nuoto in acque libere


Modello Prestativo

Sport acquatico

nuoto in acque libere

Nuoto di Fondo (da 5 a 15 km)

Autore: Alberto Daniele

Data di immissione del modello: 02/09/2020

Tipologia di sport:

    • Individuale
    • Non situazionale
    • Di precisione
    • Tecnico-combinatorio

Ambiente:

    • Outdoor
    • Stagione: primaverile ed estiva (da maggio a settembre).
    • Superficie di gara: Acque di mari, laghi, fiumi, canali balneabili.
    • Naturale: per gara di nuoto in acque libere s’intende ogni competizione che ha luogo in acque aperte come laghi, mari, fiumi e canali balneabili.

Materiali:

    • Strumentazione specifica tecnica:
      • Costumi di gara:
        • Costumi da gara e altre attrezzature che possono essere indossati per il nuoto in acque libere devono rispondere a quanto disposto dalla normativa della F.I.N.A. (cfr. Open Water Swimming Manual).
        • Nelle gare con temperatura dell'acqua uguale o superiore a 20°C è obbligatorio l’uso del costume.
        • Nelle gare con temperatura dell’acqua compresa tra i 18°C ed i 19,9°C, è facoltà del concorrente utilizzare il costume o la muta.
        • Con temperatura dell’acqua compresa tra i 16°C ed i 17,9°C, l’uso della muta è obbligatorio.
    • I costumi da gara devono avere le seguenti caratteristiche:
      • A maglia aperta permeabile (come cotone, nylon, Lycra e simili).
      • Realizzato anche con fibre naturali o sintetiche.
      • Privo di applicazioni superficiali, quali loghi o stampe, a parte quelle del marchio del costume.
      • I costumi per il nuoto di fondo sia per i maschi sia per le femmine non dovranno coprire il collo, estendersi oltre le spalle né sotto le caviglie.
      • Il valore di permeabilità deve essere superiore a 80 l/m²/s.
      • Flessibile e non superare lo spessore di 0,8 millimetri.
      • L'effetto di galleggiamento non deve superare 0.5 Newton.
      • Privo di bande adesive, placche in neoprene e simili sulla superficie esterna.
    • Cuffia:
      • Deve seguire la forma naturale della testa e non deve creare forme esterne.
      • Il materiale può avere una certa rigidità ma deve essere in grado di seguire la forma naturale della testa.
      • Lo spessore massimo deve essere inferiore o uguale a 2 mm.
    • Occhialini:
      • Hanno la funzione di proteggere gli occhi dall'acqua e garantire la visibilità.
      • Non devono permettere di ottenere vantaggi idrodinamici.

Obiettivo:

    • Tempo

Difficoltà (da 0 a 5):

    • Condizionale: 5
    • Coordinativa: 3
    • Intellettiva: 1

Inizio pratica agonistica (età):

    • L'attività agonistica del nuoto di fondo inizia rispettivamente con la categoria "Esordienti A" così suddivisa per sesso: maschi: 12- 13 anni e femmine di 11-12 anni.
    • Seguono i "Ragazzi": maschi: 14-15-16 anni. Femmine: 13-14 anni.
    • La categoria seguente, chiamata "Juniores" comprende maschi di 17-18 anni e femmine di 15-16 anni.
    • Seguono i "Cadetti": maschi di 19-20 anni e femmine di 17-18 anni.
    • Infine i "Seniores": maschi di 21 anni e oltre e femmine di 19 anni e oltre.

Inizio pratica professionistica:

    • Il nuoto in Italia non è considerato uno sport professionistico. Gli atleti di spicco vengono riconosciuti come “atleti di interesse nazionale” e possono fare richiesta per essere arruolati nei Gruppi Sportivi Militari, con uno stipendio che permette loro di allenarsi come professionisti.

Sport Olimpico:

    • Ai Giochi della XXIX Olimpiade del 2008 il nuoto di fondo ha avuto finalmente il suo riconoscimento nel massimo evento sportivo, con lo svolgimento delle gare maschili e femminili dei 10 km.

Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:

    • I dati ISTAT del 2015 ci mostrano che gli sport acquatici e subacquei sono praticati da 4 milioni 265 mila persone, pari al 21,1% degli sportivi.
    • Dai 3 ai 10 anni il 39,4% dei maschi e il 48,7% delle femmine pratica il nuoto; la percentuale diminuisce dagli 11 ai 19 anni con il 18,9% dei maschi e il 23,2% delle femmine. La percentuale continua a diminuire nella fascia di età 20-34 anni con il 11,7% degli uomini e il 22,7% delle donne, per poi aumentare nella fascia 35-59 anni con il 15,9% degli uomini e il 22,8% delle donne. Rimane alta la percentuale di nuotatori negli over 60 con il 13,9% degli uomini e il 22,5% delle donne.
    • Nel 2017 le società sportive affiliate alla FIN risultano essere 1.407, solo in Piemonte se ne contano 73 (45 nella provincia di Torino); 163.307 sono gli atleti tesserati, di questi il 55% uomini e il 45% donne.

Frequenza gare:

    • A livello Nazionale le gare più importanti sono:
      • Trofeo delle Regioni 5km Piombino
      • Campionato Italiano 5km e 10 km Trofeo BAC Piombino
      • Grand prix di nuoto in acque libere (diverse competizioni in diverse città)
      • Campionati Italiani assoluti Trofeo BAC Piombino
    • A livello Internazionale:
      • Campionati Europei Racice (CZE) 2019
      • Campionati del Mondo di Gwanjiu (KOR) 2019
      • Olimpiadi di Tokyo 2021

Record mondiale:

    • Non sono presenti record del mondo nelle gare di fondo di nuoto in acque libere poichè la durata della gara è influenzata da fattori ambientali quali correnti marine, vento e percorsi esatti.
    • Sono riportati qui di seguito i risultati della 5km e 10km maschili e femminili dei Mondiali di nuoto di Gwangju (KOR) del 2019:
      • 5km maschile: la competizione è stata vinta dal nuotatore ungherese Kristóf Rasovszky con un tempo di 53 minuti e 22,1 secondi.
      • 5km femminile: la competizione è stata vinta dalla brasiliana Ana Marcela Cunha con un tempo di 57 minuti e 56 secondi.
      • 10km maschile: la competizione è stata vinta dal nuotatore tedesco Florian Wellbrock con un tempo di 1 ora 47 minuti e 55,9 secondi.
      • 10km femminile: la competizione è stata vinta dalla cinese Xin Xin con un tempo di 1 ora 54 minuti e 57,2 secondi.
    • Per quanto riguarda gli Italiani (maschile e femminile) i record sono:
      • 5000 metri Assoluti: Gregorio PALTRINIERI 50:56.60 (Riccione-indoor)
      • 5000 metri Assoluti: Aurora PONSELÈ 55:28.81 (Riccione-indoor)

Somatotipo:

    • Ectomorfo
    • Mesomorfo

Morfotipo:

    • Considerando i primi 10 finalisti della Olimpiade di Rio de Janeiro del 2016:
      • Altezza media uomini: 182 cm
      • Peso medio uomini: 72,9 kg
      • Altezza media donne: 171,3 cm
      • Peso medio donne: 61 kg

Distanza della prestazione:

    • Max 15 km
    • Min 5 km

Durata:

    • I record Mondiali delle olimpiadi di Rio sono citati nel paragrafo specifico sopra riportato.
    • Per quanto riguarda la durata minima e massima non ci sono particolari dettagli a riguardo ma si può dire che sono ammessi a partecipare ai Campionati Italiani assoluti di 5 Km e 10 Km solo gli atleti agonisti che hanno conseguito il tempo limite di ammissione sui 1500 metri sl per gli uomini (16:15.00 in vasca 25m e 16:55.00 in vasca 50m); e donne sugli 800 metri sl (9:10.00 in vasca 25m e 9:30.00 in vasca 50m).

Frequenza cardiaca:

    • Fc ≥ 90-95 % Fc max

Tipologia di lavoro:

    • Ciclico

Sistema energetico coinvolto:

    • Il sistema energetico utilizzato è quello aerobico, dato che le gare, a seconda delle distanze, durano molti minuti e nei 10km anche quasi due ore.

Alimentazione e idratazione:

    • Nel Nuoto di Fondo, così come in tutti gli altri sport di Fondo, l’organismo viene sottoposto ad uno sforzo di tipo aerobico e prolungato nel tempo. Lo sforzo che viene sostenuto durante una gara di Fondo, porta al progressivo depauperamento delle scorte di carboidrati e di glicogeno presenti nel corpo.
    • In prossimità della gara sarà d’aiuto concentrarsi sulle riserve di carboidrati e di liquidi, arricchendo i muscoli di glicogeno per avere energia durante la prestazione in gara. Questo tipo di atteggiamento potrebbe apportare un leggero aumento di peso nei giorni che precedono la competizione, dovuto all’aumento delle riserve di glicogeno e in parte all’acqua che verranno entrambi persi durante la gara.
    • Il giorno prima della gara meglio incentrare la dieta sui carboidrati complessi (pasta integrale, pane integrale, fette biscottate, legumi).
    • Il giorno della gara è consigliata una colazione leggera ma sostanziosa a base di carboidrati complessi per rimpiazzare le riserve di glicogeno che, nel fegato, vengono perdute fisiologicamente durante il riposo notturno.
    • Durante la gara è importante bere molto per cercare di essere il più idratati possibile. Può essere d’aiuto consumare una bevanda energetica contenente elettroliti e carboidrati .

Capacità motorie:

    • Capacità condizionali:
      • Velocità
      • Potenza
      • Forza Esplosiva
      • Resistenza alla velocità
      • Resistenza all'ipossia
    • Capacità coordinative:
      • Capacità di abbinamento
      • Capacità di reazione
      • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti
      • Capacità di differenziazione
      • Capacità di ritmizzazione

Abilità motorie:

    • Acquaticità
    • Galleggiamento
    • Rilassamento in acqua
    • Gestione della respirazione
    • Capacità di adattamento in un ambiente inusuale

Schemi motori:

    • Saltare (alla partenza se da piattaforma)

Schemi motori acquatici:

    • Galleggiamenti statici e dinamici
    • Apnea
    • Educazione respiratoria
    • Autonomia in acqua
    • Prime forme di propulsione

Piani di lavoro:

    • Piano sagittale:
      • Subacquea
      • Nuotata completa
    • Piano longitudinale:
      • Rollio

Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:

    • Mobilità: esercizi a secco fuori dall'acqua per preparare le articolazioni ai gesti specifici che verranno svolti. Gli esercizi vengono effettuati anche con uso di elastici.
    • Flssibilità: esercizi di stetching statici e dinamici fuori dall'acqua.
    • Coordinativo: esercizi svolti fuori o dentro l'acqua per migliorare la propiocezione e la preparazione ai gesti tecnici specifici.
    • Condizionale: esercizi svolti in acqua per preparare l'atleta al ritmo gara e a raggiungere livelli di FC simili a quelli delle competizioni.
    • Tecnico: esercizi svolti in acqua volti al miglioramento del gesto specifico di gara.

Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):

    • Agonisti:
      • Deltoide anteriore
      • Gran pettorale
      • Bicipite brachiale
      • Flessore del carpo
      • Estensori delle dita della mano
      • Flessore ulnare del carpo
      • Estensore ulnare
      • Ischio-crurali
      • Adduttori
      • Popliteo
      • Gastrocnemio
      • Estensore lungo delle dita del piede
    • Sinergici:
      • Deltoide laterale
      • Supinatore
      • Estensore radiale
      • Grande rotondo
      • Paraspinali
      • Subscapolare
      • Glutei
      • Ileopsoas
      • Retto femorale
      • Soleo
    • Fissatori:
      • Trapezio
      • Deltoide posteriore
      • Subscapolare
      • Tricipite brachiale
      • Gran dorsale
      • Tensore della fascia lata
      • Piriforme
      • Quadricipite

Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):

    • Articolazione della spalla:
      • Gleno-omerale
      • Acromiocalvicolare
      • Sternoclavicolare
      • Scapolotoracica
      • Sottodeltoidea
    • Articolazione del ginocchio
    • Articolazione della caviglia:
      • Tibio-tarsica
      • Tibio-fibulare
      • Sottotalare

Gesti tecnici di base:

    • Bracciata:
      • Appoggio
      • Presa
      • Trazione
      • Spinta
      • Recupero
    • Gambata:
      • Le gambe, nello stile libero, generano una spinta che contribuisce solo parzialmente alla propulsione. Lo scopo principale della battuta di gambe, infatti, è quello di stabilizzare il corpo, agendo in modo coordinato con la bracciata.Le gambe si muovono in maniera alternata, con una fase di spinta verso l'alto ed una verso il basso.
      • Il piede deve essere flesso e leggermente ruotato verso l'interno, non deve essere tenuto in posizione "a martello".
      • Il movimento deve essere "a frusta".
    • Respirazione:
      • L'inspirazione avviene con la bocca alla fine della fase di spinta durante la fase di recupero e deve essere rapida e profonda.
      • L'espirazione avviene con il capo immerso nell'acqua e deve essere forzata.
      • In acque libere può essere comodo respirare dal lato della costa (molti atleti lo considerano utile per la traiettoria).
      • Rollio: movimento di rotazione del busto sull'asse longitudinaleIl ciclo di nuotata (bracciata - gambata) è da svolgere sempre in accelerazione poichè consente un più efficace avanzamento.

Aspetti usuranti:

    • Il continuo e ripetitivo gesto ciclico della nuotata comporta un’eccessiva lassità e usura legamentosa e cartilaginea soprattutto all'articolazione della spalla.
    • Squilibri e problematiche dei muscoli.

Infortuni più frequenti (distretto anatomico):

    • La lesione alla spalla: Gli infortuni alla spalla rappresentano il più comune infortunio per chi pratica il nuoto con una prevalenza che va dal 47% al 90%. Il dolore alla spalla forza dal 10% al 31% dei nuotatori che competono a livello nazionale o internazionale, ad uno stop forzato.
    • La sindrome da impingement subacromiale (anche chiamata spalla del nuotatore) è una patologia infiammatoria che colpisce i tendini che compongono la cuffia dei rotatori, in particolare il muscolo sovraspinato. Può essere causata da un gesto reiterato e ripetuto.

Test specifici:

    • Non ci sono per il nuoto di fondo dei test specifici ma ci sono alcuni esercizi che possono essere utili in vista di una preparazione alle gare:
      • Singole ripetute massimali (ad esempio sui 100-200-400m)
      • Test del lattato
      • Test di Cooper adattato al nuoto
      • Uso di cardiofrequenzimetri (non del tutto attendibili in acqua)

Video-regolamento:

Bibliografia:



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