Chi pesa meno di 74.99 ne userà uno di 22Kg., chi pesa tra 75-89.99Kg uno di 27Kg. e chi pesa più di 90Kg uno di 32Kg.). Il risultato finale è il numero totale di proiezioni effettuate nell’arco di tempo preso in esame.
Specific Wrestling Performance Test (SWPT): Il test consiste in due riprese da 3 minuti, intervallate da 30 secondi di pausa, nelle due riprese gli esercizi svolti e le tempistiche sono le medesime. L’atleta proietta un manichino (Stesse misure del test precedente) la prima volta all’inizio del test e le altre tre al decimo, ventesimo e trentesimo secondo, seguono il maggior numero di proiezioni possibili in 20 secondi, seguite da 10 secondi di recupero passivo. La stessa sequenza viene svolta nel secondo minuto mentre, nel terzo minuto vengono svolti 30 secondi, al posto di 20, di proiezioni. Il numero totale di proiezioni, effettuate durante i periodi di massime proiezioni possibili, viene preso come risultato finale (Marković et al., 2022).
Video-regolamento:
Regole Lotta Greco-Romana
Bibliografia:
D. Chamishki. (2021). CHARACTERISTICS OF THE FUNCTIONAL CAPABILITIES OF NATIONAL COMPETITORS IN GRECO-ROMAN WRESTLING AFTER SPECIALIZED TRAINING - PRE-COMPETITION MODELED WRESTLINGS. Trakia Journal of Sciences, 19(Suppl. 1), 557–564. https://doi.org/10.15547/tjs.2021.s.01.086
Demirkan, E., Kutlu, M., Koz, M., Özal, M., & Favre, M. (2014). Physical Fitness Differences between Freestyle and Greco-Roman unior Wrestlers. Journal of Human Kinetics, 41, 245–251. https://doi.org/10.2478/hukin-2014-0052
F. Rahmani, B. Mirzaei, & S. Farajdzadeh Mevaloo. (2019). Anthropometric Profile of Elite Azerbaijani Senior Greco-Roman Wrestlers. Pedagogics, Psychology, Medical-Biological Problems of Physical Training and Sports, 23(4), 196–201. https://doi.org/10.15561/18189172.2019.0406
Frassinelli, S. (2022). Materiale Didattico di Sport da Combattimento.
Guerra, A. (2022). Materiale Didattico di Sport da Combattimento.
Hasan Daneshmandi, Hamid Zolghadr, & Parisa Sedaghati. (2020). Comparing the Musculoskeletal Injuries Between the Professional Greco-Roman and Freestyle Wrestlers. Physical Treatments, 10(1), 15–22
Marković, M., Toskić, L., Kukić, F., Zarić, I., & Dopsaj, M. (2022). Sensitivity of Field Tests for Assessment of Wrestlers Specific Fitness. Journal of Human Kinetics, 83(1), 267–276. https://doi.org/10.2478/hukin-2022-0069
Nilsson, J., Csergö, S., Gullstrand, L., Tveit, P., & Refsnes, P. E. (2002). Work-time profile, blood lactate concentration and rating of perceived exertion in the 1998 Greco-Roman Wrestling World Championship. Journal of sports sciences, 20(11), 939–945. https://doi.org/10.1080/026404102320761822
Oleksandr Pryimakov, Sergii Iermakov, Jerzy Eider, Stanislav Prysiazhniuk, & Natalija Mazurok. (2020). Physiological criteria of functional fitness and determinants of physical work capacity of highly skilled wrestlers. Physical Education of Students, 24(4), 205–212. https://doi.org/10.15561/20755279.2020.0403
Yoon, J. (2002). Physiological Profiles of Elite Senior Wrestlers. Sports Medicine, 32(4), 225–233. https://doi.org/10.2165/00007256-200232040-00002
Sitografia:
Fijlkam. (s.d.). Fijlkam. https://www.fijlkam.it/