psicologia dello sport e performance
Psicologia dello sport ed incremento prestativo
Autore: Mattia Sgambetterra
Data di immissione della pagina: 01/07/2020
Il mental game coaching è il ramo della psicologia sportiva che si concentra specificatamente nell'aiutare gli atleti a superare le barriere mentali che precludono loro la possibilità di esprimersi al massimo delle potenzialità. Ponendo l'attenzione sulle capacità necessarie per avere successo in qualsiasi competizione sportiva, il mental game coaching ha come obiettivo quello di migliorare la performance stessa.
La psicologia dello sport si occupa di migliorare l'approccio al gioco e le capacità mentali, al fine di aiutare a raggiungere la miglior performance possibile identificando i pensieri limitanti ed insegnando ad interiorizzare una filosofia più salutare relativa allo sport praticato. Di seguito si trovano 10 punti su cui la psicologia sportiva va ad agire portando benefici a livello di performance:
Migliorare la concentrazione e gestire le distrazioni. Alcuni atleti sanno concentrarsi, ma spesso il loro focus è orientato su aree di interesse sbagliate, come quando un battitore pensa "Ho bisogno di eseguire un colpo correttamente" mentre si trova sulla postazione da battitore, questo è un pensiero orientato al risultato. La maggior parte delle mie istruzioni sul focalizzare un obiettivo consistono nell'aiutare gli atleti a rimanere concentrati sul momento presente lasciando stare il risultato atteso.
Accrescere la fiducia in atleti che hanno dei dubbi. Il dubbio è agli antipodi della sicurezza. Il continuare ad avere delle incertezze prima o durante la performance, è indice di scarsa fiducia in sé stessi, o come minimo si rischia di sabotare la fiducia che riponiamo in noi stessi nei momenti antecedenti la competizione. Considero la fiducia una delle capacità mentali di gioco principe data la sua importante correlazione con le altre abilità mentali.
Sviluppare le capacità per far fronte ad ostacoli ed errori. Saper controllare le emozioni è un prerequisito fondamentale per raggiungere l'obiettivo. Atleti con aspettative molto alte hanno problemi ad affrontare errori, seppur questi siano di secondaria importanza, che fanno naturalmente parte dello sport stesso. Risulta perciò importante orientare queste aspettative ed aiutare gli atleti a rimanere calmi sotto pressione o quando commettono errori, con l'obiettivo di non far interiorizzare loro sensazioni di frustrazione.
Trovare la corretta zona di intensità per il proprio sport. Utilizzo intensità in senso lato per identificare il livello di arousal o di attivazione mentale necessario ad una specifica persona affinchè riesca a rendere al massimo. Questo livello di attivazione varia da persona a persona e da sport a sport. Sentirsi carichi emotivamente ed avere sensazioni positive è essenziale; allo stesso tempo non bisogna però eccedere ritrovandosi in una condizione di sovra eccitazione. C'è una linea sottile che separa l'essere carichi prima di una competizione e l'essere sovra eccitati.
Aiutare le squadre a sviluppare abilità comunicative e coesione. Una parte molto importante della psicologia sportiva consiste nel cercare di migliorare la coesione e la comunicazione tra i componenti di una squadra. Più una squadra riesce a lavorare coesa ed affiatata, maggiori saranno i risultati che riusciranno ad ottenere tutti coloro che sono coinvolti.
Instillare un sistema di convinzioni sane al fine prestativo, andando ad identificare i pensieri irrazionali. Uno degli aspetti di cui sono particolarmente orgoglioso è il poter aiutare gli atleti ad identificare le attitudini ed i pensieri non funzionali alla prestazione, come ad esempio riconoscere le zone di confort che si sono create o le auto etichette negative che ognuno si assegna. Queste credenze malsane vanno identificate e rimpiazzate con un nuovo modo di pensare. Credenze irrazionali e non sane continueranno a tenerti bloccato indipendentemente da quanto ti allenerai e ti impegnerai.
Migliorare e bilanciare la spinta motivazionale per ottimizzare la performance. È importante tenere in considerazione il livello di motivazione ed il perchè si è motivati nel praticare un determinato sport. Alcuni motivatori sono più bravi nel lungo periodo di altri. Atleti che sono estrinsecamente motivati spesso giocano per delle motivazioni sbagliate, come quegli atleti che praticano sport esclusivamente perchè spinti da un genitore. Lavoro con gli atleti affichè possano raggiungere un livello motivazionale che li faccia sentire bene ed affinchè giochino per le giuste ragioni.
Ritrovare la fiducia dopo un infortunio. Alcuni atleti, pur essendo pronti fisicamente per ritornare ad allenarsi ed alle competizioni post infortunio, manifestano delle reticenze mentali. Gli infortuni possono compromettere la fiducia, generare dubbi durante le competizioni facendo provare una mancanza di concentrazione. Aiuto perciò gli atleti a guarire mentalmente ed a superare la paura di re-infortunarsi.
Sviluppare strategie sport specifiche e schemi di gioco. Tutti i bravi allenatori utilizzano schemi di gioco, strategie di gara e capacità di gestione delle risorse durante la competizione affinchè gli atleti siano preparati mentalmente ad affrontarla. Questa è un'area che va ben oltre lo sviluppo delle abilità mentali di base, in cui il mental coach può intervenire aiutando gli atleti e le squadre. Questo approccio è molto importante per quanto riguarda sport come il golf, le corse e molti sport di squadra.
Identificare e raggiungere "la zona" più spesso. Questo concetto incorpora tutto quello che faccio per quanto riguarda la parte dell'allenamento mentale negli sport. L'obiettivo finale è quello di aiutare gli atleti ad entrare nella zona di attivazione mentale ottimale più frequentemente ed efficacemente tramite lo sviluppo delle capacità mentali fondamentali. Non è possibile giocare in zona ogni giorno, ma si possono gettare la basi affinchè venga raggiunta sempre più spesso.
Aggiungerei che la psicologia dello sport potrebbe non essere necessaria per tutti gli atleti. Non tutti coloro che praticano sport desiderano migliorare la propria performance. Probabilmente la psicologia dello sport non serve ad atleti amatoriali che prediligono l'aspetto socializzante dello sport e che non investono il proprio tempo cercando di migliorare la propria tecnica o il loro livello di allenamento. Non sono buoni candidati ad intraprendere un percorso del genere nemmeno i giovani atleti i cui genitori vogliono che inizino a rapportarsi con un mental coach. È molto importante che siano gli atleti stessi ad avere il desiderio di migliorare le proprie capacità mentali e non che lo facciano esclusivamente per soddisfare le richieste di qualcun altro. Similmente, un atleta, che si rapporta con un mental coach esclusivamente per richiesta del suo allenatore, difficilmente raggiungerà il massimo dei benefici a cui questo tipo di allenamento può portare.
La psicologia dello sport si applica ad un vasto range di atleti seri. La maggior parte dei miei studenti (junior, frequentanti scuole superiori o università e atleti professionisti) sono altamente motivati nel cercare di eccellere e nel capire quali siano i limiti che possano raggiungere. Amano la competizione ed il mettersi alla prova con in migliori atleti del proprio sport. Capiscono l'importanza di un'attitudine al pensiero positivo e della resilienza mentale. Questa categoria di atleti vogliono ottenere qualsiasi tipo di vantaggio possibile compreso il margine di guadagno che un mental coach può aiutarli ad ottenere a livello prestativo durante le competizioni.
Bibliografia:
Autore articolo: Dr. Patrick J. Cohn
https://www.topendsports.com/psychology/performance-enhancement.htm