Slalom Speciale
Autore: Remi Bellone
Data di immissione del modello: 01/07/2020
Tipologia di sport:
Ambiente:
Materiali:
Obiettivo:
Difficoltà (da 0 a 5):
Inizio pratica agonistica (età):
Inizio pratica professionistica:
Sport Olimpico
Demografia: quanti lo praticano, chi lo pratica (genere), diffusione geografica:
Frequenza gare: ci sono diversi circuiti, in base al livello e all'età dell'atleta.
Record mondiale:
Somatotipo:
Morfotipo:
Non ci sono correlazioni tra misure antropometriche e risultati prestativi, incidono maggiormente sul raggiungimento del risultato abilità e capacità motorie, fattori psicologiche e motivazionali, concentrazione e gestione dell'ansia.
Distanza della prestazione:
Durata:
Frequenza cardiaca:
Tipologia di lavoro:
Sistema energetico coinvolto:
Alimentazione e idratazione:
Capacità motorie:
Abilità motorie:
Schemi motori:
Non ci sono schemi motori di base in relazione al gesto tecnico specifico, ma come per tutti gli sport gli schemi motori di base contribuiscono a formare il bagaglio motorio e le abilità che possono tornare utili nell'azione specifica. Tali abilità devono essere apprese e sviluppate con l'allenamento.
Piani di lavoro:
Tipologia di riscaldamento comunemente utilizzata:
Principali muscoli coinvolti (classificazione ascendente o discendente):
Per analizzare l'azione muscolare è fondamentale scomporre il gesto tecnico nelle diverse fasi di curva. Ad inizio curva (si va verso la pendenza) il tibiale anteriore si contrae per chiudere l'angolo della caviglia e mantenere la perpendicolarità del corpo con il terreno; questa azione è coadiuvata dall'azione concentrica di quadricipite femorale e hamstrings (apertura angolo del ginocchio) e del gluteo (apertura angolo dell'anca), mentre i muscoli del core stabilizzano la posizione e gli addominali obliqui interno ed esterno inclinano il busto nel senso opposto a quello di curva per mantenere l'equilibrio dinamico e bilanciare il carico sugli sci. A fine curva (dopo la massima pendenza, si va in direzione opposta alla pendenza) diventa molto importante la contrazione eccentrica e isometrica del quadricipite e in generale della muscolatura degli arti inferiori per resistere allo schiacciamento generato dalla forza centripeta e dalla forza di gravità, mentre la muscolatura del core continua l'azione stabilizzatrice e gli obliqui dell'addome esagerano l'inclinazione del busto verso la curva successiva. Fondamentale in questa fase l'azione di tibiale anteriore e gluteo per il mantenimento della centralità e perpendicolarità. Nella fase di cambio di direzione è molto importante l'azione dei muscoli fissatori (core, erettori spinali) per non arretrare la posizione.
Principali articolazioni coinvolte (classificazione ascendente o discendente):
Gesti tecnici di base: Testo Sci Alpino
Aspetti usuranti:
Infortuni più frequenti (distretto anatomico):
L'incidenza di infortuni nello sci è compresa tra il 23,5% e il 36,7% ogni 100 atleti
Test specifici:
Bibliografia: